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Autore: Elinor92    24/02/2015    4 recensioni
Beh, che dire? ho provato a dare un lieto fine a Regina!
Spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Just don't get in my way."
"I wouldn't dream of it."
"Have we met before?"
"I doubt I'd ever forget meeting you."
Due anni. Sono passati due anni da quel giorno davanti casa di Zelena. Due anni da quando è fuggita da quell'uomo. Un uomo così affascinante e così incantevole, con due fossette sulle guance e occhi colore del cielo, di quell'azzurro così simile al mare in tempesta. Quell'uomo che sembrava essere in grado di leggerle l'anima con un semplice sguardo. Sono passati due anni da quando aveva incontrato lui: l'Uomo Con Il Leone Tatuato. Ma lei è corsa via. Ha provato a mettere delle barriere fra loro, a desistere. Insomma, ha provato a rifuggire il destino ma questi, aveva altri programmi per lei. Infondo chi avrebbe mai detto che la Regina Cattiva avrebbe avuto un debole per i ladri?
 Sorride guardando lo specchio. Una figura sottile, un volto perfetto, i capelli color dell'ebano acconciati in un semplice chignon. Un abito chiaro avvolge la sua figura e la vita viene messa in risalto da una fascia di seta grigio fumo. Una delle sue mani poggia sulla pancia, dove un piccolo rigonfiamento inizia a vedersi. Potrebbe facilmente non essere notato dagli altri, ma lei sa: il suo piccolo principe o la sua piccola principessa è lì. Cresce aspettando di conoscere il mondo.
Si volta e vede un paio di occhi azzurri che le sorridono, due occhi pieni di lacrime per il regalo che Regina gli sta facendo. Robin mette la propria mano sopra quella di lei, le vere nuziali che brillano sotto la luce che filtra dalle finestre.
"Ti amo" le dice "Vi amo" continua prima di poggiare le labbra su quelle della moglie per un dolce bacio.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
6 mesi dopo
"SPINGI, SPINGI REGINA, UN ULTIMO SFORZO" dice il dottor Whale.
"UN ULTIMO SFORZO??!! È DA UN'ORA CHE LO RIPETE! AAAAAAH" urla Regina facendosi forza e stritolando la mano di Robin.. La luce nella sala sfarfalla per poi spegnersi definitivamente.
Il pianto di un bambino riempe la sala operatoria, la sua piccola principessa è nata. La luce torna e lei vede per la prima volta la sua bambina, -Whale ha già tagliato il cordone ombelicale e una delle infermiere ha passato un panno sul suo piccolo corpicino, prima di avvolgerla nella copertina che Robin e Regina avevano portato con loro per l'occasione- mentre l'infermiera la mette fra le braccia del padre.
"È così bella" esclama Regina in lacrime, volendo soltanto stringere quel piccolo perfetto fagotto a se e non lasciarlo andare mai più.
"Si, lo è" afferma Robin anch'egli in lacrime mentre apre con delicatezza le piccole e perfette manine della sua bambina per poi depositare un dolce bacio al centro di quel minuscolo palmo.
"Posso?" chiede Regina che adesso vuole stringere fra le braccia la sua bambina. Robin la deposita fra le braccia materne con attenzione e, col sorriso sulle labbra, le osserva, uno sguardo pieno d'amore e d'orgoglio
"Ciao piccola, io sono la tua mamma!" sussurra Regina, depositando un bacio sulla fronte della piccola.
"Ehm, Ehm" il dottor Whale si schiarisce la gola cercando di riportare l'attenzione su di sè. Quando Robin e Regina si voltano verso di lui, continua "So che questo momento è molto importante per voi, ma noi abbiamo bisogno di dare i punti a Regina e controllare la bambina." dice facendo cenno a una delle infermiere di prendere la bambina dalle braccia di Regina.
"Ci vediamo presto mio tesoro," mormora e la bambina inizia a piagnucolare, "Sh, Sh, ci sarà il tuo papà con te" dice infine lei lanciando uno sguardo a Robin, il quale annuisce immediatamente.
"Si, mia piccola principessa, io sarò sempre con te"e così Regina deposita la bambina fra le braccia paterne mentre l'infermiera lancia uno sguardo a Whale che risponde, sempre in maniera silenziosa, che va bene così.
"Un'ultima cosa" dice l'infermiera prima di condurre Robin e la piccola fuori dalla sala, "Qual'è il suo nome?"
Regina e Robin si scambiano uno sguardo e insieme dicono: "Meredith Rose Locksley Mills"
~~~~~~~~~~~
Regina si sveglia più tardi in una stanza diversa, le voci di Henry, Roland e Robin tutt'intorno a lei.
"Fate piano ragazzi, altrimenti Regina si sveglia" sta infatti dicendo Robin ai due bambini mentre in braccio tiene la figlia. La signorinella è un tipetto sveglio. Ha gli occhietti aperti e fissa il mondo circostante
"Ma papà, quindi lei è la mia piccola sorellina? E come ha fatto ad uscire dalla pancia di Regina? E adesso si prenderà la mia scimmietta? No, perchè se la vuole io sono un ragazzo grande ormai! Ormai vado a scuola io!" inizia a dire Roland per poi continuare la raffica di domande.
"Ma sa parlare? E perchè dorme sempre? Ma è così piccola! Perchè è così piccola? Io non sono mai stato piccolo come lei! E se è così piccola, non può giocare con me? Io volevo giocare con le spade!"
"Che ne dici di giocare con le spade con me?" risponde Henry quasi ridendo per la velocità con cui Roland è in grado di sfornare domande.
"Siiiiiiiii!" urla e saltella Roland. "E poi giochiamo ai videogiochi!"
"Solo per un'ora però"interviene Regina issandosi sui gomiti e mettendosi quasi seduta sul letto.
"Mamma!"
"Regina!" urlano i due ragazzi all'unisono avvicinandosi alle sponde del letto. Roland vorrebbe tanto saltare addosso a Regina, proprio come fa la domenica mattina, ma Robin gli ha detto che Regina ha bisogno di riposo, perciò si limita a starle vicino.
"Come ti senti?" chiede Henry
"Solo un pò stanca" dice lei, poi osserva Roland. C'è qualcosa che non va.
"Ehi, mio piccolo cavaliere, cosa c'è?" chiede Regina scompigliandogli i capelli. "Non ti piace la sorellina, forse?" chiede lei, un piccole magone all'altezza del cuore.
"Noo, la sorellina è bella, anche se è piccola, non parla e non può giocare con me" risponde lui.
"E allora che c'è? Sembravi felice poco fà.." chiede Regina fissandolo negli occhi.
"Papà ha detto che devo stare attento. Che non posso stare a letto con te..." risponde Roland mogio mogio.
Regina lancia un'occhiata a Robin che, con ancora in braccio la bambina, adesso ha un'espressione mezza colpevole sul volto. La stessa espressione di Roland quando combina qualche marachella.
Regina vorrebbe ridere ma hai paura di ferire i sentimenti di Roland perciò chiede ad Henry di prendere in braccio il bambino e, facendogli spazio, di poggiarlo delicatamente sul letto. Roland subito la abbraccia e poggia la testa nell'incavo del suo collo.
"Ti voglio tanto bene, Regina" mormora il bambino.
"Ti voglio bene anche io, Roland" dice Regina sorridendo "E voglio bene anche a te, Henry, anche se ormai ti reputi troppo grande per farti abbracciare dalla tua mamma" continua Regina, un' espressione stizzita sul volto, mentre Henry e Robin ridacchiano.
La piccola Meredith decide di far sentire la presenza e così la stanza si riempe del pianto della piccolina.
Robin prova a calmarla ma Meredith piange solo più forte.
"Su, su, vieni dalla tua mamma, piccolina, vieni qui" dice Regina mentre Robin pone la bambina fra le sue braccia.
"La nostra piccola principessa ha fame, non è vero?" mormora Regina mentre la neonata al suono della voce materna si calma.
"Ragazzi, su andiamo" dice Robin "Lasciamo alle signore la loro privacy. Che ne dite di una cioccolata al bar qui di fronte?"
"Siiii!" esclama Roland, che dopo aver dato un bacio sulla fronte alla sua piccola sorellina, salta giù dal letto e raggiunge il padre.
Henry si avvicina alla madre, le da un bacio, e poi sussurra alla sua piccola sorellina, "è un piacere conoscerti principessa. Volevo solo dirti che sei appena nata ma già tutti ti amiamo. Sei una piccola rubacuori. Sappi solo che ci sarò sempre io a proteggerti."  anche lui da un piccolo bacio sulla fronte alla sorella e raggiunge Robin e Roland.
Robin lancia un ultimo sguardo alla moglie e si incammina con i figli fuori dalla stanza.
~~~~~~~~~~~~~~
"Tanti Auguri a te, Tanti auguri a te, tanti auguri principessa, tanti auguri a te!"
"Adesso soffia sulle candele ed esprimi un desiderio" dice Regina alla sua piccola Meredith. La bambina aggrotta le sopracciglia, arriccia le labbra e inizia a pensare a cosa desiderare. È la copia di sua madre non fosse per gli occhi azzurri e le fossette sulle guance.
"Si, ora so cosa voglio!" esclama tutta contenta, il sorriso sulle labbra. Si china sulla torta, chiude gli occhi e soffia. Le 5 candeline si spengono, non senza difficoltà, l'ultima candela proprio non voleva saperne di spegnersi!
"Brava!" gli applausi rieccheggiano per l'intero salone...
"Che cosa hai desiderato?" chiede Roland, ormai 11enne.
"Il nuovo gioco per la playstation, vero?" continua lui.
"No... E non te lo dico!" risponde la bambina e, facendogli una linguaccia, salta giù dalla sedia e inizia a correre inseguita dal fratello.
"Meredith, Roland, se volete la torta dovete tornare subito qui!"
I due bambini si fermano simultaneamente e i due "Ma mamma!""Ma Regina!" si mescolano nell'aria.
"Non ci sono ma che tengano signorini miei!" continua Regina, vorrebbe ridere, ma deve mantenere la facciata per i suoi due figli.
"Uff!"esclamano all'unisono tornando a tavola.
"È l'ora di aprire i regali adesso" esclama Henry ormai uomo.
"Da quale vorresti iniziare?"
"Il mio, il mio, il mio" dice Neal, 7 anni compiuti il mese passato.
"Va bene" concorda Meredith e prende il pacchettino dalle mani di Neal.
All'interno c'è un braccialetto e un bigliettino scritto dallo stesso Neal.
"Ho fatto tutto io! La mamma mi ha aiutato solo a scrivere il bigliettino e ad impacchettarlo!" esclama Neal orgoglioso.
"A Meredith, la mia migliore amica per sempre" legge Regina e Meredith stringe forte forte Neal.
"È bellissimo!" e porge il braccialetto alla madre per farselo mettere.
Successivamente apre i regali dei Charmings, di Emma e Hook, e di Trilli, la sua madrina.
Quest'ultima le ha regalato una collana con un ciondolo a forma di leone.
"Che bello! Così avrò anche io un leone! Proprio come il mio papà!" esclama Meredith saltando addosso alla povera fata.
"Grazie, grazie, grazie!"
"Di nulla, piccola" esclama la fatina ridendo.
"Adesso apri quello mio!" Roland esclama impaziente.
"Ehm, ehm, vuoi dire il nostro" Henry lo corregge ridendo.
"Si, va bene, il nostro"
Meredith apre il pacco e trova dei vestiti. Ma non sono semplici vestiti, sono vestiti da cavallerizza.
"Ehm, grazie" dice la bambina non capendo.
"Meredith, perchè non guardi dentro le tasche dei pantaloni? Forse troverai qualche altra cosa" le suggerisce Robin.
"Va bene, papà!" e proprio come suggerito da suo padre qualcosa c'è! Trova un foglio ripiegato che lei con cura apre. La foto di un cavallo riempe la pagina.
"E questo è il nostro regalo, principessa." esclama il padre.
"Un cavallo ti aspetta nelle scuderie di Storybrooke!"
"Ogni giorno andremo a trovarlo, a pulirlo e coccolarlo, e nel mentre imparerai a cavalcare su un pony. Appena sarai abbastanza brava, potrai cavalcare anche lui." continua Regina.
"Aaaaaaah! Grazie, grazie, grazie" ice Meredith saltando dalla braccia materne, a quelle paterne, per poi buttarsi sopra Henry e infine  il piccolo Roland.
"Tu lo sapevi e non mi hai detto niente!" lo accusa Meredith ridendo.
"Io li so mantenere i segreti" replica Roland. " E poi, se te lo avessi detto, non sarebbe più stata una sorpresa!"
"Grazie!" dice lei scoccandogli un bacio sulla  guancia
"Quindi adesso mi dici cosa hai desiderato?"
"Se te lo dico deve restare un segreto, ok?"
"Va bene"
Meredith porta Roland con sè in cucina, si avvicina all'orecchio del fratello e sussurra "un altro fratellino o una sorellina"
E quella stessa notte, fra le lenzuola di seta della camera matrimoniale sita nella casa numero 108 in Mifflin Street, una nuova vita sta per essere concepita.
Angolo dell'autore: Salve a tutti! Eccomi qua, sono tornata. Lo so, è da molto che non pubblico, e si lo so, ho lasciato una storia a metà :(, ma proprio non ce l'ho fatta a continuarla!
Comunque sia, spero che questa OS sia di vostro gradimento e, se non lo è, sono pronta a ricevere vagonate di pomodori e arance marce!
Quindi, please, lasciate una recensione! Che sia negativa, positiva o neutra fanno sempre piacere perchè ti aiutano a migliorare!
Ora torno nel mio angolino, va...  
Bye!
  
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