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Autore: KiarettaScrittrice92    24/02/2015    2 recensioni
Ho deciso di raccogliere qui tutte le mie vecchie e future one-shot di Detective Conan.
Chiedo scusa se ho eliminato quelle vecchie con tutti gli splendidi commenti dei miei lettori, ma spero che questa raccolta riceverà altrettanti commenti e consigli stupendi.
P.S. Alcune informazioni della ff le ho messe in evenienza a one-shot future, quindi non vi scandalizzate XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Kaito Kuroba/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Segno scarlatto
 

I due novelli sposi stavano ballando in mezzo alla sala assieme a tutti i loro invitati, quando qualcuno picchiettò sulla spalla di lei. I due si voltarono e videro la loro interlocutrice: una bellissima donna, dalla chioma biondo platino, due occhi color del ghiaccio e un rossetto scarlatto che s’intonava col bellissimo vestito che indossava.
«Ti dispiace se te lo rubo per un ballo?» chiese alla ragazza vestita di bianco.
«Certo che no!» sorrise lei, si sporse verso il suo neo-marito stampandogli un piccolo bacio sulle labbra, e si allontanò.
«Cosa ci fai qui?» chiese il ragazzo prendendole la mano sinistra e mettendogli la sua dietro la schiena.
«Questa domanda è perché non mi vorresti qui o solo perché sei stupito di vedermi?» chiese la donna con tono offeso mettendogli la mano destra sul suo braccio sinistro, iniziando a ballare con lui, lentamente. 
«No, cosa dici? Certo che son felice di vederti. All’uscita della chiesa ti ho cercato, ma tra la confusione degli invitati e di quel cretino di Hattori che mi ha infilato il riso pure nel colletto della camicia, non mi sono accorto che c’eri. Pensavo non fossi venuta.»
«E mi sarei persa il matrimonio del mio detective preferito? Mai!» fece lei, facendolo sorridere.
Era davvero strano come si sentiva in presenza di quella donna: era una sensazione che non aveva avuto mai con nessun’altra persona in vita sua. Se pensava a tutto quello che avevano passato assieme ancora gli venivano i brividi lungo la schiena, eppure era passato già più di un anno.
«A che pensi?» gli chiese la donna risvegliandolo dai suoi pensieri.
«Al rapporto che abbiamo instaurato io e te da quando mi hai salvato la vita.»
«Non mi dirai che il piccolo detective si è innamorato…» disse con tono malizioso, facendolo ridere.
«Smettila di prendermi in giro, non sto scherzando. Insomma non ti sembra strano che io abbia detto a te cose che non riesco a dire né a Ran né a mia madre?»
«E di cosa ti stupisci scusa? Sebbene abbia vissuto meno tempo con te di loro, rimango quella che ti conosce di più e che ti capisce al volo.»
«Già hai ragione… – sospirò il ragazzo – Ed ogni tanto mi chiedo ancora come fai.»
«Non è sempre stato così sai?» sorrise la donna.
«Davvero?» il ragazzo sembrava parecchio stupito.
«C’è stata una volta che mi hai colto letteralmente di sorpresa, la prima volta che ci siamo visti.»
Il ragazzo provò a tornare indietro nel tempo. Ricordava perfettamente la prima volta che si erano incontrati: era stato in uno dei teatri di Brodway a New York, quando con Ran e sua madre erano andati per vedere lo spettacolo The Golden Apple, eppure non ricordava nessun gesto o comportamento che avesse potuto stupirla.
«A quale momento ti riferisci?» domandò, facendola sorridere di nuovo.
«A quando tu e Ran mi avete salvato anche se io ho tentato di uccidere entrambi.»
Il ragazzo rimase ancora per qualche secondo interdetto, poi qualcosa s’illuminò nei suoi occhi e comprese.
«Non mi dire che il serial killer giapponese eri tu…»
«Ero proprio io.»
«È per questo motivo che per tutto questo tempo mi hai risparmiato la vita, eri in debito con me e Ran.» dedusse il ragazzo.
«Non essere sciocco! Se fosse stato così non te l’avrei risparmiata così tante volte.»
«Allora perché?» chiese Shinichi di nuovo stupito.
«Perché ho imparato a conoscervi e siete le persone migliori che abbia mai conosciuto. Ammetto che a Ran mi sono affezionata fin da subito per la sua innocenza genuina, mentre tu… beh... All’inizio con te avevo davvero solo un debito, ma con il passare del tempo mi sono accorta che sei molto più saggio, umile e altruista di molti adulti che conosco.»
Il ragazzo sorrise, un po’ imbarazzato.
«Sono davvero felice di averti conosciuta Sharon.»
«Anche io Shinichi.» gli sorrise la donna per poi stampargli un bacio sulla guancia, lasciandogli il segno scarlatto del rossetto.

 

Angolo dell'autore:
24/02/2015 
Allora... che dire? Dopo aver finito "
Kokoro no uragiri" volevo fare una piccola pausa prima di iniziare a postare un'altra long fic, e quale modo migliore di farlo se non con una one-shot?? Ovviamente questa storia non è una vera e propria ShinRan (sebbene si svolge al loro matrimonio), ma ultimamente grazie ad una persona, a cui dedico questa storia, ho iniziato a soffermarmi di più del solito sul rapporto che hanno Shinichi e Vermouth e inizio a vederli non più solo come due persone che si rispettano a vicenda, ma anche come due persone che si ammirano a vicenda e che se volessero potrebbero avere un'amicizia così intima da essere incomprensibile agli altri.
Perciò questa è per te amico mio ^_^
Un bacione da me e dal mio onii-san Kaito ;)
KiarettaKid
  
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