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Autore: Shinybea    24/02/2015    1 recensioni
Cosa succede quando ad un infante con i superpoteri viene negato qualcosa?
Questa è la mia storia, leggete e ridete!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di scrivere definitivamente questa storia ringrazio vivamente Giulia, compagna di classe che mi ha dato lo spunto di questa storia, grazie!

Superbimbo

 
C’era una volta, in una grande città, un bambino che aveva poteri straordinari. Era un piccolo agitato, quando si disperava o si arrabbiava causava spesso grossi guai.
I suoi genitori ne erano al corrente, furono i primi ad accorgersene. Il problema stava nel fatto che questo bambino non era stato educato a mantenere nascosti i propri poteri, perché se chiunque gli avesse detto cosa avrebbe potuto o non potuto fare, quel qualcuno si sarebbe trovato con qualcosa tirato malamente in testa.
Il giorno dell’incidente il bambino aveva quattro anni. Quel giorno era andato al supermercato con la madre e stavano passando attraverso il reparto giocattoli. Non l’avessero mai fatto: Il bambino vide un gioco molto costoso, ma lui non poteva saperlo, e se ne innamorò subito. Chiese allora alla madre se avesse potuto comprarglielo, ma lei rispose:“No, perché non hai mangiato la verdura per due giorni, non te lo sei meritato”. Lui la pregò persino in ginocchio, ma niente da fare, non riusciva a convincerla.
Allora cominciò a piangere e ad urlare. Gli oggetti sugli scaffali si allontanarono volando dai propri posti e cominciarono a seminare il panico fra la gente. Le carote inseguivano le vecchiette, i gelati si erano attaccati ai cassieri e i baccelli sparavano alle madri presenti; in questo macello fu coinvolto anche un povero uomo delle pulizie, che aveva avuto la sfortuna di trovarsi davanti allo scaffale dei cannoni giocattolo. Gli unici che sembravano divertirsi erano i bambini e i ragazzi, dato che i giocattoli si erano animati e avevano cominciato a giocare con loro.
La madre del superbimbo, con i capelli sporchi di verdura, cominciò a sgridare il piccolo, che per tutta risposta generò un turbine di insalata e caramelle gommose e lo cominciò a far girare per tutto il supermercato. Gli oggetti, incluse le casse, i cartelli e i nastri trasportatori, volarono fuori dal supermercato e si riversarono nella fortunatamente sgombra strada davanti alla sfortunata costruzione. La madre allora urlò:“Va bene, ti compro il gioco! Adesso smettila però!”
Come d’incanto tutto si fermò a mezz’aria: lentamente il tornado commestibile si dissolse, i baccelli, ormai vuoti, ritornarono ai loro posti come tutte le altre cose, anche quelle che si trovavano sulla strada, tranne i giocattoli, che rimasero animati a giocare con i giovani.
Il giocattolo desiderato dal bambino levitò e andò a finire fra le braccia della madre sconvolta, che fu guardata con un sorriso semi-sdentato dal piccolo che andò a giocare con gli altri bambini.
Quando i giovani dovettero andarsene i giocattoli li vollero seguire verso l’uscita, ma i cassieri si lamentarono del fatto che erano di loro proprietà e che sarebbero dovuti essere pagati.
Il bimbo, che era intelligente quanto un ragazzino di quarta elementare, rispose ingenuamente: “Sono esseri viventi, non siamo in un negozio di animali, no?”. I cassieri rimasero zitti non trovando cosa ribattere e i giocattoli viventi ripresero a seguire i loro giovani proprietari.
Nessuno avrebbe dimenticato quella giornata per un bel pezzo.
 
Quando quel bimbo fosse diventato grande avrebbe utilizzato i suoi superpoteri per aiutare la sua città, che lo aveva cresciuto con tanta, ma tanta, pazienza.

Ecco la mia storia, che ve ne pare? Recensite, mi fareste un favore.
  
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