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Autore: Damon Salvatore_Cit    25/02/2015    1 recensioni
[Justin Timberlake]
Questa storia tratta di una giovane ragazza che sogna di diventare la ballerina numero uno al mondo, e nel tentativo di esaudire questo suo sogno maturerà e crescerà anche grazie alle avventure e alle dure prove a cui la metterà davanti la vita. Come la perdita di persone care, l'amore vero, l'inganno, il tradimento, le difficoltà familiari e tanto altro.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 50 Cent, Altri, Justin Timberlake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 39


[Continua…]
- Non correre, Emms! C’è troppa nebbia e con questa pioggia si scivola!
- Non parlare, Fran, rischi di vomitare! Resisti ci siamo quasi, l’ospedale è vicino, ci siamo quasi Ci siamo quasi!
- Emms non si vede niente… ti prego…
- Sta tranquilla Fran… andrà tutto bene, i dottori ti daranno qualche medicina e torneremo a casa insieme…
- Emma!!! Attenta!!!
Nell’istante in cui Emma sprofondò col piede sul freno e l’auto andò a schiantarsi contro il muro, Francis si destò da quell’incubo che la tormentava ogni notte ormai da dieci anni.
Era tutta sudata, col fiatone, e senza rendersene conto, aveva urlato facendo svegliare anche Nina, che dormiva accanto a lei.
- Fran! Fran cos’è successo?!?
Francis ci mise un po’ per realizzare che si fosse trattato tutto di un brutto sogno, e passandosi una mano tra i capelli lentamente, ancora sconvolta, cominciò a ricordare che l’incidente fosse accaduto davvero, e che quello non era un semplice incubo, ma pura realtà che continuava a tormentarla tramite il suo subconscio durante la notte.
- Ehi! Fran!?
Francis sospirò e si voltò in direzione di Nina, fingendo di star bene.
- E’ stato solo un brutto sogno… tranquilla…
Nina sospirò di sollievo ancora assonnata, poi le disse:
- Menomale… mi è preso uno spavento!
- Scusami…torna a dormire, io vado a bere un sorso d’acqua e mi rimetto a dormire…
Nina dopo essersi assicurata che si fosse trattato solo di un incubo, si tranquillizzò e nel farlo, le tornò subito il sonno.
Le sorrise chiudendo gli occhi, che le diventavano sempre più pesanti, e tornò sotto le coperte, cominciando a borbottare qualcosa:
- Ok, ok, ma se hai bisogno di me, chiamami… sono…
Uno sbadiglio interruppe il suo parlottolare assonnato, poi aggiunse:
- ….sveglissima…
Fran non trattenne un sorrisino, intenerita dall’amica che già era tornata tra le braccia di Morfeo.
Al ché si alzò dal letto e si diresse in cucina senza fare troppi rumori, anche se fosse convinta che neppure un terremoto avrebbe svegliato Nina.
Si versò dell’acqua in un bicchiere e cercò di tenere la mente lontana da quell’incubo che le ricordava anche mentre dormiva della morte di Emma.
In quegli anni, si era decisa ad andare in controllo da medici psicologi, che cercarono di aiutarla ad uscirne, ma come già lei stessa aveva previsto, non vi furono miglioramenti.
Sin da bambina le sedute psicoterapeutiche per superare i suoi problemi, non le erano mai state d’aiuto.
Sapeva che ne sarebbe uscita da sola, prima o poi, ma purtroppo non riusciva a rendersi conto che gli anni passavano, ma lei accantonava ogni suo problema come se lo mettesse in pausa, e non li affrontasse mai, lasciandoli crescere uno dopo l’altro come una grossa montagna.
Erano trascorsi dieci anni dalla morte di Emma, era andata avanti con la sua vita, ma il suo cuore non aveva mai affrontato quella tragica morte apertamente, e così ogni notte quel pensiero continuava a farle visita, per tormentarla.
Anche la separazione da Justin aveva accantonato senza superarla veramente; erano trascorsi quattro anni, quasi cinque… eppure per il suo cuore non era trascorso un singolo giorno da quel momento; fingeva di star bene, di aver superato ogni difficoltà, ma in realtà era tutta una menzogna.
Tutti questi pensieri le frullavano nella testa mentre sorseggiava quell’acqua, poi però decise di mettere un punto a quella notte, e tornò a letto riuscendo a dormire dopo pochi minuti.
[…]
Il mattino seguente, le due ragazze si svegliarono molto tardi, intorno alle undici, ma avevano molto sonno arretrato da recuperare.
Nel riaccendere il cellulare, Francis notò che oltre alle varie email di lavoro, messaggi e chiamate perse, vi era anche quella di Shannon Leto: il ragazzo aveva provato a telefonarla già quattro volte, senza successo.
Decise di richiamarlo così, mentre Nina era chiusa in bagno, lei si diresse in cucina per mangiare un biscotto e preparare del caffè per colazione, mentre componeva il suo numero e restava in attesa di una sua risposta:
- Ehilà, Francisca, finalmente!
- Ehi!!! Scusami ma…
- Ah non importa, non importa! Ascolta ci sono ottime notizie: parlando con Jared e Tomo ci siamo trovati d’accordo e vogliamo collaborare al tuo video!
Francis non si aspettava una risposta positiva, al contrario credeva che l’avesse chiamata unicamente per dirle di no.
Nel sentirgli dire quelle parole, per poco non restava strozzata dal biscotto che poco prima aveva messo in bocca, quindi trascorsero vari secondi prima che potesse rispondere, e Shannon dall’altra parte della cornetta, cominciò a pensare che avesse perso il segnale:
- Pronto, Francisca? Mi senti?
Fran schiarì la voce dopo aver ingoiato il boccone, e finalmente gli rispose:
- Sì, eccomi, scusami! Non credevo di riuscire a convincervi, ne sono molto felice!
- Lo siamo anche noi! Non vediamo l’ora di iniziare! E a tal proposito… siamo disposti a raggiungerti alla EmsAndFran domani mattina stesso. Ci sono problemi per te? Abbiamo impegni i prossimi giorni e non sappiamo se possiamo, così avevamo pensato a domani…
Fran aveva già cominciato a provare la coreografia che aveva pensato per quel brano dei ragazzi, con i suoi ballerini, ma non immaginava volessero far tutto così in fretta:
- Ehm… sì… sì, ok… domani mattina è perfetto.
- Grandioso! Allora saremmo dei tuoi domani attorno alle nove! Ci vediamo domani, Francisca!
Fran tratteneva sempre un sorriso quando sentiva il ragazzo chiamarla col suo nome d’origine, e lieta di sentirsi chiamare così, con un tono di voce addolcito gli disse:
- Ok…
Un sorriso le illuminò il volto, e se ne accorse anche Nina che nel frattempo era uscita dal bagno, già vestita e pronta ad uscire, con sguardo accigliato e curiosa si domandava chi potesse essere al telefono con l’amica capace di farla sorridere così.
- Allora a domani…
Nina le mimò con la bocca un “Chi è?” e non trattenne un sorriso malizioso, cominciando già a fare supposizioni romantiche, ma lontane mille miglia dalla realtà dei fatti.
Fran distolse lo sguardo da lei, per evitare di ridere, e soltanto dopo aver riagganciato, Nina le chiese curiosa:
- Uooooh con chi è che ti vedi domani?
- Non è come pensi…
- Ah no? E quel sorriso come me lo spieghi? Mh?
Nina poggiò una mano sul fianco, e continuando a sorriderle maliziosamente, aspettava una sua risposta impaziente di sapere.
Fran si passò una mano tra i lunghi capelli ricchi, che durante la notte le si erano gonfiati un po’, poi guardandola le disse:
- Era uno dei ragazzi della band di cui ti ho parlato ieri sera… hanno accettato di collaborare al video, e vogliono cominciare domani… A proposito!
Fran cominciò ad andare in panico, e velocemente afferrò il cellulare per fare una telefonata:
- Meglio che avverta Chenille! Tu sei pronta ad uscire? Devo correre alla EmsAndFran!
Nina si versò del caffè in una tazza e rubò qualche biscotto per fare una rapida colazione, poi rispose a Fran in tutta tranquillità:
- Sì…devo andare a lavoro anch’io, per fortuna che ho il turno pomeridiano, altrimenti a quest’ora mi avrebbero già licenziata…
Intanto Francis telefonava a Chenille, senza curarsi troppo di ciò che le stesse dicendo Nina.
- Pronto? Chenille? Sì… lo so ho fatto tardi ma ti spiego tutto appena arrivo alla EmsAndFran… tu sei… ok, ok ci vediamo lì… A dopo!
[…]
Fu una giornata molto movimentata, Francis si impegnò al cento per cento per preparare i suoi ballerini.
Chenille, Steven, Angela, Jeremy, Sylvia, Peter, Susan, Jay, Eddy e la stessa Francis avevano già avuto modo di praticare la coreografia sin da inizio settimana ogni giorno, e nonostante Fran continuasse a riportare delle modifiche per renderla sempre più perfetta, era ormai ben impressa nella mente dei dieci ballerini.
Fran telefonò al suo amico Victor per comunicargli delle sue volontà di voler creare un nuovo video, inizialmente il ragazzo aveva rifiutato per via di impegni legati al college, ma poi in serata, riuscì a telefonarla per dirle che era tornato disponibile perché le aveva tentate tutte per spostare i suoi impegni ed essere presente.
Inoltre Fran chiese aiuto a Nina per procurarsi dei vestiti che aveva ben chiaro in testa, e che per fortuna non dovevano essere creati da zero dalla stessa Nina.
La stilista, con l’aiuto di alcune sue colleghe, riuscì a modificare degli abiti già in loro possesso per renderli esattamente come li aveva richiesti Francis.
Tutte le ballerine avrebbero indossato gli stessi abiti, così come i ballerini.
[…]
L’arrivo dei 30 Seconds to Mars alla EmsAndFran era previsto per le nove del mattino, ma la sede della scuola di ballo era già in subbuglio dalle ore seri, per i preparativi.
Erano tutti lì: Chenille, Jay, Eddy, tutti i ballerini che facevano stretching per riscaldarsi prima di indossare gli abiti “di scena”, mentre Nina e le sue colleghe (quattro ragazze di nome Marìa, Claire, Megan e Liz, che lavoravano con lei per lo stilista Valentino) si davano da fare per aiutare.
Un equipe di truccatori era stato ingaggiato da Fran per truccare i ballerini: il trucco era molto semplice e sobrio, ma ci teneva che fosse fatto da esperti in modo da renderlo davvero d’impatto e perfetto, come tutto il resto.
Fran per la coreografia che aveva preparato, associò due tipologie di abiti da indossare: il primo non era da considerare un vero e proprio abito, dato che i ballerini avrebbero indossato della semplice biancheria intima.
Le donne avrebbero indossato unicamente della lingerie: un reggiseno e una mutandina a culottes di pizzo nero, abbastanza coprenti da garantire un buon movimento senza rischiare di cadere nella censura.
Ai piedi avrebbero calzato delle meravigliose scarpine da ballerina di danza classica, sempre nere e con dei fili di pizzo dello stesso colore che avrebbero allacciato lungo le gambe, per creare una provocazione in quello che sarebbe stato un look da ballerine di danza classica.
Gli uomini invece avrebbero indossato dei boxer neri aderenti e una cravatta nera che andava poi a scivolargli sul petto nudo.
Ai piedi, gli uomini, sotto volontà di Francis, non avrebbero indossato nulla.
Il secondo outfit, ovvero il vestito vero e proprio che avrebbero indossato sarebbe stato qualcosa di fantastico.
Le donne avrebbe indossato un lungo abito color panna, stretto fino all’altezza del ventre, e poi largo di gonna, quasi come quelli che si vedono indossare alle star di Hollywood sul tappeto rosso.
Portavano le maniche lunghe, decorate con del pizzo dello stesso colore dell’abito, ma di un tono più scuro giusto per donare quell’effetto di contrasto.
L’abito aveva un collo alto aderente, con attorno disegnati dei segni astratti col solito pizzo che decorava l’abito intero.
L’aderenza di quegli abiti era ancora più sensuale degli stessi completini intimi che lasciavano indossati sotto di essi.
La gonna ampia, donava alle ragazze un aria quasi regale, avente uno splendido effetto ad onda ed era lunga sino a coprir loro i piedi.
I capelli li portavano raccolti in alto, con diverse pietre di Swarovski tra i capelli, e trucco leggero sugli occhi con una sola linea di eyeliner a dare intensità allo sguardo, tanto mascara, guancia colorate di pesca, e labbra ricoperte da un rossetto color bocciolo di rosa opaco.
Il secondo abito degli uomini sarebbe stato simile a quello selle donne, ad eccezion fatta del collo alto e della gonna.
Loro avrebbero indossato dei pantaloni non aderenti, dello stesso colore e fantasia come quello degli abiti delle donne, con sopra una giacca a maniche lunghe, la quale di lunghezza arrivava sin giù il loro ventre, con scollo a V e spalline leggermente a punta.
I ragazzi, avevano quasi tutti una lunghezza di capelli medio-corta, ad eccezione dei ragazzi afro-americani che li portavano corti; quindi quasi tutti furono acconciati con del gel riportati all’indietro donando un effetto gonfio e meno piatto.
[…]
- Sta ferma, ho quasi finito!
Nina era intenta a sistemare i capelli di Francis, la quale indossava il suo abito lungo per provarlo e testare la sua efficienza nei movimenti, e somigliava sempre più ad una principessa dalla bellezza disarmante.
- Victor mi sta aspettando! Sbrigati ti prego…
- Un momento, un momento!
- Allora? Va bene così?
In quel momento arrivò Chenille che aveva appena finito di sistemare i capelli con l’aiuto delle make up artist: aveva uno chignon spettinato alto, con qualche ciuffo spettinato di proposito, che le donava un look davvero incantevole.
Indossava una sorta di accappatoio/vestaglia che la copriva dato che al momento indossava unicamente la biancheria intima.
Si avvicinò alle due amiche e chiese loro un parere sul trucco e capelli. appena terminati.
- Sei incantevole!
Le disse Nina guardandola e restando rapita dalla sua bellezza.
- Mi raccomando, non indossare l’abito, resta così fino al momento dell’esibizione.
Francis era troppo presa dall’ansia e dal voler rendere tutto ancor più perfetto di quanto non lo fosse già, per poter dare un parere sul look dell’amica, così si fece distrarre dalla fretta e guardando Nina attraverso il riflesso dello specchio le disse:
- Sono le otto e un quarto, si presume che arriveranno tra meno di un tre quarti d’ora, ti prego, dimmi che hai finito!
Nina si lasciava trasmettere l’ansia dall’amica e cominciava ad essere nel pallone.
Chenille mise una mano su di un fianco e restò a guardarle andare in panico, senza capirne il vero motivo.
Insomma, era pur vero che Francis usava diventare un vero e proprio generale dell’esercito con i suoi continui richiami e le sue continue raccomandazioni ogni qual volta che doveva esserci una collaborazione con qualche artista, ma adesso più delle altre volte, la notava molto nervosa.
- La lacca! Metto la lacca e ho finito!
Nina andò alla ricerca della lacca, che sembrava essere sparita nel nulla, e mentre la cercava sul ripiano, fece cadere a terra delle altre bottigliette di prodotti per capelli, così Francis si precipitò ad aiutarla, ma Nina le urlò:
- Lascia, lascia faccio io! Non muoverti o rovinerai tutti i capelli!
Fortunatamente Fran riuscì a fermarsi in tempo, al ché Chenille senza più riuscire a trattenersi, disse:
- Ma insomma si può sapere che ti prende?
- Ho ancora una montagna di cose da fare prima che arrivino… e stanno per arrivare!
- Tu e le tue manie di perfezione… farai venire un infarto alla povera Nina…
- Ci sono, ci sono! Ecco la lacca! Chiudi gli occhi…
Nina portò una mano davanti la fronte della ragazza per coprirle gli occhi dallo spruzzo della lacca e poi cominciò a spruzzargliene un po’ sui capelli.
L’acconciatura era fantastica: tutti tirati in alto, gonfi e non schiacciati in testa, con qualche piccola pallina di Swarovski persa tra i capelli, sembrava davvero una principessa di qualche regno lontano, con quei capelli e quell’abito che la rendevano ancora più da sogno.
- Fatto! Sei pronta! Ora puoi andare Miss Generale!
Nina fece un passo di lato per lasciare che l’amica, alzandosi, potesse ammirarsi nello specchio.
Francis si alzò e guardandosi riflessa in quello specchio cominciò notare ogni minimo particolare, cercando qualche difetto per aggiustarlo, ma non vi erano difetti, era semplicemente perfetta.
- Sei bellissima…
Esclamò incantata Chenille mentre l’ammirava, poi Francis di tutta fretta si voltò nella sua direzione e le disse:
- Che ne pensi del vestito? Addosso riesco a sentirlo comodo soprattutto per i movimenti… non dovremmo avere problemi nell’eseguire la coreografia così come l’abbiamo sempre fatta…
- A proposito ma… non sarà un po’ troppo imbarazzante ballare in biancheria intima?
Fran accigliò lo sguardo e disse:
- Non ti facevo così timida, De Noir…
Chenille accusò il colpo, non voleva apparire per quella timida, così mise su un’espressione da dura, poi disse:
- Non si tratta di timidezza, bella! Insomma… è una cosa nuova, che non abbiamo mai fatto… e poi conoscendoti… è tutto molto… strano, ecco.
Fran alzò gli occhi al cielo facendoli roteare, e sorridendole disse:
- Ancora con questa storia? Mi fai sembrare un ex suora di clausura! E comunque… per i miei gusti non è esagerato. Insomma siamo coperti per l’altra metà della coreografia, non dovremmo far tanto scandalo…
- Se lo dici tu… mi fido.
Fran lanciò uno sguardo ad entrambe, poi disse loro:
- Lo avete mai visto il video di questa canzone?
- Non credo…
Disse Nina mentre ci rifletteva su, poi Chenille si accodò dicendo:
- Nemmeno io…
- Ecco, beh… se trovi provocatorio questo… vallo a vedere, poi ne riparliamo.
Chenille alzò le mani in segno di resa ed esclamò:
- Va bene, va bene, bella, terrò la bocca chiusa d’ora in avanti.
Fran le sorrise, poi cominciò ad allontanarsi da quella postazione, mentre continuava a guardarle e disse:
- Brava… Corro da Victor! Chenille dì agli altri di coprirsi nell’attesa, ma di non indossare gli abiti. Ah, Nina… ti adoro! Sei fantastica!
- Vai così!
Nina tirò su un pollice facendole segno che tutto sarebbe andato bene, le fece l’occhiolino e finalmente riuscì a spazzar via quell’ansia che la ballerina le aveva attaccato, al ché Chenille guardandola le sorrise, e disse:
- Vado ad avvertire gli altri… a dopo.
- A dopo…
Disse in un sospiro Nina mentre sprofondava su quella sedia e si prendeva un meritato riposo dopo tutto quel via vai per i preparativi.
[…]
Francis aveva preparato ogni cosa, doveva solo sfilar via quell’abito prima dell’arrivo dei ragazzi, ma intanto perse tempo assieme a Victor, per appurare le ultime direttive su come la ragazza desiderava che venissero fatte le riprese a quella coreografia.
[…]
- …Sì, insomma ci saranno delle pause tra una parte della canzone e l’altra, per permetterci di indossare questi vestiti, ma ovviamente nel montaggio non dovrà notarsi. Voglio delle riprese mozzafiato Vic.
- Sta tranquilla, Fran, so già i tuoi standard, so quello che vuoi.
Il ragazzo maneggiava la sua telecamera, che non era altro che una semplice telecamera portatile, ma a quanto pare sembrava essere un vero mago delle riprese, tanto da guadagnarsi la stima di Fran, nonché un fruttuoso compenso economico per ogni lavoro che svolgeva per lei.
Francis gesticolava vistosamente per enfatizzare il discorso che stava facendo al ragazzo assieme agli altri due suoi amici, (Anthony e Simon rispettivamente di 23 e 21 anni, che studiavano con lui all’accademia), che l’avrebbero aiutato con riprese.
- Oltre alle riprese da altre angolature, mi piacerebbe che faceste dei primi piani di noi ballerini mentre balliamo, sai… una di quelle cose che sei solito far tu e che tanto mi piacciono…
Il ragazzo cominciò a sorridere compiaciuto, era un tipo molto dolce e carino, capelli biondi corti, volto sbarbato e sorriso contagioso:
- Certo… è tutto chiaro!
- Ultima cosa… alla fine delle riprese dell’esibizione, dovrete riprendere anche i tre ragazzi della band che stanno per arrivare, perché poi dovrete montarli nel video sovrapponendo le loro facce a quelle dei ballerini.
- Fantastico!
- Sì… catturate qualche loro espressione… magari mente cantano, facendolo sembrare un vero e proprio video musicale.
- Oh, sì… ho capito cosa intende!
Intervenne Simon, e Anthony acconsentì col capo convinto, mentre Victor rispose:
- Sarà fatto, Fran… tranquilla, fidati di noi, ne rimarrai soddisfatta!
Fran mise via la sua aria da soldato serio, e fece spazio ad un sorriso dolce, che riservò tutto a quei tre giovani ragazzi, poi disse loro:
- Lo so, Vic… se così non fosse stato, beh non insisterei tanto nell’averti sempre con me…
- …E noi siamo onorati di lavorare per te, Fran!
Le rispose l’amico, al ché Fran guardò l’orologio e si accorse che fossero le nove passate, così spalancando gli occhi, si affrettò ad allontanarsi da loro per andare a dare le ultime raccomandazioni ai ballerini e poi correre a sfilar via quel vestito, prima che arrivassero i ragazzi.
- Ora scappo! A dopo ragazzi, e grazie infinite!
[…]
- Mi raccomando le prese verso l’alto… devono essere ampie ed estese nel tempo e nello spazio…
- Tranquilla Fran, è tutto chiaro!
Francis parlava in direzione dei ballerini maschi, ed uno di loro, Jeremy, le rispose tranquillizzandola dopo le sue innumerevoli ed ennesime raccomandazioni.
Al ché la ragazza si allontanò da loro in fretta e raggiunse il gruppo di ragazze alle prese con lo stretching e disse loro con un sorriso malizioso:
- Mi raccomando ragazze… attente a non fare falsi movimenti che potrebbero far vedere cose che non vorremmo far vedere a tutti oggi…
Fran fece loro un occhiolino, poi si allontanò dirigendosi di fretta verso gli spogliatoi per sfilar via quell’abito, mentre le ragazze sorrisero alle sue parole e tornarono al loro riscaldamento.
[Canzone consigliata per la scena M83 - We Own The Sky]
Nel momento in cui Fran uscì dall’enorme sala da ballo, si imbatté nell’arrivo dei ragazzi, e il primo che vide fu Jared.
Per un attimo si perse nella sua visione, come se non l’avesse riconosciuto, eppure l’aveva già visto, conosceva il suo volto… ma fu come se lo avesse visto per la prima volta; ne rimase letteralmente incantata, rapita.
Era trascorso più di un mese dall’ultima volta in cui si erano visti, e date le circostanze, quella volta non fu gradevole.
Francis era cambiata moltissimo nell’ultimo mese, adesso, in confronto a prima, sembrava mostrare più il suo lato umano e non apparire fredda e distaccata come se non fosse in possesso di un’anima.
Anche lo stesso Jared sembrava diverso, e nel guardarlo meglio, si accorse che il suo cambiamento fisico, nonché di look era abbastanza evidente.
Aveva lasciato crescere i capelli appena lungo il collo, che portava legati ben gelatinati e raccolti all’indietro con un elastico. Un accenno di barba semi-folta gli copriva mezzo volto, e i suoi grandi occhi blu gli donavano una luce che Francis non aveva notato in precedenza.
La prima cosa che guardò in lui, fu il suo naso… era… sano e non portava alcun segno di quel suo pugno, fortunatamente per lui.
Beh doveva ammettere che era proprio un bel naso, e forse… anche lui non era niente male.
Pensò a tutte quelle cose in un batti baleno, il tempo di essere distratta dall’arrivo degli altri due: Shannon e Tomo, che le fecero smettere di fissare Jared in quel modo al quanto ambiguo senza riuscire a dirgli una parola.
- Ehi!!! Ma tu guarda, siamo finiti ai provini per Miss America?
Esclamò sorridente Shannon, mentre andava a travolgerla in un caloroso abbraccio.
Al ché si aggiunse anche Tomo che le riservò lo stesso identico abbraccio che aveva appena sciolto Shannon, quei due sembravano essere due fanboy della ragazza: ogni volta che si trovavano in sua presenza, non riuscivano a controllarsi nel manifestarle tutta la loro gioia nel trascorrere del tempo insieme a lei.
- Dovevamo indossare degli smoking per caso? No, perché a dirla tutta, io sto abbastanza bene in smoking, e sarei stato lieto di presentarmi in tutto il mio charme…
Tomo, dopo aver abbracciato anche lui la ragazza, le guardò il vestito e cominciava a parlottare a raffica come suo solito, mentre Shannon guardandolo, cominciò a dirgli:
- Hai molto charme anche vestito così casual, Tomo…
- Lo pensi davvero, Shan?
Gli chiese Tomo in un tono di voce complice, dando così vita ad un dialogo a raffica tra loro due:
- Assolutamente!
- Oh beh, grazie, amico.
- Ti pare. Dico quello che pensano tutti.
- Wow…
- Che c’è?
- Non credevo che tutti mi trovassero attraente…
- Ho detto con charme…
- Sì, ma charme è sinonimo di attraente.
- Beh non sempre, sai?
- Dici?
- Sì, insomma quante persone hanno fascino ma comunque restano poco attraenti? Sempre parlando dell’aspetto fisico, s’intende.
- Capisco che intendi… mah… sì forse hai ragione tu.
- Ti dico di sì.
- Ma sì, forse è vero…
I due cominciarono a parlare a raffica tra loro, dandosi botta e risposta da soli, e Francis non poteva trattenere una risatina gioiosa: quei ragazzi riuscivano sempre a metterla di buon umore.
La sua attenzione però fu catturata ancora una volta da Jared, che se ne stava qualche passo indietro e veniva affiancato da una giovane ragazza alta, magra e bionda.
Non sembrava essere la barbie che l’ultima volta si era portato dietro, questa aveva un’aria più professionale, probabilmente il ragazzo si era lanciato su qualche ragazza con più cervello.
Questa sua presunta nuova ragazza, non le lanciava sguardi cortesi, tutt’altro sembrava rivolgerle lo stesso sguardo scontroso che le rivolgeva Jared.
Tomo e Shannon si persero nel loro discorso fascino VS bellezza estetica, e Francis se ne stava lì a sorridere nella loro direzione, mentre con la coda dell’occhio osservava Jared e la ragazza parlare tra loro a voce bassa, mentre quest’ultima cercava qualcosa nella sua grossa borsa.
Non sa perché, ma quei due stuzzicavano la sua curiosità, oltretutto sembrava che Jared fosse lì contro la sua volontà, dato che neppure si era avvicinata per salutare.
Non sapeva cosa pensare di quello strano ragazzo, ma smise di provarci, quando Tomo disse loro:
- Insomma, ragazzi, diamo un senso a questo giorno oppure vogliamo restarcene così?
Fran sorrise ed attese che qualcuno parlasse, mentre con lo sguardo cadde di nuovo in direzione di Jared e della ragazza che aveva afferrato dalla borsa una specie di agenda.
- Oh, ehi ragazzi, avvicinatevi avanti!
Tomo esortò i due ad avvicinarsi a Francis, la quale notò che Shannon lanciasse occhiatacce al fratello, che sembrava non badarci.
Jared finalmente si avvicinò a guardando Francis, le disse:
- Shannon ha tentato di spiegarmi la tua proposta, ma non ci è riuscito…
- CHE COSA?
Esclamò visibilmente contrariato Shannon, che però non tratteneva un risolino, che contagiò la giovane ragazza che se ne stava lì in piedi accanto a Jared senza ancora presentarsi.
Francis fissava Jared, e tra i due vi furono degli sguardi intensi, la ballerina capì che vi era ancora del rancore dovuto all’incidente accaduto poche settimane prima, da parte dell’artista che sembrava essere molto orgoglioso.
Poi però, Fran con un espressione seria mise fine a quegli sguardi e a quel silenzio dicendogli:
- Buongiorno anche a te…
Esclamò con un ironia che sembrò non essere apprezzata dalla ragazza che gli stava accanto, secondo il modo in cui la guardasse, poi aggiunse subito dopo:
- …mi fa piacere vedere che abbiate accettato questa mia proposta, se volete seguirmi nel mio studio, vi illustro il progetto prima di cominciare.
Jared sorrideva sotto i baffi, ma nessuno otre a Shannon, riuscì a capire che stesse sorridendo in direzione della ragazza.
Francis, infatti, perse il suo buon umore e in un istante si sentì come ritornata in caserma, dove doveva fronteggiare tenenti e generali di grado più elevato del suo.
Ormai si era convinta dell’idea che quel Jared Leto fosse unicamente un uomo dello spettacolo che si dava delle arie, e fu in quel momento che si pentì di aver pensato a quel progetto, di aver pensato di poterli coinvolgere: avrebbe voluto che se ne andassero, e anche subito.
[…]
Nel passare accanto alla sala dove si sarebbe svolto tutto, lanciò una rapida occhiata all’interno ed incrociò lo sguardo di Chenille, che immediatamente notò sul suo volto un’espressione poco lieta, così avanzò qualche passo verso la grande porta di vetro, da cui si poteva vedere al di là, ed accigliata, seguì Francis entrare nel suo studio con quei quattro ragazzi.
- Sono loro?
Chenille si era fatta prendere dalla preoccupazione del vedere Francis così tesa, che non si era accorta dell’arrivo di Nina, la quale fiancheggiandola, guardava nella sua stessa direzione.
- Sì… e ho la sensazione che Francis non ne sia contenta….
- Come sarebbe?
- Ho notato una sua strana espressione… quando è così, qualcosa la turba…
Le due ragazze cominciarono a preoccuparsi, e restarono a guardare in direzione della porta dello studio di Francis, che si chiuse appena tutti vi erano entrati.
[…]
Fran non aveva avuto modo di sfilar via quell’abito, così restò in quelle condizioni e lasciandoli accomodare sui divanetti della camera, cominciò a parlare, e nel farlo non si rese conto che guardava unicamente in direzione di Jared:
- E’ da qualche anno che mi occupo di caricare video sul noto sito internet youtube, e in questi video, in collaborazione con i ballerini delle scuole EmsAndFran, svolgo diverse coreografie su basi di canzoni di svariati artisti.
- Sì.
Rispose il ragazzo, che la guardava a sua volta molto interessato, mentre sedeva su di una poltrona a pochi metri di distanza da lei, che era poggiata di spalle ala sua scrivania.
Poi aggiunse:
- … sì, ho saputo. Grosso modo conosco i tuoi progetti, ed è proprio questo che mi ha stranito quando mi hanno proposto di farne parte… insomma, noi a cosa ti serviamo?
- Beh, vorrei usufruire di un vostro brano.
- E allora? Puoi farlo… non c’è bisogno che ci paghi i diritti d’autore.
Il ragazzo pronunciava quelle frasi con tono garbato e del tutto tranquillo, ma Francis percepiva un tono sgradevole e frettoloso, come se avesse avuto la sensazione che fossero andati lì, ma che sarebbero dovuti andar via perché avevano altro di ben più importante da fare.
- Non si tratta solo del brano. Vorrei che compariste nel video…
Jared accigliò lo sguardo, e a quel punto anche Tomo e Shannon cominciarono a stranirsi un po’, così continuarono ad ascoltare il suo discorso senza interromperla.
- Ovviamente non dovrete ballare, a quello ci pensiamo noi… vorrei che vi comportaste come se stesse girando un video per una vostra canzone. Mi piacerebbe vederti cantare qualche frase della canzone, in playback ovviamente…
Al ché Francis spostò per la prima volta lo sguardo verso Tomo, poi verso Shannon e disse loro:
- … Vorrei che i 30 Seconds to Mars partecipassero a questo video, a questa coreografia della loro canzone, e che mi aiutassero a renderla ancor più emozionante.
Jared inclinò le labbra verso il basso, si strinse nelle spalle e gesticolando con le mani, le disse:
- Forse si può fare…solo se mi dici quale canzone hai scelto…
Jared abbozzò un sorriso, ma non sembrava un sorriso cortese, piuttosto era compiaciuto, e guardava Francis in attesa di una risposta, la quale corrugando lo sguardo, si domandò perché quel tipo dovesse comportarsi in modo così irritante, sembrò quasi che le stesse dettando una condizione.
Fran tentò con tutta sé stessa di mantenere la calma e non sfociare in una scenata, al ché con un tono di voce secco e diretto, gli disse:
- Hurricane…
A quella risposta un sorriso si formò sul voto del ragazzo, che diventò improvvisamente malizioso mentre le lanciava uno sguardo ambiguo.
- E vorresti ballarla indossando quel vestito?
Francis restò intontita da quel sorriso e quel suo modo di guardarla, ma non volle rispondere a quella domanda, infastidita dal suo atteggiamento, così disse con tono di voce imposto:
- Questo non rientra tra i tuoi interessi. Piuttosto…
La ragazza spostò lo sguardo verso Tomo, Shannon e quella strana ragazza silenziosa, e disse:
- Come ben saprete, youtube paga in base alle visualizzazione dei video, i proprietari dei canali con più visualizzazioni. Si spera che questo video, una volta caricato sul sito, riscuota un discreto successo, così da potervi dare il cinquanta percento del ricavato.
- Come, scusa?
Domandò Jared, mentre sorrideva ancora e lentamente faceva sparire quel sorrisetto dal suo volto, poi Francis guardandolo disse:
- La vostra presenza nel video, prevede anche un pagamento, oltre al fatto che utilizzerò una vostra canzone per poterlo fare.
- Li paghi tutti? Oppure paghi solo noi?
Quel tono sgarbato di Jared, non piacque a Francis, ma la ragazza riuscì a controllarsi e gli rispose con tutta calma:
- Solo chi ci mette la faccia.
Tra la ballerina e il cantante sembrarono volare fulmini e saette tramite i loro sguardi, ma furono interrotti da Shannon, che disse:
- A me sembra fantastico.
- Per me lo è sempre stato… cosa aspettiamo a cominciare?
Francis si voltò in direzione dei due ragazzi e finalmente sorrise.
- Ci stanno aspettando… possiamo cominciare.
Jared, Shannon e Tomo si alzarono dalle poltroncine, ed uno alla volta cominciò ad uscire da quella camera, mentre Francis se ne stava in piedi di lato alla porta per essere l’ultima ad uscirne per poi chiudere.
Quando Tomo e Shannon uscirono, Jared si avvicinò a Fran, in compagnia di quella ragazza bionda, e guardandola le disse:
- Ti presento Emma, la nostra collaboratrice.
A Fran le venne a mancare subito il respiro nel sentire quel nome.
In quei lunghi e dolorosi dieci anni, non aveva mai più conosciuto nessun altro che avesse quel nome, e senza rendersene conto, il suo volto e il suo umore diventarono cupi anche agli occhi dei due.
Jared se ne accorse e se ne incuriosì automaticamente, restando a fissarla curioso di sapere cosa fosse appena successo nella sua testa.
La ragazza in questione, invece, accigliò lo sguardo e guardava Francis titubante e stranita dal suo atteggiamento.
- Piacere…
Disse con poca convinzione la bionda, mentre Fran fu strappata via dai suoi tristi pensieri riguardanti Emma, e totalmente distratta le rispose:
- Piacere mio…
Al ché alzò gli occhi verso i suoi e disse:
- …bel nome.
I due restarono straniti da quella risposta e da quella sua bizzarra reazione, si lanciarono uno sguardo tra loro, poi però la seguirono nell’enorme sala da ballo.
La sala era ricoperta da teloni bianchi sulle pareti, che avrebbero aiutato Victor e i suoi due amici, a poter lavorare meglio al computer durante il montaggio del video.
Le cinque ballerine e i cinque ballerini erano seduti sul parquet, con indosso le loro vestaglie che li tenevano al caldo.
Erano tutti pronti; ballerini, addetti alle riprese, anche le truccatrici e le stiliste si erano garantite un posto ai lati della sala per assistere a quello che sarebbe stato un gran bello spettacolo.
All’entrata in sala dei tre artisti, partì uno spontaneo battito di mani da parte di tutti, e anche qualche fischio di incitamento, ai quali i tre risposero con altrettanti battiti di mani e sorrisi, mentre si portavano al centro della sala.
Nina si allontanò dai lati della sala per raggiungere Chenille che era in piedi accanto a Jay a pochi passi di distanza da lei, e fissando Francis da lontano, le bisbigliò:
- Cos’è successo? Ha la faccia da funerale…
Chenille non staccò gli occhi da Francis, Jay visibilmente preoccupato, guardò prima Francis e poi le altre due amiche, finché Chenille disse loro:
- Quei tre non mi piacciono… Non mi piace l’effetto che hanno su Fran…
Nina e Jay automaticamente guardarono i tre artisti appena varcati nella sala, ed ascoltarono quello che Fran stesse per dire a tutti:
- Siamo pronti, ragazzi! Diamo il benvenuto ai 30 Seconds to Mars!
Fran allargò il braccio verso la sua sinistra ed indicò i ragazzi che sorridevano in direzione di tutti gli altri che avevano fatto partire un grande applauso, a cui Chenille si astenne dal partecipare.
Francis abbozzava un sorriso accennato e dopo un po’ si unì agli applausi, mentre il suo sguardò andò ad incastrarsi con quello della ragazza bionda di nome Emma, e il sorriso le si congelò sul volto.
Non sapeva spiegarsene il motivo, ma percepiva da parte sua molto astio, come se non volesse essere lì… un po’ come l’impressione che le aveva dato Jared.
- Allora? Sto morendo dalla curiosità di vedere com’è questo ballo!
Tomo non trattenne il suo entusiasmo e con uno schiocco di mani, incitò tutti a cominciare.
I ragazzi sbottarono in una risatina, poi con battiti di mano cominciarono a darsi la carica a vicenda, mentre si sfilavano di dosso le vestaglie e aspettassero che tutto fosse pronto per cominciare.
Jared, Shannon e Tomo andarono a sedersi su delle poltroncine messe appositamente dalla stessa Francis sulla parete difronte alla quale si sarebbero esibiti, e dove posteggiava Victor con la sua telecamera tra le mani, mentre Simon e Anthony restarono uno sul lato destro della sala, e uno su quello sinistro, per catturare la coreografia da angolature diverse.
Jared sedette al centro tra Emma e Shannon, che a sua volta fiancheggiava Tomo.
Francis fece segno a Victor, che restava in piedi a pochi passi da loro, e il ragazzo le segnalò che tutto fosse pronto; al ché Fran raggiunse gli altri ballerini sul fondo della sala e cominciò finalmente a sfilar via quel vestito.
Tutti i ballerini e le ballerine restarono con indosso soltanto la lingerie, e la scena stupì molto i tre ragazzi, nonché Emma che si voltò in direzione di Jared sorridendogli stupita come se avesse voluto deriderli, ma lui sembrava essere troppo impegnato a guardare qualcuna di quelle ballerine in completo intimo, ma non si riusciva a capire chi.
Shannon diede una spallata a Tomo, e si morse un labbro inferiore alla vista di tutto quel ben di Dio, ma Tomo ridendo, gli fece segno di starsene buono.
Una delle colleghe di Nina, si occupò di far partire la canzone, pigiando su un tasto di quell’enorme e sofisticato impianto stereo, e il brano iniziò a risuonare nella sala.
[Canzone della scena – Thirty Seconds to Mars – Hurricane]
All’inizio si poteva udire il suono di un pianoforte, che non appena partì, una ballerina di danza classica cominciò a portarsi al centro della sala stando sulle punte, e così subito dopo di lei anche tutte le altre, compresa Francis.
Raggiunte poi dai rispettivi partner, le cinque coppie di ballerini si posizionarono al centro sala: vi erano due coppie ai lati che restarono molto indietro, due un po’ più avanti, e Francis assieme ad Eddy al centro, un po’ più avanti degli altri.
Presa posizione, le ragazze restavano sulle punte di quelle scarpine nere molto particolari, quando finalmente i loro partner le aiutarono a venirne giù, facendole fare una lenta giravolta.
Da qui cominciò la coreografia su passi di danza classica che seguivano il ritmo della canzone.
Il fisico mozzafiato delle ballerine che restavano in lingerie, rendevano quella coreografia ancor più suggestiva.
I corpi dei ballerini sembravano essere un tutt’uno, si muovevano come se si completassero a vicenda.
Le ragazze con lenti e delicati movimenti di braccia e di mani, sembravano cercare i loro partner tra le loro braccia, accarezzandoli, non volendosi mai allontanare troppo da loro, e i ragazzi forzuti e muscolosi di loro canto, con quelle sottili cravatte al collo, erano sopra ogni modo bellissimi.
Quando cominciò per la prima volta la parte della canzone in cui Jared Leto cantava: “Tell me would you kill to save a life?” i ballerini sollevarono da terra le ragazze facendole compiere un salto ad arco che lasciò tutti stupiti.
Non appena le ragazze furono messe a terra, fecero delle veloci giravolte su loro stesse, ma tutti notarono che Francis era quella che le eseguiva con maggiore rapidità, dando l’impressione che si trovasse a pattinare sul ghiaccio.
Al minuto 2:17 della canzone, i ragazzi si fermarono, e la canzone fu messa in pausa.
Victor, Simon ed Anthony interruppero le riprese, e tutti i ballerini corsero ad indossare quegli abiti che Nina e le sue colleghe avevano perfezionato alla maniera che Francis aveva loro indicato.
Jared, Shannon, Tomo ed Emma si guardarono straniti, non si aspettavano per niente quell’interruzione, anche perché la coreografia aveva cominciato a prenderli emotivamente; così Jared guardò Victor e il ragazzo sorridendogli cordialmente gli si avvicinò e disse:
- Non si preoccupi, signor Leto, la coreografia riprenderà tra un attimo. C’è il cambio d’abito ad effetto.
- Ah… capisco.
Disse in un tono assorto il divo, al ché i due furono interrotti dall’arrivo di Francis che travolse Victor come se fosse stato vittima di un uragano, senza curarsi minimamente della presenza del cantante.
- Prima di riprendere con le riprese, dimmi: stiamo andando bene? Hai zoommato sui volti come ti ho chiesto?
Jared non poté far a meno di osservarla avvolta in quell’abito meraviglioso e restò ad ascoltare quella conversazione privata tra lei e il suo pseudo-regista.
Victor la tranquillizzò la ragazza prendendole le mani.
- Sta andando tutto alla perfezione, Fran... e poi…
Il ragazzo lanciò una rapida occhiata a Jared, il quale si sentì colto in fragrante e distolse lentamente lo sguardo da loro, Francis guardò Victor accigliata seguendo il suo sguardo verso Jared, che fece finta di nulla mentre Victor riprese dicendo:
- … mi metti in imbarazzo nel farmi questo tipo di raccomandazioni davanti a lui…
Francis lo guardò interrogativamente senza riuscire a coglierne il senso:
- Che vuoi dire? Jared Leto ti mette in soggezione?
Victor si strinse nelle spalle e quasi balbettante le disse:
- B-Beh… sì… insomma… dato che è un regista, e anche molto bravo…
Francis fece sparire dal volto un sorrisino beffardo, e stupendosi bisbigliò:
- Che cosa?
- Sì!!
Le rispose in un altrettanto bisbiglio Victor, poi aggiunse:
- Non lo sapevi? Ha girato quasi tutti i suoi video musicali e credimi, è molto bravo!
Fran non poté far a meno di spostare lo sguardo verso Jared, che aveva sentito tutto, e fingeva di guardare qualcosa davanti a sé, ma non trattenne un sorriso sotto i baffi a discapito della ragazza, mentre abbassava il capo per lasciarsi distrarre dalla cerniera del suo giubbino nero.
- Mi dispiace Vic, non volevo metterti in soggezione…
Fran spostò lentamente lo sguardo da Jared a Victor, che le sorrise dolcemente e le disse:
- Tranquilla…fa niente. Ora basta parlarne, siete pronti?
Francis si voltò rapidamente alle sue spalle e notò che tutti i ballerini avessero indossato gli abiti e che stessero raggiungendo il centro della sala per riprendere la coreografia da dove l’avevano lasciata.
- Sì.
Sospirò Francis mentre tornava a guardare Victor, poi aggiunse:
- Mi raccomando a non andare oltre l’inquadratura degli occhi.
- Sissignor Generale!
Esclamò in un finto tono serio il ragazzo, scherzando sul suo modo di fare rigido da caserma, al ché Fran si lasciò scappare una risatina, poi lo lasciò al suo lavoro e andò a posizionarsi al centro della sala mentre prendeva per mano l’amico Eddy che faceva coppia con lei in quella coreografia.
La canzone riprese dal secondo esatto in cui era stata stoppata, e Vitor cominciò a zoommare sugli occhi di Francis, che si guardavano attorno fingendo di seguire qualcosa o qualcuno con lo sguardo, e non appena nella canzone risuonò la frase: “Tell me would you kill to save a life…” tutti i ballerini si mossero all’unisono come se stessero eseguendo un ballo alla corte di qualche regno incantato in quegli splendidi vestiti.
Giravolte, gonne che si gonfiavano, inchini e leggiadri movimenti del corpo, incantarono tutti, emozionando anche il cuore più duro dei presenti.
Nonostante Chenille fosse meravigliosamente bella, nonostante Jay, Eddy, tutti i ragazzi fossero perfetti, c’era la presenza di Francis che azzerava ogni loro talento, se paragonato al suo.
La ballerina riusciva a far venire la pelle d’oca mentre la si guardava eseguire quei passi di danza che lei stessa avesse pensato in modo così spettacolare.
Si poté notare che i quattro ragazzi seduti su quelle poltroncine proprio difronte ai ballerini, restarono senza fiato dopo quello scorcio di coreografia eseguito in quei vestiti, che lo stesso Jared faticava a credere adatti per la coreografia della canzone.
Al momento in cui nella canzone risuonava la strofa “Crash crash burn let it all burn” al minuto 3:15 : si videro tutti i dieci ballerini eseguire rapide giravolte su loro stessi, ma tutti gli spettatori avevano gli occhi puntati su Francis e il suo modo di eseguirle come una campionessa olimpica di danza sul ghiaccio.
Dopo quelle rapide giravolte, gradualmente i ballerini si fermarono, e ancora una volta, al minuto 3: 34 la musica venne stoppata.
Immediatamente partì un battito di mani eufoirico da parte di Tomo che si alzò in piedi, seguito a ruota da Shannon che si lasciò andare anche a qualche fischio per enfatizzare il loro apprezzamento.
I ballerini si voltarono nella loro direzione si inchinarono sorridendo emozionati.
Francis notò subito che anche Jared stesse applaudendo nella loro direzione e ne fu soddisfatta.
[…]
- Che c’è, adesso?
Domandò Jared in direzione di Victor, che era stato distratto da Simon, il quale da lontano gli segnalava qualche cosa riguardanti le riprese, ma non appena il ragazzo si accorse che Jared si stesse rivolgendo a lui spostò lo sguardo ed impacciato disse:
- Oh… ohu mi scusi, signor Leto, come dice?
Vic dimenticò dell’esistenza dell’amico Simon, e si avvicinò a Jared per chinarsi leggermente all’altezza della poltroncina.
Jared lo guardò, e il ragazzo cominciò a sentirsi ancor di più a disagio, ma poi fu distratto dalle sue parole:
- Perché si è interrotta ancora una volta?
- B-Beh… perché Francis ha deciso che questo pezzo del brano che verrà adesso, dovranno eseguirlo con i completini di prima…
- Uhm… quindi non fanno altro che vestirsi e spogliarsi in continuazione?
Victor non sapeva come rispondergli, notava che fosse infastidito da questo continuo stopparsi dell’esecuzione, ma preso da un momento di fierezza personale gli rispose:
- Sìì… ma… vedrà a lavoro montato che spettacolo ne uscirà fuori!
Jared gli sorrise leggermente e guardandolo per secondi interminabili, gli disse:
- Tu… sei un regista? Come hai detto che ti chiami?
- Non ci siamo mai presentati… molto piacere, Victor Rayers.
- Non credo di averti mai sentito nominare…
In quel momento l’autostima del ragazzo sparì, e con un tono di voce tremolante disse:
- Oh… beh… in effetti non sono un regista professionista… io ed i miei colleghi studiamo ancora all’accademia d’arte di Los Angeles…
- Capisco… non vedo l’ora di vedere il vostro lavoro finito, allora.
Jared gli sorrise, ma Victor sembrò restarne stranito, e ci mise un po’ a ricambiare.
[…]
I ballerini si spogliarono di quegli abiti e tornarono in lingerie per poi riprendere la coreografia dal secondo in cui era stata stoppata, e da lì in poi vennero eseguiti passi di danza moderna, che ballata con quei completini intimi donava alla stessa coreografia quell’elemento in più molto particolare ed unico.
I passi cambiarono radicalmente, si era passato dalla danza classica, a quella moderna fino al minuto 5:00, in quel momento si mise di nuovo in pausa il brano per permettere ai ballerini di ri-indossare gli abiti e di riprendere la coreografia con essi indosso.
Quando si sentì Jared Leto cantare “This Hurricane…” per la quarta di fila al minuto 5:16, le ballerine eseguirono rapide giravolte, e si vide Francis che cominciò a cantare qualche strofa della canzone come se fosse in playback.
La ragazza guardò dritto nella telecamera di Victor, mentre continuava a ballare assieme ad Eddy e agli altri, con le labbra mimava le parole della canzone: “Do you realy want me? Do you really want me Dead or Alive to torure for my sins”, e il suo talento da attrice spuntò fuori, mentre sul suo volto si potevano leggere sofferenza ed esasperazione allo stesso tempo; come se stesse parlando con qualcuno attraverso quella telecamera, come se stesse mandando un messaggio.
E prima che il brano terminasse, si avvicinò a Victor che continuava a riprenderla, e finse di urlare la frase che cantava Jared: “DO YOU REALLY WANT ME DEAD OR ALIVE TO LIVE A LIE?”
Jared restò a guardarla senza batter ciglio per quanto ne fu rapito, e giurò di averla appena vista piangere, ma la ragazza sparì in fretta tornando al centro della sala per terminare la coreografia andandosi a posizionare in piedi accanto ad Eddy, che la strinse in un abbraccio, come se fossero stati due amanti.
La coreografia terminò, e Jared fu il primo ad applaudire, mentre ancora cercava di capire se la ragazza stesse o meno piangendo.
Subito dopo di lui tutti i presenti applaudirono, e a loro volta anche i ballerini cominciarono a complimentarsi tra loro, e Francis dava omaggio non solo ai suoi amici ballerini, ma anche a Victor, Anthony e Simon, che avevano senz’altro svolto un eccellente lavoro con le riprese.
[…]
Tomo stava parlando con Francis, dopo che la ragazza fosse uscita dagli spogliatoi e avesse indossato degli abiti più comodi.
- Giuro che non ho mai visto qualcosa di simile… nonostante le pause mi sono emozionato per tutto il tempo.
- Oh… ti ringrazio Tomo, sono davvero contenta che ti sia piaciuto.
Francis gli sorrideva dolcemente, lieta di sentirgli dire quelle parole:
- Piaciuto? No, di più, te lo assicuro… credo di essere stato quasi sul punto di piangere…
- Sono sicuro che qualcuno abbia pianto…
Sorprendentemente Jared interruppe i due intromettendosi nel loro discorso, e Francis gli lanciò un’occhiata rapida, sapeva che l’avesse vista piangere nell’ultima scena, ma finse di nulla e tornò a sorridere:
- Vi ringrazio di cuore per essere stati presenti. Soprattutto per esservi concessi a Victor e alle sue riprese poco fa…
- Ma figurati, per qualche minuto… è stato divertente!
Tomo ormai non sapeva più come si contenesse l’entusiasmo, e neppure gli andava di farlo; era felice come un bambino la mattina di Natale.
Francis gli sorrise, poi tese una mano in direzione di Jared dicendogli:
- Ti ringrazio… per aver accettato… e… per essere venuto qui oggi.
Tomo mise le mani incrociate dietro la schiena, e restò ad osservare la scena sorridente, mentre Jared abbassò lo sguardo su quella mano tesa della ragazza, poi la guardò e disse:
- E’ stato un piacere…
L’artista provava ancora un po’ di astio verso la ragazza che solo un mese fa aveva rischiato di rompergli il setto nasale, ma in quell’occasione sembrò accantonare tutto per andare a stringerle la mano e sorriderle leggermente.
Forse era ancora un po’ presto per ammetterlo a loro stessi, ma, sia Jared che Francis stavano rivalutando l’uno e l’altra.
Erano partiti col piede sbagliato, ma forse quest’esperienza li avrebbe posti su un binario diverso.
[…]
Se quando erano arrivati in sede, a Francis era parso che i ragazzi (o almeno Jared e la sua assistente) volessero andar via, adesso che il lavoro era finito, sembravano non volersene più andare.
Francis, mentre era a parlare con due ballerini, sentì Shannon insistere col fratello Jared sul voler restare ancora qualche minuto in quella sede, al ché si vide Tomo avvicinarsi a loro due e dirgli che Shannon in realtà aveva interesse nel restare unicamente perché aveva puntato una ragazza nel suo radar, e che quindi le sue erano tutte scuse.
Francis avrebbe voluto ridere e sapere chi fosse questa ragazza misteriosa che Shannon avesse adocchiato tra le tante belle ragazze presenti lì quel giorno, ma fu distratta dalle parole di Jared che dicevano:
- Mah sì… ok… restiamo ancora un po’… mi piacerebbe fare un giro intorno…
Oramai Fran non ascoltava più quello che le stessero dicendo i due ballerini, dopo aver sentito il ragazzo dire quelle parole, la sua attenzione andò tutta su di lui.
- Scusatemi…
Fran si voltò a guardare i due ballerini e si congedò da loro per avvicinarsi ai tre, mentre vedeva Jared guardarsi intorno osservando il soffitto e i muri in ceramica, mentre distratto dall’architettura diceva:
- Mi piace molto il disegno che hanno fatto gli architetti, qui…si vede che è uno stile italiano…
- E tu cosa ne sai dell’architettura Italiana?
Francis si era intromessa in quella conversazione, catturando subito l’attenzione dei tre. Jared portava le mani congiunte dietro la schiena, e subito le rivolse attenzione guardandola.
- Che è… davvero bellissima…
Il ragazzo la guardava in modo strano, come se non si stesse più riferendo alla struttura, ma piuttosto a lei in prima persona, ma questo Francis non riuscì a capirlo.
La ballerina gli rivolse un cortese sorriso appena accennato, dopodiché guardò anche Tomo e Shannon, e disse loro:
- Ormai questa la considero un po’ casa mia, dato che passo qui a Los Angeles gran parte del mio tempo, e quindi di conseguenza in questa scuola della EmsAndFran… sono già stata a casa vostra… lasciate che vi mostri casa mia, adesso.
Jared le rivolse un sorriso appena appena accennato, lieto di sentirle dire quelle parole, entusiasta della proposta: il suo lato artistico e il suo animo curioso non chiedevano altro.
[...]
Il mini tour nella struttura della EmsAndFran ebbe inizio, e Fran poté piacevolmente far caso ad un notevole interessa da parte di Jared ad ogni piccolo dettaglio sia strutturale che di arredamento.
Sembrò apprezzare molto i colori pastello che la stessa Francis avesse scelto per ogni sala e camera,
[…]
- E quanti iscritti avete?
Mentre i quattro si aggiravano per il piano superiore a quello in cui si svolse la coreografia, Tomo curioso parlava a Francis rivolgendole sempre più domante:
La ragazza lasciò piana libertà di curiosare intorno, ai ragazzi, mentre voltandosi in direzione di Tomo gli disse:
- In questa sede ne abbiamo all’incirca settemila.
- Se…Settemila???
Domandò visibilmente stupito, lasciando sorridere Fran che accigliata chiese:
- Sì… perché?
- Wow! Non credevo che fossero così tanti!
- Per di più ha detto “in questa sede”…. Non oso immaginare quanti ne sono in totale per tutte le scuole che ha aperto nel mondo…
Shannon si era intromesso nella conversazione, mettendo un braccio attorno alle spalle dell’amico mentre sorrideva compiaciuto in direzione della ragazza.
- Beh… ne sono un bel po’… anche per me è una sorpresa ogni volta.
Rispose loro con un sorriso dolce, che mascherava un po’ di imbarazzo che provava ogni volta che qualcuno le facesse notare quanto straordinaria fosse.
- Chi è questa ragazza? Le sue gambe sono presenti in ogni sala…
D’un tratto si sentì Jared fare quella domanda in direzione di Francis, mentre lontano da loro si era aggirato per un ennesima sala da ballo, notando una gigantografia che illustrava le gambe di Emma.
Francis quasi in tutte le sue scuole, aveva disposto che foto simili tappezzassero parte delle pareti delle strutture: ballerini di flamenco in scuole della spagna, di tango in Argentina, di danza classica, di hip hop, ogni tipo di danza veniva illustrata in questi quadri spettacolari di grandezze diversa, che si univano tra loro come dei grandi mosaici che ricoprivano grandi pareti.
Jared, con la sua capacità di notare ogni minima particolarità riuscì a sorprendere Francis, la quale per i primi secondi restò a fissarlo sorpresa, ma venne nuovamente interrotta da lui che guardandola disse:
- Non sono le tue gambe, queste sono più magre e lunghe… tu le hai più muscolose…
Fran accigliò lo sguardo, quand’è che quel ragazzo avesse imparato a riconoscere le sue gambe tra le altre?
Lasciò perdere quel pensiero, non volendosi soffermare troppo sulla cosa, così sorridendogli cordialmente, rispose, lanciando un’occhiata anche a Tomo e Shannon, che notarono anche loro la presenza di quel quadro ancora una volta:
- E’… una modella…
Non riuscì a spiegarsene il motivo, ma non volle dir loro che si trattassero delle gambe di Emma, perché prevedeva che quel ficcanaso continuasse a farle domande a cui lei proprio non voleva rispondere.
Jared, però, sembrò non credere subito a quella versione, ma lo fece.
Suo fratello Shannon lo costrinse a togliere lo sguardo di dosso alla ragazza, dopo che l’avesse tirata in disparte per dirle qualcosa:
- Ehi, senti Francisca…
- Qualcosa non va, Shann?
Francis si voltò a guardarlo curiosa, mentre lui congiunse le mani in avanti toccandosi il labbro inferiore nervosamente:
- Volevo chiederti…
Fece una breve pausa riflessiva, poi continuò:
- Ma…. Chi è quella ragazza che…era in sala?
Fran non trattenne una risatina e disse:
- Ahaha beh specifica, ce ne saranno state almeno dieci…
Shannon sorrise di conseguenza, poi le disse:
- L’unica che avesse gli occhi quasi viola…
Fran sbarrò gli occhi e capì che si stesse riferendo a Nina.
In un battito di ciglio una serie di pensieri invasero la sua mente:
Nina adesso stava con Eddy, perché Shannon era interessato a lei?
Non stava con Clarissa?
Perché proprio Nina?
Non sa se sarebbe stata disposta ad accettare una relazione tra l’amica ed un membro di quella band.
Ma poi perché correre così tanto?
Forse non era interessato a lei in quel senso…
Forse non era lei la ragazza che, a detta di Tomo, “era entrata nel suo radar”.
- Allora?
Shannon la destò da quei pensieri e Fran con un battito di ciglia accelerato, tornò con i piedi per terra e disse:
- Nina… perché mi chiedi di lei?
Shannon si strinse nelle spalle e son un sorrisino malizioso sulle labbra si allontanò di qualche passo e disse:
- Semplice curiosità… nome grazioso, comunque…
Francis lo guardava allontanarsi per avvicinarsi a Tomo e suo fratello (che nel frattempo parlavano tra loro guardandosi ancora intorno, come se si fossero trovati in un museo) e la sua mente tornò a vivere un episodio di qualche giorno fa, in cui il suo amico Bruno Mars parlando del nome di Chenille, lo definì “grazioso”, che potesse trattarsi della stessa cosa?
[…]
- E’ ora di andar via… ma ci ha fatto davvero piacere partecipare a questo tuo progetto!
Shannon entusiasta parlava in direzione di Francis, sull’uscio dell’entrata della struttura, fiancheggiato da Jared, Emma e Tomo, il quale si affrettò a dirle:
- Non vediamo l’ora di vedere il video finito!
- Sarà ancor più spettacolare!
Aggiunse Shannon, mentre Francis li guardava e sorrideva in loro direzione umilmente:
- Sarete i primi a vederlo. Grazie a voi per aver accettato.
- Non ringraziarci più.
Quel tono sgarbato di Jared fece crollare tutta la bella atmosfera che si era creata durante quei saluti, in più la sua assistente si avvicinò al suo orecchio per dirgli di sbrigarsi perché erano in ritardo per qualcosa; al ché lui aggiunse:
- Aspettiamo il lavoro finito, allora… Ciao!
Tese un braccio in sua direzione per stringerle la mano, stupendola ancora una volta, aveva un comportamento così strano da farle venire il capogiro.
Al ché non si perse in chiacchiere, così abbozzando un sorriso gentile, andò a stringergli la mano, per lasciarli andar via:
- Ok… Ciao!
- Piacere dia verti conosciuta.
Subito dopo la stretta di mano tra lei e Jared, la sua assistente Emma, fece lo stesso, usando un tono di voce cordiale, e Fran andò a stringere la mano anche a lei, senza però pronunciare il suo nome:
- Anche per me…
Fran sorrise in direzione di Jared ed Emma, e li osservò poi, uscire da quella porta, dopodiché venne travolta da un super abbraccio di Shannon:
- Spero di rivederti presto. Ci conto!
- Assolutamente!
Tomo si intromise ed aggiunse:
- Vicki dice che vuole rivederti a tutti i costi.
Francis sorrise ai due ragazzi pazzi, che riuscivano sempre a strapparle un sorriso, e ricambiò l’abbraccio sia di Shannon che di Tomo poi.
- Mandale i miei saluti! Grazie di tutto ragazzi, davvero!
- Ciao, Francisca!
[…]
I ragazzi andarono via, e Francis finalmente poté liberarsi di tutta quell’ansia e tensione che aveva accumulato in quei giorni, quasi come se avesse dovuto tenere un importante esame.
[…]
In quei giorni, si era convinta del fatto di aver giudicato male quel Jared Leto, dopo aver scoperto tutte le sue opere umanitarie per Haiti, per i bambini, e tutti i suoi progetti che mandava avanti anche grazie alla sua band, non riusciva più a pensare a lui in modo negativo, così come aveva fatto la prima volta che l’aveva conosciuto.
E così, il senso di colpa per averlo preso a pugni, dopo quel grosso malinteso, cominciò a farsi sentire.
Aveva fatto una promessa: il giorno in cui si sarebbe sentita in colpa per avergli quasi rotto il naso, si sarebbe scusata, e quel giorno incredibilmente era arrivato.
Decise così di riparare al passato, comprandogli una nuova macchina fotografica della Canon ed inviargliela per posta a casa sua, allegandoci anche la memory card che aveva rubato, scrivendogli un bigliettino che diceva:
“Credo che tu abbia perso questa… PS begli scatti.”
Quella macchina fotografica, forse sarebbe stata l’inizio di un rapporto pacifico tra i due, un segno di pace, un nuovo inizio.

 
   
 
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