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Autore: _Branwen_    25/02/2015    2 recensioni
Il primo passo verso il suo grande, ambizioso progetto, era ormai compiuto.
Quel giorno avrebbe iniziato a effettuare il secondo.
Lo sapeva, nessuno l'avrebbe mai fermata. Hanabi era fermamente decisa a voler diventare un medico legale, la migliore.

Seconda classificata al contest: Hanabi contest [II° Edizione: 'I colori dei fuochi d'artificio'] indetto da Mokochan sul forum di EFP. Vincitrice del premio Grammatica e Sintassi
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han, Hanabi Hyuuga, Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka | Coppie: Kiba/Hanabi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore (se il nick differisce da quello di EFP, comunicarlo qui): _Branwen_ (sul forum Layla_Morrigan_Aspasia).
Titolo: New day coming.
Personaggi e Pairing: Hanabi Hyuuga, Kiba Inuzuka, accenni Kiba/Hanabi.
Genere: introspettivo, generale.
Rating: giallo.
Avvertimenti: AU.
Introduzione: Il primo passo verso il suo grande, ambizioso progetto, era ormai compiuto. Quel giorno avrebbe iniziato a effettuare il secondo. Lo sapeva, nessuno l'avrebbe mai fermata. Hanabi era fermamente decisa a voler diventare un medico legale, la migliore.
Note dell'Autore: trattandosi di un'AU ho deciso di ambientarla in Italia e questo lo si nota nella storia dal fatto che (per ora) il test di ammissione alle scuole di specializzazioni mediche è nazionale (chissà come sarà quando toccherà sostenerlo a me). Il titolo viene da un'altra omonima canzone di Scott Stapp, come anche la citazione, ovviamente. Consiglio la lettura con l'ascolto di “Break Out”, la canzone della mia rinascita, che ha in sé un messaggio coraggioso, di fiducia in se stessi e della voglia di non arrendersi mai.
Mi piaceva l'idea di vedere una Hanabi forte, determinata e indipendente, adulta, ma in un contesto diverso, dove l'introspezione la facesse da padrona; sono del parere che il valore di un personaggio come il suo non si veda solo nelle scene d'azione, ma anche nel quotidiano. Spero vi piaccia. Buona lettura.




New day coming.


“I'm saying 'hello' to a new dream
I’m taking it back what’s left of me.
Don’t even try,
You can’t stop me now!”
Break out, Scott Stapp.


Kiba sarebbe passato a prenderla tra venti minuti, aveva detto che voleva accompagnarla in questo giorno così importante.
Aveva pensato di varcare la soglia dell'ospedale appuntando il cartellino da medico in formazione specialistica sul camice, da sola, fiera, come lei era sempre stata, ma la compagnia del giovane le piaceva e non poteva negarlo.
Se non altro, avrebbe avuto modo di prenderlo in giro dicendogli che se avesse commesso qualche sbaglio al lavoro lo avrebbe costretto a difenderla in tribunale senza possibilità di tirarsi indietro.
Sorrise pensando alla faccia stupita del ragazzo nel sentirsi dire quelle parole.
Controllò se aveva messo in borsa tutto il necessario; per sicurezza prese anche il trattato tascabile, non avrebbe lasciato nulla al caso.
Si era informata molto bene – giocando d'anticipo – riguardo l'ambiente di quello che da oggi sarebbe diventato effettivamente il suo reparto; aveva scoperto che il primario richiedeva abiti formali a lavoro, quindi Hanabi aveva indossato un tailleur blu scuro, in tinta con la borsa.
Si controllò allo specchio compiacendosi di come le cadeva bene l'abito indosso: era sicura di sé, per nulla intimorita da ciò che l'aspettava.
Non aveva pianto il giorno della sua laurea, era contenta, e fu ancora più sollevata quando ottenne l'abilitazione alla professione sei mesi dopo.  
Il primo passo verso il suo grande, ambizioso progetto, era ormai compiuto.
Quel giorno avrebbe iniziato a effettuare il secondo.
Lo sapeva, nessuno l'avrebbe mai fermata: Hanabi era fermamente decisa a voler diventare un medico legale, la migliore.
Pianse di gioia, in privato, sfogando una tensione a lungo repressa, quando scoprì di aver passato il test di ammissione nazionale per la scuola di specializzazione dei suoi sogni.
Quella che si commosse di più fu Hinata non appena seppe la bella notizia; Kiba non perse l'occasione di scattare una foto alle due sorelle, una in lacrime e l'altra orgogliosa.
Andò in camera sua e prese l'album di fotografie che teneva nel cassetto del comodino; avrebbe ingannato l'attesa rivedendo quei fotogrammi, testimoni del tempo passato e della sua vita fino a quel momento.
Rivide se stessa appena nata, tra le braccia dei suoi genitori e quelle di Hinata, una ragazzina che giocava a far la guerra con altri bambini, una studentessa modello, una giovane donna davanti al primo appartamento diviso con le coinquiline...
Sfilò alcune fotografie dall'album e le ripose nel libro che avrebbe portato con sé a lavoro, sarebbe stato bello appenderle nell'armadietto che le avrebbero dato in reparto.
Una parte di lei avrebbe dimorato tra quelle mura, pareti dove la sofferenza è sempre stata la protagonista indiscussa, mentre i medici si affannavano per scacciarla via, nei loro limiti e possibilità, in una lotta per nulla epica.
Non vedeva la sua come una missione, ma riconosceva che non era da tutti imbracciare la spada contro la morte.
Lei invece avrebbe accompagnato quest'ultima, cercando di dare giustizia a chi non l'aveva ricevuta, perdendo la propria vita, avendo a che fare con chi non ha più la propria voce.
Ci sarebbe riuscita, non aveva dubbi.



Cinquecento parole.

Un grande grazie a _Schwarz per il betaggio.
   
 
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