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Autore: Scarl_Bloom 94    26/02/2015    1 recensioni
Tre ragazze, due sorelle e loro cugina, stanche di vivere la loro vita, di vivere nel loro paese, decidono di scappare via, lasciando solo una lettera ai propri genitori. Tre ragazze pazze fino al midollo, si ritroveranno da sole in una grande città come New York. E qui il caso vuole che una di loro incontri l'amore della sua vita e viva una storia d'amore per niente normale. Amori, disastri, guai e situazioni comiche staranno alla base di questa pazza storia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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This Crazy Love

 

Capitolo 9- Kiss-Kiss- Bang-Bang

 

Annie mette il Dvd nel lettore, mentre io inizio a escogitare un piano per far morire di invidia questo broccolone di fianco a me. Devo dire che quelle  due pazze, questa volta, hanno avuto davvero un’ottima idea. E che diamine! E’ da un mese e mezzo che io e Orlando ci conosciamo e, ormai, non posso più negare di essere cotta … stra cotta di questo deficiente così … bello, così dolce e … così stronzo anche, sì va bene, so che avete capito: sono innamorata di lui, okay? Recepito il messaggio? Va bene, la smetto di delirare. Meglio concentrarmi sul film e sul mio fangirlamento totale su Mr DiCaprio. Che poi, a dirla tutta, non mi piace nemmeno un po’ questo Leonardo. Nel senso, è carino sì, un bravo attore e tutto quanto, ma non mi dice nulla.

 

Io : Inizia, inizia, inizia!!

 

Orlando: Sì, l’abbiamo capito, non c’è bisogno di urlare, sai?

 

Io : Sììì invece! E’ il mio film preferito! Il mio attore preferito! E’ il … mio tutto preferito!

 

Sono o non sono degna dell’Oscar, eh?

 

Orlando: Non sapevo che … uscissi pazza per … questo film, non me l’ avevi mai detto.

 

Io: Esco pazza per DiCaprio, soprattutto!

 

Orlando: *sbuffa* Sì, ma non … ho detto questo! Che c’entra?

 

Io: Sta zitto, ti prego. Voglio seguire il film.

 

Alla fine fa come gli ho ordinato, non senza aver sbuffato altre tre, quattro volte naturalmente. Si vede lontano un miglio che è infastidito. Beh, mio caro, mi hai fatto morire di gelosia con quella barbie ossigenata dei miei stivali, quindi ora tocca a me. Che poi, non ho capito … è geloso? Prova qualcosa per me? Mamma mia, una storia più pazza di questa non credevo potesse esistere. E appena il viso angelico di Jack appare sullo schermo, ecco che ….

 

Io : Ahhhh!!!!! E’ lui!!! E’ luiii!!!

 

Mi metto a urlare e a saltare come non ho mai fatto in tutta la mia esistenza e, soprattutto, come non farò mai più. Mi rendo conto di sembrare una completa disagiata mentale. Per non parlare del mio povero imbarazzo, il quale aumentata a dismisura quando i miei occhi s’incontrano con quelli sconvolti e spaventati di Orlando. Ma che ha da guardare? Non ha mai visto una ragazza scoppiare di euforia per una celebrità? Va bene, forse ho esagerato un po’. Però adesso ha capito che amo Leo alla follia, oppure si è semplicemente reso conto che sono matta da legare e, perciò, inadatta come babysitter di suo figlio e quindi sono prossima al licenziamento. Dimentico che è un uomo, e che quindi ,sicuramente, non starà pensando a nessuna delle mie tragiche vicende: loro non pensano.

 

Flynn: Rachy, ma che hai? Sei diventata tutta matta!

 

Io: Oh, sì, scusami, tesoro mio. E’ che … sono follemente innamorata di quel ragazzo che vedi ora in tv, visto quant’è bello? Quindi non posso fare a meno di manifestare a tutti voi questo mio amore incondizionato che sento per lui.

Orlando: Mi stai spaventando il bambino.

 

Io: Sì, me ne rendo conto.

 

Torniamo a guardare il film, dimenticando completamente la scenata euforica di prima. Almeno io cerco di cancellarla dalla mia storia, gli altri non so cosa stiano facendo. Annie e Carol sanno che sto fingendo alla grandissima. Flynn sembra abbastanza shoccato, povero bimbo. E Orlando … beh, è un misto di terrore, stupore e … invidia. Sì, sei invidioso mio caro Bloom. Confessa! Sì, okay, non lo farà mai. Oltretutto non ne avrebbe motivo, giusto? No. Io sono soltanto la babysitter di suo figlio, forse ex, e nient’altro. Non significa nulla il fatto che mi stia cingendo la vita con un braccio e sia praticamente attaccato a me, stretto stretto al mio corpo. No, nulla. Siamo semplicemente un capo e la sua dipendente. Niente di anormale tra di noi. Dopo circa due ore di film, ci rendiamo conto che il piccolo Flynn si è addormentato.

 

Orlando: vado a metterlo a letto

 

Annie: no! Fermo, fermo!

 

Carol: Lo portiamo noi, tu sta tranquillo. Goditi il film insieme a Rachy.

 

Orlando annuisce e ritorna nella posizione di prima, cingendomi il corpo con un braccio. Ma perché, santo piripillo perché?! Mi tratta come se fossi di sua proprietà, eh in effetti lo sarei, cioè sono la sua babysitter, ehm voglio dire, di suo figlio, ma questo non significa che dobbiamo stare così appiccicati e … al contempo non chiarire tutta questa situazione.

Annie e Carol si alzano per prendere in braccio il piccolo e, in quel momento, intravedo, sullo schermo della tv, la scena in cui Jack e Rose fanno l’amore in macchina. Io e l’attore ci guardiamo contemporaneamente e, subito dopo, ci voltiamo dall’altra parte, più imbarazzati che mai. Accidenti, credo di esser diventata rossa come un peperone. E Orlando … penso che anche lui si sia imbarazzato da morire. Ma non è tutto: inizio a tremare senza nemmeno capirne il motivo. La mano di Orlando è ancora lì, ferma sul mio fianco e, anzi, la sua stretta si è fatta anche più forte di prima.

 

Orlando: Non ti metti più a urlare come una ragazzina impazzita?

 

Io : Io non ho … uhm, sì, okay. Hai ragione, mi sono comportata da vera pazza. Me ne rendo conto.

 

Orlando: ti … ti piace così … tanto?

 

Io : chi?

 

Orlando: come chi? Leo … Leonardo!

 

Io: Ah. Uhm … sì, mi piace tanto *menti.menti.menti!!*

 

Silenzio. Non sento nient’altro. Credo ci sia rimasto addirittura male. Non oso alzare lo sguardo su di lui per accertarmi che sia realmente infastidito, ma d’altra parte sono super curiosa. Conto fino a tre e poi, armandomi di coraggio, decido di voltarmi verso Orlando. E … porca miseriaccia, siamo troppo vicini. E quando dico troppo, è TROPPO. Praticamente se mi avvicino ancora posso perfino sfiorargli la bocca con la mia. Mi sento male. Malissimo. Qualcuno mi aiuti.

 

Orlando: Tutto bene? Sembra che … tu stia … per vomitare.

 

Io : *sguardo da annoiata* vomitare? Oh porca paletta. Voi uomini.

 

Orlando: Cosa? Scusami, non solo che mi preoccupo per te!

 

Io: Sì, ma … non ho la faccia di una che sta per vomitare! E andiamo, Bloom!

 

Orlando: Beh, per me sì. Ti chiedo, gentilmente, se almeno potresti evitare di dare di stomaco su di me.

 

Io: Tu sei tutto scemo.

 

Orlando: E tu una rompiscatole.

 

Io: Fammi guardare DiCaprio, và!

 

Orlando: Fanculo tu e lui!

 

Io: Cafone! Sei un cafone! Ora che diavolo ti ha fatto Leo?

 

Orlando: Possiamo seguire il film? Non vuoi guardare il tuo … attore preferito? Il tuo film preferito? Il tuo … cazzo di tutto preferito?

 

Cazzo di tutto preferito?

 

Io: Eh? Ohh, ma Bloom Bloom Bloom! Non dirmi che sei … geloso, eh.

 

Orlando: cosa? Ma fammi il piacere! Geloso di cosa?

 

Io: Beh, dal tono che hai usato … forse me lo sarò immaginato, sì … sarà così. Non farci caso.

 

Orlando: Io … ricordo solo che alcuni giorni fa, tu morivi di gelosia perché io ho portato a cena una donna!

 

Io: chi? La barbie babbana? Ma per favore! Quella non susciterebbe invidia nemmeno a uno spaventa passeri! A proposito, come mai non l’hai più portata? Ti ha mollato?

 

Orlando: No, sono stato io a mollarla. Non mi interessava più. Ora ne ho un’altra, se proprio t’interessa l’argomento.

 

Un’altra? Un’altra cosa? Un’altra barbie? Un’altra meretrix? Un’altra Barbie meretrix babbana??!

 

Io: Ah si? E come si chiama?

 

Orlando: Barbie due, per quel che te ne riguarda.

 

Io: Barbie due? Ah ma c’era d’aspettarselo. Non sei in grado di trovare una donna con le palle.

Orlando: di certo non è mia intenzione trovarmene una con le palle, perché in tal caso non sarebbe proprio “una donna”

 

Io: Ah Ah Ah! Spiritoso! Io dicevo con le palle in un altro senso!

 

Orlando: Una … una come te, per esempio?

 

Io: Come me? Perché io come sono?

 

Orlando: con le palle.

 

Io: Non sono un trans, ti prego dimmi che non l’hai pensato!

 

Orlando: No, cucciola … no. *sorride*

 

Cu … cucciola? Oh mio Dio! CALMATI CUORE DI RACHY, CALMATI!!!

 

Orlando porta una mano ad accarezzarmi dolcemente il viso, gesto che mi ha lasciato di sasso. Non mi aspettavo mica che, nel pieno di un battibecco, alzasse la mano per accarezzarmi! Poi ditemi come posso stare calma! E’ impossibile in questa situazione del cavolo!

 

Io: non chiamarmi cucciola, okay?

 

Orlando: Perché?

 

Io: Perché dovresti?

 

Orlando: Boh, non saprei. Ti guardo e … mi viene spontaneo chiamarti cucciola.

 

Io: Chiama una delle tue Barbie così, non me. Intesi?

 

Orlando: Ma …

 

Io: Ma niente! Zitto e fammi vedere il mio Leo!

 

Finalmente riesco a stizzirlo una volta per tutte! E Dio mio, che cos’è quest’uomo! Che vada a fare il dolce con le sue donne! E mi lasci in pace una volta per tutte! Vorrei solo che mi spiegasse per quale diavolo di motivo si comporta  così con me, se poi esce con quelle meretrici ossigenate! E adesso … chi cavolo sarà questa sua nuova barbie? Oh accidenti, ma che m’importa? Saranno fatti suoi! Però se la porta a cena, saranno uccelli senza zucchero per tutti! Visto com’è andata l’ultima volta, non credo abbia voglia di organizzare un’altra serata in dolce compagnia. Giuro che questa volta gliela strangolo!

Okay, Rachy, adesso non solo sei gelosa, ma decisamente assetata di sangue, anzi di … bionde ossigenate, babbane e quanto altro!!

 

Il giorno seguente, al mattino mi sveglio con il braccio di Orlando intorno e, strabuzzando gli occhi, inizio a chiedermi cosa diamine sia successo. Mi rendo conto che ci siamo addormentati guardando il film … in effetti, quel diavolaccio di Titanic è più lungo dell’Odissea! Ma accidenti, quindi abbiamo dormito insieme? Tutta la notte? Abbracciati? Stretti stretti? OH MIO DIO! D’improvviso sentiamo un rumore assordante prevenire vicinissimo alle nostre povere orecchie! Orlando si sveglia di soprassalto facendomi quasi cadere dal divano, mentre io guardo seccata quelle due idiote di Annie e Carol.

 

Annie: Awww avete dormito insieme!

 

Carol: come due teneri piccioncini!

 

Flynn: Uffa! Volevo dormire anch’io con voi!

 

Annie: E piccolo, queste sono cose da grandi, tu non puoi capire. Forse tra qualche annetto.

 

Orlando: La smettete di sconvolgermi l’erede?

 

Carol: Comunque, ha chiamato quell’imbecille del tuo amichetto.

 

Orlando: quale amichetto imbecille?

 

La guardiamo tutti quanti stupiti. Di quale amico stava parlando quella pazza?

 

Carol: Di Christian! Di chi sennò?

 

Orlando: E sarebbe imbecille?

 

Carol: Esatto!

 

Orlando: E per quale motivo?

 

Carol: Perché prima mi ha sedotta e poi abbandonata!!

 

Orlando: Ahh, io pensavo avessi fatto tutto da sola.

 

Io: Ti prego, Orlando. Non la provocare, non mangia da non so quante settimane, Dio solo sa come fa a reggersi in piedi e … non fa che pensare al tuo amico che, detto tra noi, non le ha mai dato alcuna speranza … nel senso … non le ha mai fatto capire niente che potesse fraintendere! Tutto questo è successo perché questa città ci ha fatte andare fuori dagli schemi!

 

Orlando: Sì, siete matte. Questo l’avevo capito sin dal primo giorno che avete messo piede in casa mia. Ma non è questo il punto, tesoro.

 

Io: Tesoro a chi? Ahò!

 

Orlando: A te, tesoro. Il punto è che … lei accusa il mio amico di essere un imbecille, così senza un valido motivo, solo perché nella sua testa si è creata un film! Da Oscar! Non un film normale!

 

Io: Ah e che sarà mai! Sapessi quanti film mentali mi faccio io su … *ti ordino di fermarti, stupida boccaccia!!*

 

Orlando : su? Continua, dai.

 

Io: Niente, niente,niente! Fatti miei!

 

Annie: sentite, piccioncini. Non per entrare nelle vostre faccende di cuore, ma … qui c’è un piccolo pargolo che aspetta che qualcuno lo porti all’asilo! Ci pensate voi o devo lasciare il mio regno per portarcelo io?

 

Io: Il tuo regno?

 

Annie: la cucina!

 

Io: Cosa devi fare a quest’ora?

 

Annie: Preparare un super pranzo! Inizio da adesso perché ho in mente delle cose che vi faranno restare a bocca aperta!

 

Orlando: Quando morirò avvelenato dalla tua amica, le mie fan vi verranno a cercare! E sarà la fine per voi!

 

Io: Ah, ma smettila. Le tue fan, le tue fan! Quanto saranno? Dieci in tutto?

 

Orlando: Cosa? Mi stai prendendo in giro? Io ho taaantissime fan, che cosa credi?

 

Io: Sssè, ragazzine di massimo undici anni. Taci, per favore.

 

Orlando: ragazzina insopportabile!

 

Io: Uomo odioso!

 

Ci alziamo contemporaneamente e, sempre contemporaneamente, afferriamo per un braccio il povero Flynn, con l’intenzione reciproca di accompagnarlo all’asilo. Il piccolo sorride raggiante, mentre noi continuiamo a lanciarci occhiatacce. Per non parlare di insulti vari. Usciti fuori dal cancello, l’attoruccio-so-tutto-io, riflette se prendere la moto oppure la macchina. Mi mostro super contraria alla moto, ricordando com’è finita l’ultima volta. Io che urlavo come una dannata su quella diavolaccio di moto, mentre mi aggrappavo anima e corpo al corpo e all’anima dell’uomo odioso che, per giunta, non faceva che ridersela come un macaco. Sempre che i macachi ridano.

Alla fine, siccome l’uomo odioso deve esserlo fino alla fine, convince suo figlio a scegliere come mezzo di trasporto la stramaledettissima moto. Io, dall’alto della mia superiorità, decido di non dargliela vinta. Cerco di mostrarmi rilassata e serena, pronta a salire sul mezzo infernale, probabilmente il tizio che ha inventato la moto, l’ha fatto con l’unico scopo di annientarmi e di rendere la mia vita ancora più difficile di quanto già non sia. Oltretutto, Orlando ama le moto, mentre io le odio, e questo la dice lunga. Lui e le moto sono nati per distruggermi.

Una volta aver messo fine alla mia flotta di pensieri, salgo sulla mia condanna a morte e, riluttante, mi aggrappo totalmente a Orlando. Flynn è davanti a suo padre, felice più che mai. Vorrei poter dire lo stesso di me, purtroppo sono troppo concentrata a convincere il mio cervello a non indurmi a urlare, quando l’uomo odioso avrà messo a moto LA MOTO. La stramaledettissima moto.

 

Orlando: Pronta, bambola?

 

Io: Certo!!!

 

Credo di avergli rotto un timpano.

 

Orlando: Oh … bene. Tieniti stretta a me … e non urlare come un’ossessa, ti prego. L’ultima volta hai seriamente attentato al mio udito.

 

Io: Non urlo, vai.

 

D’improvviso sento una sua mano scivolare sulle mie, le quali stanno di già massacrando il suo stomaco.

 

Orlando: piccola … chiudi gli occhi e … fidati di me. Puoi farcela?

 

Sono davvero colpita. Ha usato un tono incredibilmente dolce.

 

Io: Sì … credo di sì.

 

Finalmente mette in moto e ci avviamo verso la scuola di Flynn. Faccio come ha detto lui: chiudo gli occhi e mi fido ciecamente. Poggio il capo sulla sua schiena e mi rilasso completamente. Che buon profumo che ha, accidenti. Sa essere così dolce a volte. Non potrebbe essere sempre così? Ma se si comportasse sempre in questo modo, avrei serie difficoltà a resistergli. Sono già cotta di lui, miseriaccia. Spero di poter tenere a bada i miei sentimenti ancora per molto. Anche se Orlando … qualcosa avrà di certo capito. Non è stupido, almeno non totalmente. Ogni tanto decide di lasciar riposare il suo amico lì sotto e usare il cervello. Ogni tanto eh, non allarghiamoci. Riusciamo ad arrivare davanti a scuola di Flynn senza che uscisse un gridolino, nemmeno minimo, dalla mia bocca. Sono fiera di me stessa. Stupida moto, non mi spaventi più!

Io: Ciao, piccolo! Fai il bravo, ci vediamo pomeriggio!

 

Flynn si avvicina portandosi le braccia intorno la schiena. Capisco che vuole qualcosa. Mi chino su di lui e gli do un tenero bacio sulla guancia. Ora sembra soddisfatto. Ci saluta sorridendo e corre dai suoi amici. Ahh, che bambino adorabile. Tutto suo padre! Ma anche no … l’uomo odioso è pur sempre l’uomo odioso, non dimenticarlo mai, Rachy! Anche se a volte è un amore di uomo, lo fa solo per confonderti. Vabbè, no. Non è così astuto.

 

Orlando: Andiamo, bambina. Ti voglio portare in un posto.

 

Io: cosa? No. Vorrei tornare a casa, se non ti dispiace.

 

Orlando: Ah, dai. Fidati di me, come prima.

 

Io: Ehm, ecco … io … ho delle faccende da sbrigare …

 

Orlando: Sono io il tuo capo, e ora … l’unica faccenda da sbrigare … ce l’hai con me.

 

Strabuzzo gli occhi e rimango per un attimo senza saper cosa dire. Orlando mi afferra subito dal braccio facendomi salire in fretta e furia sulla sua dannatissima moto. Non so cos’abbia in mente e, sinceramente, ho un pizzico di paura. Non è che alla fine è un maniaco e vuole uccidermi? No, ora esageri, hai letto troppi Thriller. E allora? Vuole rapirmi? E poi chiedere il riscatto a chi? No, è ricco sfondato di cosa se ne fa di un riscatto? Ah, esageri ancora. Mm e se, volesse violentarmi? Beh, da lui, mi farei violentare con molto piacere. Rachel!!! Cosa cazzo dici! Ma la dignità! La dignità! Dove la metti? Sotto le scarpe? Santa ragazza! Da quando conosci quest’uomo hai perso ogni briciolo di moralità.

Dopo mezz’ora circa di tragitto, finalmente si ferma. Posso riprendere fiato, alleluia! Credevo di morire su quello aggeggio di Satana! Va bene, ora me la sto prendendo con un oggetto inanimato che, per giunta, non può nemmeno difendersi contro le mie accuse infondate. Orlando mi fa scendere e, una volta aver sistemato il mezzo, mi afferra dalla vita facendomi spaventare come non mai.

 

Io: Che … che fai?

 

Orlando: Ti … tocco, non posso? Mi piace toccarti.

 

Io : Oh *arrossisco* ehm … potresti lasciarmi respirare?

 

Orlando sorride, del tutto compiaciuto dell’effetto che ha su di me. L’ha sempre saputo, e di questo ne sono consapevole. Non ci vuole mica un indovino per capire che gli muoio praticamente davanti. Per fortuna riesco ancora a darmi un contegno. Mi prende per mano, sconvolgendomi ancora di più. Ma si può sapere che intenzioni ha questo furbetto? Vuole, per caso, prendersi gioco di me? Se così fosse, giuro che lo prendo a botte qui, davanti a tutti.

 

Orlando: E rilassati un po’, cucciola.

 

Io: Non capisco perché mi hai portata qui.

 

Orlando: Volevo stare un po’ con te. Tutto qui.

 

Io: Un po’ con me?

 

Orlando: Sì. Vieni, sediamoci.

 

Faccio come dice. Ci mettiamo comodi su questo bel prato. Tutto sommato non è malaccio come posto. Mi sento in pace con il mondo. Okay, il ragazzo ci sa fare, non c’è che dire. Ma ora, vorrei davvero sapere quale siano le sue intenzioni. Qua … puzza di bruciato, e non c’è Annie nei paraggi, perciò … Orlando caro, dimmi cos’hai in mente e facciamola finita.

Mi giro verso di lui, con la chiara intenzione di dirgliene quattro, ma in quel preciso istante, l’attore mi viene addosso facendomi stendere lentamente sul prato.

Io: Ehi! Ma che vuoi?

 

Orlando: Shh, riesci a stare zitta per un secondo?

 

Io: Se non mi dici cosa stai facendo, no. Continuerò a parlare fino alla nausea! Ti avverto: ne sono capace!

 

Orlando: *sorride* lo so. Vuoi sapere cosa voglio fare?

 

Io: Sì, grazie.

 

Orlando: Voglio baciarti.

 

Tum, tum, tum. Okay, sto per morire. Mi sta prendendo per il fondoschiena, è chiaro. E’ chiarissimo. E’ chiaro come il sole! Che diamine ci faccio ancora qui? Colpiscilo lì, e non ne parliamo più.

Ma ecco che … inaspettatamente e … meravigliosamente … poggia le sue labbra sulle mie. E il mio cuore … sì, il mio cuore credo che questa volta stia per scoppiare sul serio.

Accarezza le mie labbra con dolcezza, senza andare oltre. Mi piace troppo il sapore che ha la sua bocca. Oh Dio … sento di stare per svenire.

 

Orlando: Lo sapevo io … tu sei pazza di me, bambina.

 

A quel punto, spalanco gli occhi e, armata della mia mano infuocata, gli mollo un super bolide dritto in viso. BANG!

 

 

 

Spazio *Autrice*

 

Salve a tutti! Scusate l’enormissimo ritardo di … un anno. AHHAA, okay, scherzo. No, dai, non scherzo. E’ vero. Ho deciso di riprendere questa storia, l’altra, di continuare l’Odissea e di iniziarne una nuova. E’ tipo da due giorni che le mie mani sono fisse sulla tastiera del computer e non fanno altro che scrivere scrivere scrivere! Ma lo faccio solo ed esclusivamente perché AMO farlo! Non posso farne a meno!

Detto questo, spero che il continuo vi piaccia. Non dovrebbe durare molto, intorno ai 15 capitoli, su per giù.

Bene. Vi saluto. Alla prossima!

Non tra un anno, ovviamente. Altrimenti mi prendo a schiaffi da sola! xD

Bye

Scarl.

 

   
 
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