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Autore: Borderline28    26/02/2015    6 recensioni
Per una volta è Regina che fa qualche figuraccia e fa il primo passo nei confronti di Emma.
Dall'ufficio di Regina a un insolito gioco per finire con una passeggiata e....
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da circa una settimana Regina era costretta a lavorare con Emma per organizzare il progetto di ristrutturazione dell’ufficio dello sceriffo. Ultimamente erano diventate quasi amiche e non discutevano più così spesso.
Il problema era che Regina aveva cominciatoa considerare Emma tremendamente sexy e la cosa la metteva sempre più a disagio.
Continuava a dare la colpa al fatto che non usciva con nessuno ormai da un sacco di tempo ma allo stesso modo si ripeteva che in realtà non ne sentiva la mancanza e a dirla tutta non riusciva a interessarsi a un uomo, figurarsi a una donna.
Emma era seduta nella sedia di fianco alla sua e indicava con aria insofferente il progetto dell’ufficio.

“No Regina così non va bene, gli avevo detto di abbattere questo muro in modo da poter creare più celle, perché nessuno mi ha dato ascolto?”

“…”

“Regina? REGINA sto parlando con te!”  Sbraitò Emma sventolando una mano risvegliando così il sindaco dai suoi pensieri.

“Si si hai ragione.. Cos è che dicevi?”

“Sindaco Mills è per caso innamorata di qualcuno? E’ così..Tra le nuvole..” disse coprendosi la bocca con la mano mentre rideva.

-Se solo sapessi Emma Swan, se solo sapessi che mentre parli non riesco a pensare a nient altro che le tue labbra perfette-
“Ma come si permette di fare domande simili Signorina Swan, ritorni a parlare di lavoro..” rispose fingendosi offesa.

Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, continuava a pensare alla sua pelle bianca e a quei capelli biondi che sembravano così morbidi, ma soprattutto, soprattutto non riusciva a smettere di pensare a quelle labbra, erano diventate la sua ossessione e non faceva altro che desiderare di potersi avvicinare per assaporarle, sembravano petali di rosa, lisce e morbide e rosse. Emma era perfetta quel giorno, aveva un maglioncino attillato che metteva in mostra il suo fisico perfetto e dei pantaloni che per come era seduta le mostravano un pezzo di caviglia..
“Ginaaaa svegliati..Per oggi direi che abbiamo finito.. Anche perché ti vedo troppo distratta, sarai molto stanca anche tu..Ah.. Gina, non te l’ho chiesto prima, ma ti sei tagliata i capelli? Stai bene!”

“Eh?.. Si si.. Cioè no, ho fatto solo la messa in piega, anche tu stai bene.. Hai.. hai delle belle caviglie!”
Ma che diavolo le era venuto in mente????? Era talmente concentrata ed era stata presa talmente alla sprovvista che era riuscita a dire l’unica cosa che non centrava con il marasma di pensieri che aveva in testa ma soprattutto aveva nominato le caviglie solo perché i suoi pensieri erano stati interrotti mentre percorreva il fisico della bionda e casualmente era proprio all'altezza delle caviglie.
Non era mai stata più imbarazzata di così, per la prima volta dopo tanto tempo si trovò ad arrossire.

“Regina credo davvero che tu abbia bisogno di riposare un po’ la mente.. Sei davvero strana oggi.. per questo ora ti obbligo a venire a bere qualcosa con me.” Disse Emma piangendo dal ridere.

Adesso si che era in un bel pasticcio.. Voleva solo staccarsi dalla bionda il prima possibile e prima di saltarle letteralmente addosso, non sapeva proprio come poter passar dell’altro tempo con lei evitando di farlo ma non poteva di certo rifiutare,sarebbe stato scortese.
Dopo qualche shot le due si ritrovarono da Granny’s a giocare freccette (cosa alquanto insolita per Regina ma con un po’ di sana Vodka in corpo tutto era più semplice).
“Dovresti essere più spesso così Sindaco Mills, sei davvero uno spasso!” Esordì Emma sorridendo e mostrando i suoi denti perfetti.

“Tu dovresti imparare ad accettare il fatto che stai perdendo senza provare ad imbuonirmi per distrarmi, Swan. Ora forse comprenderai il perché non gioco mai a freccette, potrei battere qualsiasi persona in questo città.”

“Mills non ho dubbi sul fatto che sto per rimontare, è solo una questione momentanea, quando tra poco il mio punteggio supererà il tuo poi non venire a piangere da me.”
Disse Emma facendole il verso.

“Per rendere la cosa più interessante propongo un gioco, se vinco io tu fai una cosa che decido io, se vinci tu il contrario.” Disse la bionda con insolenza. 

“Accetto. Il tuo destino tanto è già segnato.” Regina era più competitiva che mai.

*
Circa 15 minuti dopo

“Hai barato Regina! Lo so che hai barato!” Emma si lamentava camminando con Regina verso la macchina.

“Chi è che piagnucola ora Swan?” Le rispose sciogliendosi e mostrando un sorriso.

“Nooon ti sentooooooo.. Prego Gina sono pronta a immolarmi e a fare quello che mi dirai. Basta che non mi fai buttare in acqua che è fr..”
Non fece neanche in tempo a finire la frase che si ritrovò le labbra carnose di Regina sulle proprie.. Non poteva più aspettare, non poteva più resistere ed era l'unica cosa che le avrebbe chiesto per aver vinto il gioco, un bacio; solamente che invece di chiederglielo l'avevo preso direttamente. 
Regina si spostò coprendosi la bocca con la mano.
“Io.. Scusa..”
Fece per scappare via ma Emma la trattenne per un braccio e la portò vicino a sé, dopo averla guardata negli occhi e averle fissato le labbra, sorrise : “Non aspettavo altro Regina.. Stavo solo aspettando te.”
Le loro bocche si riunirono in un lento e dolce bacio, le loro lingue danzarono e quando si staccarono Regina non smetteva di sorridere.
“Vieni a casa con me Emma?”
“Si Regina.”
Mano nella mano si avviarono decise a cominciare insieme una nuova vita. 



Per te piccolo Muso. 

 
  
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