26/02/2015
1 recensioni-
Scusatemi, sto cercando di consegnare un messaggio per l'Inquisizione,
ma sto avendo difficoltà nel trovare qualcuno a cui riferirlo -
La donna che era appena uscita dalle suddette porte si fermò, girandosi verso la persona che aveva parlato, le gote arrossate per la differenza di temperatura tra l'interno della piccola chiesa e l'esterno.
L'aria pressochè gelida del piccolo villaggio di Haven, situato sulle montagne, non era particolarmente gentile con i viaggiatori e, a quell'ora di pomeriggio, mentre il sole stava calando sull'orizzonte, i paesani generalmente si ritiravano nelle loro modeste ma calde case.
- Riferiscimi pure il tuo messaggio - replicò la donna, muovendo dietro alle orecchie delle ciocche di capelli ribelli, del colore del piumaggio dei corvi che spesso gironzolavano nei pressi del campo delle reclute, che, a causa del vento che soffiava dalle Montagne Gelide, le erano finiti davanti agli occhi.
- Il mio nome è Kremisius Aclassi, luogotenente di una compagnia di mercenari. Abbiamo ricevuto la notizia che un gruppo di Tevinter passerà per la Costa Tempestosa per la consegna di un carico - iniziò il giovane, raddrizzando la propria postura - Il mio capo, Il Toro di Ferro, offre l'informazione gratuitamente. Dovrete solamente venire alla Costa e, se volete vedere che cosa sono capaci di fare le Furie Taurine per l'Inquisizione, guardarci lavorare -
La donna dai capelli corvini inclinò leggermente il capo, aggiustandosi nuovamente qualche ciuffo - C'è qualcosa che dovrei sapere riguardo al tuo capo? - chiese poi, squadrando il luogotenente con attenzione.
- Il Toro? E' uno di quei qunari... I ragazzoni con le corna. - fece una pausa, spostando il suo peso da un piede all'altro - Ci guida dalle prime file, paga bene ed è molto più intelligente dell'ultimo bastardo per cui ho lavorato - gesticolò poi con la mano - La cosa migliore, è un professionista. Stipuliamo contratti con chiunque faccia una prima vera offerta -
- E cosa puoi dirmi della tua compagnia? Cosa potreste offrire all'Inquisizione? -
- Siamo leali, siamo forti e non rompiamo contratti. Chiedi pure in giro per Val Royeaux. Abbiamo referenze -
A questo punto la donna, Evelyn il suo nome, inarcò un sopracciglio - Come mai il tuo comandante vorrebbe darci questa informazione? -
L'uomo incrociò le braccia sul petto, facendo emettere alle maglie della sua armatura un leggero clangore metallico - Il Toro di Ferro vuole solamente lavorare per l'Inquisizione, pensa che stiate facendo un buon lavoro - e, detto ciò, si limitò a guardarla, facendole intendere che una risposta sarebbe stata parecchio gradita.
- Non vedo perchè no. Non vedo l'ora di incontrare questo... Toro di Ferro -
Krem annuì e, dopo un breve saluto, si diresse verso i cancelli di Haven.
Evelyn, dal canto suo, si diresse invece verso il ventro del villaggio, dove un piccolo falò scoppiettava allegramente, attraendo spesso le mani congelate dei paesani che passavano da quelle parti per andare dall'erborista o dal quartiermastro Threnn, per informarsi riguardo alle provvigioni.
Lei stessa si fermò qualche secondo a scaldarsi, incrociando lo sguardo divertito di un nano che aveva l'abitudine di aggirarsi li attorno - Non parlare Varric. Non sono come voi nani che non patite mai il freddo - Evelyn assottigliò lo sguardo, notando l'inizio di un sorrisetto di " amichevole scherno " formarsi sulla bocca dello scrittore - Però posso capire perchè vai in giro con la tunica sbottonata. Insomma, dovrai pure far vedere i tuoi meravigliosi peli del petto -
- Visto? Anche tu sei caduta sotto il loro incantesimo - Varric ridacchiò - Non fissarli troppo però, altrimenti Bianca potrebbe ingelosirsi - proseguì poi a farle un occhiolino, prima di passare una mano sull'impugnatura della sua balestra.
- Non sia mai. Preferisco averla come amica - scherzò a sua volta la donna - Piuttosto, che ne dici di andare domani sulla Costa Tempestosa e appendere qualche bel Tevinter alle scogliere? -
- Quando la metti così come posso rifiutare? -
- Bene, allora partiamo domattina. Ora vado ad avvertire Cassandra e Solas - sorrise e, con un cenno della mano, si diresse verso la casa che occupava il mago, solo per trovarlo già fuori, perso ad osservare le catene montuose che si ergevano in lontananza.
- Domani mattina all'alba? Ci sarò. - parlò, non appena fu certo che Evelyn fosse a portata d'orecchio.
Notando lo sguardo stupido e vagamente inquietato della donna, accennò un sorriso e proseguì a spiegarsi meglio - Ho semplicemente sentito cosa dicevi a Varric, Evelyn -
La corvina formò una piccola "o" di sorpresa con la bocca, annuendo impercettibilmente - Mi stavo preoccupando, pensavo avessi in qualche modo strano acquisito l'abilità di leggermi nel pensiero - si passò una mano tra i capelli, ridacchiando imbarazzata - Che figura oscena -
- Non te ne preoccupare - fece di rimando l'elfo - Vai pure ad avvisare la Cercatrice, io mi farò trovare pronto domattina -
Trovare Cassandra fu un po' più difficile, visto come non stava cercando di affettare il suo solito manichino. Probabilmente stava facendo pentire una qualche recluta di essersi arruolata nelle fila dell'Inquisizione.
Dopo qualche giro dei campi di allenamento, strapieni di giovani che stavano imparando come gestire il peso di uno scudo e trovare l'equilibrio di quella che molto probabilmente era la loro prima lama, fu finalmente in grado di localizzare la Cercatrice che, come aveva previsto, stava allenandosi con una delle reclute che parevano essersi distinte maggiormente nelle prime sessioni di allenamento.
Il poveretto faceva del suo meglio per evitare e parare i colpi della donna, con scarso risultato, giudicando dal livido violaceo che aveva preso a formarsi sul suo zigomo. Probabilmente cortesia di un colpo particolarmente forte con la faccia piatta della lama.
Oppure direttamente con l'elsa.
- Sei troppo impegnata a malmenare questo poveretto per venire a farmi compagnia alla Costa Tempestosa domani? -
La nevarriana reinfoderò la propria spada, facendo un cenno al giovane che, prontamente, sparì.
- Missione di che tipo? -
- Mi hanno chiesto di andare a verificare di persona le abilità di un gruppo di mercenari che si fa chiamare le Furie Taurine - Evelyn fece spallucce - E in più possiamo anche prendere a calci qualche mercenario Tevinter, per svago quasi -
Cassandra scosse la testa, avviandosi verso i manichini sui quali si esercitava di norma - L'Inquisizione in questo momento ha bisogno di tutto l'aiuto che può ricevere. Inoltre sono certa che il Comandante Cullen potrebbe essere facilitato nel suo compito di allenare le truppe se ai nostri ranghi si aggiungessero guerrieri in grado di combattere seriamente - uno dei manichini dovette subire un fendente particolarmente forte - Domani all'alba, immagino -
Evelyn annuì, guardando come l'altra si muoveva agilmente tra un fendente e l'altro - Allora a domani -
Il tempo sulla Costa era uno dei peggiori che Evelyn avesse mai visto. Come se l'aria salmastra proveniente dal mare non bastasse, si ritrovò bagnata fino all'osso nell'arco di pochi minuti, prendendo a mormorare tra sè e sè quanto sarebbe stato complicato combattere con l'elsa dei suoi fidati pugnali completamente fradicia.
- Sento il rumore di una battaglia - parlò Varric, - Meglio sbrigarcela in fretta, a Bianca, e nemmeno a me, piace bagnarsi troppo -
- Ci impiegheremo il tempo necessario - lo ammonì Cassandra, rifilandogli un'occhiata che avrebbe fatto impallidire chiunque.
Chiunque meno quel nano che, una volta vista l'occhiataccia, si limitò a ridere - E io che credevo fossimo amici, Cercatrice! -
Evelyn ridacchiò sotto i baffi, attenta a non farsi sentire, onde evitare una strigliata da parte di Cassandra - Il rumore è più vicino ora. Meglio sbrigarsi seriamente -
La battaglia in sè non durò molto, i tevinter non erano un granchè in merito a forza e organizzazione e, per quanto Evelyn fosse scettica, inizialmente, riguardo alle Furie Taurine, aveva dovuto ricredersi.
Erano dei combattenti eccezionali, equipaggiati bene e allenati altrettanto bene.
- Furie, abbiamo finito qui! - un qunari si fece strada tra gli uomini, sfoggiando un enorme paio di corna, tipiche della sua razza - Krem, come ce la siamo cavata? -
Tenendo le mani dietro la schiena, il luogotenente rispose - Cinque o sei feriti capo, nessun morto -
- Questo è quello che mi piace sentire. Fai finire tutto ai tagliagole, poi aprite pure i barili -
Krem annuì, facendosi poi da parte per andare ad adiempiere ai suoi doveri.
Evelyn colse l'occasione per farsi avanti e scambiare qualche parola con il qunari che, notandola avvicinarsi ghignò bonariamente e incrociò le braccia sul petto, mettendo in mostra una serie di cicatrici argentee sugli avambracci.
- Ehi! Sei con l'Inquisizione no? Contento che tu sia riuscita a venire. Siediti pure da qualche parte, arriva da bere tra poco -
La donna inarcò un sopracciglio mentre le sue labbra si tendevano in un sorrisetto divertito - Vuoi seriamente metterti a bere subito dopo una battaglia? -
Il qunari rise - Sempre megio che nel mezzo di una! Questo liquore è talmente forte che se dovesse cadere ammazzerebbe tutta l'erba -
Si diressero poi insieme verso un angolo dove stavano un paio di grossi massi, su uno dei quali prese posto il Toro.
- Presumo ti ricordi del mio luogotenente, Kremisius Aclassi - mosse una mano in direzione del nuovo arrivato che annuì educatamente verso Evelyn.
In ritorno lei gli sorrise, annuendo a sua volta.
- Bello vederti di nuovo - cominciò il soldato, pima di rivolgersi nuovamente verso il proprio superiore - I tagliagole hanno finito, capo -
- Così in fretta? Falli controllare di nuovo, non voglio che qualche tevinter scappi. Senza offesa, Krem - ridacchiò
- Nessun problema capo - alzò una mano con espressione divertita - Almeno un bastardo sa chi sia sua madre. Non si può dire lo stesso di voi Qunari no? - e con ciò se ne andò, probabilmente ad avvisare i tagliagole di ricontrollare il loro lavoro.
- Allora - continuò il Toro - Ci hai visto combattere. Siamo costosi, ma valiamo ogni singola sovrana - ridacchiò nuovamente, un suono ricco e rauco - Ma sono sicuro che la tua Inquisizione si può permettere il meglio -
- E quanto mi costereste? - domandò la corvina, cogliendo l'occasione per ripulire brevemente le lame dei suoi pugnali e rimetterli nelle loro fodere.
- Nulla, a te personalmente - cominciò - A meno che tu non voglia offrirci da bere più tardi. Il vostro ambasciatore, uh... Qual è il suo nome... Josephine. Parleremo con le per effettuare il pagamento, non preoccuparti -
- Beh, le Furie sembrano una compagnia eccellente -
- Lo sono. Ma non avrai solo i ragazzi. Avrai anche me. Se avessi bisogno di qualcuno che combatta in prima linea sono il tuo uomo - si alzò, torreggiando sopra Evelyn di almeno una testa - Per qualunque cosa. Draghi, demoni. Più grossi sono meglio è - si avviò più avanti - E c'è un'altra cosa. Potrebbe piacerti o potrebbe farti incazzare. Mai sentito parlare dei Ben-Hassrath? -
La donna esitò per qualche secondo, cercando nella sua mente una qualche informazione a riguardo.
- Sono un'organizzazione Qunari no? Più o meno il loro equivalente per le guardie se non sbaglio -
- Sarebbe più corretto dire che sono le spie. - il gigante ebbe un minimo di esitazione - O meglio, siamo -
Lo sguardo leggermente sbalordito della corvina lo spise a spiegarsi oltre - Sono preoccupati per il Varco. Tutta quella magia incontrollata, insomma. Il mio compito è quello di infiltrarmi nell'Inquisizione, avvicinarmi alle persone che sono in comando e mandare rapporti. Vogliono sapere che cosa sta succedendo. In compenso però ricevo anche rapporti da tutti gli altri agenti sparsi per l'Orlais. Posso condividerli con te -
- No, fammi capire bene... - Evelyn inclinò leggermente la testa - Sei una spia qunari e... Me lo dici, così? -
- Beh, qualunque cosa sia successa a quel Conclave è pessima. Bisogna che qualcuno chiuda quel varco. Per questo sono dalla tua parte -
- Avresti comunque potuto tenerlo nascosto - proseguì lei, passandosi una mano tra i capelli per togliere le ciocche bagnate dalla fronte.
- Da qualcosa che si chiama " Inquisizione"? - rise, chiudendo impercettibilmente l'occhio buono - Mi avreste beccato in ogni caso. Meglio mettere le carte in tavola ora -
- E che cosa potresti condividere dei rapporti che ti arrivano? -
- Movimenti nemici, attività sospette... Pettegolezzi - fece spallucce, per quanto potesse uno della sua stazza - Da soli non sono granchè, ma se la vostra capospia è brava sarà in grado di farle fruttare -
- Vostra? -
- Ho fatto delle ricerche, lo ammetto - rise, scuotendo la testa e fendendo l'aria con le grosse corna - In più ho un debole per le rosse -
Evelyn rise - Che posso dire? Siete dentro -
In quel momento arrivò il luogotenente. Pareva essere di fretta - Capo. -
- Qualcosa non va, Krem? - domandò il Toro di Ferro
- Venite a vedere entrambi. Pare stessero portando un prigioniero - l'uomo procedette poi a girarsi e a camminare verso dove stavano altri uomini, tutti accalcati attorno a qualcosa.
- Araldo - arrivò la voce di Solas, mentre l'elfo si faceva strada tra i mercenari - Dovresti venire a vedere -
Le fece strada tra i soldati del Toro di Ferro, seguita da ques'ultimo - Cosa sta succedendo? Non dovevano avere nessuno con sè. Il nostro contatto non aveva menzionato nulla a riguardo - si portò una mano in faccia - Beh, merda. Speriamo di sbrigarcela in fretta. Furie, lasciate fare a qualcuno con un po' più di tatto - sbuffò, incrociando le braccia sul petto
Sotto ordine del proprio comandante gli uomini tornarono a brindare alla battaglia e a curare i feriti che avevano avuto, facendo un gran chiasso che riuscì, per qualche secondo, a coprire persino il fragore delle onde che si infrangevano sulla costa.
Nell'arco di poco il piccolo gruppo di Evelyn ebbe una chiara visuale del prigioniero in questione
Era appoggiato ad un masso, ricoperto da stracci logori, estremamente sottili e completamente fradici, che offrivano ben poco riparo dalla pioggia che sferzava abitualmente la costa. Un cappuccio impediva di vederne il viso, mentre gli indumenti che indossava, sempre che si potessero definire tali, erano talmente larghi per la sua figura che impedivano di capire perfino di che sesso fosse, per non parlare dellla razza.
La cosa che attirò l'attenzione del gruppo maggiormente furono le catene che i Tevinter avevano utilizzato per tenerne le mani bloccate.
Il metallo presentava, infatti, varie striature azzurrine che risplendevano a brevi intervalli.
- Lyrium? - domandò Varric, abbastanza forte da farsi sentire, mentre si avvicinava per ispezionare il metallo.
- Deve essere un mago - mormorò Cassandra guardando le catene con aria scettica.
- Lo è - si intromise Solas, appoggiando parte del proprio peso sul suo bastone - La sua connessione con l'Oblio è forte. La percepisco nonostante l'interferenza della pietra - si chinò al fianco della figura, ispezionandola il più possibile per eventuali ferite.
Evelyn imitò i suoi movimenti, avvicinandosi con cautela - Stai bene? -
Il prigioniero non rispose, non si mosse nemmeno e non diede alcun segno di aver sentito la domanda.
La donna provò a ripetere la domanda, poggiando una mano sulla spalla della figura - Come ti chiami? -
Di nuovo nessuna risposta, solo un impercettibile movimento in risposta al tocco della corvina.
- Stupidi tevinter. Probabillmente è una schiava. Avevo un amico a Kirkwall che aveva avuto la stessa fortuna per così dire. Diciamo che non era proprio il massimo della simpatia i primi tempi, sapete... Tenebroso e pronto a scuoiare ogni mago che gli fosse capitato a tiro. - Varric fece una pausa - Anche se non ha molto senso il fatto che sia una maga e una schiava...A meno che non sia un'elfa. Senza offesa Solas -
- Nessun problema, Varric. - commentò il mago, cominciando a lanciare un incantesimo curativo
Il Toro di Ferro sbuffò, - I Magister non sono particolarmente schizzinosi in merito a che sangue usare per i loro sporchi incantesimi -
- Adesso vediamo di capire che cosa abbiamo per le mani - tagliò corto Cassandra - Portiamolo ad Haven. Se una cosa è certa è che non possiamo lasciarlo qui -
______________
Ehm... Giorno!
E' la mia prima fanfiction su questo fandom, anche se avevo già una mezza idea di scrivere qualcosa sul primo capitolo della saga... Solo che poi non avevo trovato il coraggio ^///^
Insomma, questo è solamente il prologo, spero che sia venuto bene e di aver rispettato i caratteri dei vari personaggi ( anche se appaiono poco XD ).
Ad ogni modo, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, cercherò di aggiornare il prima possibile.
Chi sarà mai questo fantomatico prigioniero?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Sempre che abbiate il coraggio di continuare a leggere .-.
Spero vi sia piaciuto!
Ciauuu!
Alice_
La donna che era appena uscita dalle suddette porte si fermò, girandosi verso la persona che aveva parlato, le gote arrossate per la differenza di temperatura tra l'interno della piccola chiesa e l'esterno.
L'aria pressochè gelida del piccolo villaggio di Haven, situato sulle montagne, non era particolarmente gentile con i viaggiatori e, a quell'ora di pomeriggio, mentre il sole stava calando sull'orizzonte, i paesani generalmente si ritiravano nelle loro modeste ma calde case.
- Riferiscimi pure il tuo messaggio - replicò la donna, muovendo dietro alle orecchie delle ciocche di capelli ribelli, del colore del piumaggio dei corvi che spesso gironzolavano nei pressi del campo delle reclute, che, a causa del vento che soffiava dalle Montagne Gelide, le erano finiti davanti agli occhi.
- Il mio nome è Kremisius Aclassi, luogotenente di una compagnia di mercenari. Abbiamo ricevuto la notizia che un gruppo di Tevinter passerà per la Costa Tempestosa per la consegna di un carico - iniziò il giovane, raddrizzando la propria postura - Il mio capo, Il Toro di Ferro, offre l'informazione gratuitamente. Dovrete solamente venire alla Costa e, se volete vedere che cosa sono capaci di fare le Furie Taurine per l'Inquisizione, guardarci lavorare -
La donna dai capelli corvini inclinò leggermente il capo, aggiustandosi nuovamente qualche ciuffo - C'è qualcosa che dovrei sapere riguardo al tuo capo? - chiese poi, squadrando il luogotenente con attenzione.
- Il Toro? E' uno di quei qunari... I ragazzoni con le corna. - fece una pausa, spostando il suo peso da un piede all'altro - Ci guida dalle prime file, paga bene ed è molto più intelligente dell'ultimo bastardo per cui ho lavorato - gesticolò poi con la mano - La cosa migliore, è un professionista. Stipuliamo contratti con chiunque faccia una prima vera offerta -
- E cosa puoi dirmi della tua compagnia? Cosa potreste offrire all'Inquisizione? -
- Siamo leali, siamo forti e non rompiamo contratti. Chiedi pure in giro per Val Royeaux. Abbiamo referenze -
A questo punto la donna, Evelyn il suo nome, inarcò un sopracciglio - Come mai il tuo comandante vorrebbe darci questa informazione? -
L'uomo incrociò le braccia sul petto, facendo emettere alle maglie della sua armatura un leggero clangore metallico - Il Toro di Ferro vuole solamente lavorare per l'Inquisizione, pensa che stiate facendo un buon lavoro - e, detto ciò, si limitò a guardarla, facendole intendere che una risposta sarebbe stata parecchio gradita.
- Non vedo perchè no. Non vedo l'ora di incontrare questo... Toro di Ferro -
Krem annuì e, dopo un breve saluto, si diresse verso i cancelli di Haven.
Evelyn, dal canto suo, si diresse invece verso il ventro del villaggio, dove un piccolo falò scoppiettava allegramente, attraendo spesso le mani congelate dei paesani che passavano da quelle parti per andare dall'erborista o dal quartiermastro Threnn, per informarsi riguardo alle provvigioni.
Lei stessa si fermò qualche secondo a scaldarsi, incrociando lo sguardo divertito di un nano che aveva l'abitudine di aggirarsi li attorno - Non parlare Varric. Non sono come voi nani che non patite mai il freddo - Evelyn assottigliò lo sguardo, notando l'inizio di un sorrisetto di " amichevole scherno " formarsi sulla bocca dello scrittore - Però posso capire perchè vai in giro con la tunica sbottonata. Insomma, dovrai pure far vedere i tuoi meravigliosi peli del petto -
- Visto? Anche tu sei caduta sotto il loro incantesimo - Varric ridacchiò - Non fissarli troppo però, altrimenti Bianca potrebbe ingelosirsi - proseguì poi a farle un occhiolino, prima di passare una mano sull'impugnatura della sua balestra.
- Non sia mai. Preferisco averla come amica - scherzò a sua volta la donna - Piuttosto, che ne dici di andare domani sulla Costa Tempestosa e appendere qualche bel Tevinter alle scogliere? -
- Quando la metti così come posso rifiutare? -
- Bene, allora partiamo domattina. Ora vado ad avvertire Cassandra e Solas - sorrise e, con un cenno della mano, si diresse verso la casa che occupava il mago, solo per trovarlo già fuori, perso ad osservare le catene montuose che si ergevano in lontananza.
- Domani mattina all'alba? Ci sarò. - parlò, non appena fu certo che Evelyn fosse a portata d'orecchio.
Notando lo sguardo stupido e vagamente inquietato della donna, accennò un sorriso e proseguì a spiegarsi meglio - Ho semplicemente sentito cosa dicevi a Varric, Evelyn -
La corvina formò una piccola "o" di sorpresa con la bocca, annuendo impercettibilmente - Mi stavo preoccupando, pensavo avessi in qualche modo strano acquisito l'abilità di leggermi nel pensiero - si passò una mano tra i capelli, ridacchiando imbarazzata - Che figura oscena -
- Non te ne preoccupare - fece di rimando l'elfo - Vai pure ad avvisare la Cercatrice, io mi farò trovare pronto domattina -
Trovare Cassandra fu un po' più difficile, visto come non stava cercando di affettare il suo solito manichino. Probabilmente stava facendo pentire una qualche recluta di essersi arruolata nelle fila dell'Inquisizione.
Dopo qualche giro dei campi di allenamento, strapieni di giovani che stavano imparando come gestire il peso di uno scudo e trovare l'equilibrio di quella che molto probabilmente era la loro prima lama, fu finalmente in grado di localizzare la Cercatrice che, come aveva previsto, stava allenandosi con una delle reclute che parevano essersi distinte maggiormente nelle prime sessioni di allenamento.
Il poveretto faceva del suo meglio per evitare e parare i colpi della donna, con scarso risultato, giudicando dal livido violaceo che aveva preso a formarsi sul suo zigomo. Probabilmente cortesia di un colpo particolarmente forte con la faccia piatta della lama.
Oppure direttamente con l'elsa.
- Sei troppo impegnata a malmenare questo poveretto per venire a farmi compagnia alla Costa Tempestosa domani? -
La nevarriana reinfoderò la propria spada, facendo un cenno al giovane che, prontamente, sparì.
- Missione di che tipo? -
- Mi hanno chiesto di andare a verificare di persona le abilità di un gruppo di mercenari che si fa chiamare le Furie Taurine - Evelyn fece spallucce - E in più possiamo anche prendere a calci qualche mercenario Tevinter, per svago quasi -
Cassandra scosse la testa, avviandosi verso i manichini sui quali si esercitava di norma - L'Inquisizione in questo momento ha bisogno di tutto l'aiuto che può ricevere. Inoltre sono certa che il Comandante Cullen potrebbe essere facilitato nel suo compito di allenare le truppe se ai nostri ranghi si aggiungessero guerrieri in grado di combattere seriamente - uno dei manichini dovette subire un fendente particolarmente forte - Domani all'alba, immagino -
Evelyn annuì, guardando come l'altra si muoveva agilmente tra un fendente e l'altro - Allora a domani -
Il tempo sulla Costa era uno dei peggiori che Evelyn avesse mai visto. Come se l'aria salmastra proveniente dal mare non bastasse, si ritrovò bagnata fino all'osso nell'arco di pochi minuti, prendendo a mormorare tra sè e sè quanto sarebbe stato complicato combattere con l'elsa dei suoi fidati pugnali completamente fradicia.
- Sento il rumore di una battaglia - parlò Varric, - Meglio sbrigarcela in fretta, a Bianca, e nemmeno a me, piace bagnarsi troppo -
- Ci impiegheremo il tempo necessario - lo ammonì Cassandra, rifilandogli un'occhiata che avrebbe fatto impallidire chiunque.
Chiunque meno quel nano che, una volta vista l'occhiataccia, si limitò a ridere - E io che credevo fossimo amici, Cercatrice! -
Evelyn ridacchiò sotto i baffi, attenta a non farsi sentire, onde evitare una strigliata da parte di Cassandra - Il rumore è più vicino ora. Meglio sbrigarsi seriamente -
La battaglia in sè non durò molto, i tevinter non erano un granchè in merito a forza e organizzazione e, per quanto Evelyn fosse scettica, inizialmente, riguardo alle Furie Taurine, aveva dovuto ricredersi.
Erano dei combattenti eccezionali, equipaggiati bene e allenati altrettanto bene.
- Furie, abbiamo finito qui! - un qunari si fece strada tra gli uomini, sfoggiando un enorme paio di corna, tipiche della sua razza - Krem, come ce la siamo cavata? -
Tenendo le mani dietro la schiena, il luogotenente rispose - Cinque o sei feriti capo, nessun morto -
- Questo è quello che mi piace sentire. Fai finire tutto ai tagliagole, poi aprite pure i barili -
Krem annuì, facendosi poi da parte per andare ad adiempiere ai suoi doveri.
Evelyn colse l'occasione per farsi avanti e scambiare qualche parola con il qunari che, notandola avvicinarsi ghignò bonariamente e incrociò le braccia sul petto, mettendo in mostra una serie di cicatrici argentee sugli avambracci.
- Ehi! Sei con l'Inquisizione no? Contento che tu sia riuscita a venire. Siediti pure da qualche parte, arriva da bere tra poco -
La donna inarcò un sopracciglio mentre le sue labbra si tendevano in un sorrisetto divertito - Vuoi seriamente metterti a bere subito dopo una battaglia? -
Il qunari rise - Sempre megio che nel mezzo di una! Questo liquore è talmente forte che se dovesse cadere ammazzerebbe tutta l'erba -
Si diressero poi insieme verso un angolo dove stavano un paio di grossi massi, su uno dei quali prese posto il Toro.
- Presumo ti ricordi del mio luogotenente, Kremisius Aclassi - mosse una mano in direzione del nuovo arrivato che annuì educatamente verso Evelyn.
In ritorno lei gli sorrise, annuendo a sua volta.
- Bello vederti di nuovo - cominciò il soldato, pima di rivolgersi nuovamente verso il proprio superiore - I tagliagole hanno finito, capo -
- Così in fretta? Falli controllare di nuovo, non voglio che qualche tevinter scappi. Senza offesa, Krem - ridacchiò
- Nessun problema capo - alzò una mano con espressione divertita - Almeno un bastardo sa chi sia sua madre. Non si può dire lo stesso di voi Qunari no? - e con ciò se ne andò, probabilmente ad avvisare i tagliagole di ricontrollare il loro lavoro.
- Allora - continuò il Toro - Ci hai visto combattere. Siamo costosi, ma valiamo ogni singola sovrana - ridacchiò nuovamente, un suono ricco e rauco - Ma sono sicuro che la tua Inquisizione si può permettere il meglio -
- E quanto mi costereste? - domandò la corvina, cogliendo l'occasione per ripulire brevemente le lame dei suoi pugnali e rimetterli nelle loro fodere.
- Nulla, a te personalmente - cominciò - A meno che tu non voglia offrirci da bere più tardi. Il vostro ambasciatore, uh... Qual è il suo nome... Josephine. Parleremo con le per effettuare il pagamento, non preoccuparti -
- Beh, le Furie sembrano una compagnia eccellente -
- Lo sono. Ma non avrai solo i ragazzi. Avrai anche me. Se avessi bisogno di qualcuno che combatta in prima linea sono il tuo uomo - si alzò, torreggiando sopra Evelyn di almeno una testa - Per qualunque cosa. Draghi, demoni. Più grossi sono meglio è - si avviò più avanti - E c'è un'altra cosa. Potrebbe piacerti o potrebbe farti incazzare. Mai sentito parlare dei Ben-Hassrath? -
La donna esitò per qualche secondo, cercando nella sua mente una qualche informazione a riguardo.
- Sono un'organizzazione Qunari no? Più o meno il loro equivalente per le guardie se non sbaglio -
- Sarebbe più corretto dire che sono le spie. - il gigante ebbe un minimo di esitazione - O meglio, siamo -
Lo sguardo leggermente sbalordito della corvina lo spise a spiegarsi oltre - Sono preoccupati per il Varco. Tutta quella magia incontrollata, insomma. Il mio compito è quello di infiltrarmi nell'Inquisizione, avvicinarmi alle persone che sono in comando e mandare rapporti. Vogliono sapere che cosa sta succedendo. In compenso però ricevo anche rapporti da tutti gli altri agenti sparsi per l'Orlais. Posso condividerli con te -
- No, fammi capire bene... - Evelyn inclinò leggermente la testa - Sei una spia qunari e... Me lo dici, così? -
- Beh, qualunque cosa sia successa a quel Conclave è pessima. Bisogna che qualcuno chiuda quel varco. Per questo sono dalla tua parte -
- Avresti comunque potuto tenerlo nascosto - proseguì lei, passandosi una mano tra i capelli per togliere le ciocche bagnate dalla fronte.
- Da qualcosa che si chiama " Inquisizione"? - rise, chiudendo impercettibilmente l'occhio buono - Mi avreste beccato in ogni caso. Meglio mettere le carte in tavola ora -
- E che cosa potresti condividere dei rapporti che ti arrivano? -
- Movimenti nemici, attività sospette... Pettegolezzi - fece spallucce, per quanto potesse uno della sua stazza - Da soli non sono granchè, ma se la vostra capospia è brava sarà in grado di farle fruttare -
- Vostra? -
- Ho fatto delle ricerche, lo ammetto - rise, scuotendo la testa e fendendo l'aria con le grosse corna - In più ho un debole per le rosse -
Evelyn rise - Che posso dire? Siete dentro -
In quel momento arrivò il luogotenente. Pareva essere di fretta - Capo. -
- Qualcosa non va, Krem? - domandò il Toro di Ferro
- Venite a vedere entrambi. Pare stessero portando un prigioniero - l'uomo procedette poi a girarsi e a camminare verso dove stavano altri uomini, tutti accalcati attorno a qualcosa.
- Araldo - arrivò la voce di Solas, mentre l'elfo si faceva strada tra i mercenari - Dovresti venire a vedere -
Le fece strada tra i soldati del Toro di Ferro, seguita da ques'ultimo - Cosa sta succedendo? Non dovevano avere nessuno con sè. Il nostro contatto non aveva menzionato nulla a riguardo - si portò una mano in faccia - Beh, merda. Speriamo di sbrigarcela in fretta. Furie, lasciate fare a qualcuno con un po' più di tatto - sbuffò, incrociando le braccia sul petto
Sotto ordine del proprio comandante gli uomini tornarono a brindare alla battaglia e a curare i feriti che avevano avuto, facendo un gran chiasso che riuscì, per qualche secondo, a coprire persino il fragore delle onde che si infrangevano sulla costa.
Nell'arco di poco il piccolo gruppo di Evelyn ebbe una chiara visuale del prigioniero in questione
Era appoggiato ad un masso, ricoperto da stracci logori, estremamente sottili e completamente fradici, che offrivano ben poco riparo dalla pioggia che sferzava abitualmente la costa. Un cappuccio impediva di vederne il viso, mentre gli indumenti che indossava, sempre che si potessero definire tali, erano talmente larghi per la sua figura che impedivano di capire perfino di che sesso fosse, per non parlare dellla razza.
La cosa che attirò l'attenzione del gruppo maggiormente furono le catene che i Tevinter avevano utilizzato per tenerne le mani bloccate.
Il metallo presentava, infatti, varie striature azzurrine che risplendevano a brevi intervalli.
- Lyrium? - domandò Varric, abbastanza forte da farsi sentire, mentre si avvicinava per ispezionare il metallo.
- Deve essere un mago - mormorò Cassandra guardando le catene con aria scettica.
- Lo è - si intromise Solas, appoggiando parte del proprio peso sul suo bastone - La sua connessione con l'Oblio è forte. La percepisco nonostante l'interferenza della pietra - si chinò al fianco della figura, ispezionandola il più possibile per eventuali ferite.
Evelyn imitò i suoi movimenti, avvicinandosi con cautela - Stai bene? -
Il prigioniero non rispose, non si mosse nemmeno e non diede alcun segno di aver sentito la domanda.
La donna provò a ripetere la domanda, poggiando una mano sulla spalla della figura - Come ti chiami? -
Di nuovo nessuna risposta, solo un impercettibile movimento in risposta al tocco della corvina.
- Stupidi tevinter. Probabillmente è una schiava. Avevo un amico a Kirkwall che aveva avuto la stessa fortuna per così dire. Diciamo che non era proprio il massimo della simpatia i primi tempi, sapete... Tenebroso e pronto a scuoiare ogni mago che gli fosse capitato a tiro. - Varric fece una pausa - Anche se non ha molto senso il fatto che sia una maga e una schiava...A meno che non sia un'elfa. Senza offesa Solas -
- Nessun problema, Varric. - commentò il mago, cominciando a lanciare un incantesimo curativo
Il Toro di Ferro sbuffò, - I Magister non sono particolarmente schizzinosi in merito a che sangue usare per i loro sporchi incantesimi -
- Adesso vediamo di capire che cosa abbiamo per le mani - tagliò corto Cassandra - Portiamolo ad Haven. Se una cosa è certa è che non possiamo lasciarlo qui -
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Ehm... Giorno!
E' la mia prima fanfiction su questo fandom, anche se avevo già una mezza idea di scrivere qualcosa sul primo capitolo della saga... Solo che poi non avevo trovato il coraggio ^///^
Insomma, questo è solamente il prologo, spero che sia venuto bene e di aver rispettato i caratteri dei vari personaggi ( anche se appaiono poco XD ).
Ad ogni modo, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, cercherò di aggiornare il prima possibile.
Chi sarà mai questo fantomatico prigioniero?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Sempre che abbiate il coraggio di continuare a leggere .-.
Spero vi sia piaciuto!
Ciauuu!
Alice_