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Autore: M4RT1    26/02/2015    3 recensioni
420 words | Leo/Vale!Friendship |2x02
Vuoi dimenticare i giorni in cui l'hai chiamato, quell'interminabile elenco di "Vale" scritti in piccolo sullo schermo del tuo telefono - tutti affiancati dall'icona blu della chiamata in uscita. Tutti senza risposta.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leo, Vale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questo non è Vale.

Non può essere, sarà un errore. Avrà un gemello cattivo, forse, con due gambe e tanti ricci sulla testa. Ma non è Vale.

Lui era buono, gentile. Lui dormiva nel letto accanto al tuo e sorrideva sempre, anche quando pioveva. Anche quando ti accompagnava alla chemio. Sorrise perfino quando scoprì che tu e Cris vi piacevate.

Respiri forte, aspetti, vuoi calmarti. Vuoi dimenticare i giorni in cui aspettavi che ti chiamasse, che ricordasse che solo quarantotto ore prima era nello stesso ospedale da cui adesso fugge, che odia al punto da salire di notte su un tetto, pur di non varcare quella soglia. Vuoi dimenticare i giorni in cui l'hai chiamato, quell'interminabile elenco di "Vale" scritti in piccolo sullo schermo del tuo telefono - tutti affiancati dall'icona blu della chiamata in uscita. Tutti senza risposta.

No, non ce la fai. Lo vedi lì, con quella faccia che nemmeno sembra sua e l'aria arrabbiata e ti chiedi solo perché non gli hai riagganciato in faccia. Le parole "otto mesi" sembrano lampeggiarti davanti agli occhi, uscire dalla tua testa e scriversi sulla fronte chiara di Vale. Sui suoi capelli folti, sani. Sulla sua aria da sconosciuto. Le parole "otto mesi" sembrano ricordarti che non devi perdonarlo, perché lui non ha neppure provato a starti vicino. Rivedi il primo, il secondo, il terzo giorno trascorso da solo. Senza Toni, senza Cris, senza Vale. Risenti quella stretta allo stomaco che non avevi più provato dopo la tua prima notte in ospedale. 

Vorresti dirgli qualcosa, qualcosa di tremendo, ma la verità è che non riesci neppure a formulare un pensiero coerente. Non ci riesci perché è assurdo, talmente assurdo che quello sia lo stesso ragazzo che, appena otto mesi fa, aveva paura di rubare una vaschetta di fragole dalla mensa. Quello che disegnava mentre voi correvate in giro e studiava quando giocavate a basket. Quello che ti ha aiutato così tante volte che hai perso il conto. Lo stesso che frignava sulla spalla di Cris prima dell'operazione. 

Ti sembra di non aver mai fatto un errore di valutazione tanto profondo. Grande quando una casa, anzi, di più. 

E allora senti di nuovo la rabbia che spinge per uscirti dalla bocca, nascosta tra insulti e lacrime, e ancora una volta la ricacci dentro e ti chiudi dietro un muro, come sempre. Non è che non accetti che abbia una vita sua, è solo che vorresti essere compreso.

Non è che rimpiangi di esserci stato quando era triste, avresti solo voluto che ti chiamasse anche quando era felice.


N.d.A.: Okay, tutti pensano a Cris, Leo, Nina, Leo e Cris, Leo e Nina, Cris e Nina (?), Cris che picchia Leo o Nina - ma andiamo, Vale? Credo che Leo ci sia rimasto malissimo, era il suo migliore amico e poi è scomparso. Quindi questo è quello che ne è uscito U_U
  
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