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Autore: InJulietsdream_    27/02/2015    2 recensioni
Serva me. Servabo te. (Salvami. Io salverò te.)
In un momento in cui tutto appare così in bilico, in viaggio verso casa, un flusso di pensieri invade la mente di Mickey. Forse è il momento di fare un passo indietro. Forse è il momento di ammettere che si può essere anche deboli, almeno per una volta.
|| (5x06-Crazy Love.) || Gallavich.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mickey Milkovich
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Serva me. Servabo te.
(Salva me. Io salverò te.)
 
Luctantur pectusque leve in contraria tendunt
hac amor hac odium, sed, puto, vincit amor.
Odero, si potero; si non, invitus amabo. [..]
Sic ego, nec sine te nec tecum vivere possum
et videor voti nescius esse mei.

 
Sia l’amore sia l’odio lottano tra loro e tirano
il mio debole cuore in opposte direzioni, ma, penso, vince l’amore.
Ti odierò se potrò; altrimenti, ti amerò controvoglia. [..]
Così non riesco a vivere né senza te né con te,
e mi sembra di non sapere che cosa voglio davvero.
 
(Ovidio, Amores 3,11, 33-35/39-40)


 
Io avrei dovuto capire che tutto stava andando di nuovo a puttane.
Tu troppo su di giri. Io troppo incazzato col mondo.
Avrei dovuto ascoltare tua sorella, tuo fratello.
Avrei dovuto lasciare che qualche medico ti curasse, come voleva la tua famiglia.
E invece no: ho alzato di qualche tono di troppo la voce, ho detto un paio di volgarità, e mi sono imposto. Come sempre.
 

’’Lui resta qui. Lui resta qui con me.’’
 
Volevo essere io a proteggerti. Volevo aiutarti.
Ho creduto che l’amore potesse tutto.
Mi sbagliavo.
Come ho potuto essere così egoista, amore?
Io che non so come ci si prende cura di qualcuno; io che non so curare nemmeno me stesso.
Non me lo ha mai insegnato nessuno.
Io non so neppure se so davvero amare.
O forse l’amore può davvero tutto, e il problema sono io.
Forse è qui il difetto.
Io non so amare. Non so amarti.
E suppongo che dire ‘ti amo’ non basti.
Mi dispiace, amore, mi dispiace.
Mi dispiace di non essere stato capace di sorreggerti.
Mi dispiace di non aver saputo tirare via i brutti pensieri dalla tua testa.
 
 
 
“Non posso fare tutto, ma farei qualsiasi cosa per te.
Non so fare niente se non amarti.

(Dire Straits - Romeo & Juliet)


 
Ora dormi, con la testa reclinata sulla mia spalla; sento il tuo respiro lento sfiorarmi la pelle. Una scia di brividi mi corre lungo il corpo.
Torniamo a casa, amore.
Fuori da questo finestrino il mondo sembra correre veloce nella direzione opposta alla nostra; scorre e va così lontano, e noi non riusciamo a trattenerlo, e rallentiamo, perché non siamo abituati al ritmo del mondo fuori dal nostro ghetto.
Cadiamo, amore.
Dobbiamo rialzarci, correre contro vento. Dobbiamo riprenderci ciò che ci spetta.
Voglio che tu ti faccia curare, voglio che tu stia bene, voglio riaverti a casa presto.
Perché? Perché non ho altro modo per dimostrarti il mio amore.
Io farò un passo indietro, amore.
Aspetterò, e imparerò ad amarti. Imparerò a medicare le ferite.
Mi medicherò il cuore e poi medicherò il tuo.
Farò un passo indietro, ma non lascerò la tua mano.
Io non ti farò cadere ancora.
Dovessi essere io stesso a cedere e precipitare, farò in modo che il mio corpo ti tenga al riparo dal suolo gelido.
 

’’Sei stato bravo, Mickey. Almeno ci hai provato. E’ più di quanto avrebbero fatto in molti.’’
 
Non è vero. Non è vero. Sono solo bugie.
Io non ho fatto quello che avrei dovuto.
 
Il mio cervello sa che è giusto che tu ti faccia ricoverare in questo reparto di psichiatria, così possono curarti, così starai meglio; eppure il mio cuore, egoista, vorrebbe che ti portassi a casa, che ti mettessi a letto, e lasciassi scivolare tutto via.
Ma questa battaglia, oggi, la vince il cervello.
 

’’Mi dispiace.’’

Il dolore in fondo ai tuoi occhi, così spenti, sembra uscir fuori in quel sussurro, si scaraventa contro di me, apre una voragine al centro del mio petto.
Fiamme.
Allora ti abbraccio, amore. Fortissimo.
Io non so nemmeno piangere, perché nessuno mi ha mai detto che c’erano motivi per i quali era più che giusto far venire fuori le lacrime.
Eppure ho gli occhi bagnati. Forse questo è uno di quei motivi?
Voglio solo stringerti. Tenerti in piedi.
Ecco, forse se ti tengo stretto, se ti strigo forte, forse non cadrai.
Non voglio che tu cada.

 
E se lassù un angolo di cielo ci appartiene, vale la pena in questo posto seminare il bene.
(Nesli, Buona fortuna amore.)
 

Tu mi hai salvato da una vita vuota e tenebrosa, Ian.
Io salverò te, da te stesso, dalle tue paure, dalla voci nella tua testa. 
  
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