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Autore: RegalGina    27/02/2015    1 recensioni
C-Chocolate&Marshmallows
H-Hugs
R-Rudolf
I-Ice Skating
S-Santa Claus
T-Tree
M-Mistletoe
A-Angel
S-SnowMan
[Challenge ideata da: LadyPalma, Angels4ever, SarahAHS e Lus479 (io xD)]
Le regole sono molto semplici:
1) Rispettare i promt sopra elencati.
2) In queste 9 one shot (o drabble), devono esserci obbligatoriamente una brotp, una coppia slash (o femslash) e una coppia crack.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Regina Mills, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#8 Angel
Ingrid-Emma... O forse SwanQueen... O forse CS... In realtà non lo so ahah però spero vi piaccia xD 

° Let the past go °

Il grande freddo che aveva portato la regina delle nevi aveva anticipato l'arrivo dell'inverno e gli abitanti di Storybrooke alla vigilia di Natale non ne potevano già più di cappotti e maglioni. La maledizione del riflesso infranto aveva raffreddato i cuori delle persone, me nello stesso tempo aveva fatto in modo che si rendessero conto dell'importanza dell'amore e della sincerità.
La notte di Natale la famiglia Charming era tutta riunita all'interno del piccolo Loft. C'erano David, Mary Margaret, Emma, Henry e perfino Regina ed Uncino. Sembrava che il calore dell'affetto familiare avesse riscaldato l'atmosfera, sembrava che la gioia e l'amore all'interno del piccolo salotto fossero abbastanza per scaldare i cuori di tutti.
Tranne quello di Emma.
Il sacrificio di Ingrid aveva portato il gelo nel suo cuore, più di quanto avessero potuto fare l'inverno o la maledizione del riflesso infranto. Da tempo continuava a chiedersi come sarebbe continuata la sua vita se lei non si fosse sacrificata, se fosse entrata a far parte della famiglia. Anche se in fondo, pensandoci bene, lo era già da molto tempo.
I ricordi che le aveva restituito prima di morire continuavano a tormentarla. Non ne aveva mai parlato con nessuno, aveva continuato a tenerli per se dicendo a tutti che erano molto confusi. Ma non era affatto così, neanche lontanamente. Erano ricordi limpidi, vividi, che le procuravano ogni volta miriadi di emozioni che sembravano essere dannatamente recenti. E diversamente da quello che si era potuta aspettare, erano ricordi belli. Troppo belli. E pensare che tutto quello che stava finalmente ricordando era ormai perduto, senza speranza, le faceva male. Troppo male.
La verità era che nonostante tutto ciò che aveva a Storybrooke, dei genitori veri, un figlio, un uomo che l'amava, rimpiangeva quel suo passato, assolutamente spensierato. Niente mostri di ghiaccio o stregoni o magia, niente di tutto questo. Quando Ingrid l'aveva presa in affidamento la sua vita aveva finalmente iniziato ad andare per il meglio, era come rinata, ed ora che poteva ricordare tutto, si rese conto che non aveva approfittato abbastanza di quel periodo, e che ora quei momenti non sarebbero più tornati.
Vedendola seduta sulla poltrona intenta a fissare il vuoto, Regina si avvicinò per parlarle.
- Ehi salvatrice, hai intenzione di rimanere lì tutta la notte? - le disse ammiccando e allungandole un bicchiere di spumante.
Emma sollevò lo sguardo esitante. Guardò Regina, poi guardò il calice che le stava porgendo. Ci pensò un attimo e poi lo prese come se non stesse aspettando altro. Regina rimase sorpresa da quel gesto e scrutò la bionda mentre beveva come se non bevesse un buon bicchiere di vino da troppo tempo. Capì subito che qualcosa non andava e si sedette accanto a lei su un bracciolo della poltrona.
Stettero per qualche istante in silenzio a guardare Hook che giocava con Henry e Mary Margaret e David che si stuzzicavano in un angolo, poi Regina esordì:
- È per quei ricordi che ti ha restituito la regina delle nevi vero? Che stai così… -
Emma fu colta di sorpresa e non riuscì a nascondere l'evidenza della risposta sulla sua espressione.
- Come pensavo… - 
- Regina io… - iniziò Emma. Non sapeva bene cosa volesse dire. Sentiva il bisogno incessante di confidarsi con qualcuno, ma nello stesso tempo aveva una paura terribile di aprirsi con chiunque, a maggior ragione con Regina. Fortunatamente fu lei a prendere le redini della conversazione.
- Emma so cosa provi… o meglio, posso immaginarlo. Ci sono momenti in cui anche io mi fermo a pensare e mi dico che, se solo avessi agito diversamente, se solo avessi approfittato di più di ciò che avevo nel momento stesso in cui l'avevo, probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Ma poi mi guardo intorno, guardo tutto quello che ho ora e mi dico che anche se è ben lontano dall'essere perfetto, a quest'ora potrebbe non essere così. Potrebbe essere meglio, potrebbe essere peggio, ma sicuramente non sarebbe così. Ed io non sarei quella che sono. -
Si fermò per un attimo a riflettere prima di concludere.
- Quando il mio primo amore, Daniel, morì, cercai a qualunque costo un modo per farlo tornare in vita. Chiesi perfino aiuto a Rumple, ma il tentativo che avevamo programmato fallì. So che detto da lui può suonare del tutto strano e sinistro, ma in quell'occasione mi disse una cosa che mi rimase tremendamente impressa. Mi disse: "finche vivrai nel passato non potrai scoprire il futuro". -
Lasciò che il silenzio prendesse il posto delle parole, così che quella stessa frase che l'aveva colpita anni prima ora colpisse Emma, così che potesse aiutarla ad alleviare il suo dolore.
- Sai Regina, tra tutte le cose che ricordo, c'è un episodio in particolare che mi tormenta, senza sosta. -
Fece una pausa, Regina stette in silenzio ad aspettare il seguito.
- Era la mattina di Natale. E la famiglia… la mia nuova famiglia di allora… Insomma, ci eravamo tutti riuniti per aprire i regali. Solo che… ero arrivata da appena qualche giorno e tutti mi guardavano un po' con… diffidenza. Tutti tranne lei. -
Regina percepiva il tremore nella sua voce, la difficoltà con cui pronunciava ogni singola parola.
- Ricordo che stavo seduta da sola su una poltrona, proprio come ora, a guardare l'affetto che gli altri manifestavano essere indirizzato a chiunque fuorché a me. Fino a quel giorno non avevo desiderato nient'altro che una famiglia che mi volesse bene, ma in quel momento capii che quello che chiedevo non era possibile. Sentivo che non sarei mai potuta entrare a far parte di nulla. Perché loro erano già una famiglia, ed io non ero nient'altro che un'intrusa. La voglia di andarmene era tanta, pensai che se mi fossi alzata e fossi andata in camera a prendere le mie cose nessuno se ne sarebbe accorto, così iniziai a salire le scale e a sistemare le poche cose che avevo. Ma poi… Sentii una voce alle mie spalle, provenire dalla porta. Era Ingrid… -
Regina ascoltava il racconto di Emma, completamente assorbita da quelle parole.
- Io mi girai, cercando inutilmente di nascondere il fatto che stessi facendo la valigia, ma era chiaro come il sole che volevo andarmene e lei lo aveva capito subito. "Emma…" mi disse con un filo di voce. Sembrava davvero dispiaciuta pensai, ma continuavo a voler credere il contrario… Insomma, mi aveva appena conosciuta come poteva essersi già affezionata a me? Nessuno si affezionava mai a me… Nessuno lo aveva fatto per anni e nessuno lo avrebbe fatto mai, tantomeno una donna come lei che… aveva già una famiglia… -
Emma fece una pausa, che questa volta durò molto di più di quelle precedenti. Come se avesse bisogno di riprendere fiato. Regina continuò a starle accanto in silenzio, rispettando i suoi tempi, rispettando il suo dolore.
- Mi fece sedere sul letto, si inginocchiò di fronte a me e mi disse:
"So che può sembrarti tutto strano Emma, diverso. So che tutto questo non è come ti eri aspettato che fosse avere una famiglia… Ma non importa quello che pensano o che fanno gli altri laggiù sai?"
"Come puoi dire che non importa? Tra poco non sanno nemmeno come mi chiamo!!"
Scoppiai in un mare di lacrime, iniziai a singhiozzare come mai avevo fatto prima. Fino a quel momento avevo sofferto perché non avevo nessuno. In quel momento invece soffrivo per la delusione di aver finalmente trovato qualcuno, a cui però non interessava realmente niente di me. E allora come potevo essere felice? Pensavo che a quel punto sarebbe stato meglio stare da sola. Lei mi prese tra le braccia per consolarmi. Avevo sempre odiato gli abbracci, rifiutati categoricamente da chiunque perché ritenevo che fossero falsi ma… ma il suo abbraccio era… era caldo. Inaspettatamente caldo e saldo e io… io in quel momento mi sono sentita per la prima volta nella mia vita al sicuro. Protetta.
"Non importa quello che pensano gli altri Emma, perché a prescindere da loro, ora tu hai me. Sono io la tua famiglia ora… "
Bastarono quelle poche parole così inaspettate a farmi capire che di lei potevo fidarmi davvero. Non tanto per quello che aveva detto in sé, ma per come mi ero sentita quando me le aveva sussurrate. Una sensazione che non avevo mai provato prima Regina. Improvvisamente mi sentii…  amata… amata davvero…
"Ho una cosa per te." mi disse tirando fuori un piccolo pacchettino dalla tasca della mantella.
La guardai con gli occhi ancora pieni di lacrime, sorpresa da quel gesto così inatteso. Lo presi dalle sue mani ed iniziai a scartarlo piano, temendo quasi di rovinarlo.
Era… un ciondolo. D'argento. A forma di… angelo. -
Una lacrima rigò il suo zigomo, ma Emma si affrettò a spazzarla via con la mano. Fece un'altra pausa, poi concluse il suo racconto.
- "Questo è per ricordarti che potrai sempre contare su di me. Sarò il tuo angelo e veglierò su di te Emma. Ci sarò sempre." mi disse mentre me lo metteva al collo. "e oltretutto ti sta molto bene!" aggiunse con un sorriso sgargiante dipinto sul volto. Io ero come paralizzata, affascinata ed esterrefatta da quel suo gesto. La guardai di nuovo e per la prima volta vidi speranza. Speranza per un futuro migliore per me. Insieme a lei. Buttai il ciondolo il giorno in cui fuggii da casa sua… -
Emma bevve l'ultimo sorso dal calice di vino, segno che aveva finalmente finito di raccontare.
Regina non aveva idea di cosa dire, si sentiva scossa anche lei. Ora poteva capire qualcosa in più su Emma, poteva capire quel suo modo di chiudersi a riccio davanti alle persone.
 
Così assorte nei loro pensieri non si accorsero che Henry si era avvicinato trotterellando con Uncino.
- Beh, cos'è questo mortorio!? - esordì Hook sbalordito - Su un po' di vita! - esclamò porgendo la boccetta di rhum ad Emma. Lei alzò gli occhi e sorrise.
- Sai cosa pensavo mamma? - disse Henry rivolto ad entrambe. Non attese la loro risposta e continuò entusiasta - che potremmo fare un presepe vivente! Granny farà Babbo Natale, io potrei fare la renna, il nonno e la nonna con il piccolo Neal potrebbero fare Gesù, Maria e Giuseppe… E voi potreste fare il bue e l'asinello! - scoppiò in una fragorosa risata che fortunatamente contagiò anche Emma e Regina.
- E io ragazzino? - disse Uncino. Aveva preso l'abitudine di chiamarlo così anche lui - pensi che me ne stia a guardare mentre voi vi divertite? -
Henry si voltò a guardarlo. Ci pensò un attimo, poi disse:
- Hai gli occhi azzurri… sai a cosa mi fai pensare? Ad un angelo!! Ecco, potresti fare l'angelo!! -
Regina ed Emma si guardarono. Si sorrisero.
Emma finalmente capì cosa intendeva Regina con quella frase che le aveva detto Rumple anni prima. E Regina era felice che Emma l'avesse capito.
In quel momento Emma si sentì come liberata. Liberata da una morsa che l'attanagliava da tempo, da quando era scappata da Ingrid, forse. Si sentiva libera di lasciarsi amare. Di lasciarsi proteggere.
Decise che forse in quel momento sarebbe valsa la pena di provare a fidarsi di nuovo di qualcuno.
Decise di provare a fidarsi di Uncino.
Lui sarebbe stato il suo angelo. 



Bene bene bene... Ce la posso fare eh a finire questo challenge... Piano piano... 
Avevo pensato che avrei potuto finirlo direttamente a Natale dell'anno prossimo, ma posto che se non lo finisco non riesco a scrivere altro mi sento obbligata ahahahah
In ogni caso, non so come mi sia uscita. Cioè, all'inizio doveva essere tutta un flashback tra Emma e Ingrid, poi però l'ho messa giù in forma di ricordo, poi Regina si è messa di mezzo ed è diventata mezza SwanQueen e poi chi l'avrebbe mai detto ahahaha alla fine si è rivelata CaptainSwan!! 
Comunque spero di non metterci troppo a scrivere l'ultima!! (pfiu)


Per chiunque volesse partecipare, questi sono i prompt:
C-Chocolate&Marshmallows 
H-Hugs 
R-Rudolf
I-Ice Skating
S-Santa Claus 
T-Tree 
M-Mistletoe
A-Angel 
S-SnowMan 
* 9 OneShot o Drabble tra le quali devono esserci obbligatoriamente almeno una brotp, una coppia crack e una slash (o femslash).


Lus ^^

 
  
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