Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: essellunga1998    27/02/2015    4 recensioni
“Mamma…?”
“Eri-san sta arrivando.
Mi ha chiamato per avvisarti che arriverà con un po’ di ritardo per via del traffico, ma per il tuo combattimento dovrebbe esserci!”
La ragazza guarda il bambino così basso per lei, ma così simile all’altro…
Si morde il labbro inferiore e poi prende un po’ di coraggio e chiede.
“Conan-kun…?
Verrà anche Shinichi…?”
Lo sguardo sorpreso e poi improvvisamente rabbuito del bambino le fa capire molte cose.
Le solite cose.
“Ran-neechan.
Shinichi-kun non può venire per via del caso che st…”
“…Che sta risolvendo. Lo so.
Oramai questa tiritera la conosco a memoria.
Grazie lo stesso Conan-kun…”
Lo sguardo triste e spento della ragazza lo fa desistere.
Sa di essere la causa di quel dolore, ma non può che fare un ultimo tentativo come il bambino che non è.
Quando, con una mano, esprimi i tuoi pensieri e desideri.
Le tue paure...
Il tuo amore...
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2: Index: Your fault, your life

Che Ran fosse una ragazza meteoropatica non lo sapeva nessuno.
Neanche i suoi genitori.
Lo aveva scoperto semplicemente in una giornata come tante, persa nella notte dei tempi.
Era novembre inoltrato.
Nel parco di Beika, giocavano allegri dei bambini, sotto un sole che scalda.
All’improvviso aveva tirato un vento freddo e Ran aveva sentito improvvisamente addosso, gravare su di se, una tristezza ed un malumore come non mai.
Possibile che in una giornata così bella, dovesse sentirsi triste?
Neanche a volerlo fare apposta, dopo neanche 10 minuti, il cielo si era oscurato improvvisamente ed aveva iniziato a piovere.
E la cosa si era ripetuta spesso, fino a quando non ne aveva parlato con la maestra e quest’ultima, dopo una carezza ed un sorriso, le aveva spiegato che era una ragazzina speciale e di non preoccuparsi.
Ma Ran non aveva mai avuto il coraggio di raccontarlo ai suoi, perché spaventata all’idea di essere etichettata diversa, per paura che la trattassero in maniera diversa.
Insomma, i classici viaggi mentali dei bambini.
Crescendo, aveva capito che non era così, ma che il segreto rimase tale.
Beh, non proprio.
Ora che ci pensava, un segreto non rimane tale se raccontato a qualcuno.
Soprattutto se quel qualcuno era un bambino un po’ scontroso, ma anche dolce se voleva.
Un bambino dai tratti orientali, ma non due grandi occhi azzurri.
Quando glielo aveva raccontato, non si era spaventato, non la aveva guardata male
L’aveva solamente e semplicemente osservata curioso, per pio gridare che era una cosa meravigliosa.
Lui era diverso.
Non le aveva mai puntato il dito contro.
Non le aveva mai puntato il dito del giudicare.
Non la aveva mai accusata di essere diversa.
E se la era, non faceva che guardarla con occhi curiosi, ma felici di aver trovato qualcosa di diverso.
Qualcosa di misterioso e quasi mistico per la sua mente geniale e razionale.
Ma qualcosa in lui era mutato.
Il bambino un po’ scontroso e con lo sguardo pieno di vita, aveva lasciato ad un ragazzo un po’ superbo, sicuro di se e con quella scintilla di vita che negli occhi andava via via scemando.
Troppi cadaveri per un ragazzo giovane come lui.
Troppi.
E sicuramente, preso dai suoi “impegni”, non se lo sarebbe mai ricordato un fatto così stupido all’apparenza.
Persa nei suoi pensieri, guardando fuori  dalla finestra, non si accorse di parlare ad alta voce.
“Tra poco piove.”
“Da cosa lo deduci, Ran-neechan?
Fuori non ci sono nuvole nere. A dire la verità non ci sono proprio nuvole...”

Ran si ridestò dai suoi pensieri, leggermente spaventata.
Non si era accorta, presa come era dai suoi pensieri, dell’arrivo del bambino.
“Conan-kun, che ci fai qui?”
Il bambino scrollò le spalle.
“Ero venuto a chiamarti. Al telefono vogliono te.
E’ l’Oji-san…”
“Va bene, grazie.”

Si alzò ed uscì dalla stanza, senza dare troppa importanza all’espressione del ragazzino.

Il bambino si avvicinò alla finestra e guardandoci fuori, con un sorrisetto sarcastico ma anche dolce, sussurrò.
“E così oggi piove, eh?
Non sei cambiata affatto, Ran.
Rimani la bambina zuccherina di 10 anni fa…”


Ok…
Questo capitolo non ha ne capo ne coda.
Diciamo che è più un fluff quotidiano (come il precedente capitolo), ma in chiave più dolce e romantica.
E non potevo fare qualcosa con il target “angst”.
Non dopo la notizia bomba di Gosho sulla nostra coppietta preferita.
Speriamo sia confermato!
*incrocia le dita*
Comunque sia, ho dovuto smorzare un po’ prima del prossimo capitolo, che tratterà del dito medio, che significa una sola identica cosa in maniera universale.
Grazie ancora a chi mi segue commentando ed in silenzio.
Un bacio a tutti.
Essellunga1998

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: essellunga1998