Salve a tutti!
So che non è niente di particolare e probabilmente non avrà molto seguito, ma la mia bambina diventerà mamma ed è mio dovere scrivere qualcosa.
Qualcosa di stupido e molto semplice, ma l'importante è il pensiero.
Buona lettura


–Naya, sei incinta, dovresti riposare

Naya lo ignora, i capelli raccolti in una coda di cavallo, la pancia leggermente pronunciata nascosta sotto la sua felpa preferita.
Sbatte gli occhi e si morde il labbro inferiore, le dita che si muovono lentamente sui tasti del pianoforte creando un suono armonioso.

–Naya, sono le tre di notte, ti prego
–Ryan, è importante
–Naya, è una canzone
–È la nostra canzone

Poggia una mano sulla pancia e riprende a suonare tranquillamente con l'altra, ignorando i gemiti di protesta del marito.
Non le resta molto tempo, solo qualche mese prima della sua nascita.
Prima di potergli suonare la loro canzone, sua e del bambino.

È un continuo alternarsi di note e pause, di parole e di silenzi.
Fogli pieni di parole senza senso e parole piene di emozioni; emozioni di una ragazza che sta per diventare mamma.
Fogli pieni di errori e di gioie.
Ryan apre la porta e la trova sempre lì, seduta di fronte al piano con una penna nera in mano.
Lacrime ad inondarle il volto.

–Santo cielo, amore, stai bene?

Naya ride, ride forte e lo abbraccia.

–Sono felice, amore, sono felice


Al momento del parto tutto quello a cui Naya può pensare è quella dolce melodia che l'ha accompagnata durante i nove mesi più belli della sua vita.
Le parole le vorticano in testa, la musica in sincronia col suo respiro affaticato.

«Ed è un'amore un po' strano, per un volto mai visto ed una voce mai sentita 
la tua mano calda, e la tua risata divertita»

È col testo della loro canzone in testa che da alla luce il suo piccolo.


Ryan Dorsey ha gli occhi pieni di lacrime quando tiene per la prima volta suo figlio tra le braccia.
È piccolo, estremamente piccolo, ma è tutto la mamma; è identico alla sua bellissima mamma.

Naya sta ancora ansimando, il cuore palpitante e la mente sul punto di scoppiare.

–Ti prego, Ryan, dammelo

Lui non esita. 
Lascia un tenero bacio sulla testolina del figlio e glielo poggia accanto, in modo tale che Naya possa facilmente stringerlo a sè e ammirarlo.

Vorrebbe piangere, ma non lo fa.
È finalmente una madre e quella creatura meravigliosa è suo figlio.

–Assomiglia a te, amore mio, assomiglia a te

Il piccolo piange, piange forte facendo ridere i genitori.

–È tutto perfetto, ora




Un mese dopo, quando Ryan torna a casa dal lavoro, trova Naya che culla il bambino e gli canta una dolce ninna nanna, gli occhi pieni d'amore.

È la loro canzone quella.