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Autore: Aliak    28/02/2015    1 recensioni
L'avevo accennato, scrivendo l'ultimo capitolo di Rift, che l'avrei fatto.. Ed eccomi qua a scrivere questa serie di One-shot, dedicate a Iriumaru e Inu no Kaimi (la madre di Sesshumaru) dal momento in cui, lo lascia dalla madre per il suo bene, e per il bene di Rin, spero possa piacere, a tutti coloro che mi hanno seguito, e chi magari si affaccerà per la prima volta, nel mondo che ho creato.
Genere: Azione, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Sentiva l'aura di Iriumaru turbata, anche da quella distanza, aveva raggiunto di nuovo le sue stanze, suo figlio e la sua compagna erano tornati al loro palazzo come di loro consuetudine, non era d'accordo con quegli incontri, gliel'aveva ripetuto diverse volte al figlio, che portavano scompiglio, ma era anche normale, che la madre volesse vedere il suo cucciolo, l'istinto naturale di protezione verso lo stesso, la guidava, per quanto non fosse una Inuyoukai. Sentì il trambusto provenire dalle sue stanze, camminando verso le stesse notò i vari giocattoli del cucciolo sparpagliati a terra, mezzi distutti dalla forza di impatto, fuori dalla porta della sua camera. La porta mostrava diversi buchi, dove gli stessi erano passati attraverso per poi infrangersi nella parete opposta alla stanza, la forza che aveva usato aveva fatto si che anche il muro venisse incrinato. Rabbia potere, forza fisica, erano tutti buoni aiuti in quel momento per Iriumaru, il suo auto controllo era crollato in mille pezzi, il suo yoki ribolliva di rabbia, era troppo in superficie per calmarlo facilmente. Per quanto fosse ancora un cucciolo, il suo demone era forte, abbastanza da riuscir a contrastare volendo il suo volere, l'unico legame che aveva con se, era quello che legava lei a suo padre. Il demone sembrava volutamente quella sera non voler obbedire automaticamente, alla femmina inu più anziana, già da piccolo aveva mostrato capacità, che da grande l'avrebbero reso un grande Alpha, questo comportava anche una educazione assai differente, a un qualsiasi inuyoukai. Questo voleva anche dire, che non si sarebbe mai sottomesso facilmente, nemmeno a un parigrado, non aveva ottenuto l'effetto desiderato di calmarlo come avrebbe desiderato. Sbuffò infastidita, che suo figlio non stava prendendo sul serio le sue preoccupazioni, capiva le motivazioni che lo spingevano a far contenta la sua compagna, se fosse stata lei probabilmente avrebbe lottato con zanne e artigli, per riprendersi suo figlio, dilaniato ogni essere che gli si metteva contro al suo obbiettivo, ma lei era umana, e sotto molti punti di vista aveva enormi limiti. 

-Iriumaru!!- Lo chiamai, ma era rimasto di spalle, senza girarsi il suo yoki, era sul punto di uscire fuori si ringrazio mentalmente che ci sarebbero voluti ancora, sessant'anni prima che la capacità del volo si mostrasse nella sua reale forma, e almeno cento che la controllasse anche nell'altra. Iriumaru stava , ringhiando sapeva che sarebbe stato punito per il suo comportamento, irrispettoso verso la propria Obaa-sama, e verso la sua proprietà. La stava sfidando, era  normale per un giovane inu, testare le proprie capacità e limiti, ma questa volta non avrebbe accettato tale comportamento, aveva bisogno di essere messo al suo posto. 

-Questo non è un comportamento adatto a un principe inu, ma a un villano umano di basso rango.- Aveva innalzato il suo yoki, verso il cucciolo l'aveva sentito sussultare, per poi voltarsi lentamente verso di lei, gli occhi brillavano di rosso, le pupille si erano ristrette in piccole fessure, la sua postura rimaneva sulla difensiva, andò lentamente a sedersi sulle ginocchia, non troppo distante da lui, ma nemmeno troppo vicino, e fece cenno di avvicinarsi. Ma Iriumaru aveva scosso la testa. 

-Voglio che vieni qua Iriumaru, e non voglio un no come risposta!- 

-Perché dovrei fare come mi dici?- 

-Sono la tua Alpha, vostro padre mi ha affidato le vostre cure, quindi quando non è qui, dovresti essere obbediente nei miei confronti, in quanto è un volere suo.- non accennava a lasciare la presa, e Iriumaru lentamente si stava innervosendo, il suo demone ancora troppo giovane, stava reagendo  alla vicinanza della sua alpha, rendendolo lentamente più calmo, e apprensivo. Poi con una velocità straordinaria, afferrò suo nipote per la calotta, e lo alzò alla sua altezza occhi, per un minuto i sguardi si incontrarono, il cucciolo non accennava a abbassare lo sguardo sottomettendosi al suo volere. Strattono leggermente la testa del cucciolo, esponendo la gola, nel momento stesso gli occhi si erano fatti carminei e le zanne si erano allungate, poteva sentire il suo respiro sul collo del nipote, ringhio e borbottò con forza, ma sembrava non cedere nemmeno a quello, combatteva ribellandosi a quella presa. Affondò le zanne nel piccolo collo del nipote, pian piano Iriumau si afflosciò fra le sue braccia, accettando alla fine la sua autorità, il demone stava tornando indietro nei suoi passi. Lentamente lasciò che le zanne si ritirassero, gli occhi erano tornati ambrati, aveva lentamente lasciato la presa su di lui, che ora giaceva sulle sue gambe piegate. 
 
-Hai qualcosa da dirmi?- domandò repentoria al piccolo  

-Vado a ripilire... e scusami..- aveva accettato le scuse del cucciolo 

-Ricorda: Noi abbiamo il potere, di volare sopra la terra, una forza straordinaria nelle nostre membra, la bellezza che provoca soggezione, a chi ci vede passare, e la consapevolezza che rimarremo per loro imbattibili. La nostra capacità di moderazione.. noi possiamo dare la vita e la morte, senza sentire nessun rimpianto, quando le cose cadono sotto i nostri artigli, senza rispondere a nessuno dei nostri stessi gesti. Eppure siamo civilizzati, non siamo selvaggi come altri demoni possono essere, e gioiamo della nostra pace e prosperità. Ma per tutto il tempo dentro di noi, c'è una parte che anela alla lotta, al sangue alla distruzione, ma non dobbiamo mai permettere che questo prendi il sopravvento. Questo significa essere Inuyoukai, noi siamo sopra a tutti e dobbiamo farci vedere come tali, e non abbassarci al livello degli altri.- era una dura lezione da imparare, ma gli sarebbe servita più in la negli anni, nelle battaglie con i suoi avversari, sapeva di essere stata dura ma doveva imparare fin da ora il suo compito e posto nel modo.   
 



Ps: ebbene Si sono tornata, con frammenti di vita quotidiana, spero vi piaccia questo nuovo capitolo, se avete dubbi o domande, scrivete tutto  nelle recensioni così vi risponderò in ogni caso, il comportamento di Kaimi, ho pensato al modo in cui i cani si rapportano tra loro gerarchicamente (se si parla di branchi, o comunque cucciolate in generale, la madre, li rimette a posto i cuccioli, insegnando nei primi mesi le basi su cui cresceranno) quindi no non è stata molto crudele. Fin'ora avete visto un Iriumaru cresciuto e maturato, con l'esperienza degli anni, qua vedrete, un'altra faccia di lui. 
Comunque ringrazio tutti coloro che mi seguono un grazie a Diamond Stylesmarimarufourever99 e SheisEsha per aver recensito lo scorso capitolo. 
Avverto in ogni caso che questa fiction non avrà, una uscita precisa (nel senso ogni tot giorni o altro) ma bensì posterò la mia idea, appena avrò elaborata del tutto. 

Un bacio 
Aliak

   
 
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