Desclaimers: i
personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, bensì al legittimo
proprietario.
Winter Day
Dedicata a
Flavia
Perchè le voglio bene e
con l'augurio che
possa passare un felice compleanno.
Deserto di Suna
<< Hai preso la
sciarpa? >>
<< Si
>>
<< I guanti? >>
<< Si
>>
<< Il berretto?
>>
Spazientita, la ragazza si
voltò verso il fratello.
<< Kankuro? >>
<< Si? >>
<< Smettila >>
concluse lei tornando ad occuparsi del suo bagaglio.
Il ragazzo s’incupì. Non
capiva il comportamento di Temari; cosa c’era di sbagliato nel preoccuparsi per
la propria sorella? D’altronde si stava preparando per affrontare un viaggio,
in un paese non proprio vicino e per giunta in una stagione fredda. Era normale
che stesse in ansia per lei.
<< Temari? >>
<< Dimmi Kankuro >> rispose la ragazza cercando di
mantenere la calma. Continuava a ripetersi a sé stessa
che quel ragazzo che aveva di fronte era suo fratello, non poteva di
certo volergli male. Però questo suo lato così
opprimente, stava cominciando ad innervosirla.
<< Quanto starai via? >>
<< Te l’ho già detto, non lo so di preciso. Credo un paio di giorni,
forse di più. Dipende anche da come sarà il tempo, se sarà possibile affrontare
un viaggio >>
<< Ma che motivo c’è di stare via più di un giorno? Devi
solamente consegnare il regalo all’Hokage per il suo compleanno, Gaara ti ha
dato quest’incarico >>
<< Kankuro davvero,
apprezzo questa tua preoccupazione, ma non credi di stare esagerando? Non sto
andando in guerra, e neanche in un paese straniero. Sto andando a Konoha!
>> esclamò spazientita.
<< È quello che mi
preoccupa. Ti hanno per caso ti hanno detto chi ti accoglierà? >>
<< No >>
mentì. In realtà lo sapeva, ma di certo questo non avrebbe fatto
piacere a suo fratello. Se Kankuro avesse saputo che
proprio Shikamaru sarebbe venuto ad accoglierla, non si sarebbe fatto alcuno
scrupolo e sarebbe partito anche lui.
<<
Credo di aver preso tutto. Al massimo mi farò un giro per Konoha >>
<< Sei
sicura che non vuoi nemmeno un po’ di compagnia durante il viaggio? >> le chiese speranzoso il ragazzo.
<< No
>> ma non poté fare a meno di sorridere dentro di sé, quel lato di
Kankuro così protettivo non poteva nascondere che, in fondo, le faceva piacere. Da quando la sua famiglia si era “normalizzata”, le cose procedevano
piuttosto bene. Certo non c’erano quelle grandi effusioni tipiche di un
normale nucleo famigliare, però si sostenevano a vicenda. Se uno dei tre avesse
avuto bisogno si sarebbero aiutati.
<<
Allora ti auguro buona notte Temari e buon viaggio
>> sorrise infine il ragazzo.
<<
Grazie Kankuro, buona notte anche a te >> rispose lei scompigliandogli un
po’ i capelli.
Dicendo
questo richiuse la porta davanti a sé.
Ormai era in
viaggio già da qualche ora. Nonostante il sole fosse
già alto nel cielo, il vento freddo non aveva cessato di soffiare. Si era
allontanata di molto dal deserto, e la temperatura tipicamente invernale cominciò a farsi sentire sul serio.
Si fermò per
un breve riposo, nonostante il suo passo fosse leggermente rallentato per via
dei bagagli; aveva
guadagnato un buon margine, quindi era in perfetto orario.
Posò le valige per terra
e un’altra folata di vento gelido la colpì, decise quindi di coprirsi meglio; per cui si mise i guanti e strinse meglio la sciarpa che
aveva al collo. Frugò ancora nella borsa in cerca del copri
orecchie, era sicura di averlo preso.
- Ma
dove l’ho messo? – pensò tra sé e sé la ragazza, continuando a cercare nella
sua borsa da viaggio – ero sicurissima di averlo preso, ma perché Kankuro non
mi ha chiesto quello durante il suo interrogatorio? –
si fermò e si guardò intorno. Stava attraversando la foresta, e la prossima
città sarebbe stata Konoha, la sua meta, per cui
avrebbe dovuto rinunciare al para orecchie, ma si appuntò mentalmente che,
appena arrivata al villaggio della Foglia, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe
stata andare in uno di quei negozi e comprarsene uno nuovo. Il clima a Konoha,
di giorno, sarebbe stato sicuramente più freddo di quello di Suna, per cui il para orecchie sarebbe stato più che utile.
Il viaggio era proseguito
senza troppi intoppi; certo il freddo, piano piano che si avvicinava verso la
città di Konoha aumentava, ma riusciva lo stesso a sopportarlo, d’altronde
c’era abituata, infatti è conosciuto a tutti che,
durante la notte, la temperatura del deserto si abbassa di molti gradi.
<< Shikamaru
>>
Il ninja sentendosi
chiamare si voltò.
<< Oh, ciao Naruto
>> rispose continuando a sorseggiare il thè caldo che aveva davanti.
Quella mattina era particolarmente più fredda del solito.
<< Ciao. Che ci fai qui? Pensavo fossi a ricevere Temari, se non
sbaglio arrivava proprio oggi >>
Il ragazzo moro tornò a
fissare la propria tazza.
<< Si dovrei, ma ho
preferito rimanermene qui, al caldo, anziché stare là al freddo e al gelo >>
<< Sai che l’Hokage
non sarà contenta di questo tuo comportamento? >>
<< Quella non è mai
contenta di niente, se vuole seccarmi un modo lo trova comunque,
anche se lavorassi nella maniera più preciso possibile >>
<< E con Temari come la metti? >> chiese ancora il ninja
biondo.
Ecco. A questo Shikamaru
non aveva minimamente pensato. Ok, sarebbe
riuscito a sfuggire alle urla di Tsunade, di quello era perfettamente sicuro.
Ma scappare da quelle di lei,beh non sarebbe stato altrettanto facile, dato che lei, l’avrebbe seguito in capo al mondo
pur di fargliela pagare. Perciò decise che era meglio
affrontare il freddo che la furia di Temari.
Finì velocemente il suo
thè ormai freddo, guardò l’ora, se si sbrigava, forse sarebbe
riuscito ad arrivare prima di lei. Si infilò
giaccone e si mise la sciarpa, doveva affrettarsi o per lui sarebbe stata la
fine.
<< Sei in ritardo
>>
<< Lo so >>
<< Bel modo di
trattare gli ospiti che avete >>
<< Non te la
prendere dai, infondo sono qui no? >>
Temari non parve
convinta, ma decise che era troppo stanca anche solo per ribattere. Il viaggio
era stato faticoso, e non aveva per niente voglia di
litigare. L’unica cosa che voleva era trovarsi un posto dove alloggiare e
potersi riscaldare.
<< Shikamaru?
>>
<< Uhm >>
<< Vuoi farti
perdonare? >>
<< Non ho niente da
farmi perdonare >>
<< Sei arrivato
tardi >>
<< Che seccatura che sei
>> sbuffò infine lui
Temari sorrise, sapeva
come farlo cedere.
<< Ho bisogno che
mi accompagni in un posto, ho dimenticato una cosa a
Suna, e siccome qui fa molto freddo ne ho bisogno >>
<< Ma cosa ti devi comprare? >>
<< Lo vedrai…andiamo? >>
E il ninja non poté fare a meno di seguirla.
Da quanto tempo erano lì
dentro? Mezz’ora? No, forse un’ora. Non ne poteva più. Perché
Temari non sceglieva semplicemente qualcosa? Forse era un suo modo per
fargliela pagare per essere arrivato tardi? Conoscendola avrebbe potuto essere
qualsiasi cosa.
Si tolse la sciarpa, in
quel locale il riscaldamento era altissimo, sentiva il viso in fiamme. Avrebbe
pagato oro pur di non trovarsi lì in quel momento. Voleva solo tornarsene a
casa, nel suo amato letto caldo e farsi una di quelle dormite che rigenerano le persone una volta sveglie. E invece si
ritrovava qui, in questo stupido negozio di abbigliamento,
ad accompagnare una seccatura a comprarsi una cosa che non aveva ancora capito
cosa fosse.
Cominciò a girare per
tutto il locale; piano si avvicinò verso la ragazza che lo aveva trascinato in quell’”inferno”.
<< Ne hai ancora
per molto? >> chiese cercando di sembrare il più calmo
possibile.
<< Hai fretta per
caso? >> rispose lei mentre si rigirava tra le
mani un para orecchie viola.
<< Sono stanco,
stamattina mi sono svegliato presto, ho bisogno di riposare e fino a quando sto
qui dentro non posso >>.
<< Sai, anche io
sono stanca, per tua informazione ho fatto un viaggio di tre giorni. Anche io
ho bisogno di riposo >>
<< Allora mi chiedo
cosa ci fai ancora qui se devi riposare >>
<< Mi serve un para orecchie, il mio l’ho dimenticato a Suna >>
<< Non ne puoi
proprio farne a meno? Tanto starai qui pochi giorni, tornerai a casa presto
>>
Temari rimase un po’
ferita da quelle parole. È vero, era venuta solo per
quella commissione che le aveva affidato Gaara: consegnare il regalo all’Hokage
e tornare a casa. Però aveva confidato almeno che lui
le chiedesse di stare lì, anche solo per partecipare alla festa in onore di
Tsunade. Ma evidentemente si sbagliava. Delusa, si
voltò verso di lui.
<< Sai, hai ragione. Non credo mi servirà dato che me ne andrò subito dopo aver svolto il mio dovere >> e
dicendo questo posò ciò che aveva tra le mani e uscì velocemente dal negozio.
Shikamaru rimase lì,
incredulo, cercando di capire cosa avesse veramente sbagliata
stavolta. Gettò un’occhiata a ciò che aveva tra le mani Temari pochi minuti
prima: un para orecchie azzurro. Sorrise.
<< Una camera
singola per una notte >>
<< Si signorina, può lasciarmi il nome? >>
<< Temari Sabaku No
>>
<< Va bene, abbiamo
una camera disponibile, la 111, fra un paio d’ore >>
<< Ok, grazie
mille. Posso lasciare qui le valige? >>
<< Si, le può lasciare pure nella hall. Le porteremo nella sua
camera appena pronta >>
Dicendo questo aveva
lasciato lì i suoi bagagli e si diresse fuori dall’albergo.
Adesso le rimaneva da consegnare il regalo a Tsunade.
Iniziò ad incamminarsi
per le vie di Konoha. L’inverno in quel paese era particolarmente rigido, c’era
un leggero strato di neve che ricopriva i tetti delle case, e ai lati della
strada si vedeva la neve accumulata, alcuni bambini che giocavano tirandosela
addosso, ridendo e scherzando.
Un brivido freddo la
colse, affrettò il passo, prima sarebbe arrivata,
prima avrebbe finito e sarebbe potuta andare a riscaldarsi nella sua camera
d’albergo.
<< Ehi seccatura
>>
Temari si fermò, ma non
si voltò, era impossibile non riconoscere quella voce così irritante, ma di cui non ne poteva proprio fare a meno.
<< Cosa c’è Shikamaru? >> chiese.
<< Hai dimenticato
una cosa >>
Non ebbe neanche il tempo
di chiedere cosa che si ritrovò qualcosa premuto sulle orecchie.
<< Non voglio certo
che tu prenda freddo >> sbuffò mentre un po’ di
vapore gli usciva dalla bocca.
Temari si volse
totalmente e sorrise. Ecco ciò che la stupiva di lui.
Per quanto riusciva a irritarla con le sue parole, poi
bastava un semplice gesto per farsi perdonare.
<< Grazie >>
gli rispose mentre gli accarezzava le guance rosse e
fredde.
<< Scusami per
prima, sono stato scortese >>
<< Si, lo sei stato
>>
<< Non volevo
offenderti >>
<< Non mi hai
offeso, mi hai ferita, pensavo che…>> si fermò
un attimo, come dirgli che avrebbe voluto che le chiedesse di restare per
qualche giorno? << lascia stare ok? Dimentica tutto
>> e dicendo questo fece per andarsene.
<< Ehi >> la
richiamò lui prendendola per un polso e voltandola lentamente << non ti
ho chiesto di rimanere perché l’ultima volta hai rifiutato
>> concluse lui un po’ deluso.
<< Chi ti dice che
avrei rifiutato anche stavolta? >>
Shikamaru la fissò
nuovamente negli occhi.
<< Chi mi dice che
accetterai? >>
<< Se non me lo chiedi non lo saprai mai no? >>
Il ragazzo sorrise.
<< Temari? >>
<< Si? >>
<< Ti va di
rimanere qualche giorno in più qui a Konoha con me? >>
<< Certamente, ma
prima devo disdire la prenotazione dell’albergo >>
<< Già fatto, prima
di venirti incontro sono passato di là >>
<< Come sapevi in
che albergo ero? >>
<< Cara Sabaku,
dimentichi che sono il ninja più intelligente di tutto
il villaggio >> disse cingendole i fianchi con un braccio.
<< Si, e anche il
più modesto >> rispose lei appoggiandogli la testa su una spalla.
<< Dovrei andare
dall’Hokage, a consegnarle il regalo >>
<< Ci andrai dopo,
hai cose più importanti da fare ora >>
<< Davvero? E cosa scusa? >>
<< Mia madre muore
dalla voglia di rivederti >> concluse lui baciandole una guancia fredda.
Fine
Note: Salve
a tutti ^_^. Volevo precisare alcune cosette post lettura.
Volevo augurare a Flavia
(alias Shatzy
qui su Efp) un buon compleanno (ancora! XD). Sperando che
questa piccola storia possa strapparle un sorriso.
Il racconto si basa su
un’immagine che ho trovato navigando nel web (vedi sopra).
Per quanto riguarda il
tema freddo - Konoha: anche se Kishimoto non ne ha mai parlato, penso che le
stagioni si alternino anche nel mondo di Naurto, perciò, sono convinta che
anche loro abbiano dei giorni invernali ed estivi.
Ultima cosa: un
ringraziamento particolare va a Lely, che mi ha aiutato a rendere
leggibile questa storia XD. La nottata di ieri non se la scorda nessuno XD. Grazie
ancora (_ _)
Ringrazio in anticipo chi
leggerà e/o commenterà. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate
XD.