Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: valy88    09/12/2008    4 recensioni
<< Sei in ritardo >>
<< Lo so >>
<< Bel modo di trattare gli ospiti che avete >>
<< Non te la prendere dai, infondo sono qui no? >>

[Dedicata a Shatzy per il suo compleanno. Auguri ^_^]
(ShikaTema)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Hai preso la sciarpa

Desclaimers: i personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, bensì al legittimo proprietario.

 

Winter Day

 

Dedicata a Flavia

Perchè le voglio bene e

con l'augurio che possa passare un felice compleanno.

Image Hosted by ImageShack.us

 

 

Deserto di Suna

 

<< Hai preso la sciarpa? >>

<< Si >>

<< I guanti? >>

<< Si >>

<< Il berretto? >>

Spazientita, la ragazza si voltò verso il fratello.

<< Kankuro? >>

<< Si? >>

<< Smettila >> concluse lei tornando ad occuparsi del suo bagaglio.

Il ragazzo s’incupì. Non capiva il comportamento di Temari; cosa c’era di sbagliato nel preoccuparsi per la propria sorella? D’altronde si stava preparando per affrontare un viaggio, in un paese non proprio vicino e per giunta in una stagione fredda. Era normale che stesse in ansia per lei.

<< Temari? >>

<< Dimmi Kankuro >> rispose la ragazza cercando di mantenere la calma. Continuava a ripetersi a sé stessa che quel ragazzo che aveva di fronte era suo fratello, non poteva di certo volergli male. Però questo suo lato così opprimente, stava cominciando ad innervosirla.

<< Quanto starai via? >>

<< Te l’ho già detto, non lo so di preciso. Credo un paio di giorni, forse di più. Dipende anche da come sarà il tempo, se sarà possibile affrontare un viaggio >>

<< Ma che motivo c’è di stare via più di un giorno? Devi solamente consegnare il regalo all’Hokage per il suo compleanno, Gaara ti ha dato quest’incarico >>

<< Kankuro davvero, apprezzo questa tua preoccupazione, ma non credi di stare esagerando? Non sto andando in guerra, e neanche in un paese straniero. Sto andando a Konoha! >> esclamò spazientita.

<< È quello che mi preoccupa. Ti hanno per caso ti hanno detto chi ti accoglierà? >>

<< No >> mentì. In realtà lo sapeva, ma di certo questo non avrebbe fatto piacere a suo fratello. Se Kankuro avesse saputo che proprio Shikamaru sarebbe venuto ad accoglierla, non si sarebbe fatto alcuno scrupolo e sarebbe partito anche lui.

La Kunoichi finì di preparare il bagaglio. L’indomani sarebbe partita all’alba, le aspettavano tre giorni di viaggio intenso. Fece un piccolo riepilogo di tutto ciò che aveva messo nella valigia.

<< Credo di aver preso tutto. Al massimo mi farò un giro per Konoha >>

<< Sei sicura che non vuoi nemmeno un po’ di compagnia durante il viaggio? >> le chiese speranzoso il ragazzo.

<< No >> ma non poté fare a meno di sorridere dentro di sé, quel lato di Kankuro così protettivo non poteva nascondere che, in fondo, le faceva piacere. Da quando la sua famiglia si era “normalizzata”, le cose procedevano

piuttosto bene. Certo non c’erano quelle grandi effusioni tipiche di un normale nucleo famigliare, però si sostenevano a vicenda. Se uno dei tre avesse avuto bisogno si sarebbero aiutati.

<< Allora ti auguro buona notte Temari e buon viaggio >> sorrise infine il ragazzo.

<< Grazie Kankuro, buona notte anche a te >> rispose lei scompigliandogli un po’ i capelli.

Dicendo questo richiuse la porta davanti a sé.

 

 

Ormai era in viaggio già da qualche ora. Nonostante il sole fosse già alto nel cielo, il vento freddo non aveva cessato di soffiare. Si era allontanata di molto dal deserto, e la temperatura tipicamente invernale cominciò a farsi sentire sul serio.

Si fermò per un breve riposo, nonostante il suo passo fosse leggermente rallentato per via dei bagagli; aveva

guadagnato un buon margine, quindi era in perfetto orario.

Posò le valige per terra e un’altra folata di vento gelido la colpì, decise quindi di coprirsi meglio; per cui si mise i guanti e strinse meglio la sciarpa che aveva al collo. Frugò ancora nella borsa in cerca del copri orecchie, era sicura di averlo preso.

- Ma dove l’ho messo? – pensò tra sé e sé la ragazza, continuando a cercare nella sua borsa da viaggio – ero sicurissima di averlo preso, ma perché Kankuro non mi ha chiesto quello durante il suo interrogatorio? – si fermò e si guardò intorno. Stava attraversando la foresta, e la prossima città sarebbe stata Konoha, la sua meta, per cui avrebbe dovuto rinunciare al para orecchie, ma si appuntò mentalmente che, appena arrivata al villaggio della Foglia, la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata andare in uno di quei negozi e comprarsene uno nuovo. Il clima a Konoha, di giorno, sarebbe stato sicuramente più freddo di quello di Suna, per cui il para orecchie sarebbe stato più che utile.

Il viaggio era proseguito senza troppi intoppi; certo il freddo, piano piano che si avvicinava verso la città di Konoha aumentava, ma riusciva lo stesso a sopportarlo, d’altronde c’era abituata, infatti è conosciuto a tutti che, durante la notte, la temperatura del deserto si abbassa di molti gradi.

 

 

<< Shikamaru >>

Il ninja sentendosi chiamare si voltò.

<< Oh, ciao Naruto >> rispose continuando a sorseggiare il thè caldo che aveva davanti. Quella mattina era particolarmente più fredda del solito.

<< Ciao. Che ci fai qui? Pensavo fossi a ricevere Temari, se non sbaglio arrivava proprio oggi >>

Il ragazzo moro tornò a fissare la propria tazza.

<< Si dovrei, ma ho preferito rimanermene qui, al caldo, anziché stare là al freddo e al gelo >>

<< Sai che l’Hokage non sarà contenta di questo tuo comportamento? >>

<< Quella non è mai contenta di niente, se vuole seccarmi un modo lo trova comunque, anche se lavorassi nella maniera più preciso possibile >>

<< E con Temari come la metti? >> chiese ancora il ninja biondo.

Ecco. A questo Shikamaru non aveva minimamente pensato. Ok, sarebbe riuscito a sfuggire alle urla di Tsunade, di quello era perfettamente sicuro. Ma scappare da quelle di lei,beh non sarebbe stato altrettanto facile, dato che lei, l’avrebbe seguito in capo al mondo pur di fargliela pagare. Perciò decise che era meglio affrontare il freddo che la furia di Temari.

Finì velocemente il suo thè ormai freddo, guardò l’ora, se si sbrigava, forse sarebbe riuscito ad arrivare prima di lei. Si infilò giaccone e si mise la sciarpa, doveva affrettarsi o per lui sarebbe stata la fine.

 

 

<< Sei in ritardo >>

<< Lo so >>

<< Bel modo di trattare gli ospiti che avete >>

<< Non te la prendere dai, infondo sono qui no? >>

Temari non parve convinta, ma decise che era troppo stanca anche solo per ribattere. Il viaggio era stato faticoso, e non aveva per niente voglia di litigare. L’unica cosa che voleva era trovarsi un posto dove alloggiare e potersi riscaldare.

<< Shikamaru? >>

<< Uhm >>

<< Vuoi farti perdonare? >>

<< Non ho niente da farmi perdonare >>

<< Sei arrivato tardi >>

 << Che seccatura che sei >> sbuffò infine lui

Temari sorrise, sapeva come farlo cedere.

<< Ho bisogno che mi accompagni in un posto, ho dimenticato una cosa a Suna, e siccome qui fa molto freddo ne ho bisogno >>

<< Ma cosa ti devi comprare? >>

<< Lo vedrai…andiamo? >>

E il ninja non poté fare a meno di seguirla.

 

 

Da quanto tempo erano lì dentro? Mezz’ora? No, forse un’ora. Non ne poteva più. Perché Temari non sceglieva semplicemente qualcosa? Forse era un suo modo per fargliela pagare per essere arrivato tardi? Conoscendola avrebbe potuto essere qualsiasi cosa.

Si tolse la sciarpa, in quel locale il riscaldamento era altissimo, sentiva il viso in fiamme. Avrebbe pagato oro pur di non trovarsi lì in quel momento. Voleva solo tornarsene a casa, nel suo amato letto caldo e farsi una di quelle dormite che rigenerano le persone una volta sveglie. E invece si ritrovava qui, in questo stupido negozio di abbigliamento, ad accompagnare una seccatura a comprarsi una cosa che non aveva ancora capito cosa fosse.

Cominciò a girare per tutto il locale; piano si avvicinò verso la ragazza che lo aveva trascinato in quell’”inferno”.

<< Ne hai ancora per molto? >> chiese cercando di sembrare il più calmo possibile.

<< Hai fretta per caso? >> rispose lei mentre si rigirava tra le mani un para orecchie viola.

<< Sono stanco, stamattina mi sono svegliato presto, ho bisogno di riposare e fino a quando sto qui dentro non posso >>.

<< Sai, anche io sono stanca, per tua informazione ho fatto un viaggio di tre giorni. Anche io ho bisogno di riposo >>

<< Allora mi chiedo cosa ci fai ancora qui se devi riposare >>

<< Mi serve un para orecchie, il mio l’ho dimenticato a Suna >>

<< Non ne puoi proprio farne a meno? Tanto starai qui pochi giorni, tornerai a casa presto >>

Temari rimase un po’ ferita da quelle parole. È vero, era venuta solo per quella commissione che le aveva affidato Gaara: consegnare il regalo all’Hokage e tornare a casa. Però aveva confidato almeno che lui le chiedesse di stare lì, anche solo per partecipare alla festa in onore di Tsunade. Ma evidentemente si sbagliava. Delusa, si voltò verso di lui.

<< Sai, hai ragione. Non credo mi servirà dato che me ne andrò subito dopo aver svolto il mio dovere >> e dicendo questo posò ciò che aveva tra le mani e uscì velocemente dal negozio.

Shikamaru rimase lì, incredulo, cercando di capire cosa avesse veramente sbagliata stavolta. Gettò un’occhiata a ciò che aveva tra le mani Temari pochi minuti prima: un para orecchie azzurro. Sorrise.

 

 

<< Una camera singola per una notte >>

<< Si signorina, può lasciarmi il nome? >>

<< Temari Sabaku No >>

<< Va bene, abbiamo una camera disponibile, la 111, fra un paio d’ore >>

<< Ok, grazie mille. Posso lasciare qui le valige? >>

<< Si, le può lasciare pure nella hall. Le porteremo nella sua camera appena pronta >>

Dicendo questo aveva lasciato lì i suoi bagagli e si diresse fuori dall’albergo. Adesso le rimaneva da consegnare il regalo a Tsunade.

Iniziò ad incamminarsi per le vie di Konoha. L’inverno in quel paese era particolarmente rigido, c’era un leggero strato di neve che ricopriva i tetti delle case, e ai lati della strada si vedeva la neve accumulata, alcuni bambini che giocavano tirandosela addosso, ridendo e scherzando.

Un brivido freddo la colse, affrettò il passo, prima sarebbe arrivata, prima avrebbe finito e sarebbe potuta andare a riscaldarsi nella sua camera d’albergo.

<< Ehi seccatura >>

Temari si fermò, ma non si voltò, era impossibile non riconoscere quella voce così irritante, ma di cui non ne poteva proprio fare a meno.

<< Cosa c’è Shikamaru? >> chiese.

<< Hai dimenticato una cosa >>

Non ebbe neanche il tempo di chiedere cosa che si ritrovò qualcosa premuto sulle orecchie.

<< Non voglio certo che tu prenda freddo >> sbuffò mentre un po’ di vapore gli usciva dalla bocca.

Temari si volse totalmente e sorrise. Ecco ciò che la stupiva di lui. Per quanto riusciva a irritarla con le sue parole, poi bastava un semplice gesto per farsi perdonare.

<< Grazie >> gli rispose mentre gli accarezzava le guance rosse e fredde.

<< Scusami per prima, sono stato scortese >>

<< Si, lo sei stato >>

<< Non volevo offenderti >>

<< Non mi hai offeso, mi hai ferita, pensavo che…>> si fermò un attimo, come dirgli che avrebbe voluto che le chiedesse di restare per qualche giorno? << lascia stare ok? Dimentica    tutto >> e dicendo questo fece per andarsene.

<< Ehi >> la richiamò lui prendendola per un polso e voltandola lentamente << non ti ho chiesto di rimanere perché l’ultima volta hai rifiutato >> concluse lui un po’ deluso.

<< Chi ti dice che avrei rifiutato anche stavolta? >>

Shikamaru la fissò nuovamente negli occhi.

<< Chi mi dice che accetterai? >>

<< Se non me lo chiedi non lo saprai mai no? >>

Il ragazzo sorrise.

<< Temari? >>

<< Si? >>

<< Ti va di rimanere qualche giorno in più qui a Konoha con me? >>

<< Certamente, ma prima devo disdire la prenotazione dell’albergo >>

<< Già fatto, prima di venirti incontro sono passato di là >>

<< Come sapevi in che albergo ero? >>

<< Cara Sabaku, dimentichi che sono il ninja più intelligente di tutto il villaggio >> disse cingendole i fianchi con un braccio.

<< Si, e anche il più modesto >> rispose lei appoggiandogli la testa su una spalla.

<< Dovrei andare dall’Hokage, a consegnarle il regalo >>

<< Ci andrai dopo, hai cose più importanti da fare ora >>

<< Davvero? E cosa scusa? >>

<< Mia madre muore dalla voglia di rivederti >> concluse lui baciandole una guancia fredda.

 

 

 

 

Fine

 

 

 

Note: Salve a tutti ^_^. Volevo precisare alcune cosette post lettura.

Volevo augurare a Flavia (alias Shatzy qui su Efp) un buon compleanno (ancora! XD). Sperando che questa piccola storia possa strapparle un sorriso.

Il racconto si basa su un’immagine che ho trovato navigando nel web (vedi sopra).

Per quanto riguarda il tema freddo - Konoha: anche se Kishimoto non ne ha mai parlato, penso che le stagioni si alternino anche nel mondo di Naurto, perciò, sono convinta che anche loro abbiano dei giorni invernali ed estivi.

Ultima cosa: un ringraziamento particolare va a Lely, che mi ha aiutato a rendere leggibile questa storia XD. La nottata di ieri non se la scorda nessuno XD. Grazie ancora (_ _)

 

Ringrazio in anticipo chi leggerà e/o commenterà. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate XD.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: valy88