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Autore: VioletP_    28/02/2015    0 recensioni
[Crash Bandicoot]
Cortex è il dominatore delle tre isole, Crash, Coco, Aku Aku e i loro alleati sono ricercati.
Dopo essersi introdotto nelle truppe di Cortex, Crash capisce come distruggere Cortex, solo che viene a sapere che sua sorella e Aku Aku stanno per essere giustiziati.
“Il futuro è una gara, una gara tra l’istruzione e la catastrofe”
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Moulin Cortex

Le onde del mare bagnavano la sabbia, mentre la luna risplendeva sulla superfice piatta del mare blu.
Un piccolo insetto di metallo avanzò fino davanti ad un locale, poi perlustrò la zona con un raggio rosa, e infine esplose.
Coco tirò dalla tasca un palmare e controllò ciò che la cimice aveva inviato sull’oggetto. Il campo era libero, e le telecamere erano spente.
La giovane bandicoot decise comunque di indossare una parrucca rosa per evitare di farsi riconoscere.
Aprì la porta facendo suonare un campanellino metallico, non la notò nessuno, dato che i clienti erano presi a bere i loro drink e a vedere lo spettacolo che delle ragazze stavano offrendo loro. Si guardò intorno, sperando che nessuno la riconoscesse. Si avvicinò al palco,  in prima fila c’era Cortex, e sfortunatamente l’unico posto libero era proprio quello accanto al suo.
Si sentì a disagio, dato che c’era un pubblico principalmente maschile, quindi si allontanò e andò a sedersi sul bancone.
“Ehilà Coco.”
Una voce suadente e sensuale le fece alzare lo sguardo. Tawna Bandicoot era davanti a lei in tutta la sua altezza e le sue generose forme.
“Tawna, non dovresti esibirti?” chiese la ragazza, in un sussurro.
“Ho finito il mio numero prima. Ora mi hanno dato il cambio.” Disse, poggiando il gomito sul bancone. Coco la guardò meglio, effettivamente indossava ancora l’abito che indossavano le altre ballerine, e al collo aveva un boa rosso.
“Senti, come hai fatto a riconoscermi?” chiese, guardandola. La bandicoot più alta rise.
“Scusa, non è che mettendoti una parrucca rosa diventi automaticamente irriconoscibile. Solo che mi stupisco del fatto che sei venuta qui. Sei passata all’altra sponda?” chiese con il suo odiosissimo cinismo. Coco denegò.
“Ho bisogno di un favore. Tu e Pinstripe Potoroo state ancora insieme?” chiese la giovane bandicoot, guardandosi intorno con nervosismo.
“No, ci siamo lasciati da secoli. Come mai?” disse, sedendosi sul bancone, mostrando a Coco il suo fondoschiena.
“Per prima cosa, scendi, che non mi interessa vedere il tuo sedere!”
Tawna scese.
“Seconda cosa, ho bisogno che qualcuno introduca Crash nelle truppe robotiche di Cortex.” Disse Coco.
“Ah. Be’, se vuoi posso introdurre io Crash nelle truppe del mio piccolo nano malefico preferito.” Disse Tawna, giocherellando con una ciocca di capelli biondi.
“Grazie, mi faresti un favore enorme!” disse con la voglia di andarle in contro per abbracciarla.
“Solo che Crash non somiglia neanche lontanamente ad un robot.” Disse Tawna, continuando a giocherellare con la ciocca di capelli. Coco sorrise e le fece segno di seguirla.
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Il vento scompigliò i capelli di entrambe, Coco inspirò l’aria salmastra del mare, poi fischiò. Un droide bianco e lucido uscì da un cespuglio. Salutò timidamente Tawna con la mano, emettendo dei cigolii meccanici.
“Ti presento ‘Robo-Bandicoot!’ che ne dici?”  chiese Coco, indicando con entrambe le mani Crash.
“Ehm, originale, davvero. Peccato che i droidi sappiano parlare.” Disse Tawna, toccando il materiale robotico di cui era composto Crash.
“Infatti lui sa parlare. Crash, ho modificato l’oggettino che ti permette di parlare, ora avrai una voce più meccanica. Una voce simile a quella di Courtney Gears.”  Disse Coco. Crash iniziò a cantare una canzoncina della cantante, beccandosi un’occhiataccia da Tawna, che non gradiva affatto la sua voce meccanica.
“Ok, perfetto. Bene, Crash, o meglio CB-1996-ND…” disse Tawna, guardando Crash e Coco.
I due sgranarono gli occhi.
“E’ scritto qui. Il robot da cui avete preso i pezzi si chiamava CB-1996-ND. Comunque sia, il locale chiude tra poco, tu verrai con me.”
“Buona fortuna, Crash! Comunque i pezzi del robot...”
"Sì sì, non mi importa. Ora vattene prima che esca Cortex." disse Tawna, seccata. Coco abbracciò suo fratello, che ricambiò, anche se con estrema difficoltà per via delle braccia metalliche.
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Tawna e Crash erano rimasti da soli sulla spiaggia, erano entrambi seduti e fissavano il mare, perdendosi nei loro pensieri.
Tawna si tolse le scarpe e affondò i suoi piedi nella sabbia, lasciando che l’acqua glieli bagnasse. Crash invece era dietro di lei, non si avvicinava per paura che l’acqua rovinasse la sua “armatura”. Tawna prese il boa che aveva intorno al collo e lo gettò in acqua, poi sospirò.
“Cosa c’è?” chiese Crash con la sua voce meccanica. Tawna si voltò verso di lui.
“Niente. Ora andiamo, prima che Cortex ci scopra.”  Rispose con il suo solito tono sensuale e caldo.
Crash tornò davanti alla porta sul retro e si gettò a terra, Tawna invece tolse la sabbia dalle scarpe e le indossò, poi entrò nel locale.
Cortex era seduto davanti al bancone, fortuna che c’era anche Amber-una sua amica- a darle una mano con i clienti, altrimenti sarebbe rimasta fregata.
“Amber, dovrei parlare col capo.” Disse all’amica dai capelli viola, che sorrise e la lasciò da sola con Cortex, che stava sorseggiando la sua bevanda preferita.
“Capo, qui  fuori c’è un droide in pessime condizioni. Venga a vedere.”
Cortex si alzò barcollando, Tawna lo prese in braccio-data la loro differenza di altezza- e lo portò fuori, dove giaceva CB-1996-ND.
“Portalo al dirigibile, ic! E ic…fatti trovare in camera mia che devo parlarti, ic.” Disse Cortex tra un singhiozzo e l’altro. Tawna aiutò Crash a rialzarsi e lo portò verso la corda che teneva il dirigibile attaccato a terra. Prese il cellulare e schiacciò un tasto, quindi una scala di corde si calò dall’alto, permettendo ai due di salire.
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Il dirigibile era interamente viola, viola come una prugna. Tawna si guardò intorno con disgusto, quindi quando vide Nina le si avvicinò. La ragazza era davanti al pc ed era su Webook.
“Nina.”
La mora si voltò.
“Cosa vuoi?” chiese acida, tornando al suo pc.
“Dove lo metto questo?” chiese, indicando il robot.
“Dimmi la sigla.”
“CB-1996-ND”
“Mettilo nell’ala est del dirigibile. Ovviamente con ala est non intendo dire la vera ala.”
Tawna abbandonò la stanza e andò dove Nina le aveva detto di andare, quindi guardò ogni cella in cui era scritta la sigla dei robot, e quando trovò la sigla appartenente a Crash, lo lascio lì, scoccandogli prima un bacio sulla guancia metallica.
“Ciao ciao.” Disse, uscendo.



Angolo Autrice:
 Nel capitolo ci sono riferimenti a Courtney Gears(parodia di Britney Spears) di Ratchet e Clank.
   
 
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