28/02/2015
0 recensioniSylvia's Restaurant.
"Harry , come hai detto che si chiama questo fottuto ristorante?" Sbuffa spazientito Louis mentre vaga a vuoto per le strade di Harlem da circ mezz'ora in cerca di questo posto che "amore, me lo hanno consigliato degli amici, si mangia davvero bene e possiamo stare un po' tranquilli" aveva detto il suo fidanzato qualche settimana prima , quando avevano programmato questo week end a New York per godersi qualche giorno di pausa ed in completa segretezza. Così il riccio con quegli occhioni enormi ai quali Louis proprio non sapeva dire di no, si era messo in cerca di qualche posto carino e appartato per poter passare del tempo insieme senza creare inutile scompiglio e con entusiasmo aveva mostrato tutto all'altro che onestamente non provava interesse per tutte le interessanti opzioni che la grande mela offriva poichè desiderava solo passare del tempo col suo fidanzato dopo tanto tempo.
"Amore, Sylvia's Restaurant. Se andassi un po' più piano, riuscirei a leggere almeno in che via ci troviamo." Controbatte il riccio incrociando le braccia al petto. " Non pensare che io possa organizzare qualcosa per te ma più, da oggi in poi." Afferma ancora mettendo su un adorabile broncio che fa sorridere Louis, il quale istintivamente porta una mano sulla coscia del fidanzato accarezzandola piano. "Dai, dammi un bacio." Dice sporgendosi verso Harry che fa finta di niente , arrotolandosi una ciocca attorno alle dita affusolate. Subito dopo però scoppia a ridere e poggia le labbra su quelle di Louis che per un secondo perde il controllo dell'auto.
"Dai fenomeno, guida che è meglio!" Afferma il riccio ridacchiando mentre Louis gli fa la linguaccia.
"Ripetimi l'indirizzo cretino." Dice poi il più grande , guardandosi attorno.
" 328 Malcom X Boulevard." Ripete a memoria ormai l'altro per poi sussultare improvvisamente. "Louis! Eccolo!" Esclama battendo le mani, indicando al fidanzato un posto dove parcheggiare.
"Mi hanno detto che questo posto fa delle frittelle eccezionali!" Continua entusiasta il più piccolo mentre Louis lo ascolta semplicemente mentre entrano nel tanto agognato locale. "Prendi tutte le frittelle che vuoi!" Risponde facendo ridere l'altro che con uno slancio si fa spazio nella sala , ancora mezza vuota.
Una cameriera di mezz'età si avvicina a noi con un sorriso affabile e leggermente imbarazzato.
"Styles?"Chiede facendoci annuire. "Venite, vi abbiamo riservato un posto nella sala che lasciamo a coloro che vogliono stare un po' tranquilli." Spiega , gesticolando veramente molto e rischiando di rovesciare più volte la brocca d'acqua che tiene tra le mani.
"Grazie" Mormora Louis, sorridendole appena. "Mi scuso se c'è un po' di confusione. Ma stasera ci sono molte famiglie." Continua lei, facendo letteralmente accendere lo sguardo del copagno. "Oh, io amo i bambini!" Esclama con l'entusiasmo di un ragazzino e facendo ridacchiare le signora che lascia una pacca sulla sua spalla, sorridendogli amichevolmente.
Ancora quella capacità di tranquillizzare e mettere a proprio agio chiunque, Harry aveva quel talento naturale che sembrava un dono agli occhi di Louis che al contrario, anche involontariamente riusciva a innervosire chiunque.
"Seguitemi." Dice allora, conducendo i due in una sala leggermente più piccola, ma arredata allo stesso modo della precedente, con un leggero viola alle pareti ,fiori ovunque e un arredamento in legno che dà l'impressione di trovarsi in una vecchia casa.
Come preannunciato dalla cameriera, la sala è leggermente più rumorosa e c'è qualche bambino che scorrazza tra i tavoli, probabilmente senza la voglia di mangiare ciò che è stato ordinato da i propri genitori. Ma in realtà il caos non è spiacevole. I tavoli occupati sono pochi e la discrezione tra i presenti fa da padrone.
"Spero gradiate la nostra cucina, con permesso." Afferma allora la donna, allontanandosi da noi.
Harry sorride appena, mentre prende posto davanti all'altro . "Allora che te ne pare?" Chiede esitante. "Sembra un bel posto , amore." Afferma il liscio mentre lui annuisce d'accordo. "Non vedevo l'ora di passare un po' di tempo con te." Ammette poi il più grande facendo arrossire come sempre il suo fidanzato che ridacchia tra sè e si sporge per ricevere un bacio.
"GIDEON SCOTT HARRIS BURTKA!" Urla una voce alle spalle del più grande all'improvviso, facendo separare di scatto i due che cercano di capire cosa sia successo.
Un uomo di quarant'anni al massimo, è in piedi accanto ad un tavolo occupato da altre due persone e si rivolge con uno sguardo minaccioso ad un bambino lontano qualche metro da lui , che con la colpevolezza negli occhi si guarda la polpetta che stringe nella manina destra e la camicina bianca tutta sporca di sugo. Il viso adorabilmente sporco di cibo e assolutamente familiare desta l'attenzione di Harry che percorre la figura del bambino che si avvicina al padre . "Quante volte ti ho detto che quando mangi non puoi scorrazzare in giro?" Ripete ancora mentre si inginocchia davanti a lui e gli pulisce la mano e la faccia dal cibo. Peccato però che quella famiglia, non è una qualunque. La bambina bionda che ridacchia con quello che è l'altro padre, l'uomo accovacciato a terra e il bambino sporco di sugo, non sono una normale famiglia newyorkese. Sono niente di meno che la famiglia Harris Burtka.
"Lou, hai visto chi c'è?" Dice Harry entusiasta girandosi verso Louis che sorride appena, avendo capito a cosa si riferisce. "Dio, non li avevo mai visti tutti insieme." Ammette lui , agitato.
Harry in realtà conosce molto bene quella famiglia e si dà mentalmente dello stupido per non aver subito guardato il volto dell'uomo che ormai seduto di nuovo al suo tavolo parlotta con il marito.
David Burtka e Neil Patrick Harris, sono una vera istituzione per la comunità gay tanto quanto un vero e proprio esempio di vero amore . E si sa, Harry è particolarmente interessato ad entrambe le cose. Senza dimenticare che questa straordinaria coppia ha anche due adorabili gemelli , Gideon e Harper . E ormai tutti sanno quanto il riccio ami i bambini e ne desideri uno.
Louis osserva la faccia estasiata del suo compagno e sorride appena. "Adorabili quelle due pesti eh?" Afferma ,facendo riferimento ai due fratelli che si scambiavano linguacce ridendo.
"Dai, vai a salutarli." Lo incita il più grande mentre Harry ridacchia. " Ma dai, stanno cenando in pace.." Divaga il riccio mentre l'altro lo incita a girarsi, sorridendo.
Harper, girata nella loro direzione, agita la manina sorridendo e facendo istintivamente posare lo sguardo di Neil su di loro, curioso di capire chi la bambina stesse guardando. Anche lui sorride nella loro direzione, allora finalmente Harry prende il coraggio di alzarsi e si avvicina al loro tavolo , mentre Louis lo segue qualche passo più dietro.
"Ehm..scusate non volevo disturbarvi." Ammette il riccio leggermente imbarazzato mentre gli occhi di tutta quella splendida famiglia sono puntati su di loro.
"Ciao Harry." Afferma David, sorridendogli."Scusate se vi stiamo disturbando, stasera questi due sono ingestibili." Ammette dispiaciuto poi, mentre il più piccolo si appresta a scuotere la testa.
"No assolutamente! Sono adorabili." Ribatte . " Volevo solo salutarvi, si insomma .." Si incarta con la parole, poi , facendo intervenire il fidanzato. "Per noi, siete un esempio." Afferma dunque Louis stringendo appena la mano di Harry mentre Neil sorride raggiante. "Oddio, è davvero molto carino da parte vostra.E personalmente sentiamo il vostro nuovo cd a palla, quando siamo a casa!" Dice, facendo arrossire i due.
"Daddy, lui è il mio fidanzato vero?" Interrompe i più grandi Harper attaccandosi alla mano di Louis che scoppia a ridere. "Non dire mai più una cosa del genere , principessa! Mi fai venire un infarto." Ammette Neil facendo ridere tutti.
"Perchè non vi sedete con noi?" Dice allora David, mentre accarezza la mano del marito in modo dolce. " No, insomma non vorremmo disturbarvi.." Dice Harry arrossendo piano , giocando con i suoi anelli. "Ma smettetela, ci servono due paia di mani in più stasera e poi magari possiamo darvi qualche consiglio no?" Dice allora Neil, convicendoci a prendere posto al loro tavolo.
"Allora come mai da queste parti?" Chiede ancora mentre Louis fa le spallucce. " Volevamo qualche giorno di pausa e quindi.." Esordisce mentre loro annuiscono . "Harlem è tranquilla."Dicono in un sincrono che spaventa il più grande ma che gli fa anche scaldare il cuore.
"Non fate caso a queste cose.."Dice David ridendo dello sguardo di adorazione e paura dei due cantanti. "Stiamo insieme da undici anni, ormai è come se pensassimo con una sola testa." Conclude Neil, facendo sorridere forte Harry. " Dio, sembrerò una ragazzina ma il vostro amore è palpabile." Ammette Harry facendo ridere tutti, per quanto sia imbarazzato.
"Non dovrebbe essere sempre così?" Chiede ingenuamente Neil, facendo annuire Louis. " A noi in realtà non risulta così facile, siamo sempre osservati e , si insomma.." Dice poi. "Faccio anche io il fan, dai? Ho letto qualcosa su di voi sui social, ma quando vi ho visti entrare mi è sembrato abbastanza chiaro che stesse insieme." Ammette Neil accarezzando Gideon che si appoggia sul suo petto, come se fosse il posto più sicuro al mondo.
"Io penso che dovremmo portarli a casa,papà. Giocano con me." Dice allora Harper, come se avesse pensato a questo tutto il tempo, facendo irrimediabilmente tutti. "Lo sai che il mio secondo nome è Grace? Sono una principessa. E anche tu lo sei, con quei capelli." Esclama la biondina accarezzando i ricci di Harry che si inclina verso di lei per lasciarla giocare. "Harper." Dice allora David cercando dentro di sè la forza di restare serio. "Eddai daddy, per una volta che abbiamo incontrato un principe e una principessa al ristorante!" Continua ancora la piccola con fare esilarante. "I vostri figli sono eccezionali." Ammette allora Louis facendo illuminare il volto dei due padri , che assumono lo sguardo più fiero esistito al mondo. "Voi ne volete?" Chiede allora David, interessato. "Ci piacerebbe , si. " Dicono immediatamente. "Ormai siamo insieme da cinque anni. Quindi è normale che sia nei nostri progetti." Chiarisce Harry. "Prima credo però che dobbiamo rendere pubblica la nostra relazione, cosa che ormai pensiamo di fare a breve." Dice Louis sicuro facendo scaldare il cuore di Harry. "Che aspettate?" Dice Neil facendo scendere Gideon dalla sedia e lasciandolo libero di andare giocare con la sorella. "Abbiamo opinioni leggermente discordanti sul modo , in realtà." Mormora Harry imbarazzato, ripensando a tutte le discussioni inutili iniziate per questo motivo. "Io ci tengo a dare la notizia con tatto ai nostri fan, vorrei che lo capissero e amassero questa cosa tanto quanto la amo io. Louis odia dover dare conto ad altri, dover regalare l'esclusiva a qualche trasmissione e lasciar loro guadagnare su di noi. " Spiega il ricciolo prendendo per mano l'altro. "Io uscirei da qua dentro prendendolo per mano e amen, chi ci vede saprà che ci amiamo." Ammette facendo ridacchiare Neil. "Voi come avete fatto?" Chiede dunque Harry.
Ed arriva un momento che dura davvero un secondo in cui i due mariti si guardano e pare che sia scomparso il mondo. Si danno un leggerissimo bacio che imbarazza Harry e Louis , facendoli sentire piccoli e indifesi nei confronti di un amore così pieno e consapevole.
"Attorno a noi non si era creato tutto lo scalpore che purtroppo nel tempo si è formato attorno a voi.." Dice David sinceramente dispiasciuto. "Abbiamo semplicemente iniziato ad essere sempre insieme. Ovunque. Party, per strada, a cena, a casa. Ovunque e così le persone hanno capito. Ovviamente per mettere a tacere tutto abbiamo utilizzato un comunicato stampa." Ammette Neil leggermente infastidito dal ricordo di una forzata trovata pubblica per mettere a conoscenza le persone di aver trovato l'amore della sua vita.
"Non lo amerete. Sono sincero." Ammette David. "Qualunque sia il modo. Ma niente è paragonabile alla sensazione di libertà." Conclude convincendo a pieno i due.
"Rendetelo il più possibile confidenziale e personale. Io penso che alle vostre fan basti anche un video fatto da voi, in casa vostra . Si sentiranno più vicine a voi." Propone David ,trovando il favore di tutti.
E in realtà Louis e Harry trovano facile passare quella serata con quella che pare essere la famiglia perfetta, con quei bambini che sono adorabili e non potevano essere più fortunati di essere nati in una famiglia piena zeppa d'amore , capace di riempire ogni cosa.
Quell'incontro li aveva rasserenati sul loro futuro, mostrandogli che le incomprensioni e i litigi erano parte di qualsiasi realtà, che le difficoltà sarebbero si avvenute, ma sarebbero anche state superate con la forza dell'amore che provavano fra loro.
"Allora ragazzi, quando siete in zona venite a trovarci, che vi lasciamo una serata queste due pesti." Dice David sussurrando per non svegliare Gideon piacevolmente addormentato tra le sue braccia. Mentre Neil accarezza la schiena di Harper anche lei pronta per cedere al sonno.
" Grazie ragazzi." Dice ancora Harry sorridendo verso di loro mentre si allontanano.
Un sospiro profondo esce dalla bocca di entrambi, che silenziosamente si dirigono verso la loro auto.
"Magari quando siamo stufi del mondo e vogliamo crearci una famiglia, potremmo trasferirci ad Harlem." Propone Harry.
"Si, potremmo." Risponde Louis sorridendogli luminoso.