PROLOGO

 
 



Pov. Kurt
 
 
Il preside ci aveva convocati tutti in palestra quella mattina per una ragione a noi sconosciuta. Si era limitato ad urlarci nelle orecchie a pieni polmoni attraverso il microfono nel suo ufficio: “DOMANI MATTINA RIUNIONE IN PALESTRA ALLE NOVE PRECISE! TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E TUTTI GLI ALUNNI DEVONO PRESENTARSI PER UN ANNUNCIO DI VITALE IMPORTANZA! BUONA GIORNATA!”.
 
- Pensi di andarci? – mi aveva chiesto Blaine subito dopo l’annuncio mentre ci dirigevamo entrambi ai nostri armadietti per posare i libri prima di andare a casa - Io credo di rimanere beatamente nel letto domani mattina visto che c’è questa “riunione importantissima”. È probabile che faremo solo la prima ora di lezione per poi passare il resto della giornata in quella puzzolente palestra dove il nostro amatissimo Figgins ci intratterrà con le sue meravigliose doti oratorie -. Ero scoppiato a ridere pensando al preside che si credeva Cicerone e cercava disperatamente di attirare l’attenzione di qualcuno.
 
Anche se, per essere onesti, probabilmente non si ascoltava neanche lui.
 
- Sì credo di venire. Preferisco lasciarmi i giorni di assenza per quando avrò compiti o interrogazioni importanti – avevo risposto con un mezzo sorrisetto.
 
- Come vuoi, buona rottura di scatole allora! – si era messo a ridere lui. In risposta gli avevo fatto una smorfia.
 
E così mi ero ritrovato in seconda fila vicino a Rachel e Santana alle nove in punto per scoprire che cosa ci fosse di tanto importante. Blaine, come aveva annunciato, non si era affatto presentato.
 
- Prima di tutto vorrei ringraziare voi tutti per essere venuti – aveva cominciato Figgins – poi ringrazierei gentilmente gli alunni che fanno parte della squadra di football e i membri dei Cheerios se la smettessero di attaccare gomme da masticare sugli spalti dove siete seduti ora per una buona convivenza civile all’interno degli ambienti scolastici -. Uno sguardo di orrore pervase l’intera sala e si sentì anche un mezzo urletto.
 
- Bene, detto ciò possiamo passare al vero motivo per cui siete qui –. Seguì un momento di pausa.
 
- Come alcuni di voi sanno, la nostra scuola è gemellata con un’altra che si trova a Beacon Hills, in California, la quale è stata vittima di un terremoto di recente. Fortunatamente non sono stati riportati morti o feriti gravi poiché il sisma non aveva una potenza eccessiva, ma ne aveva abbastanza per danneggiare l’edificio. Ma ora veniamo al nocciolo della questione: dato questo nostro “rapporto di parentela” per così dire, io e il preside della Beacon Hills High School abbiamo deciso di comune accordo che… -.
 
Si sentì la porta aprirsi e chiudersi e il preside si interruppe un momento.
 
E chi altri poteva fare un’entrata così teatrale e in ritardo se non Sebastian Smythe?
 
Tutti i presenti lo guardarono male per aver interrotto il preside proprio sulla parte cruciale del discorso. Il ragazzo si limitò a ghignare e a sedersi al primo posto libero disponibile.
 
- Molto bene, stavo dicendo – continuò Figgins – che io e il preside O’ Brien abbiamo deciso di far studiare qui da noi i loro studenti finchè i lavori alla loro scuola non saranno terminati -.
 
Non appena ebbe finito si levò un brusio generale dall’intera sala.
 
- Oddio ragazzi nuovi! -.
 
- Californiani per giunta! -.
 
- Oh mamma non vedo l’ora! -.
 
- Per me ne approfitteranno solo per fare le povere vittime e farsi trattare da terremotati -.  Quest’ultima voce venne beatamente ignorata dalla maggior parte delle persone, in fondo era stato Azimio a parlare.
 
- Kurt hai sentito? Californiani qui al McKinley! Sarà un sogno! - esclamò tutta eccitata Rachel.
 
- Mmmh carne fresca, si preannuncia interessante! - sghignazzò Santana facendo l’occhiolino a Brittany.
 
Devo dire che anche io avevo la mia buona parte di esaltazione, in fondo non capita tutti i giorni che un sacco di ragazzi nuovi piombino nella tua scuola.
 
- Arriveranno qui a Lima dopodomani, quindi vi pregherei di far trovare loro un’accoglienza degna della William McKinley High School, sono stato abbastanza chiaro? -. Tutti quanti annuimmo.
 
- Bene, per oggi le lezioni possono anche essere sospese - si sentì un “COSA?!” indignato della coach Sylvester - potete tornare a casa -.
 
Si udì un gran rumore di passi e di gente che si alzava (la grazia nel muoversi decisamente non era una caratteristica fondamentale di quella scuola) mentre ci avviavamo tutti quanti all’uscita.
 
Sentii qualcuno urtarmi la spalla per la fretta di andare via.
 
- Ehy stai un po’ attento! - gli urlai contro. Ovviamente tra tutte le persone in quella scuola che potevano venirmi addosso doveva essere proprio…
 
- Oh oh Faccia da Checca, occhio a dove cammini! E soprattutto cerca di non scoppiare subito a piangere non appena arriveranno i nuovi studenti visto che probabilmente la tua già poca autostima avrà un crollo esorbitante -
 
…Sebastian
 
- Smythe sei tu che non guardi mai dove metti i piedi! E piuttosto cerca di non fare la gatta morta con chiunque abbia un pene tra le gambe, non vorrei che pensassero che siamo una scuola di depravati! -.
 
Fece una piccola risata prima di scomparire tra la folla.
 
 
Una volta tornato a casa chiamai subito Blaine per raccontargli la notizia.
 
- Noooo, davvero?! Ti prego dimmi che non stai scherzando!”
 
- No Blaine, sul serio! Arriveranno dopodomani! -
 
- Oh mamma, che bello che bello che belloooo!! E adesso che mi metto? Dici che il papillon rosso a pois fa troppo da fighetto? Non so neanche se mettermi una camicia o una semplice maglietta, tu che mi consigli? -
 
- Blaine! Calmati! Sono solo degli studenti che vengono a frequentare la nostra scuola per un po’, non dobbiamo ricevere il Presidente degli Stati Uniti! -
 
- Kurt, sono californiani cavolo, CALIFORNIANI! Sai che vuol dire? Una benedizione del cielo! La prima impressione è tutto e non voglio sembrare un semplice contadinotto dell’Ohio, devo fare bella figura! -
 
Feci uno sbuffo divertito al pensiero di Blaine che metteva a soqquadro la propria stanza alla disperata ricerca di qualcosa da indossare.
- E va bene! Camicia a quadri blu e bianca, papillon rosso tenue giusto per farlo risaltare e i pantaloni sceglili tu! -
 
- Grazie mille, ti adoro! Ci sentiamo più tardi, ora vado a studiare! -
 
- Ciao Blaine! - e attaccai.
 
Si preannunciava un’intensa settimana.






SPAZIO AUTOREEEEE!!!!

Buonsalve a tutti, rieccoci di nuovo qui con un nuovo sclero! Scusate se il capitolo risulta un po' corto ma è solo per dare un'infarinatura generale. Spero di avervi incuriosito almeno un po'! L'idea dell'incidente alla scuola l'ho ripreso da Faking it, mi intrigava troppo come cosa! Mi sono detto "Mah, proviamoci, vediamo che viene fuori!" e niente, eccoci qua! xD Lascio a voi ulteriori commenti sulla storia, ci sentiamo il prossimo capitolo!

- Just_Sebastian