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Autore: crowning the skulls    28/02/2015    1 recensioni
Caro diario,
be', mi sei già caro anche se queste sono le prime quattordici parole che scrivo su di te perchè è il regalo di compleanno da parte di Ari e Cla, i miei fratelli.
Però Clara non è mio fratello ma mia sorella, ma tu pensi che va bene lo stesso se io scrivo così?
Okay. Allora, il mio nome è Leilani, ma chiamami Lei, okay?
Ho nove anni. Penso che sbaglio qualcosa a scrivere, non sono brava a scrivere.
Non so perchè Arian mi ha regalato un diario, ci devo scrivere sopra, dice, ma che ci scrivo?
Lui ha detto che devo parlare bene con te perchè sei il mio confidente, da oggi.
Va bene per te?

Leilani Ferìan ha nove anni quando suo fratello Arian le regala un diario segreto. Non è un oggetto tipico del Distretto Due e Leilani lo sa, eppure è lì che si sfoga, narrandoci la storia di una bambina, semplice e pura.
|OC tratto dalla storia "|Chi è quell'uomo che può tenere in pugno il suo destino? |73°HG|" |
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tributi edizioni passate
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Prologo

 

Leilani aveva solo undici anni quando decise che i suoi colori non potevano brillare nella casa dei suoi genitori. Ogni giorno c'erano lotte, discussioni, urla. Nel Distretto 2 era quasi normale che ci fossero dei conflitti, ma non così.
I suoi petali stavano appena sbocciando e già erano appassiti. Petali, si, perché Leilani era un fiore.
Il suo nome significava "Fiore del paradiso". Erano dei fiori Hawaiani arancioni, come i suoi stravaganti capelli.

Ma l'arancione svaniva lasciando posto al grigio. Aveva un fratello davvero fantastico e una sorellina adorabili, ma era come se fosse orfana.
La sua famiglia era divisa tra i suoi fratelli e i suoi genitori. Quando dovette scappare sapeva cosa fare.
Per lei la scelta fu semplice, eppure fu dura continuarla.
Molto dura.
Buttati su un marciapiedi e zimbelli di quella zona di Distretto.
Nessuno si accorgeva di cosa stava nascendo nel mezzo del distretto più duro e rigido.
Leilani, in effetti, era un fiore che sbocciava tra le crepe del marciapiede. Una macchia arancione in un deserto di ferro grigio. I suoi petali superarono ogni intemperia e tanto dolore. Alla Capitale piacciono i colori sgargianti e li vuole tutti per sé. Leilani non è tornata a casa, il giorno della Mietitura. All'Accademia servivano l'arrosto. Lei amava l'arrosto.

Aveva solo otto tessere. Arian non ne poteva avere, essendo maggiorenne, ma lavorava all'Accademia, dove vivevano, e lì potevano mangiare alla mensa assieme ai dipendenti, anche se Leilani mangiava con i suoi coetanei, frequentando l'Accademia.

L'Accademia offriva un tetto sicuro a tutti coloro che lavoravano lì, così come i pasti, che erano adeguati agli allenamenti.
In cambio, dovevi dare la tua disponibilità lavorativa 24 ore su 24 e perdevi 100 dollari dallo stipendio a persona.

Lo stipendio di Arian perciò era bassino e vacillava tra medicine, abiti e la retta dell'Accademia.
Arian teneva tanto all'educazione di Leilani, perchè la loro famiglia aveva avuto tanti vincitori.

Forse Leilani sarebbe sopravvissuta se il suo migliore amico e poi ragazzo non fosse stato estratto con lei,
perchè non avrebbe dovuto sacrificarsi per lui.

Rufinus non se l'è mai perdonato.
Ma dopotutto, non era stata colpa sua.

 

  
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