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Autore: Fantasy is magic    01/03/2015    1 recensioni
Non dovevano esistere eppere erano lì respiravano e avevano gli occhi aperti. Cos'era successo e come mai fossero in quel luogo era un mistero. Chi era colui che li aveva portati lì e perchè? Forse quell'entità nascosta voleva da loro qualcosa di molto importante.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. L’accademia Drakkar
 
Erano da poco scoccate le sei del mattino ed in ogni abitazione di Andros la gente dormiva, in tutte eccetto una. Infatti Valtor era già sveglio ed in stato di calma apparente, ma in realtà era leggermente nervoso per due motivi: il primo motivo era il fatto che quel giorno si sarebbe trovato di fronte a migliaia di streghe come loro insegnante avendo come unico riferimento l’esperienza; il secondo era che doveva stare attento a non farsi beccare dalle guardie, ma quest’ultimo fatto non lo preoccupava un granché, perché si era alzato così presto proprio per sfuggirgli, visto che le guardie avrebbero iniziato la ronda alle sette. In dieci minuti si era lavato e vestito e si era fermato davanti allo specchio ripetendosi: “Coraggio Valtor, andrà tutto per il verso giusto vedrai” era normale che si sentisse nervoso ed inquieto nell’animo, non sapeva che tipo di streghe lo attendessero e la sua esperienza in quel momento non gli serviva a niente, visto che aveva conosciuto le più perfide e subdole dell’universo magico. In quel momento si risvegliò dai suoi pensieri come da un brutto sogno, decise che non c’era tempo per riflettere e che era tempo di andare. Appena fu uscito di casa iniziò a seguire la guardiana dell’acqua, passando anche sopra i tetti delle case per evitare di perderla di vista; la seguì fino a che non arrivò alla scogliera e da lì vide la scuola ergersi su un isolotto a parte lontano dalla riva “Bene e ora come ci arrivo?” pensò, ci rifletté su un istante e poi decise di usare il tele trasporto; quando lo utilizzò si accorse che era diverso da quello che usava prima della rinascita *, era molto simile a quello di Leortney, ovvero di cenere, solo quello di lui ne produceva molto di meno. Non si soffermò più di tanto sulla cosa ed iniziò ad ammirare l’enorme cancello di ferro battuto in stile gotico, sulla cui sommità era applicato il nome della scuola “Accademia Drakkar”, Valtor sapeva che la preside lo attendeva quindi si sedette ad aspettare che qualcuno gli venisse ad aprire, aspettò per circa mezzora e nessuno era venuto ad accoglierlo. Poco dopo un ragazzo che si trovava dentro il cortile lo vide seduto davanti al cancello dandogli le spalle e gli chiese: “Salve le serve qualcosa?” Valtor si girò ed iniziò a squadrarlo, era alto, magro e di carnagione chiara, aveva i capelli neri lunghi fino a metà collo con ciocche azzurre ed indossava una divisa con lo stemma della scuola, quando ebbe finito di guardare il ragazzo dall’alto in basso Valtor rispose : “Salve, io sono il nuovo professore, la preside stessa mi ha convocato, ma nessuno è venuto ad aprirmi il cancello” “Aspetti la faccio entrare” detto questo il ragazzo aprì il cancello e Valtor poté notare una cosa che prima non aveva notato: il ragazzo non era molto più giovane di lui. “Grazie per avermi aperto” “Si figuri. Quindi lei è il nuovo insegnante d’incantesimi. Finalmente è da un mese che l’aspettiamo” Valtor si chiese cosa potesse significare l’ultima affermazione del ragazzo, ma alla fine fu tutto chiaro “Ecco svelata la prima menzogna di Leortney” pensò Valtor scoprendo che la scuola non era solo per streghe, ma anche per stregoni. Così dopo pochi minuti si ritrovò in classe a spiegare a studenti di pochi anni più giovani di lui, i tre tipi di magia; alla fine delle lezioni della mattina gli sembrò di aver ripetuto più di cento volte la differenza tra magia nera ed oscura ad un tipo che si era ostinato a non volerlo capire, sentendosi un po’ stanco ed affamato decise di andare in pausa pranzo come tutti gli altri professori. Mentre si avviava verso la mensa notò che una delle streghe presenti ad una delle sue lezioni lo stava fissando, beh lo facevano tutte, ma il suo sguardo azzurrino fisso su di lui, faceva sì che Valtor si sentisse profondamente a disagio e si comportasse in modo un po’ goffo ed impacciato. Lui non aveva mai avuto quella reazione davanti ad una strega ed era molto strano, tanto strano che lui stesso si chiese che gli stesse succedendo.
 
NDA
Rinascita: vedere capitolo 3
 
   
 
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