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Autore: Kokorolove    01/03/2015    2 recensioni
-Quanto tempo Sakura-
-non ho tempo da perdere-
-e così hai deciso-
-si, voglio il potere-
Tutto inizia dall'ennesimo tentativo di Naruto di riportare Sasuke a casa ma fallisce tornando a Konoha con una Sakura distrutta dal dolore che si rinchiude in camera per una settimana. Dopo il periodo di isolamento decise di andare via da Konoha con degli obiettivi ben chiari: prendersi quello che di diritto le spetta e dimenticare la sua vecchia vita.
Ma per quanto ci si ostini nella vita a fuggire, prima o poi tutto ritorna, come a lei dopo tre anni il passato tornerà a farle visita, uno dei tanti suoi ricordi porta il nome di Sasuke Uchiha.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Ciaooo a tutti!!Sono kokoro!! Questa è la mia prima fanfiction su Naruto e ovviamente è una sasusaku!! ^.^ Ho iniziato da poco a scrivere storie e siccome non sono italiana, non so scrivere correttamente quindi abbiate pietà. Spero che mi mandiate qualche recensione così posso sentire le vostre critiche e rimediare gli errori!
Questa storia l'avevo già iniziata ma poi l'ho eliminata perché assomigliava a un'altra, così ho deciso di cancellarla e riscriverla  togliendo gli elementi che accomunavano la mia storia con l'altra, spero stavolta non ne esca di nuovo un'altra assomigliante! (giuro che mi sparo)
Buona lettura!!

ADDIO O ARRIVEDERCI?

Era tutto buio, era tutto silenzioso, l'ambiente circostante era tutta madre natura: alberi, animali, frutti, insetti e foglie; si udivano solo gli animali notturni svolgere il loro lavoro, ma a rompere il silenzio vi era una ragazza o meglio una kunoichi.
Correva e correva e ad ogni passo correva sempre più veloce tanto da lasciarsi una scia di vento dietro, correva tra le tenebre della foresta come se sapesse dove stava mettendo piede nonostante il buio, uscì da quella selva nera e la luce della luna inquadrò la figura di una giovane tra i quindici anni.
Era alta circa 1.67 m, aveva i capelli corti color rosa confetto, gli occhi color del mare, portava una divisa da ninja rosa e tra le gambe nascondeva delle armi con una fascetta nera.
Stava correndo senza sosta da almeno sei ore e il fiatone cominciava a farsi sentire.
-saranno sei ore che corro, saranno circa le cinque di mattina, bene, sono quasi arrivata, ormai a Konoha nessuno può più fermarmi...-mormorò la ragazza da cui gli occhi usciva una piccola lacrima che subito soffocò per poi sedersi sull'erba e ripensare a quello che aveva fatto qualche ora prima.
*INIZIO FLASHBACK*
Naruto aveva tentato per l'ennesima volta di riportare a casa Sasuke fallendo miseramente e tornando a casa con una Sakura distrutta dal dolore che si era rinchiusa in camera sua per una settimana intera.
-perchè?...perchè sono così debole?Sono inutile, sono inutile!...-continuava a ripetersi una ragazza dai capelli rosa confetto rannicchiata nell'angolo della sua camera
-Sakura cara....-
-mamma esci fuori, voglio stare da sola!!-
-piccola mia, perchè continui a deprimerti così??-
-mamma..-
-dimmi-
-perchè sono così debole??Come mai tutti gli insegnamenti di Tsunade si sono rivelati un fallimento??Perchè sono così debole?Eppure sono una mezzo demone, ma non sono forte - chiese Sakura disperata aggrappandosi alla madre
-no Sakura, tu sei molto forte, sei come tuo padre, sei molto forte, non dire che sei debole!!- rispose la madre consolando la figlia in lacrime
-forse hai ragione mamma, forse sono forte ma sono debole per colpa dei miei sentimenti verso Sasuke, vorrei odiarlo ma non ci riesco, vorrei ucciderlo ma sarebbe il contrario, se lui non esistesse, forse io sarei felice...oh mamma, vorrei tanto poter eliminare i sentimenti così da non poter soffrire più!!- confessò Sakura al limite, il suo dolore era troppo grande da sopportare da sola, in quel momento amava immensamente quel ragazzo dai capelli e gli occhi neri come la pece ma allo stesso tempo lo odiava con tutta sé stessa, voleva ucciderlo ma sopra ogni cosa, voleva perdere i suoi ricordi di lui
-no, tu sei molto forte e io e tuo padre siamo molto fieri di te, la tua potenza nonn dipende da quell'Uchiha, dipende da te-
-ma mamma, il mio chackra è molto debole anche se sono una mezzo demone, in più ultimamente non riesco a controllarlo bene, mi sto indebolendo-
-questa non ci voleva....-disse la madre con una voce bassissima come se stesse pensando ad alta voce ma la frase non sfuggì all'udito della ninja rosa
-come sarebbe a dire che questa non ci voleva??- disse Sakura con aria di accusa verso la madre che sentendosi con le spalle al muro, fece un sospiro, -Sakura, ora fatti una doccia e vieni a far cena, ti dobbiamo spiegare un paio di cosette- disse la donna che uscì dalla camera e si diresse verso la sala da pranzo mentre la figlia si faceva la doccia ansiosa di sapere quel che avevano da dire i suoi genitori.
Dopo una veloce doccia e una cena silenziosa, la famiglia si riunì nel salotto faccia a faccia
-mamma, papà, cosa dovete dirmi???-
-è arrivato il momento che tu prenda una decisione-iniziò il padre
-conosci i tuoi nonni vero? E sai che sei la discendente di un demone vero?-
-si, mi avevi raccontato che il nonno era il secondo mizukage e mezzo demone del ghiaccio come la nonna, ma non ditemi che era solo una scusa per farmi uscire dalla camera!Poi non li conoscevo nemmeno e non mi interessa sapere che cosa siano- disse la rosa in procinto di ritornare nella stanza dell'isolamento
-nemmeno sapere che tuo nonno, oltre a essere il mizukage era il signore del ghiaccio ovvero una semi-divinità?-
-cosa?Ma non avevi detto che era un mezzo demone?E poi tu come fai a conoscerlo?Non sei cresciuta a Konoha?
-si, ci sono cresciuta ma io sono nata nel villaggio della neve, sono nata dall'unione tra tuo nonno demone e un'umana mezza demone, ma siccome io ero una figlia illegittima, io e mia madre fummo cacciate dal villaggio e dopo tanto tempo di viaggio arrivammo qui a Konoha, purtroppo lei in seguito a una malattia mi lasciò all'età di tredici anni e venni adottata dalla famiglia di tuo padre.
Quando sei nata, siccome eri la nipote di un mizukage e di una mezzo demone, avevi con te il dna dei tuoi nonni che oltre al nostro ti conferivano una forza immensa e credevamo che tu saresti diventata una grande ninja, purtroppo però in seguito all'attacco della volpe che distrusse il villaggio, il quarto hokage morì sigillando il chakra della volpe in Naruto e allo stesso tempo, io è tuo padre volevamo metterci in viaggio e stabilirci nel villaggio della neve m purtroppo però, il terzo hokage scoprì che in te scorreva sangue demoniaco puro e ci vietò di partire perché un tuo contatto con un clima freddo avrebbe risvegliato in te la tua vera identità ovvero quella di una demone.
La tua quantità di chackra demoniaco era immensa e il terzo hokage, cercò di non farlo risvegliare perché sarebbe un grande pericolo, e dopo aver chiesto aiuto a tuo nonno, quest'ultimo, attraverso una tecnica particolare, riuscì a mantenere la tua entità in stato dormiente a distanza e lo sta facendo tuttora anche se comincio a credere che lo terrà addormentato ancora per poco-finì la genitrice
-capisco- disse sakura come se non avesse nulla da dire, invece aveva molto da dire, anzi si sentiva potente in quel momento, non era una debole, quella era solo lei nella sua versione umana, non era debole, se avesse risvegliato il suo sangue demoniaco sarebbe diventata più forte, avrebbe preso quello che le spettava di diritto.
-mamma,vorresti dire che quindi questa me qui è la mia parte di sangue umana?Ma allora io posso cambiare me stessa?-chiese sakura euforica, in quel momento aveva mandato all'inferno tutti i suoi pensieri riguardo Sasuke,Naruto e i suoi amici, nei suoi occhi bruciavano solo ambizione e potere.
-si, la tua forma non è definitiva, devi decidere te cosa diventare, il tuo sangue è metà umano e metà demoniaco e prima o poi uno devi due prenderà il sopravvento sull'altro completando la tua forma in modo definitivo-rispose Kizashi 
-quindi l'unica persona che può aiutarmi è il secondo mizukage...- concluse sakura 
-cosa hai intenzione di fare??-chiese Kizashi che aveva notato una strana luce intorno a lei, una luce che l'avrebbe portata lontano per molto tempo anzi forse per sempre
-mamma, papà io...io..-provò a dire la giovane kunoichi facendo capire ai suoi genitori cosa stesse per dire 
-vuoi partire per il tuo potere vero?- indovino il padre 
-cosa vuoi fare dopo che l'avrai ottenuto??- chiesero i due 
-io...io...io non voglio più combattere, ormai sto impazzendo, se continuo a stare qui non potrò mai finire di soffrire, ho troppo ricordi che mi legano a Sasuke, io voglio diventare forte per cavarmela da sola, odio essere un ostacolo! Vi prego mamma, papà, cercate di capirmi, io non posso più sopportarlo!Voglio ricominciare una nuova vita!- confessò Sakura versando lacrime di supplica.
I due genitori di guardarono negli occhi, sapevano che prima o poi loro figlia sarebbe andata via dal villaggio e loro non l'avrebbero fermata: primo perché loro volevano la sua felicità e secondo perché il suo sangue umano e demoniaco avevano bisogno di essere controllati.
-non ti preoccupare sakura, noi vogliamo la tua felicità, se tu vuoi partire, noi non ti fermiamo-
-oh mamma, grazie!- 
-ma come la metti con i tuoi amici? Cosa penserà Naruto?Ino?E gli altri?-
-so già che fare, lascerò loro un biglietto, preferisco che lo sappiano poi dopo la mia partenza, altrimenti non mi lasceranno andare, quindi credo che partirò stasera alle dieci-
L'orologio segnava le otto di sera, significava che tra poco lei sarebbe partita, i due genitori fecero un sospiro e abbracciarono la loro bambina per poi lasciarla andare di sopra a preparare tutto e dopo dieci minuti scese con uno zaino e una decina di biglietti
-ma sakura, come hai fatto a scrivere tutte quelle lettere in dieci minuti?- chiese la madre sbalordita 
-ho usato la tecnica della moltiplicazione- rispose la rosa con una piccola risata e lo stesso fecero i suoi genitori
-siamo orgogliosi di te, noi ti vorremo sempre bene, spero che un giorno ci rivedremo e ancora una cosa: non credere che tuo nonno sarà gentile negli allenamenti quindi non perdere mai la forza di andare avanti!- disse il padre per poi abbracciare la figlia insieme alla moglie che nel frattempo aveva le lacrime agli occhi
-grazie papà, un giorno ci rivedremo....ora devo andare- disse una sakura in procinto di piangere
-prenditi cura di te mi raccomando!- l'avverti la mamma 
-si !-rispose la figlia togliendosi  il suo coprironte che diede ai suoi familiari per poi uscire fuori da casa.
Passo da finestra a finestra lasciano un biglietto attaccato sul vetro così che l'avrebbero potuto leggere la mattina dopo; dopo aver finito il giro di consegne si diresse verso l'uscita del villaggio, addormentò le guardie e andò via.
-addio Naruto, Ino, amici miei,addio TSunade, grazie per tutto quello che avete fatto...-disse la ragazza guardando per l'ultima volta le mura per poi dargli le spalle e correre verso la sua meta: il potere.
*FINE FLASHBCK*
-addio amici miei,addio Tsunade, sei stata una madre per me-
-basta piangere, una demone non piange mai e ora andiamo dal nonno!Ho perso abbastanza tempo!- disse ancora per poi riprendere la corsa concentrando il chackra nei piedi
   
 
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