Non c'erano state troppe parole quella mattina. Solo speranza. Lui le aveva promesso che sarebbe tornato presto, in fondo era una semplice missione, una sciocchezza per un Auror come lui.
L'aveva baciata dolcemente perché non era un addio, ma un semplice saluto nella viva convinzione che a quel bacio ne sarebbero seguiti molti altri al suo ritorno.
Si era smaterializzato sorridendo.
Sul tavolo giaceva una lettera con una sola frase.
Manterrò la mia promessa.
Lei gli aveva confidato che avrebbe voluto un bambino. Lui le aveva promesso che avrebbe esaudito quel desiderio. Poi si era inginocchiato e le aveva chiesto di sposarlo.
Lei aveva annuito.
Ora doveva solo tornare.
"Cavolo Draco! Sono già passati tre mesi!" gridò. La sua voce ruppe il silenzio del Manor dove vivevano.
"Torna da me!" urló mentre le lacrime le rigavano il viso.
Poi si accarezzò il ventre sorridendo appena.
"Vedrai che papà torna presto" mormoró dolce.
"L'ha promesso" disse ancora.
Poi si alzò e si incamminò verso la camera da letto.
Si cambiò velocemente e si diresse verso il camino. Tra le mani sentí ogni granello della polvere volante grattarle il palmo.
Pensava da chi andare, erano mesi che non usciva se non per i controlli. Doveva ritornare la Hermione Granger di Hogwarts, quella che niente e nessuno poteva abbattere. Ma ora era così difficile, anni passati vicino al suo uomo, diventato il nuovo punto sicuro. L'aveva aiutato a riemergere dal dolore, a lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato. Aveva combattuto le paure di un ragazzo insicuro, le paure di Draco Lucius Malfoy. E adesso dopo solo qualche mese senza di lui era distrutta. Lui non l'aveva lasciata o abbandonata e non era neanche morto. Sarebbe tornato.
Ma ora era il momento di riprendere in mani le redini del gioco, avrebbe rimesso a posto i pezzi. Doveva riallacciare i legami con le persone da cui si era allontanata per isolarsi nelle sale non più illuminate e gioiose della sua casa. Chiusa tra le quattro mura di una stanza scura aveva deciso di crogiolarsi nel dolore senza avere contatti umani. Era troppo consapevole di quanto pericolosa era quella missione, perché lo era, lo era più di quanto non lo sembrasse.
"Adesso basta" si era detta.
"Zabini Manor" esclamó decisa.
Poi le fiamme verdi inghiottirono la sua esile figura.
Si sarebbe ripresa ciò che aveva abbandonato, a partire da dove tutto era iniziato.
Sarebbe partita dai suoi migliori amici.
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Ciao a tutti!
Questa nuova Draco/Herm mi é uscita così, probabilmente non sarà molto lunga. Il prologo è molto corto, ma spero vi gusti.
Recensite per favore, così sarò sicura che ne vale la pena di continuare anche questa fic.
||L'Autrice