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Autore: anthropocene    01/03/2015    0 recensioni
"Hai ancora molto tempo per cambiare idea!” e così Achille uscì dalla stanza, lasciando Connor da solo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Connor Kenway, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Lonely.

Faceva caldo e Connor era costretto dalle manie rivoluzionarie di Achille che, per la duecentesima volta, aveva intenzione di rinnovare la tenuta. Questa volta si era fissato con l’idea di dover ripulire e riordinare una stanza per gli ospiti, “per qualsiasi evenienza” diceva sempre. Connor detestava l’idea che qualcuno potesse rovinargli quel piccolo angolo di paradiso, con Achille e Lance che lavorava la legna in un casolare li affianco. Il suo vecchio mentore era invecchiato molto da quando lo aveva incontrato parecchi anni prima, e solo ora si rendeva conto di quanto fosse cambiato lui, si era fatto crescere nuovamente i capelli, e il suo viso era incredibilmente segnato da tutte quelle “avventure” che ebbe in passato. E ripensò ancora a quanto il suo rapporto con Achille fosse cambiato, lo considerava alla pari di un padre, lo aveva allevato ed addestrato senza avere nulla di sicuro in mano e tutto ciò che poteva dargli Connor gli dava, dal piccolo lavoro di riparazione nella tenuta alla commissione da parte sua a Boston. Era appena sceso per chiedere a Lance un consiglio su come spaziare al meglio la nuova stanza e per dargli tutte le misure per creare letto e mobili, aprì piano la porta del casolare affianco alla villa e Miles era seduto alla sua scrivania, intento ad intagliare il manico di uno stupendo pugnale. “Salve Connor, posso aiutarti?” la sua voce calma dava sempre una sensazione di tranquillità e fiducia che lo scorbutico pellerossa invidiava a morte, non conosceva nessuno che non gli avesse fatto notare questa sua pecca nell’approcciarsi con le altre persone. “Hey, mi servirebbe un tuo consiglio, sai che Achille vuole assolutamente creare una nuova stanza su in tenuta e mi chiedevo se per caso tu saresti in grado di creare i mobili per la stanza. Devo ancora dipingere e ripulire tutto, quindi hai tempo”. Miles annuì “certamente, dopo passo per controllare le dimensioni della stanza e mi metto all’opera, grazie Connor, avevo proprio bisogno di qualche passatempo, in fondo qui in tenuta non faccio quasi più nulla!” l’indiano sorrise e uscì dalla stanza, chiudendo dolcemente la porta. Guardò il lago dietro la tenuta e sospirò. Torno in casa e si rimise all’opera. Dopo una buona dose di insetti vaganti uccisi, scatole spostate, spazzatura buttata e tempo speso la stanza assunse finalmente l’aspetto di una camera. Aprì la finestra ed entrò un grande fascio di luce. “Oh, ora si che si ragiona” Achille era improvvisamente entrato nella stanza “Sai, lì una volta c’era il letto mio e di mia moglie” disse indicando con il bastone la parete di fronte alla finestra “non ti ho mai raccontato come l’ho conosciuta, vero?” “No Achille, non me lo hai mai raccontato” Connor, per la prima volta, era curioso. Non aveva mai provato interesse verso qualcosa del genere, trovava solitamente l’argomento ‘amoroso’ quasi pericoloso e lo considerava quasi un taboo. Achille sorrise “conobbi mia moglie nel 1763, in una locanda vicino Boston, era lì, seduta ad un tavolo, bellissima e sorridente. La trovai fin da subito meravigliosa ed estremamente intelligente” guardò Connor “si alzò dal tavolo, facendo ondeggiare i suoi capelli corvini, e uscì dalla stanza. Ero troppo incuriosito, così la seguii fuori. Era appena dall’altra parte della strada e la sua pelle bruna brillava di una luce dorata. Stava discutendo con un uomo sulla mezza età così andai la e presi immediatamente le sue difese. Ero più o meno conosciuto in città, ma ero pur sempre un uomo di colore, così mi beccai due pugni da quell’uomo bianco privo di ragione. Mi ringraziò e si diede disponibile per aiutarmi per la giornata, dato che l’avevo aiutata con quella discussione” sospirò e si riferì all’assassino “e tu? A donne? Non vai quasi mai a Boston a farti una bevuta in compagnia”. Connor abbassò la testa “no, non ho dimestichezza con questi argomenti, meglio che ci stia alla larga, non ne sarei capace” Achille lo guardò “ah, la giovinezza! Avevo la tua età quando conobbi mia moglie, ricordatelo! Hai ancora molto tempo per cambiare idea!” e così uscì dalla stanza, lasciando Connor solo. 

 
Heeeeeey, ciao! Sono nuova qui sul fandom AC, e questa è la mia prima storia sul tema ed ho scelto il mio assassino preferito, Connor! Spero vi possa piacere e che soprattutto mi possiate aiutare a migliorare sempre di più questa storia! :) Spero quindi in numerose recensioni! 
anth xx

ps: Ho sbagliato il nome del personaggio di Lance chiamandolo Miles, scusate, errore mio!
   
 
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