Giace,
chi cerca con la mano di afferrare un sogno e tace,
si sveglia nella notte senza nemmeno una luce,
si sveglia perché sente di nuovo quella voce.
 
Resto
steso sul mio letto, fermo immobile, distratto,
e muto nel silenzio fisso il vuoto mentre aspetto
che vada via dagli occhi quest'immagine, il ritratto
di te che ancora una volta mi apri un buco in mezzo al petto.
 
Ecco,
ritorna a me Morfeo e mi addormento piano piano,
ma ogni tentativo risulta fatto invano
e come chiudo gli occhi
io rivivo quel momento,
quando tu mi tocchi
dando un nome al mio tormento.
 
Sento,
forte tra le costole il colpo che mi hai dato,
rivedo te che scappi e io solo, abbandonato.
 
Torno,
di nuovo con la mente
alla realtà che mi circonda
e affogo lentamente
trascinato giù dall'onda
dei rimpianti che accompagnano ogni mia giornata,
ogni mia decisione, che sia giusta o sbagliata.
 
 
RIT.: La chiamano insonnia ma
non è che una scusa per non dormire!
E noi lo sappiamo già,
è un incubo che non vuol finire!
 
 
 
 
Notte,
tantissimi la odiano e qualcuno se ne fotte,
molti si spaventano quando una porta sbatte,
ed altri ancora affrontano ciascuno le sue lotte.
 
Flotte,
di pensieri solcano il mare della mente,
apron le acque scure e s'insinuan nelle grotte
delle mie manie e delle paure più contorte,
poi svelte si allontanano seguendo altre rotte.
 
Muto,
resto steso al buio solo ed implorante aiuto,
mentre guardo attorno il mio mondo caduto
e mi pare di aver perso quel che ho sempre saputo,
il valore di ogni gesto, anche solo di un saluto.
 
Nuoto,
nel fiume dei pensieri che poi sfocia nell'ignoto,
rimango nel mio letto con lo sguardo fisso a vuoto
e rivedo nella mente ancora quella foto,
non posso fare niente se non restare immoto.