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Autore: AmoZiaRowl    02/03/2015    1 recensioni
Harry continuava a parlare, deliziato dalla serata che stavano vivendo, ma lei pensava alla sua vita, d’improvviso la vide vuota, tutti avevano qualcuno, lei no!
Aveva scelto il lavoro alla vita privata ma quella sera riconsiderò il suo cammino. A 25 anni aveva raggiunto il massimo, era Ministro delle pari opportunità del mondo magico, aveva ritrovato e restituito la memoria ad i suoi amorevoli genitori, aveva un sacco di soldi, frutto del lavoro e della ricompensa per aver sconfitto Voldemort, era conosciuta nel mondo come l’eroina del Mondo Magico, come la strega più dotata degli ultimi 100 anni, aveva una bella casa, amici affettuosi e...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Lavanda Brown | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Prologo:
Bentrovati, vi presento la mia nuova storia, che come quasi tutte le altre è una Harmonie. Chi mi conosce sa che come scrittrice non valgo molto, e che ho gravi problemi con la punteggiatura, ma quando ho in mente qualcosa lo pubblico ugualmente, perchè amo condividere le emozioni.  Buona lettura. A presto

“Ma chi cavolo me lo ha fatto fare!” per la terza volta nel giro di due minuti, Hermione si pose la stessa domanda, continuando a brancolare nel buio.
“Ginny, Luna, ragazze vi prego dove siete?”
“Qui Hermione! Ti sento vicina, ma non ti vedo” rispose Luna
“Ragazze ci sono tranquille, niente panico, è un gioco” intervenne Ginny con gioia.
Già, un gioco, un gioco stupido organizzato da Neville per dichiarasi finalmente alla tenera Luna.
Avevano ricevuto l’invito, vestirsi elegantemente e recarsi al “Tout noir”, raffinato ristorante di Diagon Alley, avrebbero dapprima fatto un gioco e poi cenato insieme. Si trattava di un nascondino al buio, Neville avrebbe individuato l’amata e l’avrebbe chiesta in sposa, quando lei avesse accettato, perché tutti erano certi l’avrebbe fatto,le luci si sarebbero accese, e lei lo avrebbe trovato inginocchiato davanti a se con un anello tra le mani. Era quello lo scopo del gioco, era quello il segreto condiviso da pochissimi intimi. Ma proprio perché era un segreto segretissimo, come d’abitudine Harry lo aveva svelato ad Hermione, ma solo a lei, non riusciva a sfuggire allo sguardo indagatore dell’amica. MAI!
L’intento era estremamente romantico, ma in realtà il gioco era apparentemente stupido, inoltre le dolevano i piedi, al vestirsi elegantemente aveva dovuto abbinare anche delle scarpe con il tacco alto, anche se, all’ultimo momento la tentazione di sostituirle con delle comode ballerine, era stata forte.
Gli invitati, oltre ai due protagonisti della serata, erano 8 tra ragazzi e ragazze. Lei, Ginny, Lavanda e la new entry Astoria collega di Ginny, ed ormai amica dell’intero gruppo da qualche mese. A ciascuna donna corrispondeva un uomo, amico, amante, fidanzato o fratello della stessa, i nomi erano i soliti, quelli che componevano quell’insolito quanto unito gruppetto già da qualche anno: Harry, Ronald, Blaise e Draco.
Lavanda scampata alla morte, durante l’ultimo scontro nel castello di Hogwarts grazie ad Hermione, era diventata insegnante presso la scuola stessa, professoressa di Cure delle creature magiche, sostituendo egregiamente Hagrid, che aveva ricoperto il ruolo per quasi un decennio, era diventato vice preside e preferiva gestire solo quella posizione, oltre a custodire le chiavi ed i luoghi di Hogwarts naturalmente. Le sarebbe piaciuto molto insegnare Divinazione, ma nonostante l’impegno, aveva dovuto arrendersi davanti alla mancanza di talento naturale.
Anche Hermione insegnava, Trasfigurazione, l’anziana professoressa Mc Granitt si era dovuta accontentare del solo ruolo di Preside, visto l’avenzare dell’età, ed i nuovi quotidiani acciacchi che, aver superato i cento anni comportava.
Luna invece gestiva con il padre Il Cavillo, quotidiano d’impatto che aveva sostituito, già ai tempi della II guerra magica, la Gazzetta del Profeta tacciata di favoreggiamento al potere oscuro.
Ginny ed Astoria si era ritrovate insieme a frequentare i corsi triennali di laurea, ora lavoravano al San Mungo, entrambe valenti Guaritrici.
Blaise invece, faceva l’avvocato e si divideva egregiamente tra i due mondi.
Harry, Ronald e Draco erano Auror, i migliori Auror che il Ministero avesse avuto negli ultimi 30 anni, facevano squadra insieme ad altri due ex compagni di scuola, infine Neville, aveva realizzato il suo sogno, insegnava Erbologia.
Mentre i nostri continuavano a brancolare nel buio, accadde qualcosa che modificò di fatto quella serata fino ad allora insolita ma modesta.
Fu un attimo… Hermione fu baciata, no lettori cari non fu un bacio normale, il cuore ne fu immediatamente coinvolto, battendo ogni record in fatto di velocità, in quel bacio vi fu tutto, dolcezza, attesa, passione, amore, casa…. La ragazza ringraziò mentalmente e più volte il proprietario del locale per l’ottima idea, il buio era stato fondamentale a mascherare il rossore che si impossessò del suo volto, brividi le scorsero lungo la schiena quando le mani di lui l’accarezzarono leggere. Hermione si abbandonò a quelle braccia muscolose e a quelle labbra sapienti. Quando tutto finì per un attimo si sentì smarrita,
- Merlino! aveva appena condiviso il bacio perfetto - la rosa dei possibili baciatori era piuttosto ristretta, ma in quel momento la mente sempre pronta di lei, le fece uno scherzo, partendo per destinazione sconosciuta senza bagagli.
Dopo pochi attimi la luce si accese, Neville era davanti a Luna in ginocchio. Astoria si era comodamente sistemata tra le braccia di Blaise e Ginny era ferma su un lato della stanza, mano nella mano con Draco. Accanto a lei, come sempre da un lato c’era Harry, dall’altro lato Ronald, il suo povero cuore riprese a danzare, quando i suoi occhi incrociarono quello sguardo da tempo amato e desiderato.
Hermione rimase in silenzio quando Neville si dichiarò, furono le parole d’amore più belle che avesse sentito finora, non si stupì quando si guardò in giro, molti tra loro erano commossi, poi tutti applaudirono, ma quegli applausi giunsero per lei da lontano, come ovattati.
Non si accorse di Harry che la chiamava, se non quando lui la scosse e la tirò con la mano, conducendola al bancone del bar e le facendole servire un’acquaviola. Fu allora che lei vide, sorrise quando alle spalle dell’amico, Ginny baciò Draco che la strinse a se e restituì il bacio, si sciolse in un enorme sorriso quando si rese conto che finalmente la rossa amica aveva vinto. Corteggiava il biondino dall’ultimo anno ad Hogwarts, ed erano trascorsi ben 6 anni, flirtavano di continuo, si rincorrevano, scappavano, ridevano, vivevano.
Harry continuava a parlare, deliziato dalla serata che stavano vivendo, ma lei pensava alla sua vita, d’improvviso la vide vuota, tutti avevano qualcuno, lei no! Aveva scelto il lavoro alla vita privata ma quella sera riconsiderò il suo cammino. A 25 anni aveva raggiunto il massimo, era Ministro delle pari opportunità del mondo magico, aveva ritrovato e restituito la memoria ad i suoi amorevoli genitori, aveva un sacco di soldi, frutto del lavoro e della ricompensa per aver sconfitto Voldemort, era conosciuta nel mondo come l’eroina del Mondo Magico, come la strega più dotata degli ultimi 100 anni, aveva una bella casa, amici affettuosi e… Basta! (Al che uno direbbe ”ma non ti accontenti mai? “)
Con sguardo smarrito si guardò in giro, vide Ginny con Draco, Astoria accanto a Blaise, Ron e Lavanda che si guardavano l’un l’altra, ed infine Neville e Luna che brillavano di luce propria, si sentì sola. Ma c’era Harry, sospirò, sorrise, non sarebbe mai rimasta da sola, coscientemente si aggrappò alle spalle di lui che la guardò con un sorrio tenero e ricambiò l’abbraccio.
Fu proprio lui a riaccompagnarla quella sera. Lei lo invitò ad entrare promettendogli un segreto.
Si accomodarono sul divano, Harry si stese e posò la testa in grembo a lei. Hermione gli raccontò di quel bacio, perfetto, appassionato, sorprendente, nel frattempo la sua mano accarezzava i capelli di lui
“ ti è piaciuto ?” chiese lui alla fine del racconto
“molto” rispose convinta Hermione
“lo rifaresti?” mormorò lui a voce bassa
“Si” rispose Hermione con un piccolo sorriso.
Harry si mise seduto l’avvicinò a se
“Vieni qui!” la strinse in un abbraccio ormai tremendamente familiare e la baciò, Hermione non fu stupita, subito rispose appassionatamente al bacio, era innamorata di Harry da quando lo aveva visto fronteggiare Fierobecco, nonostante fosse molto spaventato, aveva vinto la sua paura, e poi quei suoi occhi, Hermione pensò di non averne mai visti di più belli, ed il suo sguardo quando la guardava, il suo sorriso, le sue, labbra…
Insomma le piaceva tutto di Harry, ogni lato del carattere e quel corpo che gli anni e lo studio delle arti marziali, avevano reso muscoloso.
“ da quanto lo sai? Da quanto sai che sono pazzo di te?” chiese lui curioso, staccandosi per un po’ dalle appetitose labbra di lei
“ lo so da sempre” sorrise Hermione prima di cercare le labbra morbide dell’uomo davanti a lei. Solo alcune ore più tardi e molti sospiri dopo, si udì di nuovo la voce di Hermione
“Oh Harry!”
  
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