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Autore: namelessgiuls    02/03/2015    0 recensioni
Zayn e Niall si ritroveranno a dover lavorare in coppia per un progetto universitario. Come finirà tra i due?
Tratto dalla storia:
“Sento i tuoi ingranaggi fino a qui, Irlanda. Vuoi dirmi che ti prende? Fino a pochi minuti fa parlavi come una macchinetta, mentre ora te ne stai zitto” domandò. Niall si fermò di colpo a guardarlo e diede voce ai suoi pensieri “Mi odi? Perché da quando mi sono presentato hai iniziato a guardarmi male? Non mi conosci e probabilmente mi avrai già etichettato come l’irlandese casinista e ubriacone” sputò fuori decisamente arrabbiato con quel moretto “Solo perché ho origini irlandesi non vuol dire che manderò a puttane il progetto solo perché tu sei un fottuto stronzo con stupidi pregiudizi, chiaro?”
Ziall!Au | Fan Artist!Zayn | Fan Writer!Niall
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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People fall in love in mysterious ways
 

Quando alle sette spaccate di quella mattina la sveglia suonò, facendo partire “No control” a tutto volume, Zayn si odiò profondamente per aver impostato quella canzone come sveglia. Molte volte aveva provato a mettere canzoni più soft, ma il risultato si era rivelato disastroso. Nonostante tutto, quella canzone riusciva a riportarlo alla realtà, impedendogli di ritornare tra le braccia di Morfeo e di arrivare in ritardo a lezione.

Spense la sveglia e, ancora mezzo addormentato, si alzò dal letto per dirigersi in bagno. Si spogliò del pigiama e dei boxer, entrò nel box doccia dove l’acqua gelida lo svegliò completamente. Si lavò velocemente e uscì afferrando uno degli asciugamani, che aveva preparato la sera prima sul termosifone, avvolgendosi nel calore che quel pezzo di stoffa gli offriva. Andò in camera dove indossò un paio di boxer, gli skinny jeans, una maglietta di qualche band sconosciuta al mondo e le Nike. Tornò in bagno dove si asciugò velocemente i capelli per poi legarli all’indietro in un piccolo codino, sistemò gli ultimi dettagli e, raccolta la tracolla e indossata la giacca di pelle, si avviò alla fermata del bus che l’avrebbe portato al campus.

Il mezzo arrivò un minuto dopo, ci salì sopra e prese posto in uno dei sedili liberi. Tirò fuori il suo iPhone e le cuffie facendo partire la riproduzione di Four, l’ultimo album del suo gruppo preferito, i One Direction. Stava ascoltando “Fool’s Gold” quando il bus si fermò davanti al campus con quindici minuti d’anticipo. Si fermò alla caffetteria per ritirare il suo caffelatte giornaliero che Perrie, la sua migliore amica, gli faceva trovare sempre pronto quando lui arrivava. Entrò e si avviò al bancone dove la ragazza dai capelli lilla lo stava aspettando con in mano il suo ordine. “Buongiorno sunshine, come stai?” lo salutò Perrie, prendendolo velatamente in giro data la sua scarsa socializzazione con il genere umano prima delle otto di mattina. Le fece una boccaccia per poi prendere il suo agognato caffelatte e dirigersi verso l’aula in cui avrebbe avuto lezione fino a mezzogiorno. Entrò nell’aula e prese posto in uno dei banchi in seconda fila. Appoggiò il suo caffelatte sul tavolo e, tirando fuori dalla tracolla il blocco per gli appunti e una penna, mentre continuava a bere, notò come quel giorno ci fossero più studenti rispetto al solito. Uno di loro catturò l’attenzione del moro: era un ragazzo biondo, assolutamente fastidioso con quella sua risata assordante e irritante. Era così distratto a mandare occhiatacce al ragazzo che gli aveva fatto venire un forte mal di testa, che nemmeno notò l’arrivo del professor Winston.

Alle otto in punto il professor Winston, accompagnato dalla professoressa Smith, entrò in aula. “Buongiorno ragazzi” salutarono, ricevendo in risposta dei “Buongiorno” borbottati. “Quest’oggi vogliamo presentarvi il nuovo progetto che affronteremo in collaborazione con il corso di giornalismo della professoressa Smith” proseguì sorridendo verso la professoressa, dandole la parola. “Abbiamo pensato di realizzare, per il numero del mese prossimo del giornale universitario, un inserto dedicato all’arte e alle sue opere più famose. Lavorerete in coppia, ciascuno studente del corso di Belle Arti sarà affiancato da uno di Giornalismo”, spiegò la professoressa. Una delle ragazze del corso del professor Winston alzò prontamente la mano e “Cosa dovremmo fare esattamente?” chiese ai due insegnanti, con lo stesso cipiglio confuso che si trovava sulle facce di quasi tutti i presenti. Il professor Winston prese per primo la parola: “Coloro che frequentano il mio corso dovranno ricreare una delle opere più famose al mondo, che verranno poi esposte in una galleria, in modo creativo e alternativo. Non è necessario che utilizziate la tela. Date libero sfogo alla vostra fantasia. Ad esempio potreste creare una versione moderna della Gioconda. Tutte le opere verranno poi valutate e il vincitore riceverà la possibilità di esporre le proprie opere migliori presso il MoMa in occasione della 'Giornata degli artisti emergenti', un’occasione unica per farsi conoscere. Detto ciò, vi lascio nelle mani della professoressa Smith per le ultime informazioni e vi auguro buon lavoro.”

Il professor Winston, concluso il discorso, salutò i suoi alunni e uscì dall’aula mentre la Smith aggiungeva gli ultimi dettagli di ciò che gli studenti avrebbero dovuto svolgere.

“Agli studenti di Giornalismo chiedo una tesi su: quale opera è stata scelta e il perché di tale decisione, come si ha affrontato la stesura del progetto, la tecnica che il vostro compagno o la vostra compagna ha deciso di utilizzare e perché, ed infine cosa avete imparato da questa collaborazione. In più vi chiedo di preparare una breve presentazione dell’opera da esporre accanto a quest’ultima il giorno della mostra. Questo è tutto, le coppie le troverete affisse qui fuori. Vi auguro un buon lavoro” detto questo, se ne andò.

Tutti gli studenti si riversarono fuori dall’aula per scoprire quale fosse il loro compagno.

Zayn e un altro biondino si avvicinarono per ultimi alla bacheca:

 Zayn Malik – Niall Horan
 

 “Suppongo sia tu Zayn, giusto?” una voce accanto a lui, con uno strano accento, lo fece sobbalzare. Si voltò verso il suo interlocutore e il suo cuore perse un piccolo battito. Due occhioni blu lo stavano fissando incuriositi in attesa di risposta. “S-si” balbettò e, dopo essersi ripreso dalla trance in cui era caduto, lo osservò con attenzione. Era il ragazzo con la risata fastidiosa che gli aveva fatto venire un accenno di mal di testa. L’altro ragazzo continuò a parlare “Piacere, io sono Niall” stringendo la mano a Zayn. Quest’ultimo notò subito l’accento particolare del ragazzo così, senza rendersene conto, “Sei irlandese?” domandò al biondo. Niall aprendosi in un sorriso enorme “Esattamente...” cominciò a parlare della sua Irlanda. “Merda” pensò tra se e se Zayn, “Ci mancava solo l’irlandese casinista e ubriacone” mentre l’altro continuava a parlare.

 

"...mi sono trasferito a New York tre anni fa, dopo aver ricevuto una borsa di studio per Giornalismo e...” si fermò quando la campanella suonò, facendo notare ai due ragazzi che era ora di pranzo. “Zayn, ti va di pranzare insieme? Così nel frattempo potremmo cominciare a parlare del progetto. Che ne dici?” chiese, mettendo su la sua irresistibile faccia da cucciolo, consapevole che nessuno avrebbe potuto dire di no ai suoi occhioni blu. “Certo. Fai strada” rispose il moro, dandosi mentalmente dell’idiota per essersi fatto adescare dalla faccia da cucciolo messa su dall'altro.

 

Si incamminarono fianco a fianco in silenzio. Zayn si stava maledicendo mentalmente per aver accettato quell’invito, mentre Niall si sentiva a disagio a causa delle occhiate di Zayn. Nonostante fosse un tipo vivace non riusciva a togliersi dalla testa di non piacere minimamente al moro, anche se avevano parlato solo pochi minuti.

“Non avrei dovuto invitarlo a pranzo, forse è per quello che mi sta fulminando con lo sguardo” pensò tra . Trasalì quando Zayn parlò e “Sento i tuoi ingranaggi fino a qui, Irlanda. Vuoi dirmi che ti prende? Fino a pochi minuti fa parlavi come una macchinetta, mentre ora te ne stai zitto” domandò. Niall si fermò di colpo a guardarlo e diede voce ai suoi pensieri: “Mi odi? Perché da quando mi sono presentato hai iniziato a guardarmi male? Non mi conosci e probabilmente mi avrai già etichettato come l’irlandese casinista e ubriacone” sputò fuori decisamente arrabbiato con quel moretto. “Solo perché ho origini irlandesi non vuol dire che manderò a puttane il progetto perché tu sei un fottuto stronzo con stupidi pregiudizi, chiaro?”

Zayn era a bocca aperta, non immaginava che quel biondino potesse tirare fuori tutta quella grinta, nonostante fosse  palpabile la sua rabbia. Era stupito, anche perché sembrava proprio che gli avesse letto nel pensiero, ripetendo ad alta voce ciò che lui aveva solo pensato.

“Calmati Irish, non ti odio e mi dispiace aver pensato fossi solo un irlandese casinista e ubriacone. Possiamo ricominciare da capo e poi andare a mangiare? Ho lo stomaco che brontola!”

Niall sorrise a Zayn e ricominciarono da zero, avviandosi verso la caffetteria.

 

Poco dopo giunsero a destinazione e Zayn si bloccò di colpo “Qui?” domandò incerto. Se fosse entrato li dentro con Niall, Perrie avrebbe dato via ad un terzo grado degno della NYPD, nei confronti del biondo. “C’è qualche problema?” chiese preoccupato Niall, “So che non è il massimo dove pranzare, ma pensavo che venendo qui ci saremmo trovati più a nostro agio e poi potremmo cominciare a conoscerci meglio, trovare cose in comune da utilizzare per realizzare il progetto. Ma se vuoi possiamo andare in uno Starbucks, anche se dubito troveremo un tavolo libero a quest’ora...”

Zayn lo guardò divertito “Finalmente hai recuperato la tua parlantina Irish” disse. “Va bene anche qui, davvero. C’è solo un problema di un metro e sessantatré con i capelli lilla”. Niall lo guardò confuso e fece per aprir bocca ma uno “ZEE! NÌ!” urlato lo fermò. “Ecco il problema” sussurrò il moro all’orecchio del biondo per poi allontanarsi velocemente, andando a salutare la ragazza che li aveva chiamati.

“Hey Pez!” la salutarono contemporaneamente, guardandosi confusi. “La conosci?” domandò Zayn stranito. “Certo! Era la mia vicina di casa. Tu come fai a conoscerla?” domandò invece Niall.

“Perrie è la mia migliore amica da quando mi sono trasferito qui!”

La ragazza si avvicinò ai due salutandoli velocemente con un bacio sulla guancia e “Ragazzi è un piacere avervi qui, vorrei restare a chiacchierare con voi per scoprire come fate a conoscervi, ma ho mille tavoli da servire. Vi porto il solito?” domandò ai due e, vedendoli annuire, continuò. “Perfetto, ora scappo. Ciao!” aggiunse per poi allontanarsi alla stessa velocità con cui era apparsa.

Appena arrivò il loro ordine cominciarono a mangiare tranquillamente chiacchierando del più e del meno. “Due cose che ami di più del tuo paese nativo?” domandò Zayn, volendo conoscere meglio quell’irlandese da strapazzo.

“Gli irlandesi e Irlanda” rispose prontamente il biondo, ma Zayn protestò “Ti ho chiesto due cose, dire Irlanda non vale!” mettendo su un piccolo broncio. Niall scoppiò a ridere a quella reazione, “Infatti non è L’Irlanda ma Irlanda, il cucciolo di labrador che ho avuto da bambino” disse sentendo le guance accendersi appena.

Zayn per poco non si strozzò con l’acqua che  aveva appena bevuto, tossì furiosamente e, quando riprese a respirare scoppiò a ridere. “Giura! Hai avuto un cane di nome Irlanda?” e fu il turno di Niall mettere su un broncio. Zayn si scusò con il ragazzo di fronte “Scusami Niall, ho fatto male a giudicarti solo per le tue origini. Solitamente sono il primo ad odiare chi giudica in base alla razza, mi dispiace” si scusò Zayn, chinando il capo, vergognandosi per come aveva trattato il ragazzo.

“Sai, per me non è sempre stata facile la vita. Venivo giudicato per la pelle, chiamato in modi orrendi. Perdonami” soffiò fuori, abbassando la testa per non dover vedere negli occhi Niall. “Zayn, non hai niente di cui farti perdonare. Non è stato carino giudicarmi subito, senza nemmeno conoscermi, e forse ho esagerato a reagire così. Ma quello che hai detto è vero, anche se in Irlanda lo ero decisamente di più che qui a New York, sono un’irlandese casinista e ubriacone” affermò scoppiando a ridere, contagiando anche il moro. “Pace?” domandò speranzoso Zayn, “Pace” gli rispose Niall sorridente, felice di come stesse andando quel pranzo.

Erano ormai le tre del pomeriggio quando Niall si alzò e “Scusami Zayn, ma devo proprio scappare. Ho lezione di chitarra tra mezz’ora. Lasciami il tuo numero di telefono così ci mettiamo d’accordo per l’orario in cui vederci domani” disse, dandogli il suo iPhone per farsi lasciare il numero. Raccolse velocemente le sue cose e, dopo aver lasciato un bacio sulla guancia a Zayn, corse fuori dalla caffetteria. Non fece in tempo a tirare un sospiro di sollievo, che subito Perrie si accomodò di fronte a lui. “Allora Zee... che mi dici di Niall? Che ci facevate insieme?” domandò al migliore amico con un sorriso malizioso sulle labbra.

“Niente di quello che pensi, Edwards. Dobbiamo lavorare in coppia per un progetto tra il corso di Arte e quello di Giornalismo” sbuffò fuori il ragazzo, sperando di far passare la voglia di parlare all’amica, ma “È carino vero? Peccato sia gay” sospirò affranta, “Potresti provarci, vi vedrei davvero bene assieme” continuò con aria sognante spaventando il migliore amico.

“Pez, te lo dico da amico, tutte queste tinte ti stanno bruciando il cervello” detto questo raccolse le sue cose e scappò fuori, lontano dalla reazione della ragazza.

Quella sera Niall lo chiamò, scusandosi per non averlo fatto prima. “Hey Zayn, scusami se ti chiamo solo ora ma la madre del bambino ha avuto un contrattempo ed è andato poco fa. Comunque pensavo potessimo vederci domani alle due a casa mia, che ne dici? Puoi portare i materiali che ti servono per fare una bozza, anche se dobbiamo ancora decidere cosa fare per il progetto”. Zayn sorrise “Tranquillo. Le due vanno bene, mi porto il blocco per gli schizzi quindi non preoccuparti. Domani decidiamo bene tutto. Ora devo andare, buonanotte ” lo salutò, facendosi scappare il nomignolo con cui Perrie lo aveva chiamato quello stesso pomeriggio.

Il pomeriggio seguente, alle due in punto, il campanello di casa Horan suonò. Niall aprì la porta, facendo accomodare Zayn nel salotto, dove aveva predisposto una montagna di libri sull’arte e l’immancabile pc. “Ti sei già preparato vedo” osservò Zayn sorridente,mettiamoci al lavoro.” E cominciarono a cercare tra le opere più famose, quale meritasse di essere riprodotta da loro. Ad un tratto, Niall, saltò su urlando di avere l’idea giusta, facendo spaventare Zayn che gli urlò “Datti una calmata Irlanda!” scoppiando poi a ridere insieme al biondo. “Che idea ti è venuta?” domandò tornando serio.

La Gioconda. Potremmo creare la versione uomo, rimodernando l’intera opera. Dai tratti del viso allo sfondo, all’abbigliamento che oggigiorno va di moda” propose Niall. Zayn lo guardò ammirato e “Cazzo! È un’idea geniale, Nì. Davvero” esclamò prendendo il blocco per fare uno schizzo. Lo aprì e sulla prima pagina Niall notò degli schizzi identici ai tatuaggi del ragazzo. Zayn si schiarì la voce notando lo sguardo perso di Niall sul suo blocco e “Se te lo stessi domandando: si, i miei tatuaggi li ho disegnati tutti io” affermò orgoglioso della sua pelle. Aveva iniziato a diciassette anni e non aveva ancora smesso.

“Sono stupendi, Zee. Dico sul serio” sussurrò il biondo, arrossendo lievemente, ricevendo in cambio un tenero sorriso da parte del moro. Dopo quella piccola interruzione, i due ripresero a lavorare sul progetto: Zayn abbozzando il Giocondo, come avevano deciso di soprannominarlo, e Niall cominciando a prendere appunti su quali tecniche avrebbe utilizzato per realizzare l’opera, abbozzando l’articolo da consegnare alla professoressa Smith.

Si era quasi fatto tardi, così decisero di vedersi nei giorni successivi, sempre alle due a casa del biondo per continuare a lavorare, ognuno sulla sua parte. Zayn, dopo aver raccolto le sue cose, salutò il biondo lasciandogli un bacio sulla guancia e uscì da casa per prendere il bus e tornare al suo appartamento, dove il suo studio lo aspettava.

Sulla strada di casa si trovò a pensare a quanto stesse bene con Niall. Si era pentito subito di averlo giudicato in base alle sue origini quando, lui per primo, odiava i pregiudizi e la gente che lo giudicava solo in base alle sue origini Pakistane, ai suoi numerosi tatuaggi o, peggio, al suo orientamento sessuale. Infondo il ragazzo biondo non era affatto male, aveva una personalità brillante e una genialità nascosta sotto quella massa di capelli tinti. Si era ricreduto un po’ sull’irlandese casinista e ubriacone, nonostante Niall fosse realmente un gran casinista.

Si ridestò dai sui pensieri a causa della brusca frenata effettuata dal bus, arrivato alla sua fermata. Salì le scale verso il suo appartamento, vi entrò e, abbandonando giacca e scarpe all’ingresso, si spostò in cucina a prepararsi un panino al volo. Aveva un’idea per il volto del Giocondo che gli ronzava in testa e non vedeva l’ora di prendere in mano la matita e cominciare a disegnare il progetto finale. Sistemò sul cavalletto il suo blocco, prese la sua matita portafortuna e cominciò a dare vita a quel pezzo di carta perdendosi in esso con la mente, noncurante del tempo passato, finché un raggio di sole non si posò sul volto etereo che aveva disegnato. Aveva disegnato tutta la notte senza rendersene conto.


***
 

Erano passate ormai tre settimane dall’inizio del lavoro di coppia, e il loro progetto stava andando a gonfie vele. Anche quella sera avevano deciso di trovarsi a casa di Niall, in quanto abitava da solo in una villetta appena fuori il campus. Era una casa piccola, ma confortevole. Con una camera padronale con bagno privato, una stanza per gli ospiti, un bagno, una cucina piccola ma con ogni elettrodomestico necessario, un soggiorno con un divano angolare e un caminetto che conferiva all’intera casa un’atmosfera romantica.

Stavano lavorando al progetto da quasi sei ore quando Zayn guardò l’orologio. “Cazzo! Sono già le otto!” urlò, facendo spaventare Niall che lo guardò con un punto interrogativo stampato in faccia. “Che succede Zee?” domandò al ragazzo. “Come diavolo torno a casa? L’ultimo autobus è passato dieci minuti fa e fino a domattina non ne passano più. Cazzo!” sospirò disperato. Niall tentò di tranquillizzarlo, “Puoi restare qui a dormire così domani non ti devi alzare troppo presto per andare a lezione. Ordiniamo una pizza e ci facciamo una partita a Just Dance, così stacchiamo il cervello dai libri” gli disse Niall, entusiasta.

“Oh” sussurrò imbarazzato Zayn “Grazie Nì, ma non vorrei disturbarti troppo, è tutto il pomeriggio che approfitto della tua ospitalità” gli disse, ma il biondo non sentì storie.

“Figurati Zee, mi piace stare con te. E in più vivo da solo, quindi non disturbi nessuno” lo rassicurò, sfoggiando uno dei suoi sorrisi. “Tu resta qui, vado a chiamare la pizzeria".

Andò in cucina, lasciando il moro nella sua stanza senza possibilità di ribattere. “Nì! Posso collegarmi con il tuo pc?” urlò Zayn al biondino “Il mio si è scaricato e non ho con me il caricatore!” continuò quello.

“Fai pure” urlò in risposta, “Zee che pizza vuoi?” gli domandò il biondo mentre era al telefono con la pizzeria.

“Margherita va benissimo” gli rispose Zayn.

Prese il pc del biondino e si collegò ad Ao3 nella speranza di trovare un’altra fan fiction di Irishboy su Louis e Harry, due dei tre membri dei One Direction, la più grande boy band del mondo, per poi poter creare un altro dei disegni dei due ragazzi in versione cartoon.

Appena la pagina si aprì notò che Niall era già collegato con il suo account. Curiosò un po’ sul profilo del ragazzo finché non osservò bene lo schermo e per poco non si strozzò. in bella mostra c’era il nickname con cui il biodo era loggato: irishboy.

“Cazzo”  pensò Zayn Non ci posso credere. Oh mio Dio!” esclamò a bassa voce, in modo da non farsi sentire dal biondo nell’altra stanza. Niall era lo stesso ragazzo da cui prendeva ispirazione per i suoi cartoon.

Era così preso dallo schermo del Pc che non sentì il campanello suonare e Niall urlare: “Zee! Sono arrivate le pizze!”

Fu riportato alla realtà dallo spalancarsi della porta della stanza e dal “Cazzo!” scappato dalla bocca di Niall, che aveva lo sguardo fisso sullo schermo dove vi appariva la sua pagina del profilo su Archive of Our Own. Zayn fissò Niall e lo vide aprir bocca, ma lo fermò in tempo e “Scusa Nì. Volevo vedere il mio account e quando si è caricata la pagina e ho visto il tuo nickname…” disse, scusandosi con il ragazzo che continuò a fissarlo boccheggiando. “E cazzo! Tu sei irishboy, Dio! Amo le tue fanfiction! Perché non me l’hai detto che ti piacciono gli One Direction? Adoro le loro canzoni!” confessò ancora, entusiasta dalla scoperta fatta, riuscendo a strappare un sorriso dalle labbra del biondo.

“Scusa Zee” cominciò Niall, “Non te l’ho detto perché avevo il timore che mi ridessi in faccia. Ma sono felice di sapere che piacciono anche a te e, davvero leggi le mie storie?” domandò curioso, facendo arrossire il moro.

“S-si, non sono le solite fan fiction dove Louis e Harry scopano all day & all night, sono dolci e tenere” confessò sentendo le guance prendere calore. “Devo confessarti una cosa e non so come la prenderai” riprese a parlare, serio in volto, “Riguarda il disegno per il progetto. Solitamente non faccio mai vedere i miei disegni prima che vengano terminati, ma dopo la scoperta di oggi credo di poter fare un’eccezione”. Si alzò e andò a recuperare il suo blocco da disegno. Lo aprì e lo diede in mano a Niall, preoccupato per una sua possibile reazione. “Avevamo deciso di fare la Gioconda versione uomo. Ecco, come puoi vedere ho utilizzato alcuni tratti del volto di Louis e Harry per crearlo. Come ti sembra?”

Niall era incantato dall’opera che teneva in mano. La Gioconda si era trasformata in un affascinante giovane dai lineamenti eterei. Lunghi boccoli color cioccolato ricadevano dolcemente sulle spalle in onde sinuose. Al centro del volto prendeva posto un piccolo naso alla francese. Magnetici e maliziosi occhi azzurri, quanto l’oceano, donavano al viso un’aria di superiorità, quasi dicessero “Non potrai resistermi, sarai mio”. Labbra peccaminose e rosse quanto la fragola più prelibata e succosa al mondo, erano in contrasto col sorriso innocente e bambinesco che formavano. Vi erano, ai lati della bocca, due tenerissime fossette a creare un ulteriore contrasto con il resto del viso. Lo sfondo richiamava, in modo approssimativo, il paesaggio fluviale dell’opera originale, rappresentando il lungofiume del Tamigi al crepuscolo, in una Londra contemporanea.

“Credo di essermi innamorato del quadro, Zayn” sussurrò Niall, dopo essersi ripreso dalla contemplazione del loro progetto, “Davvero, è meraviglioso. Il modo in cui tutto si amalgami nonostante i contrasti presenti” continuò estasiato. Zayn arrossì impercettibilmente a quei complimenti, orgoglioso del suo lavoro. “Nì” lo richiamò il moro “Che ne dici se ci mangiamo le pizze prima che diventino fredde e poi continuiamo il discorso?” domandò al biondo, che annuì.

Si spostarono in cucina a mangiare le pizze e a bere un paio di birre. Fu Niall a rompere per primo il silenzio che si era creato tra loro.

“Sai Zayn, con il tuo talento potresti diventare un fantastico fan artist nel fandom degli One Direction” affermò con tutta tranquillità il biondo, facendo quasi strozzare Zayn. “Sai, come niazkilart. Lo conosci?” domandò al moro, che negò velocemente con la testa. “Strano che non lo conosci. È un famoso fan artist di Tumblr. Prende ispirazione dalle mie fanfiction e disegna alcune scene in versione cartoon. Quando vedo un suo nuovo disegno che rappresenta una delle mie storie, mi sento importante e speciale, perché tra tutte le fanfiction che popolano Archive of Our Own, lui sceglie me” raccontò, arrossendo lievemente a quella confessione. “Raramente fa lavori su commissione e a me piacerebbe chiedergli di farmene uno, ma mi vergogno un po’. Ho sempre sognato di far parte degli One Direction, non per la fama o i soldi, ma perché fanno quello che ho sempre voluto fare da bambino: cantare. Ogni volta che apre le commissioni io sono eccitato perché penso che è la volta buona che riesco a fargli la richiesta, invece finisco per spegnere il pc e evitare Tumblr per giorni".

Zayn lo osservò e mentre la sua testa già pensava di rivelargli che in realtà niazkilart era proprio lui, domandò: “Quale sarebbe la richiesta che vorresti fargli?” sperando che il biondo gli rispondesse. Niall arrossì a quella domanda, ma se l’aspettava in un certo senso. “Mi piacerebbe essere nel disegno, magari mentre suono la mia chitarra o faccio le trecce a Harry, adoro i suoi capelli lunghi. Mentre tu Zee, saresti perfetto come migliore amico di Louis. Tipo i bad boys della band. Oppure mentre suoni il triangolo” scoppiò a ridere Niall, contagiando anche Zayn.

“Sono felice di questa chiacchierata. Ma soprattutto sono felice di averla avuta con te, Niall. Mi piaci” confessò il  all'improvviso, sentendo le guance scaldarsi.

“Anche tu mi piaci, Zayn.

Continuarono a parlare del più e del meno, tirando quasi fino alla mezzanotte. “So che è tardi ma abbiamo un’ultima cosa da fare prima di andare a dormire. Dobbiamo decidere chi sarà lo sfortunato che dormirà sul divano, e lo faremo sfidandoci a Just Dance sulle note di Best Song Ever!” esclamò tutto felice il biondo, correndo ad accendere la tv e la Wii e facendo spazio in salotto per ballare.

“Ci sto! Ma sappi che sono un pessimo ballerino” affermò prontamente Zayn, prendendo il telecomando che Niall gli stava offrendo.

“Al meglio di tre, chi vince se la dorme nel mio letto a due piazze e mezza mentre chi perde si becca le molle del divano nella schiena”, detto ciò fece partire la canzone.

Erano in perfetta parità e stavano terminando la partita decisiva quando Niall, al movimento di bacino finale, fece cadere involontariamente lo sguardo sul piccolo sedere dell'altro racchiuso in un paio di skinny jeans; fu per questo che perse la sfida miseramente e si guadagnò, oltre all’imbarazzo e a due guance rosse, anche un’intera nottata sul divano scomodo.

“Ho vinto” esclamò entusiasta il moro per poi voltarsi verso il ragazzo accanto, lanciandogli un’occhiata confusa. “Nì, va tutto bene? Sei diventato tutto rosso...”

Quello annuì e “Va tutto bene, sono solo stanco. Credo sia meglio andare a dormire. Vieni Zee, ti do qualcosa con cui cambiarti” disse, per poi avviarsi verso la sua stanza. Recuperò un cambio per e uno per Zayn e, quando si voltò per tornare in salotto, Zayn lo fermò. “Resta, il letto è grande per tutti e due. In più non voglio dormire comodo sapendo che tu probabilmente domani avrai mal di schiena. Resta con me” e Niall annuì. Si cambiarono velocemente, per poi infilarsi sotto le coperte calde del letto. Niall si avvicinò a Zayn per dargli la buonanotte ma, quando fece per aprir bocca, si ritrovò premuta sopra la bocca dell’altro. In un primo momento non ricambiò, quando poi si rese conto di essere rimasto immobile, aprì le labbra, lasciando incontrare la sua lingua con quella del moro e scoprendo finalmente il sapore del ragazzo con il quale spendeva da ormai tre settimane il suo tempo. Si staccarono dopo qualche tempo e “Buonanotte Nì, e grazie per la bella giornata” sussurrò Zayn, addormentandosi tra le braccia di Niall, il suo Morfeo.

La mattina seguente il primo a svegliarsi fu Zayn. Si staccò dall’abbraccio di Niall, cercando di non svegliare il ragazzo. Andò in bagno dove si lavò la faccia e indossò i vestiti del giorno precedente. Raccolse le sue cose e, prima di uscire dalla casa, baciò velocemente sulle labbra il suo bel addormentato, lasciandogli un post-it attaccato al telefono con scritto


“Nì sono tornato a casa a lasciare l’attrezzatura per il progetto.
Grazie per la bella serata, ci sentiamo più tardi.
Zayn, x”
 

Appena andò via da Niall, Zayn si avviò verso la fermata del bus per tornare a casa. Era troppo su di giri per le scoperte fatte il giorno precedente e aveva ancora un leggero mal di testa da smaltire a causa delle birre bevute la sera precedente, per poter andare a lezione.

Stava ancora pensando alle parole di Niall (“Amo niazkilart, vita alle mie fan fiction in un modo così vero che a volte faccio fatica a credere che abbia preso ispirazione da me”)  che per poco non perse il bus. Fece passare il suo abbonamento e andò a sedersi nel primo posto libero, tornando con la mente al piccolo desiderio che Niall, ingenuamente e inconsciamente, aveva espresso proprio al suo artista preferito. Mi piacerebbe essere nel disegno, magari mentre suono la mia chitarra o faccio le trecce a Harry, adoro i suoi capelli lunghi. Mentre tu Zee, saresti perfetto come migliore amico di Louis. Tipo i bad boys della band. Oppure mentre suoni il triangolo". La risata del ragazzo gli tornò alla mente come se lo avesse avuto accanto a .

Ancora perso tra i ricordi, rischiò di perdere la sua fermata. Scese velocemente dal bus, salutando con un cenno l’autista del mezzo per poi correre verso la palazzina in cui abitava dopo essere stato travolto da un’idea improvvisa. Entrò nell’androne del condominio come un pazzo, facendo spaventare la vecchia portinaia che gli gettò un’occhiataccia gelida. Salì le scale a due a due, fiondandosi poi verso la sua porta con  le chiavi già pronte per essere infilate nella serratura. Riuscì ad aprirla in meno di mezzo secondo e subito si infilò nello studio che aveva fatto realizzare apposta per dipingere, senza preoccuparsi di dove gettava la tracolla e la sua giacca di pelle. Recuperò dall’armadio che teneva nella stanza fogli e colori, posizionò tutto sul tavolo da lavoro e, dopo aver fatto partire la playlist che aveva creato apposta per quei momenti d’ispirazione improvvisa, si mise all’opera.

Stava canticchiando Fireproof, durante il ritornello Cause nobody knows you baby the way I do, and nobody loves you baby the way I do, It's been so long, It's been so lon..”  quando gli arrivò un messaggio, distraendolo dal terminare il suo lavoro.

“Stasera cena a casa mia? xx”
 

Arrossì di colpo appena vide il messaggio. Niall lo aveva appena invitato a cena a casa sua. Non che fosse una novità per Zayn, ormai erano tre settimane che praticamente viveva a casa del biondo, ma dopo la sera precedente, non pensò affatto alla possibilità di essere invitato  di nuovo a casa del biondo. Aveva bevuto giusto un paio di birre e, non essendo abituato a bere alcool, non era certo di aver fatto una gran bella figura. Nonostante tutto, era felicissimo di rivedere il ragazzo biondo. Era quasi un mese che si conoscevano e più passavano tempo insieme più sentiva di provare qualcosa per Niall. Gli piaceva quel ragazzo e glielo aveva fatto intendere velatamente la scorsa sera quando, dopo avergli dato la buonanotte, gli aveva anche lasciato un leggero bacio a stampo per poi crollare, come un sacco di patate, nel suo letto. E pensare che Niall era arrossito fino alle punte delle orecchie per quel piccolo contatto.

Dopo aver controllato l’ora sul telefono, riportò l’attenzione sul disegno per aggiustare gli ultimi ritocchi e completarlo, prima di prepararsi per la cena. Finì in pochi minuti e lo lasciò sul tavolo ad asciugare per andare a farsi una doccia. Entrato in bagno si spogliò della tuta e dei boxer, infilandosi sotto il getto caldo. Prese il flacone di shampoo e iniziò a lavarsi i capelli, perdendosi nei ricordi della giornata precedente. Si era divertito un sacco con Niall, aveva pure vinto la sfida a Just Dance sulle note di Best Song Ever, nonostante fosse un pessimo ballerino. Al pensiero della fine del balletto arrossì leggermente: ricordò che verso la fine della canzone, durante il movimento di bacino, aveva lanciato un’occhiata a Niall per vedere come se la stava cavando, ma l’aveva trovato con lo sguardo puntato sul suo sedere e le guance rossissime. Avevano ballato anche (I've Had) The Time of My Life come una coppietta, ma con quattro piedi sinistri, rischiando di scivolare e cadere un’infinità di volte. Quando notò che non aveva più schiuma sulle mani passò a lavarsi il corpo con il suo bagnoschiuma al profumo di muschio bianco e si lavò per bene il corpo. Sciacquatosi accuratamente della schiuma, uscì dal box e si avvolse nel calore della salvietta che aveva preparato vicino al termosifone. Andò in camera dove recuperò un paio di boxer e, dopo esserseli infilati, cominciò a frugare nell’armadio nella speranza di trovare qualcosa di non troppo semplice, ma nemmeno troppo elegante, da indossare. Quando stava per perdere le speranze e decidere di andare in mutande, il suo telefono squillò e la faccia di Perrie apparve sullo schermo.

“Pez, ti stavo giusto pensando” disse Zayn, osservando il casino che aveva combinato nella sua stanza. “Lo immaginavo, stupido di un Malik. Ho appena parlato con Niall e mi ha raccontato dell’appuntamento che avrete stasera. Cosa indosserai?” domandò la ragazza al telefono. “Non lo so. So solo che ha preparato la cena a casa sua ma non ho la minima idea di come vestirmi” sospirò scoraggiato, sperando nell’aiuto dell’amica. “Che ne dici dei tuoi soliti skinny jeans, la camicia a maniche corte a righe e il tuo stivali neri?” provò Perrie. A quelle parole il moro si illuminò “Cazzo! Grazie Pez, sei la migliore” la ringraziò. “Figurati Zee, ora vai a preparati per il tuo bello, che devo preparami pure io per la mia bella. Ciao!

Non fece in tempo a salutarla che aveva già chiuso la chiamata. “Dannata Edwards” sospirò per poi raccogliere gli abiti scelti e fiondarsi in bagno. Si infilò i jeans e la camicia, poi si sistemò davanti allo specchio e cominciò a sistemare i capelli asciugandoli all’indietro. Si spruzzò due gocce di profumo e quando notò che era ora di uscire recuperò la sua giacca di pelle, l’iPhone, il portafoglio e le chiavi. Si chiuse la porta alle spalle per poi avviarsi alla solita fermata del bus.

Arrivato alla fermata del campus, scese dal bus e si avviò a casa di Niall pensando a come avrebbe dovuto salutarlo. Era quasi arrivato a destinazione e il panico su come salutare il biondo lo stava assalendo. Non fece nemmeno caso all’aver suonato il campanello che si ritrovò due labbra stampate sulle sue. Si riprese in tempo per vedere le guance di Niall arrossarsi e sentire le proprie prendere calore. “Ciao Zee” lo salutò il biondo, prendendolo per mano e portandolo in cucina, dopo aver chiuso la porta alle loro spalle, da dove proveniva un profumo delizioso. Prima di entrare nella stanza, Niall si bloccò fermando Zayn al suo fianco. “Chiudi gli occhi e non sbirciare” gli sussurrò il biondo nell’orecchio, facendolo rabbrividire. “È una sorpresa” continuò, mettendo le mani sui fianchi di Zayn, guidandolo attraverso la porta che conduceva in cucina.

“Apri gli occhi” soffiò di nuovo al suo orecchio e Zayn  eseguì l’ordine. Uno sguardo sorpreso si dipinse sul suo viso mentre osservava quella che sembrava la tavola di un ristorante, con candele sparse per la stanza e un piccolo vaso con un bouquet di calle al centro della tavola. Tutto era meraviglioso. “Avrei voluto portarti in un ristorante carino, ma purtroppo non me lo potevo permettere e quindi ho portato il ristorante da noi. Beh in realtà ho cucinato solo degli spaghetti con le polpette, spero ti piacciano” sputò fuori il biondo senza prendere fiato. Zayn si voltò verso il ragazzo con gli occhi lucidi per l’emozione e lo rassicurò. “È magnifico Nì, davvero. Nessuno ha mai fatto una cosa così dolce per me” gli disse baciandolo dolcemente. “E non vedo l’ora di assaggiare la tua cucina”.

Niall fece accomodare Zayn come il più educato dei gentiluomini, scostandogli la sedia, e servì gli spaghetti. Non fece in tempo a chiedere come fossero che Zayn rilasciò un piccolo mugugno di piacere. “Dio Nì, sono fantastici” riferì sorprendendolo. Il ragazzo arrossì notevolmente a quel complimento, era un piatto semplicissimo e uno dei pochi che sapeva cucinare. Finito di cenare si spostarono in salotto, dove Niall aveva preparato una coperta e dei cuscini davanti al caminetto scoppiettante. Prima di sedersi fece partire un po’ di musica in sottofondo e si accoccolò tra le braccia del moro lasciandogli un bacio sul collo. Sentì la mano di Zayn prenderlo per il mento e sollevargli il viso lasciandogli una scia di baci a partire dalla guancia fino alle labbra, che stuzzicò coi denti e la lingua chiedendo l’accesso alla bocca del biondo. Si baciarono per quelle che sembrarono ore, finché non partì una delle canzoni preferite in assoluto da Niall. Quest’ultimo si sollevò da terra trascinandosi dietro Zayn, prese le mani del ragazzo, se le mise attorno al collo mentre le sue si arpionarono dolcemente ai suoi fianchi e iniziarono ad ondeggiare sulle note di “Thinking Out Loud” di Ed Sheeran.

 

People fall in love in mysterious ways
Maybe just a touch of a hand
Well me, I fall in love with you every single day
I just wanna tell you I am

 

Zayn alzò il viso verso Niall e riprese a baciarlo da dove si erano interrotti, continuando a ondeggiare sulla voce di Ed. Quando si staccarono per prendere fiato, Zayn iniziò a ringraziare Niall per la bellissima sorpresa. “Niall so che ci conosciamo da poco, ma da quando abbiamo iniziato il progetto e a passare il nostro tempo insieme, la mia vita sembra migliore. Alla mattina mi alzo con il sorriso al pensiero di vederti. Capisci? Io, mattina e sorriso nella stessa frase? Non mi è mai successo. Poi sei arrivato tu. Cazzo, sei stato come un acquazzone improvviso nel periodo di siccità. Quindi volevo chiederti se ti piacerebbe essere il mio ragazzo?” domandò, arrossendo per essere riuscito a confessare i suoi sentimenti, senza balbettare. Non ricevette nessuna risposta, solo la bocca del biondo premuta sulla sua mentre mormorava una litania di “Si, si, si, si”.  Si staccarono per prendere fiato e l’altro “Certo che lo voglio, Zayn” esclamò con le guance rosse, un sorriso mozzafiato e gli occhi lucidi per la felicità che in quel momento stava vivendo grazie a Zayn. Continuarono a ondeggiare finché la canzone non terminò. Niall prese per mano Zayn e lo riportò davanti al caminetto scoppiettante, facendolo accoccolare sul suo petto, con dei sorrisi gemelli stampati sul viso, felici di come si era evoluta la serata. Prima di addormentarsi, Niall diede voce ai suoi pensieri “Sei uno stronzo Malik! Io ho organizzato tutto questo per chiederti di diventare il mio ragazzo...” sbadigliò, ma continuò a parlare nonostante il sonno stesse avendo la meglio. “...ma sono contento che alla fine me l’abbia chiesto tu. Non ero sicuro di potercela fare” sbadigliò di nuovo, lasciandosi sconfiggere dalla stanchezza. “Buonanotte Zee” mormorò, ormai tra le braccia di Morfeo, ricevendo, in risposta, un “Buonanotte Irish” e un bacio sulle labbra.

 

So baby, now, take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart, I'm thinking out loud
And baby we found love right where we are

 

La mattina dopo si risvegliarono doloranti dopo aver passato la notte a dormire sul pavimento davanti al caminetto, di certo non la miglior cosa su cui farsi un sonnellino. Niall si alzò per primo, porgendo una mano a Zayn e aiutandolo ad alzarsi. “Buongiorno” lo salutò il biondo, poggiando delicatamente le sue labbra su quelle del suo ragazzo. “’Giorno” sbadigliò fuori il moro, prendendo per mano il biondo e portandolo in cucina per far colazione. Mangiarono la propria tazza di latte e cereali parlando del progetto che avevano quasi completato. “Niall devo andare a casa a recuperare la tracolla e poi ho lezione, ci vediamo alle tre alla caffetteria, okay?” non gli lasciò il tempo di rispondere che, dopo un bacio veloce, corse fuori in tempo per prendere il bus che l’avrebbe riportato a casa.

Aprì la porta del suo appartamento e corse in bagno a farsi una doccia rigenerante, avrebbe avuto lezione da mezzogiorno, perciò si prese il suo tempo per riprendersi dalla nottata passata su quel maledetto pavimento. Iniziò a lavarsi accuratamente i capelli mentre con la mente ripercorse la serata precedente, e ci pensò talmente tanto da poter quasi sentire il sapore delle labbra di Niall sulle sue. Vi passò la lingua sopra, sentendo solamente il sapore dello shampoo che l’acqua stava lavando via. Prese il bagnoschiuma e, dopo averne rovesciato una noce sulla spugna se lo passò su tutto il corpo, lavando via le preoccupazioni per l’imminente appuntamento. Si sciacquò e uscì dal box, recuperando la salvietta calda dal termosifone. Si fece avvolgere dal calore della stoffa e, dopo aver indossato un paio di boxer, andò in camera a scegliere i vestiti da mettere in vista anche dell’appuntamento di quel pomeriggio con il suo ragazzo. Optò per dei semplici skinny jeans, una canotta nera e un morbido maglione grigio, raccolse i capelli in un piccolo codino e si spostò nello studio. Il disegno che aveva realizzato per Niall era pronto. Lo infilò in una semplice cornice e lo impacchettò alla bell’e meglio. Aveva deciso di rivelare al suo ragazzo che il suo fan artist preferito era lui, dimostrandoglielo con il disegno che aveva realizzato esclusivamente per lui, per nessun altro. “Speriamo vada tutto bene” sospirò Zayn, preoccupato per una possibile reazione negativa di Niall a quella rivelazione. Decise di non pensarci troppo così, raccolti borsa, giacca e disegno, si avviò verso il bus per andare a lezione.

Quando la campanella suonò la fine delle lezioni, Zayn tirò un sospiro di sollievo che durò esattamente mezzo secondo quando si ricordò dell’imminente appuntamento con Niall. Si avviò verso la caffetteria torturandosi le mani. Dire che fosse agitato era un eufemismo bello e buono. Era seduto su quella sedia da cinque minuti e non riusciva a smettere di muovere le gambe. La gente che passava dalla caffetteria lo guardava confusa. Perrie non riuscì a guardare oltre lo stato pietoso in cui il suo amico si stava riducendo, così si avvicinò con una tazza di camomilla nella speranza di farlo calmare, o perlomeno di distrarlo dall’imminente appuntamento.

Zayn ti vuoi rilassare? Stai facendo spaventare i clienti!” gli disse l’amica. “Perché tutta questa agitazione? Insomma, Niall ti adora sia come Zayn sia come niazcoso, quindi perché ti agiti tanto? Probabilmente ti adorerà ancora di più!” continuò quella vedendo l’amico rilassarsi un po’. “Tieni” gli passò la tazza “Bevine un po’, ti farà bene. Ora torno al bancone, per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi". Lo salutò, schioccandogli un bacio sulla guancia per poi tornare al suo lavoro, ma venne fermata da Zayn che la chiamò. “Perrie...”, lei si voltò e “Si?” chiese confusa all’amico. “Grazie” le rispose il moro, aprendosi in uno dei suoi sorrisi con la lingua tra i denti. La ragazza gli fece un occhiolino veloce, indicandogli poi la porta, se ne tornò al lavoro. Il ragazzo si voltò verso l’ingresso e appena lo vide, il suo cuore fece una capriola e le farfalle nel suo stomaco diventarono una mandria di tori impazziti alla vista di un drappo rosso. Era bellissimo nei suoi skinny jeans, strappati sulle ginocchia, una maglietta bianca e i suoi immancabili occhiali da sole.

Non appena Niall lo vide, si aprì in un sorriso enorme. Lo vide avvicinarsi per salutarlo, lasciandogli un veloce bacio sulle labbra. “Ciao, com’è andata a lezione?” domandò il biondo al suo ragazzo, quello sorrise, “Bene, ma non è per questo che ti ho chiesto di vederci qui” cominciò. “Ehm… non so come dirtelo e nemmeno come la prenderai, e non sapere come reagirai a quello che sto per rivelarti mi terrorizza...” sputò fuori Zayn. La faccia di Niall era un misto di preoccupazione e agitazione, ma non si lasciò prendere troppo dal panico, così esortò Zayn a proseguire prendendolo per mano. “È così grave?” domandò il biondo. Il moro scoppiò quasi a ridere ma si limitò a sorridere, “No, ma ecco... beh tieni”. Gli porse il pacchetto e “Avanti, aprilo” disse mentre Niall lo assecondava, aprendo il pacco e tirando fuori quella che sembrava una fotografia. Quando vide ciò che in realtà ci fosse all’interno della cornice, spalancò la bocca.

 

A Niall,
nella speranza di saper disegnare meglio di quanto sappia suonare il triangolo.
Con amore,
Zayn Malik in arte niazkilart”

 

Niall non poteva crederci: Zayn era niazkilart. Il suo ragazzo era lo stesso fan artist per cui aveva una cotta pazzesca, per il quale aveva fatto un sacco di apprezzamenti parlandone con Zayn. Al pensiero di quella sera, il biondo arrossì di botto. “Tu! Sei un piccolo bastardo!” gli disse sorridente. “Sapevi che avevo una crush pazzesca per te come niazkilart e non mi hai detto nulla, anzi avrai goduto come uno stronzo con tutti quegli apprezzamenti che ti ho fatto indirettamente, la prima sera in cui sei rimasto da me". A quelle parole Zayn arrossì, “Avrei voluto dirtelo subito Nì, ma l’idea del disegno mi è piaciuta così tanto che ho voluto rivelarti il mio segreto facendo quello che amo di più: disegnare. E perché non realizzare un piccolo desiderio della persona che amo?”

A quelle parole, Niall emise un verso sorpreso, per poi aprire le labbra in uno dei suoi migliori sorrisi. “Ti amo niazkilart” disse a Zayn, che si avvicinò di più al suo ragazzo. “Ti amo anche io irishboy” gli soffiò sulle labbra prima di baciarlo dolcemente.

 





 


|Note|

Buonasera

Sono Giulia e sono tornata con questa piccola Ziall, frutto della mia mente malata, di Tumblr e di tutte le fanarts che lo popolano.

L’idea di questo AU! mi è venuta un mesetto fa, in un noioso lunedì.

Per il personaggio di Zayn mi sono ispirata a Cyrilliart (per chi non la conoscesse vi lascio il suo Tumblr Cyrilliart) e ai suoi 1D!cartoon mentre per Niall ho preferito non ispirarmi a qualche autrice conosciuta, ma di mettere me stessa nel suo personaggio, non per quanto riguarda la scrittura ma più per l’ammirazione che prova nei confronti del talento del suo fanartist preferito.

La canzone che ballano Zayn e Niall è Thinking Out Loud di Ed Sheeran

Ringrazio in particolar modo queste personcine speciali: K per aver betato questa storia, dandomi consigli su come migliorare e poi Giò e per avermi supportata e sopportata in questo piccolo esperimento.

Vi ringrazio per aver letto e se volete farmi sapere cosa ne pensate, se avete dubbi o qualcosa da chiedermi potete scrivermi qui in una recensione oppure contattarmi su twitter

 

 

                                                                                                                                                 

  
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