Era una giornata diversa dalle altre. Il cielo era nuvoloso già di prima mattina, cosa strana in un paesino di mare del sud, e minacciava di piovere da un momento all'altro. Franci era ferma sull'entrata di casa, indecisa se prendere o meno l'ombrello. Quel giono a scuola c'era verifica di matematica e lei come al solito non aveva neanche aperto un libro. Tanto, come sempre, Luca, il secchione della classe, le avrebbe passato tutte le risposte. Era sempre così durante le verifiche. Luca era davvero un ragazzo dolce, il classico bravo ragazzo sempre attento alle lezioni e sempre preso in giro dai compagni per i suoi occhiali tondi e fin troppo spessi. Lui comunque non se ne preoccupava, aveva imparato con il tempo a far finta di niente.

A scuola, Francesca salutò subito le sue tre amiche.

"Ragazze, voi avete studiato?" rise.

"Ma stai scherzando, tanto c'è Luca" rispose Lucrezia, che quel giorno indossava una mini gonna super attillata con dei collant semi trasparenti.

"È nuova quella gonna? Proprio da urlo!"esclamò Franci.

"Grazie tesoro"sorrise Lucrezia.

Era sempre stata la sua migliore amica. Erano quattro nel loro gruppo: Francesca, Lucrezia, Luisa e Melissa. Fin dalla prima liceo si erano subito intese e dopo quattro anni erano ormai inseparabili. Avevano condiviso tutto: dalla prima sigaretta, al primo ragazzo, alla prima sbronza, alla prima bigiata, alla prima serata in discoteca.

In classe erano già tutti al proprio posto pronti a iniziare il compito.

"Luca, ci darai una mano, vero?" gli chiese Francesca accigliando lo sguardo.

"S-si" rispose Luca, arrossendo leggermente.Era evidente che le andava dietro, ma a lei proprio non importava.

Il prof entrò, richiamando subito il silenzio.

Era un uomo sulla cinquantina, con un paio di occhiali quadrati. Aveva sempre una camicia azzurra allacciata fino all'ultimo bottone, con una ventiquattrore sempre ordinata, senza neanche un foglio fuori posto. Immediatamente tirò fuori i fogli delle verifiche e iniziò a consegnarli. Si fermò al banco di Luisa per poi fare un sospiro esasperato.

"Hai studiato questa volta, signorina?"

Lei, con un sorriso ironico, rispose: "ceeeerto prof..."

La classe scoppiò a ridere che solo ieri sera si era vista appiccicata a un ragazzone in una delle discoteche più popolari della zona.

La verifica iniziò e Franci e le sue amiche passavano il tempo girate verso Luca aspettando un suo suggerimento.

Dopo neanche venti minuti però, la porta si spalancò.

La preside, con aria insolitamente turbata, fece il suo ingresso in classe.

"Ragazzi..."

iniziò, con voce tremante. Prese un lungo respiro come se ancora non avesse completamente realizzato ciò che stava per dire

"Vi devo dare una notizia terribile, purtroppo ieri sera la vostra compagna Serena è stata trovata morta sulla spiaggia".

A quel punto la preside scoppiò in lacrime, molte persone entrarono dalla porta affollandosi intorno a lei. In mezzo a tutte quelle voci concitate, un unico sussurro si distinse chiaramente agli orecchi degli studenti.

"È stata la mafia".