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Autore: Artemide5775    02/03/2015    0 recensioni
Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
***
Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
***
Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
***
Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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“Seppur mi sono persa, sono riuscita a trovarti”

- Kyukai no kanata
 

Chapter XXX - Tiredness




 

Deborah entrò nella stanza in cui Georgie si stava riposando. Erano passate diverse ore e la bruna si stava cominciando a riprendersi, anche se lentamente.

Notò che era meno pallida e sembrava anche più tranquilla, o almeno così le sembrava come che stava riposando.

Deborah si alzò per sgranchirsi le gambe come che era seduta da diverso tempo vicino al letto dell'amica.

Le sorelle erano andate a prendere qualcosa da bere e da mangiare e i signori Bilson stavano parlando con alcuni medici dell'assicurazione sanitaria, o qualcosa del genere.

Guardò verso un mobiletto bianco, vicino al letto di Georgie, dove era posato il suo zainetto di jeans che lei adorava.

Era leggermente sporco di sangue e di terra, ma comunque nessuno lo aveva aperto. Per la curiosità si avvicinò e lo aprì con cautela, come se ci potesse trovare qualcos'altro di rivoltante o di spaventoso.

Si sorprese di trovarci due libricini che non erano assolutamente scolastici, ma contenevano delle formule alquanto stravaganti e ricette di strane pozioni.

Poi scorse un'altra bustina uguale a quella che stava nella scatola che era stata lasciata avanti a casa sua.

La aprì.

E vi trovò sempre una lettera, però il messaggio era diverso.

-Ho iniziato da molto la mia vendetta. La piccola Georgie non é stata la mia prima vittima e non sarà l'ultima.

Voglio quello che mi appartiene di diritto, anche a costo di uccidere ogni stupido umano e non che si metterà sulla mia strada.

Spero per le persone che vi stanno attorno che cederete, o spariranno una a una sotto i vostri occhi.

F-

Deborah rimase per alcuni secondi immobile, cercando di capire.

Georgie non é stata la mia prima vittima, rilesse.

Spariranno una a una sotto i vostri occhi

Deborah pensò a sua zia, che era scomparsa per diverso tempo, per poi essere ritrovata nel Bayou, o almeno erano stati ritrovati i resti di quello che rimaneva di lei.

Pensò anche ai suoi genitori che erano scomparsi da più di un mese, poco dopo Natale e alla loro macchina, che era stata ritrovata non poi tanto lontana da casa, vuota, di loro non era rimasta nessuna traccia.

Tremò leggermente al pensiero che quello sconosciuto poteva essere stato l'assassino di sua zia e dei suoi genitori.

Poi fu pervesa da uno scatto di ira e attocigliò il foglio di carta buttandolo poi per terra.

Cercò di calmarsi sospirando e si portò alcune ciocche di capelli indietro.

Notando che lo zainetto conteneva altre cose, decise di continuare a cercare.

Sperava di trovare qualche indizio utile. Voleva sapere chi era il mostro che aveva fatto tutto quello, a lei e alla sua famiglia.

Nello zainetto trovò  anche delle spezie e altre strane boccette, che non provò ad aprire, dopo averne aperta una che aveva un'odore nauseante.

Poi trovò qualcosa dentro una busta di carta. La aprì e vide che erano i vestiti che la sua amica doveva star indossando quando era stata morsa.

Rimase paralizzata.

Era un jeans e una maglia a maniche lunghe a fiori arancioni, blu e gialle. La parte vicino al collo era strappata.

Era uguale al pezzo di stoffa che avevano trovato nella bustina. Quel tizio sapeva benissimo che poteva far del male a chiunque conoscevano e glielo voleva far rendere conto.

Voleva fergli capire che erano impotenti, contro di lui.

Farà del male a tutti quelli che conosciamo.

Quella certezza fu peggio di un cuolpo d'arma da fuoco.

**

Il giorno dopo le ragazze avevano deciso di andare a scuola, anche se il giorno prima erano tornate verso le 9 e qualcosa a casa e avevano fatto i compiti alla svelta. Erano stanche, ma per colpa delle tante assenze che avevano fatto in quel periodo erano costrette ad andare comunque a scuola.

Crystal si diresse verso il suo armadietto e vi depositò il libro di storia e prese quello di biologia.

Sbadigliò.

Aveva dormito pochissimo per studiare storia, come che sapeva che sarebbe stata interrogata quel giorno, ed era successo.

Il giorno prima si era addormentata mentre leggeva il libro di sociologia vampira ed era stata svegliata da Alexandra, quando quest'ultima, Deborah e Diamond erano rincasate.

A quanto le avevano detto le sorelle, era stata Katie ad riaccompagnarle a casa, quando Victoria le aveva detto che si era fatto tardi.

Crys si portò una mano sulla bocca per sopprimere un altro rumoro sbadiglio, aveva dormito circa cinque ore, o poco più.

-Ciao Crys!- disse una voce pimpante alle spalle della bionda.

Crystal saltò sul posto, spaventata. Si girò di scatto ritrovandosi un paio di occhi nocciola che la stavano guardando innocentemente -ciao Annette- le sorrise, o almeno ci provò -mi hai fatto prendere un colpo-.

Annamaria sorrise leggermente -scusa- si portò una ciocca castana dietro l'orecchio -ti vedo stanca, tutto bene?- chiese aprendo il suo armadietto e cominciando ad estrarne alcuni libri e quaderni.

-Più o meno- sbuffò -sono stata interrogata in storia-.

-uhm..come é andata?- le chiese guardando lo schermo del suo telefono.

Crystal sbadigliò per la centesima volta -bene, mi ha messo sette-.

Annamaria la esaminò -hai dormito poco?- le chiese.

-già, si vede, eh?- disse ironica -sembra che una macchina mi abbia investita?-.

La castana ridacchiò -non proprio, sembra che tu non dorma da almeno un mese-.

Questo era vero, più o meno, era almeno un mese, o poco più che non dormiva bene. O per colpa dei suoi sogni/incubi/ricordi, o non riusciva a prendere sonno.

-allora devo avere davvero un aspetto correndo- borbottò Crys.

-non sai quanto-.

Crystal lanciò un'occhiataccia alla sua amica, le voleva bene, ma in quel momento l'avrebbe voluta strozzare -grazie mille- disse scocciata per poi chiudere il suo armadietto e andandosene.

Non aveva la minima idea di continuare quella conversazione.

Si avviò verso la sua aula di biologia. La numero 13. Già, numero sfortunato. Proprio come quella racchia della sua prof di biologia.

Quella pazza non faceva altro che prendersela con lei e i suoi compagni, quando non stava al telefono, o si grattava le mani morbosamente per chissà quale irritazione.

La bionda fece un respiro profondo ed entrò in classe. I pochi alunni che si trovavano in classe  stavano conversando fra loro, divisi in piccoli gruppi.

Crystal li ignorò e prese posto nell'ultima fila, in fondo alla classe, precisamente vicino alla finestra. Non le interessava fare conversazione.

Già, era una ragazza molto solitaria. O almeno così sembrava quel giorno... E tanti altri.

Aprì il libro di biologia e cominciò a ripetere, non voleva rischiare di essere interrogata e fare scena muta. Era una cosa che preferiva evitare, soprattutto quel giorno.

Proprio in quel momento entrò Harry.

Appena il ragazzo la vide, la salutò -Hey Crystal!- disse sorridendole.

-Ciao Harry!- lo salutò cercando si essere il più amichevole possibile, il che non era facile considerando la mancanza di sonno e il fatto che aveva lezione di biologia.

-Come fai a essere di buon amore sapendo che la strega sta per arrivare?- gli chiese lei accigliata.

Lui le regalò un bellissimo sorriso -Non mi importa di quella vecchia con una qualche irritazione alla pelle- dice -tanto non faccio tanto schifo in biologia-.

-non c'entra niente, anche se sei un genio in biologia, lei sarebbe capace di trovare qualcosa che non sai e metterti cinque. Il suo voto preferito-.

-uhm... Va be'... Comunque volevo chie...- Harry non finì di parlare perché entrò la professoressa Wesley.

La donna sui sessant'anni aveva i capelli grigi legati in un perfetto chignon, gli occhi di un grigio così chiaro da sembrare fatti di bianco e la pelle rosa segnata dal tempo. Indossava un maglione marrone e una gonna blu, e delle calze nere, proprio come le scarpe.

La prof lanciò ai suoi alluni un'occhiata truce. Tutti si zittirono e si andarono a sedere.

-bene bene- gracchiò l'anziana signora -come che avete tanta voglia di parlare, oggi interrogherò. Interrogazione a tavolino- sorrise sorniona.

Crystal si portò una mano sulla fronte, massaggiandola. Aveva una forte emicrania, ma non ci badò. Oramai, quelle emicrania, erano molto frequenti in quell'ultimo periodo.

-hai studiato?- le sussurrò Harry, mentre la professoressa Wesley stava scrivendo qualcosa sul registro.

Crystal scosse la testa -tu?-.

Harry si morse il labbro -non ho proprio aperto il libro di biologia- le disse.

Crystal sorrise leggermente -speriamo di sopravvivere a quest'ora-.

-già speriamo-.

 


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Spazio Autrice

Ciaooo! Wow!

Sono stata davvero veloce ad aggiornare.

Lo so, fa pena, ma credo di aver scritto capitoli peggiori.

Chiara,

   
 
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