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Autore: vanessie    03/03/2015    4 recensioni
Questa FanFiction è il continuo di Sunlight's ray...non l'avete letta? Era la mia prima storia pubblicata qualche anno fa, quindi correte a cercarla!
Avevamo lasciato Jacob e Renesmee ormai adulti, felici e contenti, ma nuove avventure aspettano loro, Jessie, Sarah e Jeremy, nonchè tutti gli altri personaggi della Saga di Twilight.
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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SUNLIGHT'S RAY PART 3 FANFICTION



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Capitolo 94

“Sorpresa inaspettata”






POV Allison

Durante il viaggio in aereo verso Parigi riguardammo le foto che avevamo scattato durante il nostro lungo tour tra le principali città europee. Alcune erano foto sceme, altre divertenti, alcune tenere, altre ancora buffe. Ma tutte indistintamente erano bellissime, cariche di ricordi e d’amore. Jeremy poi si mise ad ascoltare la musica con le cuffie e io ne approfittai per leggere un libro. Avevo cominciato a pensare a cosa avrei fatto una volta tornati a Forks…mi piaceva studiare e avrei voluto frequentare un corso di laurea al college ma…non ce la facevo ad allontanarmi da lui. In quel viaggio eravamo diventati inseparabili e l’idea di trascorrere un solo giorno senza Jerry mi faceva impazzire. Prima di partire avevo fatto domanda in vari college, la mamma mi aveva detto per telefono che avevo ricevuto per posta varie risposte positive. Mi ero informata bene e avevo trovato in alcune facoltà dei corsi di laurea che si potevano frequentare per il 50% a distanza, online. Misi in un angolo quei pensieri e dopo l’atterraggio andammo a recuperare i bagagli. Andammo alla ricerca di un hotel e ci fermammo a riposare. Il giorno seguente cominciammo a fare i turisti per le strade parigine. Era definitivamente la città più romantica che avessimo mai visto! La sua luce, i suoi colori, i profumi, le strutture architettoniche, insomma fu la mia preferita. La torre Eiffel la visitammo sia di giorno che di sera, era magnifico vederla illuminata. Poi la cattedrale di Notre Dame, l’Arco di trionfo, i parchi cittadini, il quartiere latino…tutto era magnifico. L’unico inconveniente era che non parlassero molto l’inglese, eccetto che nei luoghi di interesse turistico, poco male, parlavo perfettamente spagnolo e francese. Eravamo lì da una settimana, ma non volevamo partire. Avrebbe significato far terminare la nostra avventura. Decidemmo di prolungare la permanenza. Eravamo partiti il 20 giugno e adesso era già il 15 ottobre: 4 mesi fuori, 4 mesi da soli, 4 mesi intensi e favolosi di Jeremy e Allison.

Telefonai a mia madre e le dissi che stavo bene, non le avevo detto della gravidanza e dell’aborto, si sarebbe preoccupata a morte. Avevamo deciso di comune accordo di non dirlo a tutti, io di sicuro l’avrei nascosto, ma sapevo che Jeremy aveva bisogno di parlarne con qualcuno…forse con Renesmee, forse con Jacob, o con i suoi fratelli, o con Alex…mi promise che l’avrebbe fatto solo con uno di loro. Il fatto non era che io non volessi far sapere in giro di quello che mi era accaduto, no questo non mi importava. Il punto era che parlarne mi faceva stare male. Certo per il nostro bene avevo cercato di reagire, di andare avanti, ma dentro di me ogni tanto ci ripensavo. Mi concentrai sulla visita al museo del Louvre, ricco di opere d’arte di ogni genere provenienti da varie aree geografiche e appartenenti a diversi stili artistici.

“Stasera vorrei portarti a cena in un posto romantico” disse Jeremy durante il viaggio in metropolitana verso l’albergo. Lo guardai perplessa, non era un tipo romantico, non rientrava nel suo carattere “Mmmm Jeremy Black che vuole andare in un posto romantico? Che c’è? Devi farti perdonare per qualcosa che io non so?” “No. È così strano che te l’abbia proposto?” rispose ridendo “Molto strano, direi sospetto” “Tranquilla non c’è niente che stia nascondendo e non c’è nulla che debba farmi perdonare!” disse. Mi appoggiai con la testa alla sua spalla e restai così fino alla nostra fermata. Era bello respirare il suo odore, era bello sentirmi amata e protetta, era bello il contatto con lui. Scendemmo e arrivammo in hotel.


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Ci facemmo la doccia, prima io e poi lui. Mentre era in bagno a lavarsi mi truccai, misi un vestito carino e un po’ sexy, calze, scarpe con il tacco alto. Quando tornò in camera avevo appena messo il profumo e gli orecchini. Venne ad abbracciarmi dicendo che ero bellissima, figuriamoci…lui a torso nudo, con un asciugamano intorno alla vita e con i capelli appena lavati e asciugati un po’ più lunghi del solito e quindi ricci, era sicuramente il più bello dei due. Sistemai i capelli e in breve anche Jeremy fu pronto per uscire. Riprendemmo la metropolitana e dopo non molto scendemmo. Tornammo in superficie e notai la Basilica del Sacro Cuore a non molta distanza. Era bellissima quella chiesa bianca che svettava su  Montmartre, uno dei quartieri più suggestivi di Parigi. Mi guidò verso un ristorantino con vista sulla Basilica. Il cameriere ci portò al nostro tavolo e accese la candela. Aveva ragione, era un locale romantico e la vista aiutava. Scegliemmo cosa mangiare e cosa bere poi quando il cameriere ci lasciò soli dissi “Credo ancora che tu debba farti perdonare qualcosa di mooolto grosso”.

Jeremy mi guardò in quel modo profondo con il quale era capace ogni volta di farmi svenire e intrecciò le sue dita alle mie. “È così strano per te che io ti ami?” disse, scossi la testa per dire di no, sapevo che mi amava, ma ogni volta in cui lo diceva con la sua voce lievemente roca e sensuale mi scioglievo. Mi baciò, un bacio passionale e a intermittenza, toccava le mie labbra, giocava con la mia lingua per breve tempo e si fermava a guardarmi negli occhi, poi ricominciava, appena il tempo di iniziare a perdermi in quella bolla d’amore e desiderio e si fermava nuovamente. Arrivarono le prime portate, mangiammo, bevemmo, parlammo, ridemmo. La cena fu seriamente romantica e l’avrei ricordata per sempre. Jeremy poi mi invitò a seguirlo. Lasciammo il locale e ci incamminammo sulle scale che conducevano alla Basilica. Lassù il panorama era mozzafiato! Si vedeva tutta Parigi dall’alto ed era bellissima. Intorno a noi c’erano tante coppie giovani e meno giovani, si baciavano, ammiravano il panorama, si scattavano foto…anche noi restammo a baciarci per un tempo lunghissimo, poi però lui si fermò. Sorrise, nei suoi occhi e sul suo volto lessi una leggera titubanza. Non sapevo a cosa fosse dovuta. Mi prese per mano e mi portò un po’ più lontana da tutte le altre persone, senza però perdere la vista sulla chiesa e sulla città. Si mise di fronte a me, il cuore mi galoppava, non capivo perché fosse tanto incerto e allo stesso tempo dolce. Mi diede una scatola blu. La osservai, era di media grandezza e capii che doveva essere venuta fuori da una gioielleria. La scritta sovrastante non era in inglese. Focalizzai le lettere e la loro disposizione…ripensai ad una lingua che potesse assomigliargli tra quelle dei paesi europei che avevamo visitato. Doveva essere italiano. Alzai lo sguardo su Jeremy “Cos’è?” “Aprilo e lo vedrai” “Perché un regalo? A cosa è dovuto?” “A nessuna occasione in particolare” “E allora perché?” “Perché te l’ho detto anche prima…ti amo” disse.


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Lo baciai dicendogli che anch’io lo amavo. Sfiorai la vellutata scatola blu che avevo in mano, ero emozionata. Aprii la custodia ma dentro non c’era quello che mi aspettavo. Dalla dimensione infatti credevo che potesse essere una collana o un braccialetto, invece si era fatto dare appositamente una scatola più grande per depistarmi e ci era riuscito in pieno! Rimasi sorpresa, totalmente…guardai Jerry, era emozionato anche lui. Tornai a guardare ancora il mio regalo. Era bellissimo! Luccicava come un faro abbagliante, era elegante, raffinato e allo stesso tempo semplice. Aveva un cuoricino centrale più grande e altri cuoricini più piccoli alla sua destra e alla sua sinistra. Doveva aver speso un occhio della testa! Si vedeva che era italiano, dal gusto, dallo stile con cui era stato disegnato.

Jeremy mi prese il viso tra le mani e cominciò a parlarmi “L’ho preso in Italia, purtroppo non ho trovato l’occasione giusta per dartelo prima…ma stasera mi sembra la serata perfetta” “Lo è” mi limitai a dire. Ci baciammo, Dio quanto ero pazza di lui! “Ho pensato che mi servisse un simbolo per dimostrare al mondo intero che ti amo e che sei mia. E per dimostrarlo anche a te Ally! Volevo ufficializzare il sentimento che provo per te e che dopo questi quattro mesi qui in Europa hai saputo far crescere. Per questo motivo Allison…” disse lasciando la frase in sospeso. Prese dalla scatola il regalo e si avvicinò per farmelo indossare “Non voglio più che tu sia solo la mia ragazza, voglio che tu sia la mia fidanzata” concluse infilando il meraviglioso anello d’oro bianco al mio anulare sinistro. Riprendemmo a baciarci, poi mi avvinghiai alle sue spalle desiderando solo che mi tenesse stretta a sé in un abbraccio dei suoi, capace di farmi sentire a casa. Ero al settimo cielo, non ricordavo altre volte in cui mi ero sentita tanto amata e tanto felice. Rimirai il mio anello che adesso brillava sulla mia mano, era divino. Restammo ancora lì a baciarci, a dirci che ci amavamo, a prometterci che sarebbe stato sempre così, che non sarebbe cambiato nulla una volta tornati a Forks, dove i nostri doveri ci attendevano. I miei sentimenti sarebbero sempre rimasti identici, per l’eternità, ne ero più che sicura. Non avrei mai amato nessuno più di Jeremy Black, nessuno sarebbe mai stato in grado di farmi sentire quello che provavo con lui. Sia mentalmente, sia psicologicamente, sia fisicamente. E a proposito di questioni fisiche, c’era una sola cosa che desideravo in quell’istante. Fare l’amore con lui. Sentirlo dentro di me, sentirlo mio, sentirmi sua. 


NOTE:

Ciao ragazze!!!!! Molte di voi avevano ipotizzato che la sorpresa di Jeremy sarebbe stata una proposta matrimoniale, ma non è stato così, le ha regalato un anello di fidanzamento e credo che sia un gesto molto importante, soprattutto per un ragazzo come Jeremy che, non dimentichiamocelo, fino a poco tempo fa passava da una ragazza all'altra e aveva una tremenda paura d'amare. In fondo Allison e Jeremy hanno soltanto 18 anni, sono ancora giovani e stanno insieme da 8 mesi, per cui mi sembrava prematuro che lui potesse chiederle la mano.

Comunque credo che ricevere un anello di fidanzamento a Parigi sia ugualmente grandioso e romantico <3 Ally lo ha apprezzato molto, ed è rimasta sorpresa dal suo gesto, che proprio non si aspettava. Parigi è la mia città europea preferita in assoluto, immaginare i nostri Allemy insieme alla Basilica del Sacro Cuore mi è sembrata la cornice perfetta per la situazione. Ragazze dovete assolutamente andarci!!!!

Il loro viaggio tuttavia sta per giungere al termine, tra poco torneranno a La Push e riprenderanno il loro normale ritmo di vita. Allison inizia anche a pensare al suo futuro, ha finito il liceo e le piacerebbe iscriversi al college, ma ha timore di allontanarsi da Jeremy e di vivere un amore a distanza...quali saranno invece i progetti di Jeremy? Non vi resta che aspettare il prossimo capitolo, a venerdì! Dimenticavo...RECENSITE!!!! :P

Vanessie

P.S: Nel prossimo capitolo avrete l'immagine dell'anello!!!!

   
 
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