Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: thewhiteprincess    03/03/2015    0 recensioni
Sandor ha già salvato una volta Sansa,sarà capace di farlo anche adesso?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brynden Tully, Petyr Baelish, Rickon Stark, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Sansa
 
Si svegliò lentamente.
Sentiva il corpo, tutto il suo corpo indolenzito.
Si alzò di scatto cercando di capire dove fosse rinchiusa, la stanza attorno a lei era nella semioscurità. Era sola, distesa su un letto sporco, con le lenzuola stracciate e non lavate da anni ne avvertiva il fetore pungente. Non era legata, così, si alzò e a tentoni cercò di raggiungere quella che le sembrava un' imposta, nel camino  un fuoco spento da giorni bruciava le sue ultime fiammelle, da quanto tempo era lì? La sua veste era bagnata e puzzava di urina, sperava non ci fosse anche sangue. Istintivamente poggiò la mano sul ventre, sperando di avvertire qualcosa ma sapeva benissimo che era troppo presto, il suo bambino era troppo piccolo per comunicare con lei. Era fragile, un piccolo baccello che cresceva dentro di lei, una lacrima le rigò il viso e cacciò via il pensiero che quel baccello, poteva non esserci più. L'imposta era ben chiusa, le sue mani cercarono un gancio per aprirla senza esito, era vecchia e logora sembrava cadere a pezzi, la paura allora si impossesso di lei. L'aveva lasciata lì a morire? Nessuno le aveva portato del cibo o dell' acqua, nessuno aveva provato a svegliarla, doveva essere in qualche angolo remoto di Harrenal, conosciuto forse solo da Petyr. Cercò di vedere se c'era una brocca o un po' di vino, aveva la gola arsa e le labbra spaccate ma l' oscurità le impediva di orientarsi, non sapeva dove o come muoversi. Con piccoli passi e le mani tese ad attutire eventuali cadute, iniziò ad esplorare la sua prigione. Capì che era una stanza molto piccola, probabilmente sotterranea perché non avvertiva nessun rumore, che quando era stata portata qualcuno aveva acceso un fuoco, era stata coperta e lasciata lì. Il letto era abbastanza grande da ospitare più di una persona, avvertì la presenza di un tavolo con sopra nulla, una sedia e poi un camino. Cercava una porta ma percorreva lentamente le mura senza trovarla... era impossibile, doveva esserci da qualche parte. Si rese conto di aver camminato come percorrendo un quadrato, senza trovare alcuna porta. Era stata murata. L'aveva lasciata lì a morire.
Si inginocchiò e capì che era finita, nessuno l' avrebbe mai trovata. Neanche Sandor. Si accoccolò e si abbandonò pensando a l' uomo che amava e che presto, avrebbe trovato la pace.
 
Sandor
 
Sentiva l'odore della primavera, la seconda della sua vita. Sentiva il vento accarezzargli il viso, giocando con i suoi capelli, era alla testa dei suoi uomini, degli uomini del Nord. Avevano risposto tutti al grido di raccolta del Lord di Grande Inverno. Gli avevano giurato fedeltà e ogni alfiere aveva portato i suoi uomini migliori, era questo l'ultimo atto. Lo sapevano tutti, la guerra per il Nord sarebbe finita adesso, ora che anche l'ultimo suo nemico sarebbe stato distrutto. Il sole era sorto da poco e illuminava debolmente le terre dei fiumi, erano quasi arrivati, la rabbia montò dentro di lui e un fuoco terribile iniziò a bruciare. Quel fuoco che tanto temeva, gli aveva dato la forza di riprendersi, di rialzarsi. Ora quel fuoco alimentava il suo corpo e lo spronava ad arrivare da lei, a percorrere ogni miglio più veloce, a non fermarsi mai. Strinse le labbra e guardò verso l'orizzonte. Le torri bruciate gli diedero il benvenuto. Un silenzio tombale accolse i cinquecento uomini del Nord, la fortezza oscura giaceva silenziosa ricoperta da un manto verde e fitto d'erba, la natura si stava riappropriando del suo posto. Non c'era nessuno. Nessun uomo, nessuna guardia a protezione. Sembrava disabitato, come d' altronde lo era, da anni. Il silenzio fu rotto improvvisamente, dal sibilo delle frecce. In un attimo furono accerchiati, i mercenari di Baelish li avevano attaccati di sorpresa. Rapidamente Sandor gridò loro di disporsi sui fianchi e aprire un canale nel quale farli scorrere, sperò dentro di sé che i mercenari cadessero nella sua trappola. Studiò i loro visi e capì che molti di loro erano giovani inesperti, alle prime armi. Il suo piano iniziò a prendere forma, la sua spada roteava tagliando il vento. Si fece strada fino a raggiungere il Pesce Nero, insieme avanzarono dividendo gli uomini in due grandi cordoni per tramutare gli accerchiatori in accerchiati. Sandor avanzava brutalmente, il sangue schizzava il suo viso e lo ricopriva come alla battaglia delle Rapide Nere. Sperava Baelish fosse con i suoi mercenari, che desse loro ordini cosi per poterlo prendere personalmente. Sapeva che era l' unico a conoscere la sorte di sua moglie e del giovane Rickon. Le forze del Nord erano superiori ai mercenari del Lord di Harrenal e il suo piano di ribaltare le posizioni iniziali era riuscito. Avevano schiacciato la forza avversaria, ora poteva entrare, sentiva che la fine di quell' incubo era vicina.
«É morta»
Le membra del suo corpo si fermarono, si voltò e vide Baelish.
Era sporco di sangue.
   
 
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