Era il freddo inverno del 1954 quando a Malfoy Manor Artemisia Yaxley in Malfoy morì dandomi alla luce. Mio padre Abraxas mi impose il nome Lucius. Viene dal latino, dal nome del diavolo: Lucifero. Mio padre mi ha sempre ricordato che anche i diavoli furono angeli e che il mio nome vuol dire “Portatore di luce”. Secondo la leggenda Lucifero era l’angelo più bello e lucente del paradiso, superiore ad ogni altro. Ma si ribellò al bene e cadde nelle tenebre.
Potrei definirmi anch’io un angelo caduto… Mi considerano tutti una persona fredda e distaccata e penso che abbiano ragione . Ma non sono sempre stato così…
Quel giorno a Malfoy Manor nacque un bambino dolce e sorridente. Quel giorno ero un angelo.
 
La mia prima camera da letto era in un’ala deserta della residenza, lontana da quella di mio padre. Aveva tende verdi con disegnate rose argento. C’era una scrivania d’ebano e una culla dalle lenzuola di seta, presto sostituita con un immenso baldacchino.

Inizialmente era una domestica, Pandora, a prendersi cura di me. Appena iniziai a parlare cominciai a chiedere di mio padre. Lo chiedevo alle solitarie colazioni, ai pranzi e alle cene, lo chiedevo anche agli elfi domestici, perché ero piccolo e non sapevo che lui non provava minimamente affetto per me.

Non incontravo mai altri bambini e mi abituai presto a girovagare ore ed ore, sempre assistito da Pandora, per i freddi e silenziosi corridoi del Manor. Guardavo i quadri dei miei nonni e bisnonni, i quadri di mio padre che avevo visto così poche volte. E guardavo i pochi quadri di mia madre: Aveva dei bellissimi capelli rossi e un sorriso meraviglioso. Io ero uguale a mio padre, un vero Malfoy dagli occhi grigi e i capelli biondi. Però avevo il suo sorriso. Il mio quadro preferito, dove lei rideva, lo volli far spostare nella mia camera. Così sarebbe stata la sua immagine a darmi il buongiorno.

Trovai la stanza dell’albero genealogico dei Malfoy e mi feci leggere tanti nomi, raccontare un’infinità di storie dalla domestica. Ero davvero un bambino molto curioso e quando il mio sguardo cadde su un volto cancellato ormai invisibile chiesi subito chi fosse. Pandora rabbrividì e rispose: - Nessuno, signorino.-
-Ma se è nell’albero genealogico è qualcuno!-
Avevo alzato la voce. Sentì dei passi veloci. Dopo tanto che non si curava di me entrò un impassibile Abraxas Malfoy. L’avevo cercato tanto, ma non avevo nulla da dirgli. La sua bocca invece era piena di parole fredde ma non arrabbiate, parole sulla purezza del sangue e su tante altre cose che non capivo. L’immagine cancellata era mia zia ma allo stesso tempo non lo era più. Non riuscivo proprio ad arrivarci e lo dissi a mio padre. Gli dissi che volevo sapere di più. Per la prima volta lo vidi sorridere, un sorriso che mi spaventava.

-Sei pronto, Lucius -.

Da quel giorno la mia vita cambiò. Pandora fu allontanata. Ero con mio padre finalmente. Ogni giorno mi rivolgeva quel perfido sorriso. – Solo il migliore trionfa – mi ripeteva.

Avevo cinque anni. E quella frase fu il primo scalino di discesa all’inferno di Lucius Abraxas Malfoy.
 
CONTINUA…







ANGOLO DELL'AUTRICE: Questo è il mio primo racconto su efp e quindi vi chiedo di recensire, bene o male ( le chiamano o non le chiamano critiche costruttive?? XD ) 
Vi ringrazio di aver letto e mi scuso per la brevissima durata del testo ma diciamo che è quasi un'introduzione a quello che racconterò dopo XD 
Ciao !! :-)