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Autore: Lady Io    03/03/2015    4 recensioni
-Esistono due tipi di dolore- si stupiva di quanto fosse sicura di ciò che diceva- Quello che ti fa soffrire maledettamente e quello che arriva a lacerarti la mente. Quel dolore è la causa della mia follia
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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BURN OUT







Piangeva, Rune, piangeva a dirotto. Le sue lacrime le rigavano il volto giovane e bello che Thor amava.
Sì, Thor l'amava e non si spiegava cosa le fosse accaduto. 
Non aveva mai visto quella luce maligna nei suoi occhi.
Perfino in quel momento appariva folle: in posizione fetale, con le lacrime che scendevano lungo il volto una dopo l'altra, tra i singhiozzi soffocati che celavano ancora molto rancore. Si mordeva il labbro per non scoppiare ancora, era rossa di rabbia, si capiva che non era in lei.
-Cosa sei?- le chiese lui, senza riuscire a capacitarsi di come cotanta bellezza che era lei potesse anche essere tanta pazzia. Anche lui piangeva, senza capire come dolcezza e insanità mentale potessero coesistere.


-Esistono due tipi di dolore- si stupiva di quanto fosse sicura di ciò che diceva- Quello che ti fa soffriremaledettamente e quello che arriva a lacerarti la mente. Quel dolore è la causa della mia follia. Non so da dove provenga ma lo odio.
Inspirò per non perdere il controllo e riprese a mordersi il labbro per reprimere la rabbia.
-Non ti ho riconosciuta. Mi urlavi contro.
-Mi hai ferita...
-Non può essere una giustificazione.- tentò di spiegare lui. Ma lei lo sapeva e non stava cercando una scusa, conosceva le sue colpe.
-Sono così. Ho un lato oscuro, Thor. Ma se mi ami... 
-Non sono disposto ad amare questa parte di te- disse lui senza pensare di averla ferita. Così, come se non fosse già abbastanza colpevole per averle mentito spudoratamente.
-Non ti conoscevo così. Non pensavo che tu fossi così... pazza. Sei matta da legare. Ti ho amato a tal punto da rinnegare la mia famiglia, da mentirti sulle mie origini. Ma, mi dispiace, non sono disposto a questo. Io non ti amo, amo un'altra parte di te.
Lo maledisse mentalmente. Lo maledisse per aver creduto che sarebbe stata incapace di amarlo se avesse saputo che non aveva un soldo. Come se quello fosse amore e non idolatria.
Ma Thor non conosceva amore, purtroppo lo aveva capito troppo tardi. Lui non era disposto ad accettarla. Non era diverso da sua madre o dai suoi fratelli.
Quindi lei non era più disposta ad amarlo, non era più disposta a soffrire per lui. Alla fine per le sue menzogne lo avrebbe perdonato, ma ciò era imperdonabile.
E poi, anche se avesse voluto, lui non la amava più. Tutte le volte che i suoi demoni interiori avevano la meglio la gente la allontanava. Nessuno che credesse che non era colpa sua, che non rispondeva delle sue azioni.
Voleva credere che Thor stesse sbagliando a lasciarla, che un giorno se ne sarebbe reso conto e che sarebbe stato troppo tardi.
Ma Rune aveva smesso di credere di poter vendicarsi contro tutta quella gente. 
Era stata logorata dal dolore, ma da cosa esso era dovuto non poteva saperlo. Rabbrividì nell'accorgersi che non ne sarebbe mai stata a conoscenza.
E per l'ennesima volta lì, sugli scogli, in riva al mare, mentre Thor si allontanava da lei e lei metteva le cuffie alle orecchie per ascoltare canzoni che le asciugassero le lacrime come nessun essere umano avrebbe fatto, Rune capì di essere passata dalla parte del torto. Viveva così da troppi anni ormai, viveva nel torto.






Note:
Sono sparita un po' dalla circolazione per riflettere.
È parecchio difficile lavorare senza ottenere nulla. 
Sento che le mie storie siano scritte per nessuno e sinceramente se è così non ha senso pubblicare, no? Posso pure tenerle per me.
Ma comunque sia grazie a chiunque sia arrivato alle note, è già un traguardo.
Ho un disperato bisogno delle vostre opinioni. Vorrei vedere bandierine di qualsiasi colore, purché le critiche siano costruttive.
Ma alcuni sogni sono fatti per restare tali, quindi mi limito a scrivere per qualcuno che non recensirà o semplicemente per qualcuno che non esiste nemmeno.
Detto questo vi lascio.
Hasta pronto.


Lady Io










Burn out: logorare la mente

 
  
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