Vi rifilo le due scenette
che ho scritto per il PIMP FEST di fanfic
Italia.
Questa era una richiesta
con prompt libero su Tsunade. 250 parole al posto di
100, come al solito non mi contengo.
Buon tutto.
suni
Scenetta situata
nell’episodio 367 dello Shippuuden. Jiraiya sta
per partire per la Pioggia dopo un ultimo sakè con Tsunade.
Il migliore dei regali
“Ci vediamo.”
Lei
osserva le sue spalle ampie ondeggiare mentre si allontana, la criniera dei
capelli, il passo svogliato. La loro conversazione le risuona ancora dentro,
perché in loro due c’è tutta la sua vita. Sarutobi Dan Nawaki Minato Kushina. Orochimaru.
Sono
morti tutti tranne loro due. Anche se una volta erano in tre, ma non è
più così da molto tempo e Tsunade pensa che in fondo va bene lo
stesso. L’importante è che non se ne vada anche lui.
“Jiraiya!”
L’eremita
dei rospi si volta indietro con il suo sorriso sornione, la guarda incuriosito
mentre lei si avvicina. Tsunade fruga nelle pieghe dell’abito fino a
rintracciare una minuscola tasca, sotto gli occhi un po’ perplessi e un
po’ annebbiati di Jiraiya.
“Tieni,”
mormora, leggermente brusca.
Jiraiya
spalanca la bocca in una buffa maniera, sorpreso. Dalla mano esile e aggraziata
dell’Hokage dondola un vecchio campanellino tintinnante, lo stesso
campanellino che una vita fa ebbe dal sensei Sarutobi:
uno per Orochimaru, uno per lei, per sancire la nascita del team al termine
della prova iniziale. Lui, Jiraiya, aveva perso.
Tsunade
lo vede illuminarsi di un sorriso sincero e scoppiare in una risata fragorosa
che cela un compiaciuto imbarazzo. Arrossendo leggermente pensa che forse,
questa volta, ha fatto una cosa giusta nei suoi confronti. Finalmente.
“Allora,
ci vediamo,” ripete lui, prendendo il campanello dalla sua mano con una
delicatezza inaspettata. Le sorride un’ultima volta prima di voltarle di
nuovo le spalle.
Tsunade
annuisce in silenzio, con un inspiegabile sorriso.
Ci vediamo.