Film > Sweeney Todd
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Autore: LadyIce9    03/03/2015    5 recensioni
Io amo Sweeney Todd, è uno dei miei film preferiti.
Ma c'è una cosa che proprio non mi va giù: Il finale. L'altro giorno infatti l'ho rivisto per la centesima volta, e per la centesima volta sono rimasta a dir poco delusa dalla sua conclusione... Eccomi perciò qui a riscrivere daccapo l'intero film dal punto di vista di Mrs Lovett, con (quasi) tutte le scene e le battute che conosciamo, che da cantate ho reso dialogate (o almeno ci ho provato), e con l'aggiunta di molti episodi 'inediti' di mia invenzione, inseriti qua e là tra gli originali...
Cercherò di rispettare il più possibile la trama e il carattere di tutti i personaggi, ma il finale vi avverto che sarà MOLTO alternativo, e vi posso subito anticipare che Lucy NON muore e che Nellie NON finisce nel forno...
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Barker, Mrs Lovett, Sweeney Todd, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Mrs Lovett non aveva mai visto qualcuno mangiare con così tanta foga e piacere i suoi pasticci. Quel bambino, Toby, le stava già simpatico.

“Eccotene un altro, caro”

“Grazie infinite madam!”

Come gli porse il terzo pasticcio, il bambino lo addentò famelico, senza tanti convenevoli. Ormai erano insieme da una buona mezz'ora, ma dei due barbieri al piano di sopra nessuna traccia... Non che fosse preoccupata, anzi, non le importava proprio niente: tanto sapeva già chi dei due avrebbe tirato le cuoia, poverino.

“Che meraviglia vedere così tanto appetito” disse allegramente a Toby, sedendosi al suo tavolo “Mi ricordi il mio povero Albert- si voltò verso il ritratto del defunto marito, un pancione pelato e sorridente- adorava rimpinzarsi fino a scoppiare, ma poi il fegato gli ha ceduto”

“Era vostro marito?” le domandò Toby con la bocca piena

“Sì, caro” rispose asciutta “Mangiava proprio come te, però non aveva i tuoi tanti capelli”

“A dire la verità, si sente un gran caldo”

Detto questo, Toby si tolse senza indugio la parrucca bionda, mostrandosi in tutta la sua banalità castana.

“Perdonate, madam. Il padrone mi ha costretto a farlo” le disse imbarazzato, notando le sue sopracciglia aggrottate “Non ditelo a nessuno, ma l'elisir Pirelli è un completo raggiro, aveva ragione Mr. Todd”

Nellie lo guardò in silenzio e poi alzò gli occhi verso il soffitto, verso Sweeney.

Certo che aveva ragione lui, che discorsi. Benjamin non poteva sbagliare, era il primo, il migliore di tutti nel suo campo, Pirelli in confronto era un lustrascarpe.

Come voleva salire da lui in quel momento, stare con lui... Prima dell'arrivo di quel marinaio erano stati bene insieme, lui l'aveva guardata, si era perfino rilassato sotto il suo tocco... Ma niente, quel ragazzino doveva comparire proprio in quel momento e rovinare tutto. Per non parlare di Pirelli, che stava per insozzare il suo pavimento pulito.

Imprecò mentalmente: dove avrebbe messo il cadavere? E il sangue? Sarebbe bastata la cenere a smacchiarlo? Soldi per comprare il sapone di Marsiglia non ne aveva, quindi...

“Quindi adesso siete sposata con Mr Todd?”

Quella domanda la fece sobbalzare, colpendola come un fulmine a ciel sereno.

Guardò confusa il bambino, mentre un sorrisino spontaneo le illuminò il volto.

“Toby, ma che domande!” rispose ridacchiando, sentendosi arrossire “Comunque no, non proprio...”

“Cosa vuol dire non proprio? È il vostro fidanzato?”

Nellie si schiarì la voce, deliziata. Quel Toby le stava sempre più simpatico.

“Sì” mentì allegramente “Una specie, sì...”

Toby annuì, non del tutto sicuro di aver capito.

Avrebbe voluto approfondire il discorso, ma un rimbombo improvviso e proveniente da sopra ruppe il silenzio, facendolo allarmare.

“Cosa è stato?” domandò subito a Nellie, che intanto era andata dietro al banco, ancora sorridente.

“Oh, niente tesoro, sono i grandi che stanno lavorando”

“Ma...”

“Tieni, guarda che bel pasticcio ho appena sfornato” lo interruppe con il tortino, per farlo star zitto “Saziati e fai il bravo”

“Grazie infinte, Mrs Lovett” le rispose riconoscente, addentando subito l'ennesimo pasticcio “Nessuno è mai stato così gentile con me”

La donna gli sorrise di rimando. Non sapeva bene perchè, ma quel bambino le piaceva, e non solo perchè si era auto convinto che fosse sposata con Benjamin, provare affetto nei suoi confronti le veniva spontaneo, così come le veniva spontaneo amare Sweeney, pur sapendo che stava giusto seviziando un collega al piano di sopra.

All'ennesimo tonfo, infatti, Nellie prese la brocca del thè e la sbatté due volte sul tavolo, in un vano tentativo di confondere il ragazzo.

“Uff ma che confusione che c'è sempre qui in Fleet Street!”gridò, continuando a fare più baccano che poteva “Vero? C'è sempre un tale frastuono!”

Ma che diavolo gli sta facendo? Cos'è, impazzito!?”

Toby però manteneva lo sguardo fisso al soffitto, con la bocca aperta e le sopracciglia aggrottate

“Ehm, sì... Madam, credo che ci sia qualcosa che non va” disse meditabondo, alzandosi in piedi “Vado un attimo dal mio padrone, a controllare”

“NO!!” urlò la donna con troppa veemenza “Cioè, no, no, amore... Pensa a come ti sgriderà Mr. Pirelli se lo interrompi mentre sta lavorando! Non vorrei mai che ti prendesse a cinghiate per colpa mia, il mio cuore non reggerebbe un dispiacere così”

“Oh, sì” le sussurrò dissuaso, rimettendosi a sedere “Forse avete ragione voi, Mrs Lovett”

Bravo pulcino

“Ma certo che ce l'ho, noi donne l'abbiamo sempre, ricordatelo bene”

Toby le sorrise, riprendendo il pasticcio.

“Allora dimmi, come mai sei finito con quell'orribile italiano?”

“Mi ha preso dall'orfanotrofio” replicò lui, con la bocca piena “Ero lì da quando sono nato, non ho mai conosciuto i miei genitori”

“Oh, poverino... Deve essere stata dura crescere tutto solo senza un briciolo d'affetto, no?”

Toby fece spallucce, tranquillo.

“Non troppo a dire il vero, in realtà era molto meglio vivere lì che stare al servizio del signor Pirelli” le rivelò sincero, come se niente fosse “Ogni motivo è buono per frustarmi, il padrone si diverte a farlo”

“Spregevole...”

“ODDIO!” urlò improvvisamente Toby, alzandosi in piedi di soprassalto “Tra mezz'ora ha appuntamento con il sarto! Se non ci va se la prenderà con me!”

“Cosa?” Mrs Lovett non fece in tempo ad alzarsi, che il ragazzino si era già sfrecciato come una scheggia su per le scale.

“Aspetta!” gli urlò dietro “ TOBY!!”

Ma lui era già su, salendo due gradini alla volta, agile come un gatto. Lei si affacciò dalla porta, spaventata, mentre il vento freddo le frustava il collo pallido e scoperto, sperando di poter sentire le loro voci. Per fortuna Toby aveva lasciato la porta aperta, perciò salì i primi tre gradini, tesa come una corda di violino. Solo una cosa le aveva chiesto Sweeney, cioè di tenere a bada il marmocchio, e lei non era riuscito a farla!

“...No signore” sentì la voce di Toby “Devo aspettarlo qui, se no saranno frustate...”

Nellie salì il quarto gradino e poi il quinto, riflettendo angosciata se fosse il caso o meno di salire da loro. Sweeney si quietava in sua presenza, magari sarebbe riuscita a riprendersi indietro Toby e a risolvere la situazione, o magari l'avrebbe solo infastidito ulteriormente, con le orribili conseguenze del caso. Chi poteva saperlo?

“Allora” la voce profonda del barbiere la bloccò “Mrs Lovett ti ha dato un bel pasticcio, è così?”

“Oh sì, è una vera signora!” la risposta di Toby la fece sorridere

“Oh, ma certo che lo è” quella di Sweeney ancora di più “Ma, se conosco i giovanotti come te,

scommetto che c'è ancora spazio per un altro pasticcio...”

“Sì, signore”

“E allora, perchè non vai ad aspettare il tuo padrone di sotto?”

“No, signore” a quella risposta, Nellie si lasciò sfuggire un gemito di frustrazione “Preferisco aspettarlo qui, altrimenti saranno frustate, lui si diverte a frustarmi”

“Insisto ragazzino, vai giù”

“Vi prego signor Todd, permettetemi di restare, non vi disturberò in alcun modo”

È morto.

La donna chiuse gli occhi, con il cuore che le martellava dalla paura. Non voleva che Toby morisse, malgrado lo conoscesse appena era pur sempre un bambino, un bambino abbandonato che un giorno sarebbe potuto diventare suo, proprio come un figlio...

“Facciamo così” la voce minacciosa di Sweeney interruppe i suoi pensieri “Ora scendi da Mrs Lovett e dille di darti un bel bicchiere di gin da parte mia, eh?”

Nellie spalancò gli occhi dallo stupore, mentre il “Grazie, signore!” di Toby risuonava nelle sue orecchie come un eco lontano.

Provò un fortissimo moto di riconoscenza per Sweeney, e se non fosse stato per Toby probabilmente sarebbe corsa da lui a ringraziarlo per averlo risparmiato.

“Mrs Lovett!” la chiamò Toby raggiante, scendendo di corsa verso di lei “Mrs Lovett, il signor Todd vuole offrirmi del gin! Ha detto...”

“Sì, ho sentito” lo anticipò felice “Dai, vieni dentro”

“Com'è gentile il signor Todd!” soggiunse Toby vivacemente “Nessuno mi aveva mai offerto da bere! È un vero gentiluomo”

Nellie ridacchio “Sì, ma non ti ci abituare ...” gli disse “Anzi, se vuoi un consiglio, evita di gironzolargli intorno, Mr. T perde la pazienza molto facilmente”

Toby annuì, e Mrs Lovett andò a prendere una bottiglia di gin dalle scorte sotto il bancone.

“Dimmi Toby” cominciò, piegata in due a cercare l'alcolico “ Cosa stava facendo Pirelli con Mr T?”

“In realtà il padrone non c'era”

Figurarsi...

“Ah, sì?” recitò sorpresa “Come mai?”

“Il signor Todd mi ha detto che è dovuto uscire per un impegno imprevisto” replicò Toby, scettico “In effetti è strano perchè il padrone comunica sempre a me tutti gli impegni, non capisco perchè non l'abbia fatto anche questa volta”

Nellie riemerse dal bancone, con il viso arrossato e un sorriso angelico

“Ma se era imprevisto come poteva comunicartelo, eh caro?” gli disse dolcemente, versandogli il gin “A noi adulti capita spesso, le cose non vanno mai come le programmiamo, anzi, di solito seguono la linea contraria... Non ti preoccupare, tra qualche minuto sarà qui a reclamarti, vedrai”

“Sì, è vero, avete ragione voi Mrs Lovett”

Nellie sorrise soddisfatta, era troppo facile ingannare un bambino così mite e arrendevole come lui, così piccolo e...

“Santi numi, hai già bevuto tutto il bicchiere!?”

“Sì” ghignò Toby, divertito “Non è che potete darmene un altro goccino?”

Nellie scosse la testà, incredula, ma gliene versò dell'altro

“Sì può sapere quanti anni hai?”

“Dieci, madam”

Nellie sbuffò, contrariata “Dieci anni e bevi come un marinaio, quando avrai la mia età cosa farai, eh Toby?”

“Berrò di più”

“No, dovresti andarci piano” gli rispose annoiata, con il mento appoggiato alla mano “ Tutto quest'alcool ti andrà dritto alla testa”

“Ce lo davano anche all'orfanotrofio” le rispose lui mentre si scolava il bicchiere “Giusto per farci addormentare, nessuno voleva addormentarsi in quel posto, là di notte succedevano delle cose...”

E Toby iniziò a tenere ciò che sarebbe stato un discorso a senso unico.

Infatti, malgrado annuisse e snocciolasse qualche sorriso, Nellie non lo stava ascoltando: Voleva andare subito da Sweeney, sia per sapere che fine avesse fatto Pirelli sia per poter vederlo e parlargli di nuovo, magari anche sfiorandolo accidentalmente, perchè no...

“Ora vado un attimo su da Mr Todd. Tu resta qui e fai il buono”

“Va bene, ma lasciate qui il gin, però!”

La donna roteò gli occhi ma gli lasciò la bottiglia, incapace di dirgli di no.

 

 

 


N.D.A

Ciao, scusate tanto il ritardo! Ho avuto un periodo molto impegnativo che mi ha tenuta (e mi sta tenendo, ahimè) molto occupata, mi dispiace... Il prossimo capitolo comunque dovrebbe arrivare prima, mi impegnerò per essere puntuale :) 

Questo capitolo comunque non mi entusiasma, anche se Toby è un personaggio che mi piace, devo dire che non ne sono del tutto soddisfatta... Ftemi sapere, spero di sbagliarmi!
Come avrete capito, Toby secondo me è un bambino tranquillo e di poche pretese, come tutti i bambini è ingenuo, allergico all'affetto e... Curioso! La parte iniziale me la sono inventata, ma cavoli, per me c'è stata sul serio! xD

Aahah ok, dopo questa autocelebrazione me ne vado!
A presto e grazie ancora,

LadyIce

  
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