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Autore: nari92    03/03/2015    2 recensioni
Raccolta di one shot in cui Rumpelstilskin e Belle discutono dei romanzi più belli e famosi della letteratura; la loro storia si intreccia con quelle dei personaggi, svelando ogni volta qualcosa di più sul loro rapporto.
"Rumpelstilskin sente la gola seccarsi mentre guarda gli occhi della sua domestica, perché si vede che lei crede davvero a quello che dice. E per un secondo anche il Signore Oscuro si permette di crederci, di cullarsi in quel confortante pensiero."
Dal primo capitolo, sul Signore degli anelli.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A long-expected sacrifice

Di tutti i libri con i quali Rumpelstilskin ha visto Belle cimentarsi da quando le ha regalato la biblioteca questo resta uno dei più massicci, se non il peggiore. In effetti la ragazza ha qualche difficoltà a gestire il tomo e cambia goffamente posizione ogni due minuti, deformando la povera poltrona rossa del Signore Oscuro; quest’ultimo la osserva divertito, un sorriso sghembo dipinto sul viso squamoso, pronto a sparire qualora lo sguardo della ragazza si posi su di lui. Invece passa un po’ di tempo prima che Belle si accorga di non essere sola nel grande salone e sussulti per lo spavento.

“Rumpelstilskin! Mi avete spaventata a morte! E proprio ora che Frodo sta entrando a Monte Fato per gettare l’anello!”

Lo sguardo perplesso dell’ignaro Rumpelstilskin convince Belle a mettere da parte il risentimento per essere stata interrotta bruscamente nella lettura e a indulgere in spiegazioni.

“È Il Signore degli Anelli, e non posso credere che non me ne abbiate parlato prima, è meraviglioso!”

“Innanzitutto a malapena ne conoscevo l’esistenza e, secondariamente, non vedo perché andare a cercare altri mondi di fantasia e di magia quando, volenti o nolenti, viviamo dentro al mondo magico per antonomasia…”

“Ma questo è diverso, Rumpelstilskin, ci sono elfi, stregoni, ent… creature che io non ho mai visto” il folletto non può fare a meno di notare che i grandi occhi azzurri della ragazza sembrano espandersi con quello sguardo sognante.

 Si riscuote trovando subito la risposta

“Questo è perché Tolkien se li è inventati di sana pianta, così come quegli hobbit...”

Belle gli lancia un’occhiata inquisitoria

“Non ne conoscevate a malapena l’esistenza?”

“Potrei averne letto qualche spezzone di tanto in tanto…”

“Qualche spezzone? ...” Belle alza un sopracciglio e sorride divertita.

“Continua a provocarmi e il finale del romanzo non sarà più una sorpresa per te…”

“Non osereste!”

“Non tentarmi Belle”

Belle lancia un’occhiata scettica al folletto; è lì al castello solo da pochi mesi ma sente di non sbagliarsi quando pensa che Rumpelstilskin non farebbe nulla che potesse turbarla minimamente, fosse anche solo rovinarle il finale di un romanzo.

“In ogni caso io lo trovo meraviglioso. E’ pieno di avventure, eroi, amori, guerre, ricerche, sfide…”

“Io invece lo trovo irrealistico.”

“E’ un libro fantasy, Rumpelstilskin, non deve essere realistico” Belle lo guarda accigliata.

“Non è questo che intendevo, è irrealistico per come si comportano i personaggi”

“Ah si?”

“Vuoi un esempio dearie?”

“Sentiamo”

 “Innanzitutto trovo irrealistico il Signore Oscuro o come diavolo si chiama”

“Sauron”

“Appunto, Sauron. Farsi coinvolgere in mille guerre inutili e dare la caccia a un nanetto per mesi, quando avrebbe tranquillamente potuto fare un accordo con lui e risparmiare a sé stesso parecchie fatiche e una strage di poveri orchetti, e, a noi, lo strazio di 2000 pagine per vedere come va a finire.”

Belle sbuffa divertita e ribatte

“Non poteva contrattare con Frodo, perché Frodo non avrebbe mai ceduto l’anello, non si sarebbe fatto corrompere!”

“Tutti hanno un prezzo cara…”

“Tutti? Non sono di questo avviso.”

“Ho più esperienza di te in materia, concedimelo”

“Non è importante la quantità dell’esperienza ma la sua qualità”

Rumpelstilskin soppesa l’affermazione, muovendo qualche passo aggraziato in direzione dell’ampia finestra, rimasta vuota dall’” incidente” delle tende.

“Sarà anche vero, ma sono convinto che il giovane hobbit si sarebbe lasciato comprare in qualche modo…garantendo la salvezza della sua amata contea per esempio”

“Non sarebbe bastato così poco”

“Con te è bastato dearie”

Belle lo guarda con disdegno, punta sul vivo.

“Ma io non vi ho mica consegnato un anello del potere, sono semplicemente venuta a farvi le pulizie in casa…”

“Più che altro a usufruire gratuitamente della mia libreria, ma” solleva una mano per bloccare ogni replica sul nascere “non è questo il punto”

“Quale, allora?”

“Non esiste un’anima incorruttibile, questo è irrealistico”

“Ma è proprio questo il punto del romanzo, sono tutti tentati, ma quello che li determina non è questo, è come scelgono di agire”

Rumpelstilskin la osserva, lo sguardo acuito, non sa perché ma ha l’impressione che la ragazza non stia più parlando di Sauron e orchetti e in un attimo rivive la scena del primo abbraccio che Belle gli ha regalato, quando aveva scelto di risparmiare la vita di Robin Hood.

“Non sempre le scelte bastano a redimere una vita dearie, a volte non si è neanche più liberi di scegliere, vedi quello che succede a Gollum”

“C’è sempre una scelta”

“A volte il potere prende il sopravvento, e non si riesce più a rinunciare…”

“Forse basta uno spiraglio di speranza… forse Gollum non vedeva nulla di bello per sé a parte l’anello, nulla per cui valesse la pena abbandonare la sete di potere. Ci vuole coraggio però, nel fare una scelta del genere”

“Non è mai un problema di coraggio”

“E’ sempre un problema di coraggio. Di coraggio e di chi abbiamo accanto… nessuno riesce a compiere gesti eroici da solo”

Il folletto ghigna di soddisfazione perché sa dove la sua domestica vuole andare a parare.

“Ti riferisci a Sam, giusto? Con Frodo, eccetera.”

“Esatto. Ma anche agli altri in realtà, se ci si pensa non sono mai soli del tutto. Solo Sauron lo è”

“A volte essere soli non è una scelta, cara”

Il tono di Rumpelstilskin è calmo e abbozza perfino un sorriso, ma la giovane principessa capisce che ormai il loro discorso non si svolge più su un solo livello.

Così si avvicina al folletto, che si è seduto sulla maestosa sedia al capo del tavolo in mogano.

“Non penso esista al mondo qualcuno condannato alla solitudine, penso che a volte ci condanniamo da soli a punizioni che non meritiamo. Ma basta che ci sia qualcuno che ci veda meglio, che ci conosca meglio di noi stessi, che sappia leggerci dentro e darci la forza di volere bene a noi stessi per ripartire. Nonostante tutto, tutto, quello che c’è stato prima.

Non è mai troppo tardi per ricominciare”

Rumpelstilskin sente la gola seccarsi mentre guarda gli occhi della sua domestica, perché si vede che lei crede davvero a quello che dice. E per un secondo anche il Signore Oscuro si permette di crederci, di cullarsi in quel confortante pensiero.

Poi si riscuote, lo sguardo lievemente perso e titubante si ritrasforma nel ghigno divertito, subdolo e saccente che la ragazza, non lo ammette ancora a sé stessa, sta imparando quantomeno ad apprezzare.

“Bel tentativo dearie, ma tra poco sarà davvero tardi per ricominciare a spolverare tutti i miei trofei”

Belle vorrebbe essere indispettita da quell’estemporaneo cambiamento di conversazione, ma i rimproveri, ormai totalmente innocui, del suo padrone finiscono per divertirla.

Così decide di stare al gioco e mentre si allontana per recuperare lo spolverino, suo fedele compagno di vita lì al castello, gli risponde a tono.

“Non avete diritto a chiamarli trofei Rumpelstilskin se sono rubati…”

“Dearie, ormai dovresti sapere che io non rubo, mai. Ottengo tutto tramite leciti e legali scambi. Per cui mi sono decisamente guadagnato i miei trofei”

Belle sorride e rinuncia all’appena accennata discussione, per quanto battibeccare con il folletto sia uno dei suoi divertimenti principali nella sua nuova dimora, a volte è proprio una causa persa.

 

Passano alcuni minuti di piacevole e rassicurante quotidianità nei quali Belle ricomincia a malincuore a svolgere i suoi compiti domestici, lanciando spesso occhiate nervose al suo amato romanzo nel timore che la trama e il finale cambino in sua assenza.

Rumpelstilskin sta filando la paglia, ma più di una volta si punge e sbaglia alcuni passaggi, costretto a ricominciare il lavoro daccapo.

Ed è lui a rompere il silenzio all’improvviso riportando il discorso dove era iniziato, facendo nuovamente sobbalzare la sua giovane domestica.

“E immagino tu sia già follemente innamorata di Aragorn, il forte e coraggioso cavaliere dall’amore impossibile” Rumpel calca come al solito le sue espressioni e le accompagna con pittoreschi gesti della mano, ma a Belle non sfugge il luccichio ansioso nei suoi occhi, come se avesse paura di scoprire qualcosa.

Si prende qualche secondo per rispondere, ma è solo per tenerlo sulle spine, sa già la risposta.

“No, non proprio. Voglio dire, è un personaggio meraviglioso e la sua storia con Arwen è appassionante…ma se dovessi scegliere credo opterei più per Faramir.”

“Non muore molto presto?”

“Quello è suo fratello, Boromir. No, Faramir si innamora di Eowin…”

“Ah, giusto, devi scusarmi dearie, la mia memoria non è più quella di un tempo”

Belle non fa caso alla sua battuta sugli inconvenienti dell’immortalità e prosegue con aria sognante

“Lui è fantastico… viene sempre messo in secondo piano dal padre, che gli preferisce il fratello, ha finalmente l’occasione di comprare il suo amore con l’anello, ma sceglie di lasciar andare Frodo, di credere in lui e nella sua missione.”

“Io l’ho sempre visto come debole” replica scettico.

“Non lo è affatto” Belle si sente quasi indignata. “È davvero forte, un vero cavaliere! Sa mettere da parte il desiderio di gloria, molto umano, e il bisogno di essere amato dal padre, in nome di un progetto più grande. Non riesco a pensare ad una forma di coraggio più grande.”

Il signore oscuro di nuovo non riesce a non sentirsi chiamato in causa e pensa che lui, una forma di coraggio così, non l’ha mai avuta, né mai l’avrà.

Ed è per questo motivo che Belle non penserà mai a lui con quello sguardo sognante.

È per questo motivo che la Bestia non avrà la Bella.

“Molto bene dearie, dopo questi tuoi sproloqui pensò che avrò bisogno di passare almeno due o tre ore fuori dal castello. Vedi di farmi trovare la cena pronta al mio rientro!”

“Dove andrete?”

Rumpelstilskin sorride di un sorriso amaro, ma Belle vede solo la sua schiena uscire dal salone del castello e sente la sua voce ormai lontana.

“A conquistare qualche trofeo dearie!”

Belle ridacchia tra sé e inizia ad avvicinarsi alla cucina, ma mentre si avvia l’occhio le cade nuovamente sulla sua spiegazzata copia del Signore degli Anelli.

Si guarda in giro circospetta per qualche istante e poi valuta che in fondo leggere ancora qualche pagina di certo non nuocerà alla preparazione della cena.

 

 

 

 

 

 

Qualche anno dopo, a Storybrooke

                              

 

Il pugnale è freddo e duro, ma Rumpelstilskin pensava gli avrebbe fatto più male. Lo sente penetrare la sua carne ma il dolore fisico tarda ad arrivare.

Ed è solo quando sente il pungolo vicino al cuore che ha una vera epifania e capisce ciò che sta facendo.

Sta rinunciando all’amore del padre (e al suo lieto fine) in nome di un progetto più grande.

 

Non riesco ad immaginare una forma di coraggio più grande.

 

Alla fine ce l’ho fatta ad essere coraggioso per te, Belle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA SUL CAPITOLO: Spero si capisca che il momento finale è di quando Rumpel “uccide” sé stesso e suo padre con il pugnale nella 3x11, non so se è abbastanza chiaro; volevo richiamare questo episodio anche perché ultimamente sento solo insulti per il pover Rumpel, che non se li merita così tanto (nonselimeritamaiioloamo).

 

 

NOTE SULLA STORIA: Ehilà! Ecco un nuovo progetto malato in cui mi sono imbarcata. L’idea sarebbe di trattare un romanzo/racconto/poesia/qualunque cosa mi ispiri ogni capitolo.

Qualche capitolo sarà ambientato in FTL qualcuno in Storybrooke e magari ci sarà anche qualche AU in mezzo.

Comunque, fatemi sapere cosa ve ne pare, OOC, errori eccetera, e soprattutto fatemi sapere se secondo voi ci sono dei romanzi, racconti, poesie di cui secondo voi Rumpel e Belle potrebbero aver parlato; se li avrò letti ne terrò certamente conto!

Alla prossima!

  
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