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Autore: Saya chan    12/02/2005    2 recensioni
Kagome diventa improvvisamente triste ed assente...i suoi sorrisi sono forzati e i suoi gesti sono così innaturali...cosa c'entra Naraku con lei?Perchè la vuole portare via con sè?Dietro quegli occhi spenti e rassegnati si nasconde un terribile segreto portato nel cuore per tre lunghi anni...E Inuyasha dovrà combattere per scoprire finalmente chi ama davvero..Kikyo o Kagome...
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il segreto di Kagome

                                                                                Il segreto di Kagome                         

 

                                      Capitolo 2                                                                                                

 

 

Una figura,illuminata per metà dai raggi della luna,camminava verso il villaggio di Kaede.Si muoveva  lentamente,come se le facesse male arrivare nella destinazione definita…….Quella figura era Kagome…..Ma non una Kagome allegra e piena di vita……Nella penombra si presentava una ragazza abbattuta che non aveva più la forza di piangere……Una ragazza che era stata ferita profondamente nell’anima……E forse l’anima era morta a causa di questa ferita……E il corpo camminava con la sola forza meccanica rimasta all’interno di esso……..Gli occhi di Kagome erano pieni di rassegnazione…..Erano vuoti…….Non riflettevano più la luce viva da sempre presente……Erano occhi senz’anima…....

 

-Io non servo a niente…..-bisbigliò Kagome.

 

-Io sono solo il riflesso di una persona già esistita…..-

 

-Io non c’entro in questa storia e non sono mai centarata…….-

 

-Io non sono Kikyo……..Già ma allora chi sono io?Kagome Higurashi?Da sempre mi sono chiamata così e i miei amici e la mia famiglia mi hanno chiamata così…..Ma io sono veramente me stessa?O sono solo il frutto di un’illusione creatasi cinquant’anni fa?Se fosse così allora io non avrei motivo di esistere…...Dovrei trovarmi nel regno dei morti,insieme alle anime delle tante persone morte per varie cause…..N-non d-dovrei e-esistere, n-non d-dovrei e-essere m-mai e-esistita.-

La voce di Kagome tremava.Forse dalla consapevolezza di non essere veramente lei……Ma di essere qualcun altro……Di avere l’anima condivisa con qualcun altro……Kikyo…..

 

Non pianse.Kagome per la prima volta a quei pensieri,non pianse.Non aveva più lacrime da versare.Si sentiva vuota.Ormai si era sfogata del tutto……Già,ma allora perché si sentiva così male?Perchè provava tanto dolore dentro di sé?Perchè stava soffrendo ancora?Fino a poco tempo prima quelle sofferenze sarebbero state colmate dalle lacrime……Ma ora quest’ultime non uscivano…..Non cadevano sulle guance lattee di Kagome…….Non c’erano più……..Erano cadute tutte……Gli occhi castani della ragazza erano asciutti.Non voleva più piangere……No,Kagome non voleva più versare altre lacrime amare……

 

-Non devo più piangere……..-sussurrò Kagome.

 

-Non devo più essere debole……Non voglio più essere debole……-

 

Kagome continuava a camminare a testa bassa.L’unica consolazione che trovava nel bosco era il dolce soffio del vento che le accarezzava la pelle.Grazie a quello si sentiva potente e infinita……..Ma un attimo dopo si accorgeva di sognare e ritornava la solita Kagome,triste e cupa.Ad un tratto ella sentì dei passi veloci e udì un miagolio.Dopo pochi secondi Kagome si trovò davanti una minuta figura pelosa,col viso dolce,una macchia nera in fronte,gli occhi rossi e due code all’estremita del corpo,contornate da strisce nere…….Era Kirara…….La dolce gattina di Sango-chan…….

 

-Kirara……-disse con voce dolce Kagome.

 

-Mew….-rispose Kirara con quei suoi occhioni.

 

-S-sei venuta a cercarmi?Ti ha mandato qui la tua padrona?-chiese Kagome.

 

Kirara annuì,miagolando.

 

-Bè Kirara,io vorrei stare ancora un po’ qua,anche se sono quasi arrivata al villaggio….-

 

-Mew……..-rispose Kirara.Poi le si strusciò sulle gambe e Kagome capì che voleva stare con lei.

 

-Va bene,vuol dire che starai un po’ con me…….-disse Kagome col viso sorridente.

 

-Vuoi guardare la luna con me?E’ così affascinante stasera……-

 

Kirara,senza farselo dire due volte,annuì e saltò in bracciò alla ragazza.

 

-Brava Kirara,brava….-

 

Kagome e Kirara fecero qualche altro passo,quando si trovarono ai piedi del Goshjnboku.Nella mente della ragazza scorsero delle immagini del suo passato legato a quell’albero.Rivide quando lei aveva liberato Inuyasha,togliendoli la freccia sacra conficcata nel suo petto……E poi tutte quelle volte che lo aveva chiamato per dirgli che la cena era pronta nella capanna della vecchia Kaede….....Erano bei ricordi,ma Kagome non volle farsi distrarre da essi.Cominciò ad arrampicarsi sul primo ramo del Dio Albero,con in braccio Kirara.Lei non era brava ad arrampicarsi sugli alberi,figurarsi sul Gonshjboku,e quelle uniche due volte che lo aveva fatto,era sempre stata aiutata da Inuyasha…….Ma ora lui non c’era……Lui era sulla riva del laghetto argentato a pensare a Kikyo……

 

“Sarà concentrato solo su di lei adesso……”pensò rammaricata Kagome,mentre stava mettendo un piede sul primo ramo dell’albero millenario.

Dopo qualche secondo Kagome riuscì anche a scalare il secondo ramo e si sedette sul terzo.Era già abbastanza quello che aveva fatto.Le andava bene così.Anche se avrebbe voluto arrivare fino in cima……Ma non ci sarebbe mai riuscita,a meno che non fosse stata aiutata dal mezzodemone che amava…….

 

-Da qui si può godere una vista molto buona,anche se mi piacerebbe salire ancora di qualche ramo……ma sono troppo stanca per salire di nuovo,quindi ti dovrai accontentare di osservare da qui la luna.A te va bene,Kirara?-

 

-Mew,mew!-rispose entusiasta Kirara.A lei andava benissimo stare lì,anzi,le sembrava anche di essere troppo in alto.Ma lei era così piccola che le sembrava tutto grande……perfino Shippo…….

 

-Bene Kirara,sono contenta che ti piaccia stare a questa altitudine,o se così si può definire……-rispose compiaciuta Kagome.

 

Kagome cominciò ad accarezzare Kirara mentre guardava ammirata la luna nel cielo.

 

“Fra due giorni non potrò più ammirare questo paesaggio dal Gonshjnboku…….”pensò rammaricata Kagome.

 

Intanto la gattina di Sango-chan emetteva dei miagolii di piacere.

 

Kagome rimase per un bel po’ ad ammirare il firmamento,tanto che Kirara si addormentò sulle gambe della ragazza,un po’ perché era stanca e un po’ perché quelle carezze così dolci l’avevano stordita.

 

-Kirara si è addormentata……Che carina…….- sussurrò piano Kagome.

 

Kirara era raggomitolata su se stessa,con le code che scodinzolavano di qua e di là (oh,mi raccomando Kirara è un gatto,non fraintendete!nd aki-chan)e Kagome aveva gli occhi pieni di tenerezza verso i suoi confronti.Era la prima volta dopo tanto tempo che Kagome sorrideva davvero.Da un po’ di giorni la ragazza non era più felice,né accennava a sorridere.Era sempre malinconica e depressa,perché si rendeva conto sempre di più che i momenti felici con i suoi amici sarebbero stati gli ultimi,man mano che il tempo passava.Ora invece,ella si sentiva pacifica.Kirara su di lei emanava felicità e ingenuità.Forse era proprio quella creaturina così piccola,la sua unica via di salvezza.Era lei l’unica cosa che le rendeva quell’attesa un po’ più sopportabile.Era lei l’unica sua speranza……..

 

-Sì Kirara,anche se tu non lo sai,sei tu la mia unica speranza……..-disse Kagome a bassa voce.

 

La ragazza si sentiva sempre più stanca,perché si rendeva conto che doveva essere tardi.Spostò la manica sinistra della maglietta della sua divisa e guardò l’ora.

 

-Oh cazzo,E’ MEZZANOTTE E MEZZA!!!!!!!-urlò quasi Kagome.

 

-Devo subito scendere dall’albero,altrimenti la vecchia Kaede e i miei amici si preoccuperanno!-

 

Detto questo Kagome cominciò a scendere piano il Gonshjnboku,per non svegliare Kirara.

 

Intanto Inuyasha si distrasse dal paesaggio che stava ammirando.Si accorse che era molto tardi e che doveva ritornare al villaggio.

 

-La vecchia sarà preoccupata per me-disse Inuyasha.

 

-Meglio cominciare ad incamminarmi-.Così il mezzodemone prese la strada del villagio e partì.Corse velocissimo,non vedeva l’ora di raggiungere il suo amato albero su cui dormire.Era molto stanco.

 

-Dannazzione,gli ultimi scontri con Kagura mi hanno letteralmente distrutto!Tzè,mi faccio quasi pena da solo da quanto debole sono!Non vedo l’ora di stendermi in cima al Gonshjnboku e addormentarmi-si lamentò Inuyasha.

 

Finalmente dopo qualche secondo Inuyasha arrivò ai piedi del Dio Albero.Proprio in quel momento Kagome stava scendendo l’ultimo ramo e subito dopo si diede un slancio e saltò per terra.Inuyasha si accorse subito di lei,le si avvicinò un poco e disse,rimproverandola:

 

-Kagome,che cosa cavolo ci fai qui?Dovresti essere a letto a quest’ora!-

 

-C-ciao Inuyasha,scusa è che non avevo molto sonno…..-rispose flebilmente Kagome.

 

-Ora fila subito a letto,se non vuoi che ti ci porti io con la forza……-disse arrabbiato Inuyasha.

 

-Sì……….-rispose tristemente la ragazza.

 

“Non capisci che sono troppo preoccupato per te?Non capisci che se ti succedesse qualcosa io non potrei mai perdonarmelo?Kagome………”pensò Inuyasha con una accenno di tristezza sul suo volto.

 

La ragazza cominciò ad incamminarsi verso la capanna della vecchia Kaede,con Kirara in braccio.Inuyasha era davvero dispiaciuto da quello che aveva appena detto e si sentiva un insensibile.

 

“Possibile che non riesca ad essere un po’ più gentile con lei?Possibile che debba sempre farla soffrire per quello che dico?”pensò il ragazzo.

 

Mentre Kagome stava spostando le tende della capanna,Inuyasha la chiamò con una voce debole.

 

-Kagome…….-cominciò.

 

-Dimmi…….-rispose la fanciulla dallo strano kimono.

 

-Ecco,io……buonanotte…….-disse Inuyasha sorridendo.

 

-‘Notte…….-rispose Kagome ricambiando il sorriso.

 

Dopo qualche secondo la figura di Kagome sparì dietro alle tende e Inuyasha si arrampicò sulla cima del Gonshjnboku.Si sedette sull’ultimo ramo e chiuse gli occhi.

 

-Buonanotte mia piccola Kagome……-sussurrò il mezzodemone prima di sprofondare nel mondo dei sogni.

 

Kagome intanto si era messa il pigiama e si distese sul futòn,nascondendosi tra le coperte.

 

-Sogni d’oro mio dolce Inuyasha……-e si addormentò tra le calde coperte del suo letto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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