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Autore: FollementeInnamorata    04/03/2015    0 recensioni
Greer Hale, una normale sedicenne, vive insieme ai genitori e con il cugino. Una ragazza felice e spensierata, ma sola. Se non fosse per lui.
Cameron Mercer, è costretto a vivere con i suoi zii poichè sua madre, una famosa attrice, è sempre in giro per il mondo e non ha tempo di occuparsi del figlio. Ma nonostante tutto, era felice.
Almeno è quello che tutti credevano.
Storia presente pure su Wattpad.
Genere: Demenziale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1
 
«CAZZO SONO IN RITARDO»
Mi alzai in fretta, inciampando sul mio povero portatile. Imprecai, sperando che sia ancora integro. Lo accesi, per essere sicura che funzionasse e tirai un sospiro di sollievo. Lo spensi e lo riposi dolcemente sul tavolino, che si trovava in centro della mia stanza, sempre se si poteva chiamare così.
I vestiti erano sparpagliati ovunque e io tra 30 minuti dovevo essere a scuola. Sono nella merda. Ieri ero sicurissima di aver messo la sveglia puntata per le 6.30, così avrei  avuto mezz’ora in più per prepararmi. Era il primo giorno di scuola, dovevo essere perfetta. Invece eccomi qui, alle 7.25, a cercare qualcosa da indossare, e con i miei fottutissimi capelli che facevano invidia a quelli di Hagrid. Presi i miei fidati jeans grigi e una canottiera a caso, sperando che fosse pulita. Guardai l’ora.
«Ahahaha.»
Ero nella merda totale.
«CAZZO» Urlai ancora.
«Greer, smettila di urlare il genitale maschile in modo volgare», urlò mia madre.
« Tu potevi svegliarmi prima, no?»  « No.»
Sospirai. Mi avrebbe fatto impazzire un giorno. Mi truccai e mi pettinai i capelli color caramello e, velocemente, scesi le scale rischiando di inciampare. Si, inciampo ovunque. Potrei inciampare anche su una formica.
Entrai in cucina, dove trovai mia madre mentre beveva la sua tisana, insieme a mio padre, che mi salutò con un gran sorriso. Ovviamente ricambiai fulminandolo con lo sguardo.
« Il buongiorno si vede dal mattino, no?» disse lui.
« Infatti sarà un giorno di merda». Mia mamma mi guardò, con quello sguardo che poteva solo dire “Modera le parole, ragazzina”
Mia madre dall’aspetto era un angelo. Morbidi capelli biondo cenere che le incorniciavano il suo viso dalla pelle diafana, illuminato da due bellissimi occhi azzurri. Alta, magra: semplicemente perfetta.
Ma tutti avevamo un difetto. Fatela arrabbiare e sono cazzi.
« Lui dov’è?» chiesi a mio padre.
«È  già andato a scuola, dovresti andarci pure tu»
« Tranquillo, sono ancora in tem-» guardai l’ora.
... Oh cazzo.
Presi di fretta la mia adorata giacca di cuoio scuro, le prime scarpe che trovai, infilandoli di fretta nello zaino che per fortuna avevo trovato davanti la porta del salotto. Usci di corsa.
Bene, se diventavo Bolt potevo fare in tempo ad arrivare a scuola in tempo per prendere il foglio dei miei orari. Era il momento di mostrare le mie fantastiche doti atletiche. Mi misi a correre come un ossessa e, ovviamente, arrivai in ritardo. Guardiamo il lato positivo della cosa, almeno non sono inciampata in mezzo alla strada. Non avevo il tempo di passare in segreteria per prendere il foglietto dei miei fottuti orari. Cazzo, come facevo ora?
Mentre imprecavo, sentii una voce famigliare chiamarmi. Mi voltai. Davanti a me c’era un bel ragazzo alto, con la pelle abbronzata, dei luminosi occhi color smeraldo e i capelli scuri.
« Cameron! »
« Greer, sei in ritardo» disse lui, senza emozioni. Era sempre così freddo.. L’avevo visto si e no due volte sorridere.
« Deficente, perché non mi hai svegliata? »
« Uhm» disse lui pensieroso« Non è una risposta», gli feci notare. Lui alzò le spalle
« Comunque tieni » Guardai il foglietto di carta che mi stava donando.
QUEL FOTTUTO FOGLIETTO DI CARTA.
« Cameron, ti adoro» mi lanciai adosso a lui: mi aveva portato il foglio degli orari
« Okay, ma ora staccati, dobbiamo andare. Abbiamo Lettere alla prima ora»  Cosa? Abbiamo?
«Cam, abbiamo gli stessi orari per caso?» Mi mostrò i suoi orari, senza dire niente. Bene, abbiamo in comune il corso di fisica, lettere, matematica e francese. Mentre ci avviavamo in classe, Cam pose una domanda.
« Perchè sei in ciabatte?»
Oh cazzo.

Ehi ragazzi!
Essendo il primo capitolo, è molto corto. Infatti la sua funzione è introdurre i personaggi (ma va?)
Di sicuro ci saranno un mucchio di errori, e spero che me li farete notare, così da correggere!
Alla prossima ♥
   
 
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