04/03/2015
3 recensioniCREMA PER MANI
Kuraigana, tarda mattina.
Roronoa Zoro si stava allenando duramente nell’arte della spada e finalmente gli umandrilli non riuscivano più a scalfirlo e di questo il ragazzo ne andava molto fiero poiché, superato lo step di quei babbuini, poteva seguire l’allenamento mirato del suo maestro.
Più di una volta si era chiesto in cosa consistevano gli allenamenti mirati che tanto parlava però, dato che il suo sensei non piaceva svelare i propri misteri, non gli diede alcuna spiegazione.
Comunque sia, quella mattina Zoro si era alzato presto per continuare ad allenarsi superando sempre i suoi limiti sia per non deludere le aspettative di Mihawk, il suo attuale maestro, sia per diventare ancor più forte e proteggere al meglio il suo capitano appena i due anni saranno conclusi.
L’allenamento si stava volgendo al meglio ed era ben concentrato sulle sue nuove tecniche perché mancavano gli occhi e la voce stridula di una ragazzina petulante. Aspettate, la ragazzina non era ad assillare Zoro dicendo di andar piano e di non farsi male? La cosa era assai piacevole ma strana!
Terminato di combattere contro gli umandrilli, Roronoa, dopo vari tentativi poiché si era perso numerose volte, rientrò nel castello stile Dracula e anche qui si era chiesto se il suo maestro e futuro rivale non fosse un vampiro, il cognome Drakul poteva essere un indizio! Tralasciando ciò, lo spadaccino più giovane cercò la ragazza per tutto il castello inutilmente, scordandosi che Perona aveva chiesto una giornata libera allo spadaccino più forte del mondo.
Non trovandola andò a cercare Mihawk il quale era in camera sua. Senza indugio, Zoro bussò alla porta ma non ottenne risposta … Il che era parecchio strano, magari Mihawk era con Perona! Impossibile, da quello che la rosa aveva detto, il moro provava qualcosa per il Rosso.
Sospirando entrò nella stanza sperando che non dormisse e a gran sorpresa, lo spadaccino non era a letto e Perona non era manco li.
Udì dell’acqua scorrere e comprese immediatamente che il suo maestro si stava facendo una doccia rilassante. Roronoa, a posto di andarsene e tornare più tardi, rimase nella stanza dello spadaccino maggiore e preso dalla noia, iniziò a curiosare tra i cassetti come se fosse un bambino curioso.
Ma si sa che a volte la curiosità è una brutta compagna!
Zoro, avvicinandosi ad una cassettiera accanto alla parte di letto in cui - molto probabilmente - dormiva lo spadaccino, decise di aprire il primo cassetto trovando solo un tubicino con una strana scritta. Ancora più curioso l’aprì e versò un po’ di contenuto sulle mani spalmendosela poi su tutta la superficie.
« Crema per mani? »
Era abbastanza incredulo che tenesse nel suo primo cassetto una crema idratante ma, conoscendo la mania dello spadaccino maggiore di apparire perfetto, lo biasimò.
« Ma cosa?! »
Lo spadaccino uscì dal bagno ancora non del tutto asciutto e con solo un asciugamano che gli copriva le sue parti intime e no, non aveva proprio udito né il bussare di Roronoa, né il cassetto aprirsi!
« Sai dov’è Perona? Sia chiaro che non provo nulla per lei, è solo curiosità! »
Lo spadaccino non sapeva se chiudersi in bagno, una volta recuperata la sua biancheria intima e finire di asciugarsi o stare li a spiegargli per la centesima volta che Perona si era presa una giornata libera.
« Roronoa, la tua poca memoria fa concorrenza sleale alla tua incapacità di orientamento. Comunque sia, la ragazza fantasma si è presa una giornata libera e … Cos’hai in mano?! »
Scrutò molto attentamente ciò che aveva in mano ma visto che era ben coperto dalle mani del ragazzo più giovane, gli era assai difficile capire cos’era.
« Scusa, ti ho aspettato e preso dalla noia ho curiosato tra i tuoi cassetti … Comunque è una buona crema per mani questa, ho tutte le mani lisce, lisce come il culetto di un bebé »
Esclamò il minore facendogli vedere il tubicino e toccandosi le mani belle lisce, doveva ammettere che Mihawk aveva gusti sulle creme per mani.
Sul volto del maggiore comparve una strana espressione, un’espressione tra il rassegnato e lo sconcertante … Doveva per forza dirlo? Poi come avrebbe reagito Roronoa? Poco importa, almeno avrebbe imparato a non curiosare nei cassetti altrui!
« Roronoa, tutte le mie creme le tengo in bagno infatti quella non è una crema per mani, è … un lubrificante! »
Con una pokerface molto evidente, Roronoa Zoro uscì dalla stanza del suo maestro capendo che non sempre ciò che si vede e si crede è ciò che è realmente … Ora lo spadaccino ne era più che convinto!
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Angolo autore: Questa FF comica/demenziale è saltata fuori dopo una chiacchierata assai assurda con un'amica che muove Mihawk (peccato che non riesco a lincarti e.e), spero che vi sia piaciuta e che vi siete fatti quattro risate ^-^
Alla prossima FF :3