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Autore: NinetalesUK    10/12/2008    0 recensioni
Durante il loro viaggio a DigiWorld, subito dopo la sconfitta di Cherubimon/Kerpymon, Takuya e i suoi compagni si imbattono in uno strano mondo dove esseri umani, Digimon e strane creature simili a Pokemon vivono assieme... ma questo mondo è minacciato dal ritorno di una misteriosa e potentissima forza del male! Ritrovatisi loro malgrado a far parte ancora una volta della leggenda, riusciranno Takuya, i suoi compagni e i Digimon loro alleati a salvare la situazione e tornare a DigiWorld sani e salvi? Traduzione, seconda storia di una serie, ma può essere letta senza problemi anche da chi non ha letto 'Digital Kingdom' nella sezione Crossover. Mi raccomando, recensite!
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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06-Il problema di Lugia City

Digimon Frontier: Il Ritorno di Valmarmon

Una fanfiction di Digimon Frontier scritta da: NinetalesUK

Tradotta da: Justice Gundam

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(GUARDROMON): Dopo aver sentito da Veemon una storia interessante riguardo le Granascliffs, ricordo della grande battaglia tra Granasmon e Valmarmon, i Leggendari Guerrieri si sono trovati ad affrontare una terribile battaglia nel pieno della notte, quando il loro piccolo amico è Digievoluto accidentalmente alla sua forma Champion corrotta, BlackExVeemon. Dopo aver salvato Veemon e aver rimosso da lui i dati di BlackExVeemon, il piccolo drago ha rivelato che l'odore di Koichi gli aveva ricordato quello di Duskmon, il distruttore del suo villaggio! Com'è possibile, visto che ora gli Spiriti di Koichi sono stati purificati, e Duskmon non dovrebbe esistere più?

 

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Capitolo 6 - Il problema di Lugia City

La mattinata non era iniziata nel migliore dei modi per i Digiprescelti: stanchi per la battaglia con BlackExVeemon nel cuore della notte, i ragazzi avevano finito per dormire troppo a lungo, e per svegliarsi in ritardo rispetto alla loro tabella di marcia. Per loro fortuna, accelerando un pò il passo, erano riusciti ad arrivare a Lugia City prima che scendesse di nuovo la sera.

E, una volta arrivati in città, si trovarono di fronte un nuovo spettacolo di cui meravigliarsi: la città di Lugia City era in stile futuristico, con una grandiosa autostrada sospesa in aria che la dominava dall'alto; ad ognuno dei quattro lati della città era infissa una grande pietra di alabastro lucidato, in modo da formare i vertici di una ideale rosa dei venti, e le sue strade erano costeggiate da file di costruzioni in acciaio lucidato. Sembrava di essere in qualche film di fantascienza... ma i ragazzi, guardandosi attorno più attentamente, si resero conto che c'era qualcosa che non andava negli abitanti: nessuno di essi sembrava essere molto energico, anzi si trascinavano stancamente da una parte all'altra come se fossero perennemente annoiati. Chissà per quale motivo, si stavano chiedendo i Digiprescelti mentre passavano sotto un grande arco di trionfo che portava verso il centro della città, e attraversavano un piccolo complesso residenziale con alcune casette ed un albergo.

Davanti a quest'ultimo edificio, Zoe notò che alcuni Pokemon ibridi stavano discutendo animatamente: si trattava di un Espeon, una femmina di Vaporeon, e un piccolo Eevee.

"Accidenti..." ringhiò rabbiosamente lo Espeon, poi sospirò profondamente. "Se non fosse per questo dannato problema, questa sarebbe una città così bella..."

"E lo era, almeno prima che ci capitasse questa maledizione..." rispose la Vaporeon, incrociando le braccia sul petto e scuotendo la testa. Incuriosita, Zoe chiese agli altri di aspettarla un momento, e si avvicinò ai tre Pokemon ibridi.

"Ehm, scusi la domanda..." chiese la ragazzina bionda. "Ma, se non la disturbo, potrei chiederle che problema c'è?"

La Vaporeon sembrò non aver nemmeno sentito la domanda. "Non possiamo più vivere qui! Ce ne andiamo di qui, e al diavolo il resto!" esclamò.

"Forse è meglio se li lasci stare, Zoe..." suggerì Bokomon. Il gruppo dei Leggendari Guerrieri si era fermato per vedere cosa stava facendo la ragazza bionda, e si era trovato a sua volta coinvolto nella 'conversazione'. Finalmente, il maschio di Espeon notò i ragazzi, e storse il naso.

"Vorreste restare in città, voi ragazzi?" chiese. "Io non ve lo consiglierei. E poi, il centro città non aprirà prima di domani mattina."

"Ma la Skyway non è in attività?" chiese Takuya.

"Non fino a domani... e comunque non fatevi troppe illusioni. Non ci fanno salire nessuno." rispose lo Espeon, quasi borbottando tra i denti.

Takuya alzò le sopracciglia. "Come sarebbe?"

"Ma... abbiamo pure visto la Skyway in attività, l'altra sera!" proseguì Veemon, altrettanto confuso.

"Sì, certo... ma è soltanto per l'uso personale di quel miserabile di Gadan, il sindaco e il responsabile della nostra città." rispose freddamente la Vaporeon. "E comunque non fa molta differenza, dato che tutti coloro che vengono qui, dopo appena un'ora vogliono soltanto andarsene!"

"Bah. Non ci pensare..." disse lo Espeon, appoggiando una mano sulla spalla della moglie.

"Hmm..." Zoe sembrò pensarci un pò su. Questa Lugia City non era poi questo gran posto che era sembrato all'inizio, se i suoi abitanti si lamentavano così della loro condizione. "Se ci fosse qualcosa che noi potremmo fare..."

Lo Espeon sorrise mestamente alla mezza-italiana. "Grazie per la tua gentile offerta, piccola, ma noi abbiamo già deciso di andarcene. Ormai, qui non c'è più nulla per noi, e tra due giorni ce ne saremo già andati." le rispose. Dopo che ebbe pronunciato queste parole, sia lui che la sua famiglia si avviarono e si diressero verso una delle case, lasciando i Digiprescelti per conto loro in mezzo al marciapiedi. Seguì un lungo momento di silenzio... poi J.P. sospirò.

"Sigh... e adesso che si fa, visto che il centro città è chiuso fino a domani?" chiese il ragazzone.

Koichi indicò l'ingresso dell'albergo. "Temo che non ci sia molto da fare, se non fermarsi per la notte. Poi, domani vedremo cosa potremo fare..." propose, e tutti i Digiprescelti si dissero d'accordo. Anche se il piccolo Tommy ebbe una piccola lamentela...

"Peccato, mi sarebbe piaciuto provare quella Skyway..." mormorò il più piccolo del gruppo.

"Non ti preoccupare, Tommy, ho una notizia che potrebbe tirarti su!" rispose Veemon. "Ho sentito dire che in questo posto si può mangiare... hmmm, come si chiamava? E' considerata una prelibatezza da queste parti, ma se solo mi ricordassi il nome... magari la potremmo provare..."

I Digiprescelti oltrepassarono le porte scorrevoli dell'albergo, e si ritrovarono in una reception, affiancata da una grande sala illuminata disseminata di tavoli e illuminata da una luce soffusa. Al tavolo della reception, si trovava un altro Machoke ibrido, il quale però, al contrario di Vyx, aveva un'aria stanca e smagrita. Bokomon si schiarì la gola e si rivolse al receptionista. "Ehm... mi scusi? Vorremmo prendere una camera per la notte, se è possibile..."

Il Machoke li guardò con una certa incredulità. "Come avete detto? Volete prendere una camera qui?"

"Ehm... sì!" rispose Bokomon. "Perchè, c'è qualcosa di strano?"

"E va bene, se proprio lo volete..." rispose il receptionista con un sospiro. "Vi farò preparare delle camere..."

Un inequivocabile rumore provenne dallo stomaco di Neemon, esprimendo la sua fame. "Ehm... e non è che potreste portarci anche qualcosa da mangiare?" chiese, massaggiandosi l'addome.

Se la prima richiesta aveva sorpreso il Machoke, quest'altra sembrò addirittura sconvolgerlo. "COSA?" esclamò. "Voi... non vorrete davvero dire che volete qualcosa da... MANGIARE?"

"Certo che lo diciamo!" rispose Takuya, non capendo come mai il Machoke si scovolgesse tanto per una cosa così ovvia. "Dopo una lunga camminata in mezzo a quei sentierini di montagna, abbiamo anche fame..."

Il Machoke sospirò di nuovo. "Beh, immagino che dovrete accontentarvi. Tutto quello che ho sono le radici di Arum..."

Veemon spalancò gli occhi. "Ah! Ma certo! Adesso mi ricordo!" cinguettò. "Sono proprio queste 'radici di Arum' la specialità e la delizia di Lugia City!"

"Sì, certo... come no..." disse il Machoke, alzando gli occhi al cielo. "Proprio la delizia di Lugia City. Buon appetito." E, detto questo, se ne andò per far preparare le loro camere, lasciando il gruppo dietro di sè e non poco sorpreso.

C'era decisamente qualcosa che non andava in quella città...

 

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Più tardi, dopo che ognuno aveva appoggiato le sue cose nella propria camera, il gruppo si era ritrovato al ristorante per cenare... e, come era facile aspettarsi, erano Takuya, J.P. e Zoe i più ansiosi di provare le radici di Arum.

"E va bene... proviamo queste radici che Veemon dice essere tanto... buone... ugh... e... queste... cosa... sarebbero?" chiese Takuya, posando lo sguardo su quello che era stato messo nel suo piatto: delle strane verdure grigie dall'aspetto stopposo, flaccide come gomma e abrasive al tatto. Decisamente, la prima impressione non era stata delle migliori...

"Ehm... Veemon... sei sicuro che siano queste?" chiese Patamon, mentre guardava sbalordito quelle strane... cose.

J.P. fu il primo a farsi coraggio e a provarle. "Beh... magari è soltanto un'impressione, no? Magari anche se sembrano così disgustose, in realtà sono deliziose!" esclamò, per poi afferrare una delle verdure e infilarsela in bocca. Un istante dopo, si pentì di averlo fatto, e il suo viso si contorse in una smorfia disgustata! "AGH! Ugh... Hmmm... Che... che schifo..." ansimò, e sputò subito quella porcheria sul suo piatto. "E questa... questa sarebbe una delizia locale? Ah, beh... in un certo senso è vero... è deliziosamente schifosa!"

Zoe, dimenticata la fame, si tirò indietro. "E... e come fa la gente a mangiare questo orrore?"

"Io mi chiedo come una cosa del genere possa essere commestibile..." commentò Koji, mentre si rigirava tra le dita una radice di Arum. "Mi sembra di avere in mano della sabbia..."

"Credo che mi metterò a dieta..." fu l'unico commento di Tommy, mentre Takuya e Koichi si allontanavano dal tavolo disgustati.

"Che razza di cibo mangiano qui?" si chiese Bokomon. "Ragazzi, noi non resteremo qui un minuto in più dello stretto necessario, quindi vedete di non mettervi comodi, okay?"

"E la cosa peggiore..." mormorò il delusissimo Veemon. "...è che questo è tutto quello che hanno qui! Credo che mi asterrò dal mangiare qualsiasi cosa finchè resteremo qui!"

Takuya scosse la testa, poi comunicò la sua decisione a tutto il gruppo. "Ragazzi, non ho idea di cosa stia succedendo in questa città... ma domani dovremmo andare a parlare con questo Gadan di cui ci hanno detto quei due ibridi. Prima la Skyway, ed ora questa storia delle radici di Arum... non vorreste vederci chiaro anche voi?"

"L'hai detto..." rispose Koichi.

 

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La mattina dopo, i Digiprescelti lasciarono la locanda e imboccarono il cancello ora aperto che li avrebbe portati nel centro di Lugia City. Tuttavia, si fermarono quasi subito, allorchè Zoe vide un piccolo Eevee ibrido a terra per strada. Aveva l'aria di essere molto debole.

"Ehm... scusa?" chiese Zoe, inginocchiandosi vicino al piccolo Eevee. "Stai... stai bene?". Ma il piccolo Eevee non rispose.

"Hmmm... non sono molto loquaci, eh?" bisbigliò JP, al che Koji gli fece cenno di non parlare a voce troppo alta.

"Che c'è, piccolo?" chiese Zoe. "Dov'è che ti fa male?"

Il piccolo Eevee mugolò debolmente, e alzò un pochino la testa. "Ho... fame..."

"Ah, beh... questo è un problema che possiamo risolvere facilmente! Sono sicura che qualcosina da mangiare ce l'abbiamo..." disse Zoe, alzandosi e andando da Takuya. "Aspetta solo un momento... Takuya?"

"Certamente." rispose il ragazzino castano, tirandosi fuori una mela di carne dalla tasca e porgendola a Zoe, che a sua volta fece per darla al piccolo abitante di Lugia City... il quale però, dopo aver guardato la mela di carne con evidente golosità, si alzò di scatto e corse in una casa!

"Ehm... è così che ringraziano di solito a Lugia City, Veemon?" chiese Neemon.

Il draghetto azzurro scosse la testa. "Non credo proprio..."

Zoe si alzò, mentre Takuya e Koji la raggiungevano. "Ma... che sta succedendo qui? Quel bambino... era malato, per caso?"

Un ibrido Thyplosion, che aveva assistito alla scena da una certa distanza, raggiunse i Digiprescelti. "Ehm... mi scusi, signorina... ma le vorrei chiedere, per favore, di non offrire cibo a nessuno. E'... una tentazione troppo forte."

"Cosa?" chiese Patamon, svolazzando vicino alla testa di Koji. "In che senso?"

"Gli abitanti di questa città non possono mangiare cibo normale, per nessun motivo." continuò il Thyplosion, evidentemente seccato. "L'unica cosa che possiamo fare... è rassegnarci a mangiare quella disgustosa radice di Arum."

"Non capisco... cosa vuol dire che non possono mangiare..." cercò di chiedere Takuya. Ma non ebbe risposta, in quanto il Thyplosion se ne andò senza aggiungere altro. JP scosse la testa, desolato.

"E va bene... ora che cosa si fa?" chiese il ragazzone. Takuya si diede un'occhiata attorno e indicò la porta che il piccolo Eevee aveva infilato, che era rimasta aperta.

"Forse, se proviamo a chiedere direttamente agli abitanti... potremo saperne di più! Ehm... permesso? Scusate il disturbo..." disse Takuya, raggiungendo la soglia e dando un'occhiata all'interno. "Avremmo bisogno di..."

Si interruppe quando si rese conto che nessuno degli abitanti di quella casa aveva badato a lui. Si trattava di tre Pokèmon ibridi, un Houndoom maschio, un Umbreon femmina e, ovviamente, il piccolo Eevee che i ragazzi avevano visto sulla strada... e che ancora si stava lamentando di avere fame...

"Non ce la faccio più a sopportare tutto questo!" esclamò la Umbreon, decisamente arrabbiata. "Non possiamo continuare a mangiare quelle disgustose radici di Arum, o finiremo per morire di fame!"

"E stai tranquilla! Tu chiedi troppo, lo sai?" borbottò lo Houndoom. "Guarda, è necessario farsene una ragione..." Con queste parole, il Pokemon-cane raccolse un altro pezzo di radice di Arum e cercò di mangiarlo... senza successo, visto che subito dopo averlo messo in bocca lo sputò disgustato. "Uuugh! Maledizione, non ce la faccio! E' inutile, nemmeno io riesco a mangiarlo..."

"Tesoro, non potremmo andarcene da questa citta?" disse la Umbreon. "Magari mettere su una fattoria, da qualche parte..."

Lo Houndoom sospirò. "Il problema è... che non so se saremo in grado di mangiare, anche se ce ne andassimo da questa città! Guarda, cara... in qualche modo ce la caveremo, vedrai!"

Takuya si schiarì la voce e fece un passo in avanti. "Ehm, mi scusi..."

"Cosa?" chiese lo Houndoom, accorgendosi solo allora dei ragazzi. "E voi, come ci siete entrati in casa mia, eh?"

Takuya e i suoi amici si inchinarono educatamente. "Ehm... sì, ha ragione... ci scusi se siamo entrati così, senza permesso..." disse. "Volevamo soltanto chiedere... se vostro figlio stava bene! L'abbiamo visto un pò in difficoltà, là fuori..."

"Sta bene, grazie mille." rispose la Umbreon, sorridendo gentilmente.

"Hm. E poi... vorremmo sapere, cosa sta succedendo in questa città? E cos'è questa storia delle radici di Arum?" chiese Koji.

Lo Houndoom studiò i Digiprescelti con una certa attenzione, poi scosse la testa e rispose. "Immagino che voi siate dei viaggiatori. Il mio consiglio è di lasciare questa città, il prima possibile."

"Perchè? Che problemi ci sono?" chiese Patamon. "Forse io vi posso aiutare. Fino a poco tempo fa, ero Seraphimon, uno dei tre Grandi Angeli..."

Lo Houndoom e la Umbreon, dopo un istante di sorpresa per la rivelazione, si guardarono negli occhi per qualche secondo... e finalmente, si convinsero a parlare ai Digiprescelti di cosa stava accadendo. "Il fatto è... che gli abitanti di questa città hanno perso il loro senso del gusto." rispose la Umbreon.

"Il senso... del gusto?" chiese conferma una confusa Zoe.

"Grazie alla Skyway, una volta questa città era sede di un importante mercato. Sia io che mio marito abbiamo lavorato alla Skyway." disse la Umbreon con un sospiro. "Il lavoro era piuttosto duro, ma la paga era buona, quindi non ci mancava mai niente."

"Ma appena dieci giorni fa, il cibo iniziò a perdere il suo gusto; era come mangiare sabbia o terriccio. In breve tempo, abbiamo perso interesse a mangiare qualsiasi cosa." continuò lo Houndoom. "All'inizio, abbiamo pensato che si trattasse soltanto di una malattia che aveva colpito qualcuno... ma prima di rendercene conto, tutti quanti in città hanno iniziato a soffrire di questa stessa perdita del gusto."

"L'unica cosa che possiamo mangiare ora è la radice di Arum, che di per sè non ha alcun gusto." disse la Umbreon, indicando la disgustosa radice sul piatto davanti a lei. "Ma... non importa quanta ne mangiamo, non riusciamo mai a saziarci."

"Hmmm... mai sentito di una malattia che fa perdere il senso del gusto." rispose Veemon. "E tu, JP?"

JP fece una battuta, per stemperare un pò la situazione. "Beh, forse questo dovremmo chiederlo a Bokomon! Lui non sembra avere gusto, in fatto di cinture!"

"Hey!" esclamò il Digimon guida, guardando male JP.

La Umbreon scosse la testa. "Chi può dirlo... forse questa città è stata maledetta da qualcuno. A me... non sembra che nessuno sia mai andato contro la volontà di Lord Granasmon."

"Comunque, non deve essere una bella vita, quella che fate." disse tristemente Patamon. "Mi piacerebbe poter fare qualcosa per voi, ma non sappiamo cosa..."

"Mi scusi... lei ha detto che ha lavorato alla Skyway, giusto?" chiese Tommy allo Houndoom. "Non è che ci saprebbe dire come potremmo chiedere un passaggio?"

"Beh... in centro, vicino ad una grande roccia che emerge dal terreno, dovreste trovare la villa del signor Gadan, che è il proprietario della Skyway." spiegò lo Houndoom. "Potete chiedere a lui... ma, se volete la mia opinione, dubito che vi aiuterà."

"In ogni caso, grazie per l'informazione." ringraziò Takuya. "Okay, ragazzi... Andiamo a parlare con questo signor Gadan..."

 

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Seguendo le indicazioni del padre di famiglia, i Digiprescelti e i Digimon che li accompagnavano giunsero ben presto in centro città, e alla grande villa del proprietario della Skyway. Dopo aver chiesto di parlare con Gadan, i ragazzi vennero fatti accomodare in una sala dominata da una enorme scrivania sulla quale - con loro grande sorpresa - erano stipati piatti di tutti i tipi... e dietro la quale si trovava un uomo disgustosamente obeso che li stava divorando avidamente! Non poteva essere che Gadan...

"Bene, bene... non credo di avervi mai visto da queste parti." disse Gadan, ingurgitando un boccone mentre gli stupiti Digiprescelti gli si avvicinavano. "C'è qualcosa che posso fare per voi?"

"Ehm, sì... ho sentito dire che lei non fa più salire nessuno sulla Skyway." rispose Takuya. "Potremmo sapere il perchè?"

"Sì, esatto, ora non è più permesso a nessuno di salire." rispose Gadan dopo un altro boccone. "Il momento è molto critico per gli affari, e il trasporto delle persone comporta un calo di efficienza."

"Beh... noi potremmo fare in modo che per lei valga la pena." rispose il leader del gruppo. Patamon, nel frattempo, era svolazzato vicino a Gadan e aveva visto che l'uomo aveva una lingua stranamente grande...

A sua volta, Gadan notò il piccolo Digimon. "Ah, non avevo visto che con voi c'è un Angelo in forma Rookie. Quindi, forse state andando alla Sacra Cattedrale. Bene, bene... più possibilità di affari!" commentò. "Possiamo trovare un accordo. Diecimila Digi-Dollars dovrebbero essere sufficienti a coprire tutte le spese."

Gli occhi di Takuya quasi schizzarono fuori dalle orbite! "Huh? Come diecimila...? Ma... ma noi non ce li abbiamo, tutti quei soldi!"

"Per questo, posso darvi una mano io..." rispose Veemon. "Non vi preoccupate, posso procurarvi quei soldi. La mia famiglia era a capo del Villaggio dei Draghi, ed era abbastanza ricca."

"Phew... grazie, Veemon, ti dobbiamo un favore!" disse Takuya, mentre il draghetto gli faceva il segno dell'okay. "Allora, affare fatto. Va bene, direi che possiamo andare!"

"Non così in fretta, ragazzini!" li richiamò Gadan. "Vedete, l'ultima corsa è già partita. Ne sarà disponibile un'altra domani mattina."

Kouichi sospirò rassegnato. "Sigh... il che significa che per oggi restiamo fermi qui..."

Zoe, tuttavia, non stava pensando a questo inconveniente. Piuttosto, le dava fastidio il fatto che Gadan continuasse ad abbuffarsi come se i problemi della sua città non lo riguardassero. "Vedo, però, che lei può ancora ingozzarsi di cibo!" disse la biondina, con evidente fastidio. "Non dovrebbe, invece, condividere il suo segreto con i suoi concittadini?"

"Mi dici una cosa ben strana, mia cara." rispose Gadan, imperturbato. "Vorresti forse dire che anch'io dovrei soffrire la fame come loro? Che per qualche motivo non merito di gustare il mio cibo?"

Zoe venne colta di sorpresa da questa domanda. "Ehm... beh, no, certo che no... però..."

"Ah, ma anch'io sono preoccupato per questi sviluppi. Tutti i miei impiegati sono stati colpiti da questa malattia, e questo non fa certo bene agli affari. E non esiste nemmeno una cura." continuò l'uomo, continuando a mangiare in maniera disgustosa.

"Comunque... mi sorprende che lei riesca a mangiare così tanto." commentò JP, al che Gadan si limitò ad alzare le spalle.

"Chissà, forse gli altri hanno peccato davanti a Granasmon. Forse, soltanto io rimango benedetto. Chi può comprendere la mente del nostro dio?" chiese Gadan... per poi cominciare ad annusare l'aria e guardare fisso Koichi. "Aaaah, delizioso! Mio caro ragazzo, lo sai che hai davvero un buon odore? E lo sai che l'odorato e il gusto sono collegati tra loro?"

Koichi rimase abbastanza esterrefatto, e Koji si mise in mezzo tra lui e Gadan, guardando il grassone con espressione feroce. E l'episodio non aveva certo reso Zoe di umore migliore...

"Come fa a rimanere così impertinente e arrogante... e si permette anche di fare una battuta di cattivo gusto sul nostro amico... mentre gli altri attorno a lei soffrono la fame?" chiese la biondina.

"Se fossi in te, misurerei meglio le mie parole, ragazzina. Io li pago bene, i miei lavoratori, e questo problema non è certo colpa mia!" rispose Gadan, guardando male Zoe. "I miei concittadini dovrebbero ringraziarmi, visto che sto portando prosperità a questa città... e per quanto riguarda questa storia, non sono certo l'esperto di questioni religiose. Per saperne di più, passate alla chiesa appena fuori città. Oh, ma ripeto che hai un profumo delizioso..."

Gadan concluse la frase sporgendosi di nuovo verso Koichi e annusandolo con estrema voluttà... al che Takuya e gli altri pensarono bene di andarsene! "Domani ce ne andremo da questa città! E questo è quanto!" tagliò corto Takuya.

"E da questa casa, invece, ce ne andiamo adesso!" proseguì Neemon.

"Per il bene di Koichi!" concluse Bokomon... e subito dopo, il gruppetto si affrettò fuori dalla villa e dal suo inquietante inquilino!


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Inutile dirlo, quando il gruppetto uscì dalla villa, non era esattamente del suo umore migliore. E questo valeva in particolare per Koji. "Tsk... spero che a quel tizio non venga in mente di fare nulla a mio fratello!" disse, con acredine. "Se ci prova soltanto, giuro che lo faccio pentire!"

"Non te la prendere tanto, Koji..." cercò di calmarlo Koichi. "Non mi ha fatto niente... anche se, sì, in effetti sono rimasto abbastanza perplesso da quello che ha detto di me... e del fatto che lui continua a mangiare così tanto mentre i suoi concittadini soffrono la fame."

"Mi piacerebbe poter dare una mano agli abitanti di questa città, prima di prendere la Skyway..." disse Tommy.

"Il problema è che non sappiamo come fare." rispose Bokomon. "Non sappiamo neanche dove iniziare a cercare la sorgente di questo problema. Questa città... non è certo piccola!"

"Beh, in effetti ci sarebbe un posto dove andare." propose Patamon. "Ricordate che quell'uomo, Gadan, ci ha detto che c'è una chiesa, un pò fuori da questa città?"

Takuya annuì e ci pensò su brevemente. "Hmmm... sentite, ragazzi. Forse non faremo in tempo a fare molto, ma... voi che ne dite se andiamo a fare una visita a quella chiesa? Magari qualcosina scopriamo..."

"E magari veniamo anche a scoprire come mai questa città è stata... toccata dalla mano di Granasmon." affermò JP. "Hmmm... va bene, Taky. Anch'io avrei un pò di domande da fare."

"Allora è deciso." disse Zoe. "Vediamo un pò cosa si riesce a fare..."

I Digiprescelti si misero in marcia verso la chiesa... e in meno di mezz'ora, la raggiunsero ed entrarono. Era quasi del tutto deserta, tranne per due persone, un Typhlosion che era svenuto per la fame... e l'altra, evidentemente la responsabile della chiesa di Lugia City, un angelo femminile dai capelli biondi e dalle vesti bianche, che indossava un elmetto.

"Hmmm? Hey, guardate!" disse Neemon, indicando la donna angelica. "Sembra un Angemon... ma è una ragazza!"

"Stupidmon!" lo rimproverò Bokomon. "Certo che sembra una ragazza! E' una Angewomon!"


***ANALIZZATORE DIGIMON***

 

Nome: Angewomon

Livello: Ultimate

Tipo: Anti-Virus

Digimon Angelo

Attacchi: Celestial Arrow, Heaven's Charm

(KARI): Angewomon, la forma Ultimate della mia amica Gatomon. Usa la sua Celestial Arrow per proteggere gli innocenti e colpire al cuore le forze del male.

 

**********


"Mi... mi scusi, Angewomon?" si fece avanti Veemon.

"Oh, benvenuti." disse la donna angelica in tono gentile. "Come vi posso essere utile, stranieri?"

Patamon svolazzò verso Angewomon. "Angewomon, vorremmo farle una domanda..." disse. "Lei... per caso non sa coa sia successo a questa città e ai suoi abitanti?"

"Ah, questa è una domanda che assilla anche me. Non ho idea di cosa ci sia successo. Alcuni dicono che Lord Granasmon ci ha voltato le spalle... ma sinceramente, io non lo credo. Neanche un pò." rispose Angewomon.

"Sì, abbiamo sentito anche noi questa storia." rispose Veemon. "C'è gente, in città, che dice che Lugia City ha perso la benedizione di Granasmon."

"Per essere una divinità, non è molto affidabile..." scherzò Takuya. "Insomma, se si vuole mantenere il proprio posto di governatore supremo... è meglio tenerle ben aggiornate, le liste dei buoni e dei cattivi!"

Zoe diede una gomitata al compagno. "Takuya! Ti sembra il caso di fare queste battute sceme?"

Takuya ridacchiò brevemente, poi si fece di nuovo serio. "Ehm... ma, volendo fare le persone serie, non ho ben capito questa storia delle benedizioni. Voglio dire, quel ciccione mi dava l'impressione di essere ancora nelle grazie di Granasmon! Di almeno un centinaio di chili!"

Anche Angewomon fece una breve risatina. "Hehee... sì, immagino vi stiate riferendo al signor Gadan. Una volta era un buon uomo, e tutti gli volevano bene. Ma un giorno... ha cominciato a cambiare. Ha cominciato a diventare sempre più ossessionato dal denaro... e dal cibo. E se la memoria non mi inganna, questo è successo più o meno nello stesso periodo in cui è iniziato questo fenomeno..."

"Strana, per essere una coincidenza..." affermò Koji.

"La gente ha davvero molti modi diversi per tenere a bada la depressione, eh?" disse JP. "Alcuni dormono, altri si mettono a scrivere... e altri ancora si ingozzano come pattumiere!"

"Ma tutto questo, cos'ha a che vedere con il fatto che gli abitanti di questa città non possono mangiare?" chiese Koichi.

Zoe fece un inchino. "Signorina Angewomon, voglia scusare la mancanza di tatto del mio amico Takuya, ma... anche noi vorremmo sapere come mai questa città era considerata benedetta da Granasmon, e adesso, invece..."

"Certo, non ho nessun problema." rispose l'angelo femminile. "Prego... seguitemi nell'osservatorio. Avrete modo di vedere ogni cosa con i vostri occhi.". Con queste parole, la Digimon si diresse verso una rampa di scale, dopo essersi assicuata che il Typhlosion che era entrato prima stesse abbastanza bene... e i Digiprescelti la seguirono in una vasta stanza che sembrava lo studio di un astrologo dei tempi di Galileo. "Date un'occhiata." esortò la donna angelica, stando vicino ad un'ampia finestra.

Quando i Digiprescelti guardarono verso l'esterno, poterono vedere, in pratica, tutta la città, con qalche abitante sparuto che si trascinava qua e là con espressione triste e affamata. Ma soprattutto, videro le quattro gigantesche pietre che indicavano i quartieri Nord, Sud, Est e Ovest di Lugia City... e notarono una cosa abbastanza strana: sembravano tutte puntare verso il centro della città.

"Mamma mia, che grosse pietre..." disse Neemon.

"Non sono delle semplici pietre." rispose Bokomon. "Sono delle colonne... e stando alla loro forma, beh... dovevano essere parte di un'unica struttura!"

"Infatti, si dice che siano le rovine di un gigantesco tempio." spiegò Angewomon. "Prima ancora della guerra tra Digimon umanoidi e Digimon animali, erano stati eretti delle chiese e dei templi dedicati a Lord Granasmon, questo ancora durante la battaglia di Hikari e Yami. Vennero gravemente danneggiate durante la guerra, e Mr. Gadan dice che è necessario rimuovere ogni loro resto."

"Capisco. Quindi, questa città è stata costruita sulle rovine di un vecchio tempio di Granasmon. Ecco perchè si dice che questa città è benedetta." disse Veemon. "Però... quelle colonne hanno una forma strana. Come se stessero indicando qualcosa al centro."

"Come se qualcosa fosse sepolto là sotto..." precisò Koji.

Angewomon ci riflettè per un istante. "Hmmm... ora che mi ci fate pensare, avevo sentito che stanno facendo dei lavori di scavo nei pressi di quelle colonne. Ma la loro base è sepolta molto in profondità, e ancora non l'hanno raggiunta."

Takuya corrugò la fronte. Per qualche motivo, gli stava tornando in mente quello che gli aveva detto lo Angemon della chiesa di Carbos. "Angewomon, scusi... lei non sa per caso come si chiama la torre ad est del villaggio di Carbos?"

"Si chiama Torre Granas." rispose Angewomon. "E' una delle costruzioni più antiche di questo mondo, ed è ancorain piedi dai tempi della battaglia con Valmarmon."

Takuya annuì. "Hmm... ma certo! Ora credo di capire! Questo posto e la torre Granas hanno qualcosa in comune, ragazzi! Riflettete, non vi suona familiare? Tempio in rovina, luogo di sepoltura, frammento di Valmarmon sigillato... esattamente come la Torre Granas dove era racchiusa l'Ala di Valmarmon!"

"Hai ragione, Takuya..." disse Bokomon. "E Angemon ci ha detto che sono sette, i frammenti di Valmarmon sigillati... quindi, questo tempio in rovina, sulla quale la città è stata costruita, contiene un frammento di Valmarmon!"

"Un frammento di Valmarmon... che fa perdere il gusto a queste persone." concluse Koichi. "Ma per qualche motivo, il signor Gadan ne è rimasto immune. Il che non fa altro che aumentare i nostri sospetti su di lui."

Koji sospirò e si mise le mani in tasca. "Bene... sembra proprio che dovremo intervenire un'altra volta, e aiutare gli abitanti di questa città."

"Voi?" chiese Angewomon, incredula. "Ma... ragazzi, siete sicuri di potercela fare? Come potete... salvarci da Valmarmon?"

Takuya si voltò verso Angewomon, sghignazzò e si passò un indice sotto il naso con orgoglio. "Heheheee... beh, signorina Angewomon... che lei ci creda o meno, lei è di fronte ai Leggendari Guerrieri!"

Mentre Angewomon restava stupita, anche Bokomon si fece avanti. "Esatto! Questi ragazzi hanno con sè gli spiriti di alcuni dei dieci antichi guerrieri! Quelli che le stanno davanti sono i Digiprescelti del Fuoco, della Luce, del Vento, del Ghiaccio, del Tuono e delle Tenebre... e hanno già sconfitto Kerpymon!"

Angewomon era sbalordita... ma poco dopo, riuscì a sorridere. "Allora... voi salverete questa città da Valmarmon?"

"Ma certo! Non c'è neanche bisogno di chiederlo!" rispose JP. "Noi salveremo questa città!"

"Lady Angewomon, lei ci ha parlato di alcuni lavori di scavo." chiese Zoe. "Lei pensa... che sarebbe possibile entrare da lì?"

"Sì, ma state attenti. Nessun estraneo ha mai avuto il permesso di esplorare le antiche rovine." rispose Angewomon, mentre riaccompagnava il gruppo al piano inferiore. "Ci sono molti pericoli, quindi... per favore, state attenti!"

"Grazie!" rispose Takuya. "Bene, ragazzi... è ora di darci da fare un'altra volta!"

 

CONTINUA...


(RIKA): Quindi, c'è una parte di Valmarmon dietro questa misteriosa epidemia, eh? Di cosa si tratterà? E riusciranno i Leggendari Guerrieri a sconfiggerlo e a liberare la città? Scopritelo nel prossimo capitolo!

  
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