04/03/2015
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Mi sveglio e immediatamente controllo lo schermo del mio Iphone. Le 17.30, e la festa da Matt inizia alle 20.00 … così poco tempo per prepararmi, non ce la farò mai !Mi alzo immediatamente dal letto e corro in bagno dove apro l’acqua calda al massimo. Per prima cosa ho bisogno di una doccia. Mi svesto velocemente. Appena sento l’acqua scorrere sulla mia pelle mi sento meglio, con i pensieri meno intorpiditi dal sonno. Esco dalla doccia e mi infilo il mio accappatoio. Impugno il phon e sento l’aria calda tra i capelli. Adoro questa sensazione. A dire il vero, non sopporto il tocco di nessuno sui miei capelli, eccezion fatta per poche persone; ed anche il vento spesso mi rende nervosa, quando mi scompiglia i capelli dopo ore passate a pettinarli in maniera impeccabile. Ma in questo momento non penso a tutto questo. Semplicemente chiudo gli occhi e mi perdo in un mondo di fantasia.
Mi ritrovo spesso a sognare a occhi aperti, anche se poi non mi faccio influenzare da queste fantasticherie. Apro gli occhi e torno alla realtà. Sento lo squillo del cellulare, spengo il phon e vado verso la camera. Prendo in mano il telefono e controllo il messaggio che mi è appena arrivato. È un messaggio di Matt :
Hey C. ! Ti ricordi della festa ? Non pensare di poterti rinchiudere in camera! Passo da te alle 19.45,e non mi importa se sarai anche in pigiama, tu verrai ! A dopo.
Immediatamente digito la risposta :
Tranquillo Matt ! Mi sto preparando, ti aspetto. A dopo :)
Vado verso l'armadio e tiro fuori una camicetta bianca senza maniche e con dei volant sul seno. La abbino con una gonna a ruota nera a vita alta. Non mi voglio vestire in modo troppo vistoso, o volgare. Siamo già a metà ottobre, ma ancora il caldo non ne vuole sapere di andarsene. E pensare che Londra è nota per la sua continua pioggerellina leggera ! Quasi mi viene da sorridere al pensiero dell'agitazione di mia mamma durante i preparativi per il trasferimento. Era terrorizzata all’idea che potessi morire dal freddo ! E io qui avevo caldo ! Povera tenera la mia mammina… Mi manca la mia famiglia. Nel frattempo lego i miei capelli in una lunga treccia scura.Arriva Matt che mi accompagna alla sua festa. Come al solito c’è quasi tutta la scuola. Cerco con gli occhi i miei amici e li vedo appoggiati al bancone dove c’è il barman. Arrivo e li saluto tutti.
- Cecy, ti sei convinta a uscire da quella camera ! – dice Eric, un ragazzo che è al mio stesso corso di letteratura inglese. Alto, poco muscoloso con i capelli rasati e dei denti perfettamente bianchi. Ha gli occhi di un intenso color verde. Lo ammetto, è un bel ragazzo, ma non lo trovo per nulla attraente. In effetti non sono interessata a nessun ragazzo della mia università.
Gli rispondo con un sorrisetto.
– Un drink analcolico – domando subito dopo al barista. Appena ho finito di bere, vengo tirata per un braccio da Belle che mi urla :
- Dai divertiamoci un po’ – e intanto mi porta al centro della pista dove tutti si scatenano al ritmo della musica. A me non piace essere al centro dell’attenzione, sono timida e così, mentre Belle è intenta a scatenarsi, io mi sento un palo di legno. Dopo due o tre canzoni faccio segno alla mia amica, che è come una sorella, che sono stanca e che mi vado a sedere un attimo su un divanetto. Prima passo dal bar dove chiedo un succo di frutta per dissetarmi. Mi siedo sul divanetto e inizio a bere il mio succo, quando noto che sul tavolino di fronte a me c’è appoggiato un libro. Con la mano che non regge il bicchiere, prendo il libro e inizio a sfogliarlo. il nome dell’autore non l’ho mai sentito, ma mi intriga. Mi immergo totalmente nella lettura quando sento una voce:
- È un problema se mi siedo qui ? –
Senza alzare gli occhi dal libro rispondo :
- No no. Accomodati pure … -
Passa ancora poco tempo che Matt si avvicina da dietro a me, silenziosamente, e urla :
- Buuuuuu – Per lo spavento il bicchiere mi scivola di mano, e tutto il succo rimasto finisce sulla faccia del ragazzo che si era seduto affianco a me. Solo allora alzo gli occhi imbarazzata per scusarmi.
Ed è in quel momento che mi accorgo che il ragazzo che ho affianco è Jamie Campbell Bower. Arrossisco all’istante violentemente. Che cosa ho fatto ! incomincio a balbettare – S .. scusa, non volevo ! dannazione, mi dispiace per la tua camicia ! – In questo momento vorrei tanto sprofondare sotto terra.
Ha il viso completamente bagnato dal succo che gli cola sulla camicia bianca, che fino a poco prima era immacolata. Ora era ricoperta all’altezza dei pettorali da una macchia che la rendeva trasparente. Aderiva perfettamente ai pettorali del ragazzo; si poteva intravedere un fisico allenato e asciutto. Immediatamente sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco, ma no ! è impossibile che mi senta attratta da un ragazzo che vedo ora per la prima volta, che non conosco !
Per tutta risposta Jamie mi risponde solo con un sorriso a 32 denti, e non sembra per nulla arrabbiato. Solo divertito. Per tutta risposta, mi sento sciogliere, e il mio cuore salta un battito …