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Autore: giuggiola95p    04/03/2015    4 recensioni
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Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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*Commento dell'autrice*
Salve a tutti ragazzi, quesa è la mia prima fanficion spero vi piaccia... Contiene spoiler quindi per chi non ha visto la 4x13 consiglio di non proseguire nella lettura. La storia riprende avvenimenti accaduti nell'ultima puntata mandata in onda.
Per il resto non voglio rubarvi atro tempo, quindi Buona lettura. 




 
I CAPITOLO
" Missione 
Chernabog "
 
Avevamo sconfitto il Chernabog. Eravamo vive ma, cosa avevamo rischiato? Lei aveva rischiato la sua vita per proteggere la mia. Perchè ha preso quella stupida decisione di sparire in quella sua odiosa nuvola viola e comparire davanti a me, attirando l'attenzione del Chernabog ? Sarebbe potuta morire, avrebbe rischiato la sua vita per me. E mentre scendo dalla macchina mille domande scorrono nella mia testa : "Perchè l'ha fatto?" "Perchè mi sento così felice,triste,emozionata e anche arrabbiata nello stesso tempo?" "Cosa mi sta succedendo?". Appoggio il piede sull'asfalto e ritorno sulla terra ferma, non smetto di guardarla nemmeno per un attimo ma, all'improvviso lei mi guarda come nessuno aveva mai fatto nella mia vita, e mi sembra di non avere il suolo sotto i piedi. Nessuno aveva rischiato mai la vita per me e lei oggi, lo aveva fatto senza pensarci due volte. Camminai verso di lei senza mai staccare i miei occhi dai suoi. Lei abbassa lo sguardo poi i nostri occhi si incontrano nuovamente e sento la sua mano che con un gesto delicato mi sfiora la spalla.
Eravamo vive, entrambe. Il mio cuore era dove doveva essere ma, una strana sensazione mi pervase. Ripensai a quello che era successo, il Chernabog voleva il mio cuore, il cuore più oscuro ma questo non ha fermato Emma, lei ha comunque creduto in me e non volevo che rischiasse la vita per me. Non potevo. Sono qui davanti a lei, scende dalla macchina sana e salva e non posso che sorriderle, le regalo uno dei mie più bei sorrisi. Accanto a lei mi sento protetta e ho bisogno di farglielo capire ma, non riesco a mantenere il contatto con i suoi occhi e abbasso lo sguardo. E' accanto a me, ho bisogno in qualche modo di ringraziarla,i nostri occhi finalmente si rincontrarono, le metto una mano sulla spalla sfiorandola leggermente. Uno strano brivido mi percorre la schiena. 
 Ed ecco all'improvviso i miei genitori, sprofondo nell'abbraccio di mia madre, poi passo la pergamena che avrebbe permesso ad Ursula e Crudelia di entrare nella città ma, con uno scatto mia madre mi bloccò, era spaventata, vidi lo stesso terrore negli occhi di mio padre ma, io ero d'accordo con Regina... era giusto che anche loro come Regina trovassero la felicità e perchè no anche il loro Happy ending. Passo la pergamena nelle mani di Regina e poco dopo ecco Ursula e Crudelia, nella macchina targata "De vil" solcare il confine della città e incamminarsi verso Granny's.
Ecco però arrivare i Charming che mi riportarono al presente. Erano spaventati lo avevo capito pure io, non sembravano per niente tranquilli ma, avevamo preso un accordo e così Crudelia e Ursula arrivarono a Storybrooke.
 Mi girai verso i miei genitori e continuai a vedere nei loro occhi un profondo terrore cosi gli chiesi:
<< Tutto apposto? Mi sembrate spaventati! >> dissi rivolgendomi a loro, mia mamma si avvicinò, mi abbracciò e appena staccato l'abbraccio mi disse:
<< Se tu credi che sia la cosa giusta, ci fidiamo. >>
Non era la risposta che volevo ricevere ma, li lasciai andare senza aggiungere altro, entrarono nella macchina dello sceriffo e anche loro si diressero verso Granny.
Mentre Emma parlava con i suoi genitori mi persi a fissarle le labbra, non appena i Charming si allontanarono Emma si girò verso di me e una valanga di sensazioni si impossessarono di me. Era impossibile quello che stavo provando ma, stava succedendo. Vidi gli occhi di Emma perdersi nel vuoto e mi preoccupai.
Mi voltai verso Regina e tutte le sensazioni che avevo precedentemente provato mi investirono di nuovo. La fissai per pochi secondi che sembrarono eterni poi lei sciolse il silenzio.
<< Swan tutto apposto?>>
 << Si...si Regina, tutto bene! Che vogliamo fare, andiamo da Henry? >> 
<< Si forse è meglio che torniamo, si sarà spaventato. >>
 << Già >> 
Non aggiunsi altro perchè non sapevo che altro dire e mi diressi verso il mio maggiolino, aprii la portiera ed entrai aspettando che anche Regina facesse lo stesso ma, non si muoveva, fissava il confine immobile.
Vidi Emma allontanarsi verso la macchina, io non riuscivo a muovermi. Fissai il confine e pensai a Robin e alla vita che stava conducendo fuori dalla città, pensai che era felice, pensai alle sensazioni che stavo provando e stavo pensando a quello che era successo quel pomeriggio. Il mio cuore era e sarà sempre quello più oscuro.
Decisi di scendere dalla macchina e raggiungerla nuovamente; questa volta fui io ad appoggiarle la mano sulla spalla.
Sentii una mano sulla spalla e mi voltai, il viso di Emma era preoccupato.
<< Che succede? Pensi a Robin? >>
<< No, cioè forse. Non lo so che mi prende, odio essere vulnerabile. >>
<< Dimmi quello che ti passa per la testa >>
 Le lanciai uno dei miei sguardi più teneri , anche se non è il mio forte parlare con le persone non potevo vederla in quel modo ed avevo bisogno di sapere cosa le passava per la testa...
Era preoccupata per me ed era talmente carina. Decisi di parlarle.
<< Il Chernabog! >>
<< Lo abbiamo sconfitto Regina, grazie a te l'abbiamo sconfitto.  >>
<< Si, questo lo vedo da me signorina Swan. >>
<< Eccola la Regina che mi piace tanto. >> 
Mi pentii subito di averlo detto, non sono brava con le parole e quando dico la prima cosa che mi passa per la testa faccio casini. Abbassai subito lo sguardo ma, potei intravedere il suo viso diventare rosso. 
Cosa significavano quelle parole? Le piaccio? Cosa significa? Pensai a cosa potessero singnificare quelle parole, arrossii poi parlai.
<< Swan!? Era un complimento quello? >>
<< No, cioè si! Volevo dire che è questa la Regina che voglio vedere, quella sicura di se e  spiritosa. >>
<< Grazie Swan. Comunque non mi riferivo al fatto che il Chernabog sia stato sconfitto ma, al fatto che lui cercava me, tutti gli sforzi che ho fatto per diventare la persona che sono non sono serviti perchè il mio cuore è comunque quello con la più alta percentuale di oscurità. >> 
<< Non importa quanta sia la percentuale di oscurità nel tuo cuore perchè, io e Henry, come tutta la città sappiamo che non sei più la "Regina Cattiva" che eri nella Foresta Incantata. Sei cambiata. E poi non sei stata tu a dire che "Cattivi non si nasce si diventa"? E quindi la stessa regola vale anche per l'essere buoni. Non si nasce buoni si diventa e tu prima eri buona. >>
<< Come fai a sapere tutte queste cose Miss Swan? >>
<< Il libro di Henry! >>
<< Giusto il libro di Henry. Forse hai ragione Swan. >>
<< Hai per caso detto che ho ragione? >>
<< Tu hai detto che ti piaccio >> 
E un piccolo sorriso comparve sul suo meraviglioso viso. Io arrossii e abbassai lo sguardo, cosa mi stava succedendo? Perchè con lei ero così vulnerabile? 
Stavamo cambiando, non eravamo più nemiche stavamo diventando amiche. Non riuscii a trattenermi e le sorrisi. Lei arrossì.
<< Non ho detto quello cioè si pero'... Va bene Regina hai vinto >>
Il suo sorriso si fece più grande e io ricambiai. Mi sfiorò il braccio e un brivido percorse la mia schiena.
Mi aveva dato ragione e non era mai successo. Mi sentii strana come mai in vita mia. Lei mi capiva, sapeva come tranquillizzarmi. Lei ormai stava diventando importante. Improvvisamente si imbattè su di me una forte raffica di vento, mi strinsi nel mio cappotto.
<< L'aria sta diventando sempre più fredda, direi di tornare a casa >> Si voltò per guardare il mio maggiolino << Anche se credo che nel tuo maggiolino GIALLO non si stia molto meglio >>
<< Torniamo sempre sul colore del mio maggiolino? Ti ho detto prima che l'ho rubato e poi mi piace il giallo. Per il vento non posso farci niente >> 
<< Molto bello comunque >> mi disse incamminandosi  verso il maggiolino, aprì la portiera e si sedette al suo interno. Io rimasi li immobile a guardarla. Veramente non sapevo cosa mi stesse succedendo le sorrisi e la raggiunsi. 
Mi incamminai verso la macchina sorridendo, ero felice. Solo Robin era riuscito a farmi stare così bene. Sono passati 6 mesi e non avevo più provato così tante emozioni, non ero più stata felice. E lei in questo giorno era riuscita a farmi sentire al sicuro. 


* Ringrazio in anticipo voi lettori. Vorrei fare un ringraziamento speciale a Marty che ha corretto la parte dei tempi verbali e la mia Tartarughina che ha corretto tutti gli errori di distrazione. Grazie a tutti. *
 
 
  
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