La domenica si era chiusa con un concerto di Ikuto ed era iniziata con un imminente giornata di scuola. Amu e Utau stavano parlando dell’intervista che si sarebbe tenuta quello stesso pomeriggio e avevano deciso che dopo il lavoro sarebbero andate a fare shopping.
Ma appena il professore entrò in classe tutti gli studenti si concentrarono su di lui:
«ragazzi spero per voi che abbiate studiato le parti della storia della scuola»
Tutti i ragazzi risposero in coro e si arresero all’idea che il professore non avrebbe cambiato opinione sul fatto di aprire la scuola ai genitori e farla visitare.
«ricordatevi che dovete mettere maglietta bianca e jeans o pantaloncini,ok?»
Durante l’ora di pulizia:
«è stata una bella idea quella del professore di organizzare una giornata a porte aperte a scuola...» disse Amu
«...soprattutto perché per tre giorni non ci saranno compiti» completò la frase Utau
«anche per quello»
«senti Amu andiamo,o faremo tardi»
«arrivo»
Durante l’intervista:
«Utau,quando uscirà il tuo nuovo disco?»
«non posso ancora dirvi il giorno ma a maggio»
«ah bene,andrò a comprare il disco,cosa farai in questi giorni di festa?»
«non so ancora,ma credo che me ne starò a riposo,voi sapete che sono un po’ pigra»disse mostrando a tutti la sua risata cristallina.
«bene allora grazie per le risposte,spero di rivederti presto»
«anche io»
«Utau andiamo?»
«si»
Da quando avevano lasciato l’agenzia Utau si sentiva seguita:
«Amu qualcuno ci segue»
«cosa?» ma non riuscì a formulare una frase di senso compiuto perché Utau scappò via e scomparve nella folla.
E lì Amu iniziò a temere il peggio fino a che non cadde rovinosamente a terra:
«scusa...-disse il ragazzo-...ma Amu?»
«ikuto!Ti prego aiutami.Qualcuno seguiva me e Utau e lei per impedire che mi succedesse qualcosa,è scappata»
«Cosa?!E tu perché non l’hai fermata?» il ragazzo era arrabiatissimo.Lui ci teneva a sua sorella e Amu l’aveva persa.Solo allora si accorse di aver preso con forza il polso della ragazza e di averla fatta piangere:
«non volevo,davvero,scusa»
Lui sentiva come il bisogno di proteggerla così l’abbracciò. A quel contatto Amu arrossì:
«scusa,non volevo,ora la cerchiamo insieme,ok?»
«ok»
La cercarono in lungo e in largo ma non la trovarono:
«cercate me?» disse una voce alle loro spalle
«Utau» urlò Amu abbracciando l’amica.
«ci hai fatto prendere un colpo» disse Ikuto
«scusate» disse rispondendo all’abbraccio dell’amica
«Utau,ho avuto paura che ti fosse successo qualcosa.»
Ikuto era davvero allibito.Amu teneva a Utau più di ogni altra cosa.
Bhe era normale.Utau era riuscita a far uscire la vera Amu.
«ora calmati Amu,sto bene»disse dolcemente la bionda
«lo so è che mi sono preoccupata»
«anche io,ma l’ho fatto per impedire che ti succedesse qualcosa»
«Ti voglio bene,amica mia»
«anche io»
«Ora però smettetela di fare le drammatiche e andiamo a casa»esclamò Ikuto ridendo