Rieccomi con un altro sclero. A un certo punto credo sia vero che la notte porta consiglio. Infatti queste storie mi vengono sempre in mente prima di andare a letto e sento che se non le butto subito giù le perderò per sempre.
Devo ancora capire se questo è un male o no, per ora so solo che sotto agli occhi ho delle valigie, altro che borse!
Anche questa era originariamente nata cone one-shot, ma che ci posso fare io se AMO perdermi nei particolari?
Credo però di essere un po' migliorata in quanto, secondo i miei calcoli, sarà uno o due capitoli più corta di "Come Priamo e Thisbe"
Detto questo, smetto di annoiarvi. 



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Stava  per scoprire come l’avrebbe presa Luoise dopo aver scoperto che Ryan la tradiva con la sua migliore amica quando il suono del suo cellulare nuovo di zecca la interruppe.

Aveva pregato sua madre affinchè glielo comprasse, insomma, aveva già quattordici anni, se era abbastanza responsabile da fare da baby-sitter a sua sorella allora poteva benissimo tenerne uno.

Fortunatamente , anche se “miracolosamente” sarebbe stata la parola giusta, ne aveva avuto uno e adesso stava all’erta per ogni singolo suono questo emettesse.

« Si ?»

« Tesoro tutto bene?»

« Si mamma, tutto tranquillo perché?»

« Oggi ritardo a lavoro e ho bisogno che accompagni tu Jane a scuola» sbuffò impercettibilmente.

 « Ok mamma» disse mentre iniziava a cercarla con lo sguardo.

Jane la aspettava con il cappottino rosso già infilato e la cartella in mano.

Il mercoledì era sempre euforica di andare al corso pomeridiano della signorina Swan.

Era una specie di corso sull’archeologia, facevano vasetti studiavano i dinosauri.
Sua sorella portava sempre a casa un sacco di ninnoli irriconoscibili fatti da lei con la creta, di cui si vantava con orgoglio.

La prese per mano mentre si incamminavano verso la scuola elementare.

« Miss Swan!» urlacchiò la bambina.

« Ehi Jane, ma come sei carina oggi, vieni aspettavo giusto te»

La signorina Swan le accolse con un dolce sorriso sulle labbra, il tratto che più la distingueva tra tutte le altre maestre, oltre all’età.

Vide sua sorella scomparire nell’aula.

« Buona sera, Miss Swan» aveva detto piano

« Oh Nes, non fare la timida con me, ti conosco da quando eri più o meno un fagiolo» aveva ridacchiato materna.

Non aveva sicuramente più di 40 anni, era carina tutto sommato, con i capelli di un marrone caldo ondulati e il carattere solare, si era sempre chiesta come mai una così non si fosse mai sposata.

Dopo essersi congedata per raggiungere i bambini l’aveva lasciata sola nel corridoio.

Si ritrovò a passeggiare per la via opposta a quella di casa.
Erano solo le 4 ed era una splendida giornata, capì di aver camminato davvero tanto quando si ritrovò davanti l’officina del suo migliore amico.

« Ehi Nes» le urlò con le mani ancora immerse nel motore di una motocicletta

« Jake » fece un cenno con il capo

« Un nuovo giocattolino?» gli chiese mentre si puliva le mani con un panno piuttosto malandato.

« Ci puoi scommettere! Ho appena finito di ripararla, ti va un giro?» gli brillavano gli occhi ogni volta che parlava di motori e roba simile.

Anche se gli mancava un anno a raggiungere l’età per guidare questo non l’aveva fermato mai.

« Dove andiamo?» gli urlò per sovrastare il rombo assordante di quell’aggeggio mentre gli stringeva le braccia attorno alla vita come lui le aveva quasi ordinato.

Lui si era limitato a un sorrisino arrogante senza risponderle.

Erano scesi qualche manciata di minuti dopo in una piazzola sterrata con qualche ciuffo d’erba qua e là.

« Oh si, va che è una meraviglia!» aveva esclamato euforico mentre lei si guardava intorno.

A un centinaio di metri c’era una casupola disabitata e priva di una perete.

« Jake mi spieghi che ci facciamo qui? Tra un po’ ci infangheremo tutti!» disse storcendo il naso

« Ma è questa la parte migliore, Nes!» disse mentre rimontava in sella per sollevarsi su una ruota.
Alzò gli occhi al cielo, non sarebbe mai cresciuto.

Si incamminò seguendo il piccolo fiumiciattolo ormai asciutto che circondava quella piazzola naturale,  se Jake voleva inzaccherarsi tutto lei non l’avrebbe seguito.

Camminò fino a raggiungere una specie di ponte in pietra ricoperto di graffiti che si ergeva sul fiumiciattolo.

Ancora più su c’era un quartiere di case e villette, ma erano troppo in alto e restò a guardarle da lontano finchè qualcosa non attirò la sua attenzione.

Tra le varie erbacce e qualche lattina, ricoperta di polvere e sassolini vi era una busta di plastica con dentro un libro.

L’aprì piano come se potesse disintegrarsi tra le dita.

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Questo diario appartiene a I.S.

PROPRIETA’ PRIVATA!!!
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Andò alla seconda pagina
 
Se stati continuando a leggere sappi che sei una persona orribile!
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Si guardò intorno circospetta, e si diede subito dopo una manata in fronte. Chi si aspettava che ci fosse?
 
4 Marzo 1996
Caro Diaro
Wow, sembra proprio una frase da fessi.
E va bene… Caro diario,
Mia madre credo ti odierà. Mi annoia sempre dicendo che passo troppo tempo sui libri.
Chissà cosa scriverò dentro di te.
Che tipo di persona sarò quando arriverò all’ultima pagina?
Mi sarò tolta l’apparecchio?
Sarò riuscita a finire quella canzone in modo abbastanza decente?
Avrò conosciuto un ragazzo fico?

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Pff, non riesco neanche a guardarli i ragazzi senza arrossire o balbettare come una deviata.
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Che pizza, oggi di nuovo zuppe inguardabili e immangiabili, perché non ci danno direttamente cibo per cani?
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Un altro giorno nel purgatorio della J.F.K.

“Ehi, frequentava la mia stessa scuola!”

Odio il liceo, le ragazze pon pon soprattutto.
Rosalie e Tanya sono le più popolari.

Quando penso a loro divento piccola piccola.
Non sanno neanche della mia esistenza.
Si beh insomma, perché dovrebbero?
Io sono una nullità, meno di una nullità.

Sono una pagliuzza attaccata alla gomma spiaccicata sull’ultima ruota del carro e..

“Cavolo se te la sentivi drammatica, I.S.” pensò continuando a sfogliare

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Che rabbia, ho di nuovo litigato con Angela, certo che ultimamente è più intrattabile del solito da quando Ben è partito per l’Iraq.
Capisco che le manchi, ma perché prendersela con me?

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Da non crederci.
Hanno abbattuto la Turner. Era la mia libreria preferita :(

Perché in questa stupida città non danno ai libri l’importanza che si meritano?
Tutti fissati con la tecnologia!

Io e Kate avevamo inciso i nostri nomi nell’albero lì vicino perché quello era un posto solo nostro, mi manca così tanto.

Aveva detto che mi avrebbe chiamato sempre, ma non lo fa mai.
E quando lo fa chiacchiera massimo 5 minuti con la mamma e poi chiude.
Pensi che mi odi? 

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Io odio i Dvd, preferisco molto di più i dischi in vinile.

È perché hanno una storia da raccontare, miliardi di sfaccettature!

E poi sono ottimi per registrarci quando suono al pianoforte.

Chissà che inventeranno nel futuro?
Magari quando sarò grande un robot cucinerà per me, e l’aspirapolvere si passerà da solo, oppure le auto si guideranno da sole!

A quel punto noi saremo inutili, ci hai mai pensato?

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« Reneesme! Ehi Ness» le scappò quasi il diario dalle mani.

« Mi spieghi dove ti eri cacciata? Ti sto cercando da secoli!»

« Che ore sono Jake?» disse nascondendo il libricino nel fodero della giacca.

« Le sei e qualcosa, vieni ti accompagno a casa»

Ritornò a casa con Jane, determinata più che mai a scoprire l’identità di I.S.

Era quasi l’ora di cena, stava per richiuderlo visto che tra poco sua madre l’avrebbe richiamata quando arrivò la parte interessante.

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Oggi ero seduta al grande albero nella radura delle magnolie, a leggere come sempre.
È bello avere un posto così vicino casa.

Quando ad un tratto l’ho visto.
Sembrava un angelo. Ha gli occhi verdi come l’erba ma è sparito prima di potermi dire il suo nome.

Forse me lo sono immaginato.
Secondo te sto impazzendo?

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OH MIO DIO!
Lui viene qui alla J.F.K.!
E so il suo nome!
È più grande, ma solo di un anno. <3

E tieniti forte perché: SIAMO VICINI DI CASA. :D
Non ci sono parole per descrivere la mia felicità.

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A. mi ha chiesto di dargli del tu!
Cioè mi ha salutato (evento eccezionale) e mi ha chiesto di dargli del tu!

Meglio non chiamarlo con il nome completo, qui.
Potresti cadere in mani nemiche.

Colgo ora l’occasione per ricordarti, si tu che nonostante le prime due pagine stai continuando a leggere, che sei ufficialmente una BRUTTA PERSONA!
 
Ridacchiò nervosa senza neanche capirne il motivo. Cavoli che ragazza strana quella.
 

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Antony oggi mi ha chiesto di sedermi con lui a pranzo, mio Dio com’è dolce.

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Anthony oggi mi ha sorriso, mi sono quasi sciolta, Santo Cielo cosa non è quel ragazzo!
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Anthony mi ha portato alle giostre oggi.
Quando ho salutato Jay ha messo il muso.
Mi ha afferrato la mano e mi ha tirata via, come un bambino.

Mi ha portato sulla ruota panoramica.

Mi ha detto che aveva sempre avuto un po’ paura a chiedermi di uscire  ma adesso non poteva più resistere.

Mi ha comprato lo zucchero filato e ci siamo tutti impiastricciati senza poter smettere di ridere. Mi ha regalato una caramella a forma di cuore.

Si, so che può sembrare un’idiozia ma quando me l’ha data mi ha detto

“Ti sto dando il mio cuore S. trattalo con cura”
sorridendo in quel modo speciale che solo lui ha.  

Il mio cuore andava a mille e nello stomaco avevo un branco di farfalle impazzite!

“Hai dello zucchero filato, proprio qui” mi disse poi sfiorando con l’indice l’angolo della mia bocca.

Tremai a quel misero contatto.
Poi quando lo vidi abbassare il volto  verso di me , e le sue labbra farsi più vicine, oh diario stavo per svenire!

Chiusi gli occhi tendendo le labbra verso di lui, sentivo il calore del suo corpo che avvolgeva il mio, il suo fiato che si scontrava sulle mie labbra, avanzai ancora e…


La porta della sua cameretta fu quasi abbattuta

« Renesmee! Ti sto chiamando da venti minuti buoni.  A tavola, Ora!» ordinò Alice mentre la vide rannicchiarsi meglio sul letto dopo aver brontolato un “finisco questa pagina e arrivo!”

« Reneesme giuro che se non posi ADESSO quel libro non ti faccio uscire di casa per una settimana!»

Aveva sbuffato, conscia del fatto che sua madre ne era perfettamente capace e si era accomodata a fianco alla sua sorellina Jane.

Finita la cena ritornò su quella pagina rimanendo delusa dal fatto che anche Anthony e la sua I.S. fossero stati interrotti da quel fantomatico Jay

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Oggi è stato il giorno più bello della mia vita! Oh si può morire di felicità?
Anthony mi ha chiesto di diventare la sua ragazza! <3

Mi ha detto che mi aveva fatto una sorpresa e mi ha portato nel boschetto vicino casa, mi ha fatto chiudere gli occhi e poi mi ha mostrato una capannetta di legno vicino ad un delizioso ruscello.

Dentro c’erano dei mobili un po’ vecchi, libri e una coperta distesa per terra con delle candele. Ha detto che è il nostro rifugio e poi mi ha baciata!

Credo che da un momento all’altro esploderò in migliaia di coriandoli colorati!

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Oh io credo davvero di amarlo.
Oggi parlavamo di fare il grande passo, e anche se io lo amo non credo ancora di essere pronta.

Lui avendo 17 anni credo che abbia dei certi bisogni, ma oggi mi ha quasi fatto commuovere nel nostro rifugio

-Perchè fare tutta questa fatica?-
-Solo per te.-
-Non lo merito.-
-Meriti tutto ciò che voglio darti.-
-Tu vuoi darmi troppo. Rimarresti senza niente.-
-Avrei te.-
-Non sarei abbastanza.-
-Lo sei già.-
-Stai mentendo.-
-Anche tu, a te stessa.-
-Cioè?-
-Vuoi convincerti che stare sola sia la risposta.-
-Non lo è?-
-Non per te.-
-Perchè?- 
-Per te ci sono io.- <3 <3 <3

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Diario… domani è il mio compleanno. Ma non ho proprio voglia di festeggiare. Ho voglia di urlare.
Tutto sta andando nel verso sbagliato, oh perché?

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Anthony era strano oggi.
Mi ha detto che vuole che ci incontriamo nella radura delle magnolie, sotto Midday, la mia preferita.

Dice che vuole darmi un regalo, ma oggi sembrava piuttosto arrabbiato.

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Oh vorrei tanto dirglielo. Ho bisogno di dirglielo. E lo farò!
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Oggi ho sentito sua madre parlare con un’altra signora, non ci posso credere.

Lei deve aver mentito, non c’è altra spiegazione!

Ha detto che lui-

Che stronzo!

E che stupida che


« Cosa?! COSA HA DETTO?!» inveì inutilmente contro le ultime pagine mancanti.
Qualcuno le aveva stappate via, forse la stessa S.I?

Si alzò impettita dalla scrivania posando il diario con cura sul comodino.
Aveva deciso.
Due lettere non le sarebbero più bastate, adesso S.I necessitava di un volto, una voce.

Se nel 1996 aveva 16 anni, voleva dire che adesso doveva averne più o meno 35, come sua madre.
Magari era anche una sua coetanea!


Morfeo la colse con la mente ancora a lavoro per cercare prove.





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Angolo Autrice
Bene, ringrazio chi è arrivato fino alla fine.
Ho introdotto i primi personaggi, che non saranno gli unici.
Cosa sarà successo alla nostra I.S.?
chi ha strappato le pagine?
E cosa ha combinato Anthony??
 Beh, dovrete aspettare per scoprirlo ;)
Alla prossima,
Baci
Elisium