Anime & Manga > Toriko
Segui la storia  |       
Autore: ShannaInLuv    05/03/2015    0 recensioni
[Toriko]
[Toriko]CocoXOC|ContestoVago!
Jun è una sotto chef di Komatsu, deve mettersi in viaggio in una pericolosa isola per salvare suo padre dalla morte. Ma Coco vede l'Ombra della Morte su di lei e...
c: La mia prima fic su Toriko, che amo molto.
Enjoy it! Shanna.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Save the cook,     Save the love. part 2
[Coco and Jun.]
 
Jun si era addormentata, con la testa ciondolante sulla spalla. Coco la trovava alquanto buffa. Peccato che dovesse svegliarla perchè erano arrivati.
Le scosse lievemente la spalla e Jun gli regalò uno sbadiglio, battè le palpebre e guardò con gli occhi umidi dal sonno Coco.
<< Siamo arrivati, Jun-chan. >> la avvisò.
Jun avvampò. Che pietosa scena.
Si diede mentalmente per la stupida, si slacciò la cintura e afferrando lo zaino balzò fuori dall'elicottero.
Oh ma certo. Facciamo la figura della bambina con uno dei Quattro Re Celestiali. I-dio-ta!
<< Jun- chan? Non ti allontanare da me, te ne prego. >> la avvisò Coco. << Le selve sono molto pericolose e- >>
Jun si era già incamminata all'interno della fitta vegetazione.
Non sapeva dove mettere i piedi, ovunque ci provasse, c'era un fiore o un ramoscello. E no, un ramoscello proprio non lo doveva schiacciare. Aveva visto quei film alla Indiana Jones, sapeva benissimo che schiacciare un ramoscello richiamava una Scimmia del Venerdì alquanto affamata.
E le sue abilità erano scarse; l'unica cosa di cui era capace era cucinare, ma doveva catturare e ucciderle prima. O perlomeno cercare di non farsi ammazzare.
<< Jun-chan. >> il tono di Coco non ammetteva repliche, la ragazza si voltò e inarcò un sopracciglio. Lui sospirò. << Non sei il tipo che ammette repliche a quello che fa, vero? >>
<< Già. >> Jun si voltò e indicò la liana sopra di loro. << Non dirmi che non c'è altro modo di attraversare il lago. >>
Coco scrutò attentamente il paesaggio, pensoso. Scosse la testa, infine. << A meno che non voglia fartela a nuoto. >>
Jun arricciò la bocca disgustata. << Scusami tanto Coco-kun ma non ci tengo. >> sbuffò.
Coco ridacchiò. Poi afferrò con entrambe le mani la liana e con uno slancio si spinse oltre il lago paludoso, atterrò sull'erba con un salto, dritto in piedi.
Jun sperò solo di non fare la figura dell'idiota e cadere nel lago.
Afferrò la liana, ben salda, chiuse gli occhi e pregò i Kami. Si slanciò, ma poi a metà strada, la liana le pizzicò i polpastrelli, d'istintò lasciò andare la corda vegetale e si accorse solo dopo che stava precipitanto.
Strillò.
Per fortuna che esisteva Coco.
La prese in braccio, senza la minima fatica e l'adagiò a terra. << Tutto okay? >>
Jun battè le palpebre, rossa. Non andava bene.
Lei era quella perfezionista. Lei era quella che sapeva cavarsela da sola. Perchè faceva figuraccie in sua presenza?
Sbuffò mandando via un ciuffo dal viso una ciocca rossa sfuggita dal codino. << Grazie mille, Coco-kun. Ma avrei trovato una soluzione. >>
Certo. Mentre precipitavi. Ti saresti ritrovata subito nel lago paludoso. E pensa che odorino...
...zitta coscienza!
Coco ridacchiò. Probabilmente Jun aveva assunto una faccia strana. << Ne sono sicuro, Jun-chan. Proseguiamo. >>
I due oltrepassarono una vegetazione fitta.
Jun pensò che probabilmente Coco si trovasse a proprio agio in quella situazione, non esitava a nulla, deciso. Chissà quante ne aveva fatte di cose come quella.
<< Livello di cattura venti... >> ripetè, pensando alle parole di Toriko. << Dimmi, Coco-kun, non è un problema? >>
<< Sono abbastanza forte per battere un livello venti, se necessario. >> spiegò con tono neutrale. << Oh, ecco. >>
Si fermarono su un bordo di una roccia. Avevano passato quasi tutta la vegetazione e ora, sotto di loro, si trovava una grotta scintillante.
Sembrava fatta d'argento e brillava nel cielo in tramonto.
Lì all'interno, da qualche parte, c'era la pietra che avrebbe salvato la vita a sua padre.
Jun avanzò fino all'apertura della grotta ma Coco la fermò proprio prima che oltrepassasse l'entrata.
<< Jun-chan, sarà meglio aspettare mattina. Di notte - >>
<< Coco-kun. >> la mascella della ragazza scricchiolò. << Hai insistito purchè mi accompagnassi, e va bene. Ma ora si fa come dico io, mio padre non può più aspettare. >>
<< Ma...->>
<< E la Pietra Lunare, come suggerisce il nome, prende la sua piena lucentezza di notte, ed è già tramonto. >> scoccò un'occhiata seccata a Coco. << Allora, se non vuoi venire, sei libero di tornare a casa. >>
 
Coco osservò bene il volto corrucciato di Jun.
Era davvero determinata e l'ammirava, perchè pur di salvare suo padre rischiava la vita senza batter ciglio.
E non avrebbe obbiettato se non avesse visto l'Ombra della Morte su di lei. E la vedeva ancora, che aleggiava sopra il suo capo rosso.
Coco sospirò. Non poteva lasciarla andare.
<< Sei proprio determinata,eh? >> mormorò con la gola secca.
Jun mise le mani sui fianchi. << Morirò, se devo. >>
Coco deglutì e annuì. << Molto bene, andiamo. >>
 
Jun pensava che Coco avrebbe cambiato idea, che avrebbe girato i tacchi e se ne sarebbe tornato al suo negozio di indovini. E invece stava andando con lei sino in fondo.
Certo, per ora non c'erano stati pericoli. Ma tutto doveva ancora cominciare.
La terra tremò.
Jun strillò. << Che cos'è?! >>
Coco grugnì, afferrò il braccio di Jun e la tirò a sè, facendo aderire i loro corpi. << Stammi vicino. >>
Jun annuì. Certo che gli stava vicino, per nulla al mondo si sarebbe allontanata e si sarebbe fatta pappare da quel... cos'era poi ?!
Qualcosa stava scavando sotto i loro piedi, la terra tremò ancora e davanti a loro sbucò una testa viscida e da un corpo allungato. Aveva la faccia da grillo con due enormi occhi neri.
Jun strillò e si parò dietro a Coco.
<< E' un vermedrillo, livello di Cattura 38.  >> Coco strinse i denti. Iniziò a levarsi le bende alle braccia e alle gambe, poi il copricapo verde e infine si sfilò la maglietta nera.
Coco indicò un punto a Jun in cui poteva nascondersi, poi guardò il vermedrillo.
Quello gracchiò e si protese verso il pozionista; Coco si concentrò e la sua aurea demoniaca uscì dal suo corpo.
Jun si spaventò del tizio con la faccia scarna, i capelli bianchi e gli occhi vitrei che usciva dalla schiena di Coco.
Soffocò un grido contro la propria mano e tremò.
Coco incurvò le spalle e incitò con il fantasma demoniaco al vermedrillo di andarsene, ma quello gracchiò sputacchiando della bava appiccicosa.
"E' il guardiano della pietra lunare?" si chiese Jun tra sè e sè.
Visto che il vermedrillo non s'intimidiva, Coco divenne viola, sparò un cannone di veleno che colpì in pieno gli occhi del vermedrillo, il quale strillò e si agitò.
Si sbilanciò verso sinistra; Jun lo vide chiaramente crollarle addosso, rimase paralizzata dalla paura mentre il vermedrillo, che strillava acutamente, veniva giù su di lei.
Sentì una presa calda e ferrea sul suo polso, poi venne sbalzata via. Chiuse gli occhi ben stretti.
Sentiva qualcosa di caldo premuto contro il suo stomaco, riconobbe come una gamba; era mezza aggrappata anche a un braccio.
Era Coco.
Il suo profumo era riconoscibile tra mille. Non sapeva perchè ma era così.
Aprì gli occhi e lo vide: era sporco di terra e sembrava sicurissimo di quello che faceva.
Senza quelle bende in testa stava pure meglio.
"Ma che vado a pensare?"
Coco non era più viola, solamente il braccio sinistro, dal tricipide in giù. Tese le dita davanti a sè, in direzione del vermedrillo. << Poison Riffile! >> urlò.
Dei proiettili di una sostanza viola, veleno, saettarono via dalle sue dita e si schiantarono contro il vermedrillo.
Il mostro starnazzò e gemette a terra.
Coco si alzò e aiutò anche Jun. La guardò, scrutandola perbene.
Jun si sentiva i capelli rossi ormai simile a un nido di piccioni e i vestiti non dovevano essere di meglio.
Si toccò le braccia nude. Indossava solo una cannottiera, la sua giacca da aviatore si era strappata via quando Coco l'aveva salvata dal vermedrillo.
<< Stai bene? >> le chiese premuroso Coco.
Lei annuì, poi arrossì di botto. << Cioè grazie a te. >>
Coco sorrise. << Ne sono felice. >>
Jun si guardò intorno, in cerca del suo zainetto. All'interno c'erano le provviste e il contenitore in cui avrebbe dovuto mettere la pietra lunare, senza farla smettere di brillare.
Non lo vide. Iniziò a cercare tra le macerie.
<< Oh, no! Oh, no! >> piagnucolò. Poi vide un pezzo di stoffa nero sotto a un pezzo di roccia franata, lo tirò finchè non si ritrovò solo una bretella dello zainetto.
Impallidì. Il contenitore era schiacciato. La pietra non avrebbe mantenuto la sua lucentezza abbastanza a lungo, senza.
Si abbandonò sulle gambe. << No... >>
Era stato tutto vano. Probabilmente ora Coco si sarebbe arrabbiato. Lei non avrebbe avuto i soldi. Aveva fallito. Suo padre sarebbe morto.
Erano tutte frasi che le venivano a catena una dietro l'altra nella sua mente.
<< Jun-chan? >> Coco stava in piedi dietro di lei, lo guardò, strofinandosi gli occhi che le pizzicavano per via delle lacrime che stavano per uscire.
Poi si accorse che Coco teneva in mano qualcosa.
Il suo contenitore.
<< L'hai trovato! >> gli balzò addosso, abbracciando il suo braccio muscoloso; Coco la guardò un po' sorpreso. Jun afferrò dalle mani del pozionista il contenitore, era un po' danneggiato, avrebbe retto meno ma era comunque una speranza. << E' un po' danneggiato ma... arigatou Coco-kun. >> lo guardò con gli occhi umidi. Coco sorrise. << Grazie per tutto. Appena finiremo la missione, ti ripagherò. >>
Coco socchiuse gli occhi e mise una mano sulla spalla della ragazza, << Non c'è ne bisogno, Jun-chan. >>
Jun sentì scaldarsi il cuore.
Coco era così generoso e gentile. E poi trasmetteva sicurezza. Strinse le dita intorno al contenitore.
"Sul serio, Coco-kun. Un giorno ti ripagherò. Lo prometto! "
<< Forza, proseguiamo. >> Coco si staccò e andò a raccogliere la sua maglietta. Si rimise le bende, poi scoccò un'occhiata a Jun. << Questa è meglio che la tenga tu. >> le posò la sua maglietta sopra le spalle nude. << Io resisto. >>
Jun si sentì arrossire, lo ringraziò farfugliando.
Poi Coco le afferrò il polso e la tirò via. << Il vermedrillo si risveglierà presto. >> l'avvisò.
<< Vuoi dire che non è morto? >> balbettò.
Poteva sentire il calore della giacca di Coco, il suo profumo...
<< No. >> replicò Coco.
I due entrarono in un cunicolo nella roccia davvero troppo piccolo che Jun si chiese come facesse Coco a passarvici nonostante la sua grossa taglia di muscoli e corporatura.
Da un buco nella roccia entrava la luce della luna, che illuminava di bianco tutto quanto.
Coco era quasi cadaverico sotto quella luce ma era... bello,sì.
<< La luna sta brillando, dobbiamo muoverci, >> Coco parlò, facendola sobbalzare e arrossire. Indicò una scalata di roccia. << o la pietra perderà la sua brillantezza completa. >>
Jun annuì. Non era arrivata fino a quel punto per rinunciare.
Coco afferrò Jun per la vita e se la caricò sulla spalla, Jun strillò. << Cosa stai facendo?! >>
Coco aveva iniziato la scalata di roccia. << Dobbiamo muoverci, Jun-chan. >> ribattè.
Jun stava per vomitare. Soffriva di vertigini. Tremendamente. E stare con la faccia rivolta verso il basso non l'aiutava. Strinse forte il collo di Coco. << Non ce la faccio, io... >> s'interruppe, poichè un conato di vomito le strinse la bocca dello stomaco.
<< Resisti. >> replicò Coco. Nonostante stesse scalando un muro con una ragazza sulla spalla non sembrava affaticato. << Aggrappati a me, più forte che puoi. E chiudi gli occhi. >>
<< Chiudere gli occhi?! >> ripetè Jun, mentre s'aggrappava con tutte le sue forze al busto dell'indovino. << Sei pazzo?! >>
<< Fidati di me. >> sentenziò Coco. << Dobbiamo andare un po' veloci,ora. >>
<< Sì. Sei pazzo. >> sbuffò Jun. Chiuse gli occhi  e affondò il naso sulla spalla nuda di Coco.
Sentì che stavano salendo decisamente più veloce. Probabilmente se avesse tenuto gli occhi aperti, avrebbe vomitato il pasto di tre giorni prima.
Poi Coco la mise giù; sentiva la testa girarle un po', sospirò. << Grazie. >>
Jun si guardò intorno. Un bagliore poco lontano brillò.
Non ci poteva crede.
Spalancò la bocca.
Era la pietra!
Corse da essa e socchiuse gli occhi per quanto la luce era forte; con le sue dita delicate da chef, come se dovesse cucinare una balena sbuffona, afferrò la pietra e l'adagiò nel contenitore. Poi si strappò un pezzo di tuta e lo avvolse intorno al contenitore.
La luce era ben protetta.
Le salirono le lacrime agli occhi. Finalmente poteva consegnare la pietra a quel tipo, così le desse i soldi necessari per comprare la medicina da Yosaku-sama, a Life.
La grotta inizò a tremare; Jun si voltò verso Coco, che arricciò un labbro.
<< A quanto pare oltre il vermedrillo la pietra era protetta da un sistema che - >> Coco venne interrotto. Jun lo afferrò per il braccio e lo tirò via, correndo.
<< Ragioni dopo! >> sbottò.
Ma quando si trovò sull'orlo del precipizio che avevano scalato si chiese come scendessero in fretta.
La grotta stava crollando e...
Coco la prese in braccio e saltò giù dal precipiziò.
Jun strillò. << Pazzo! >> strinse a sè la pietra lunare e si accucciò contro il petto di Coco.
Atterrarono senza problemi, Jun era ancora scossa quando svicolò via dalle braccia di Coco, guardò allibita la montagna sopra le loro teste che veniva giù.
Iniziarono a correre e per poco Jun non si beccò un pezzo di roccia in piena testa.
<< Grazie, Coco-kun, se non ci fossi stato tu probabilmente sarei morta cento volte! >> esclamò, con il fiato grosso.
Coco annuì distratto, poi le afferrò il polso e le fece schivare un'altro pezzo di caverna che veniva giù.
"Corri,corri,corri Jun!" si disse.
Finalmente vedeva l'entrata della grotta, ma quando era a pochi passi inciampò e cadde a terra, sbucciandosi gran parte del corpo. Coco la afferrò e si gettò all'indietro, tenendola ben salda.
Jun non ci capì nulla, solo, quando uscirono dalla caverna lunare che cadde interamente giù, rotolarono via, fino a ritrovarsi sdraiati uno accanto all'altra, con Coco che l'abbracciava, manco stessero dormendo su un sofficissimo letto matrimoniale.
Jun sentì le ossa indolenzite, probabilmente sarebbe dovuta restare a letto per una settimana.
Ora sì, che aveva bisogno anche lei di Life. Scoccò u'occhiata a Coco, che aveva il fiato grosso e guardava il cielo. Aveva levato subito la mano da lei, manco fosse un riccioronte puzzolente.
<< Grazie... >> sillabò, per l'ennesima volta.
Coco le rivolse un debole sorriso. Poi il suo sorriso si spense.
 
Quando Coco guardò Jun, vide che l'Ombra della morte aleggiava ancora su di lei. Qualcosa era andato storto.

AngolinoAutrice(?)
Ringrazio chiunque abbia letto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Toriko / Vai alla pagina dell'autore: ShannaInLuv