05/03/2015
3 recensioni“Link?”
“Sì?”
“Mi prometti che tornerai?”
“Certo. Te lo prometto. Tornerò.”
“… Tornerò sempre.
Per salvarti da tutto.”
“Grazie, Link.”
“Sì?”
“Mi prometti che tornerai?”
“Certo. Te lo prometto. Tornerò.”
“… Tornerò sempre.
Per salvarti da tutto.”
“Grazie, Link.”
*-*-*-*-*
“Malon! Perché diavolo i cavalli sono ancora fuori?! Ti ho chiesto di farli rientrare già mezz’ora fa!” urla, mentre rientra in casa; sveglia tutti i coccò, che tanto ci avevi impiegato a far addormentare. E quanto a te, sai già cosa devi fare; ti alzi in piedi, rassegnata, tenendo la faccia verso terra, tanto concentrata su quel legno, che quasi pensi che lo schiaffo sia già arrivato senza che tu te ne accorgessi. Ma, come, in fondo, sai, è solo una tua illusione. Quando arriva davvero, lo senti eccome.
“E ringrazia che mi limiti a questo!” continua a urlare, dopo la terza sberla.
“Sì, signore. Grazie.”
E lui, sicuramente pienamente soddisfatto, si volta e se ne va, verso la sua stanza. Beh, la tua stanza, di cui si è appropriato quando ha ricevuto la fattoria da Ganondorf.
Sospirando, ti alzi ed esci; fai come il tuo padrone ti ha ordinato, prestando particolare attenzione a Epona, tua sorella, con cui sei cresciuta. E non importa che tu sia un’umana e lei no, perché voi vi capite a vicenda semplicemente guardandovi; perché forse, se avete una consolazione, è quella che l’una avrà sempre l’altra.
Rientri, dopo averle augurato la buonanotte, nella speranza di riuscire a far riaddormentare i coccò.
E, per quanto sia dura, anche a causa degli urli, seppur sporadici, di Ingo riguardo lo smettere di fare rumore, che ogni volta rianimano i coccò e li agitano, alla fine ce la fai.
Sfinita dalla giornata, finalmente ti stendi sopra al mucchio di paglia che, ormai da molti anni, è diventato il tuo letto. Prima di cadere nei tuoi soliti incubi – o, come sarebbe meglio definirli, ricordi - popolati da Ingo che, come fa spesso, ti frusta perché hai svolto male il tuo lavoro, e Ganondorf che riporta tuo padre alla fattoria, solo per ucciderlo davanti ai tuoi occhi, ti viene in mente un momento di più di sette anni fa; una vecchia promessa.
Una vecchia promessa, che non è stata mantenuta.
Ma tu ancora lo aspetti, perché ti fidavi di lui.
Perché anche se allora eri soltanto una bambina, avevi già scoperto cosa fosse l’amore.