I know who you are
Chris Colfer odiava dover
organizzare le cose all'ultimo minuto.
Ancor di più se questo era dovuto
a chiamate improvvise che gli chiedevano di spostarsi per dei provini o
audizioni che poi nella maggior parte dei casi si rivelavano essere un grande
buco nell’acqua. Se poi per colpa di questi doveva anche interrompere una delle
poche vacanze che la sua famiglia riusciva a concedersi, allora quel possibile
lavoro partiva già col piede sbagliato.
Era insopportabile dover
prenotare un volo con così poco preavviso e sperare anche di ottenere un posto
a sedere decente, magari accanto al finestrino, dove poteva tranquillamente ignorare
qualsiasi persona gli si fosse seduta accanto.
Infatti da questo punto di vista
il fato non era stato gentile con lui, in quanto durante il viaggio d’andata si
era trovato a dover sopportare da un lato un uomo scorbutico che non faceva
altro che lamentarsi e dall’altro una scimmia urlatrice che per qualche strano
motivo la normale popolazione si ostinava a chiamare bambina. Insomma era stato
proprio un viaggio che non avrebbe augurato nemmeno al suo peggior nemico.
Sperava solo che tutto ciò
avrebbe portato i suoi frutti.
Quando arrivò al suo posto notò
che uno dei due accanto a lui era già occupato un ragazzo dai folti capelli
ricci. Grazie al cielo almeno lui sembrava innocuo per il momento.
“Scusi” richiamò la sua
attenzione Chris “il mio posto è quello accanto al suo, per cui dovrei
passare”. Nell'udire quelle parole il moro si voltò e gli rivolse un sorriso
splendente.
“Ma certo, passa pure!” Esclamò
quello alzandosi in piedi per farlo accomodare accanto a lui.
Peccato solo che, quando
riconobbe chi aveva davanti, Chris rimase impietrito e si bloccò lì, in mezzo
al corridoio di uno stupido aereo, a fissare inebetito un paio di occhi dorati
che aveva visto fin troppo spesso attraverso lo schermo di un computer.
Non poteva essere vero.
Quante possibilità aveva lui, Christopher Paul Colfer, di
sedersi accanto alla star di un gruppo teatrale di universitari?
Eppure lì, nel posto accanto a
quello in cui si sarebbe dovuto sedere lui, c'era Darren Criss,
cioè Harry Freakin' Potter di quel musical parodia
che l'aveva fatto ridere così tanto da fargli quasi venire la paralisi
facciale. E non si trovava davanti ad un semplice attore di A Very Potter Musical, no, doveva ovviamente capitare accanto
al protagonista e a colui che aveva scritto la maggior parte delle canzoni.
Chris si rese conto di essere
caduto in trance solo quando una signora dietro di lui gli fece gentilmente
notare che stava ostruendo il passaggio e che anche lei doveva sedersi lì
accanto. Dopo aver preso per un attimo in considerazione l'idea di fuggire e
andare a rintanarsi il più lontano possibile dall'uomo con cui stava facendo
una figuraccia, lasciò prima passare la signora che l'aveva fatto riscuotere e
poi prese posto accanto al moro.
Aveva appena incontrato una
persona che stimava moltissimo e aveva già fatto una brutta impressione in soli
pochi secondi. E adesso aveva davanti a sé parecchie ore di volo prima di poter
scappare a nascondersi. Perfetto.
“Ti senti bene?” Chiese il moro
quando vide che Chris non gli staccava gli occhi da dosso e che sembrava essere
arrossito, non sapendo se essere intimorito o lusingato da quell'attenzione che
l'altro ragazzo gli stava riservando.
“No. Cioè sì. Sto bene, benissimo”
rispose Chris distogliendo lo sguardo imbarazzato. Se non faceva brutte figure
non era lui; doveva sempre farsi riconoscere in un modo o nell'altro.
“Come dici tu” commentò divertito
l'altro ragazzo. “Comunque piacere di conoscerti, io sono Dar-”
“Darren Criss”
continuò Chris per lui, interrompendolo. “So chi sei” aggiunse Chris,
sollevando appena lo sguardo per guardare Darren.
“Tu sai, uhm, chi sono?” Chiese
scettico il ragazzo in questione con un'espressione a metà tra il meravigliato
e lo sconcertato.
“Oddio, detta così suonava
malissimo. Volevo dire che so chi sei perché ho visto A Very
Potter musical,” iniziò a parlare a raffica Chris, tentando di spiegarsi e di
diminuire il danno che aveva fatto aprendo la bocca. “E quindi seguo te e gli Starkids. Ti giuro che non sono uno stalker
e che non so il tuo nome perché ti pedino ovunque, ma perché sono un vostro fan
e quindi ti ho riconosciuto anche perché chi altri porterebbe i capelli così? E
Dio mio, forse è meglio se sto zitto” concluse Chris, voltandosi di nuovo.
Non avrebbe mai più avuto il
coraggio di guardare in faccia quel ragazzo e sarebbe stato un viaggio dettato
dall'imbarazzo per colpa sua e della sua stupida parlantina che lo coglieva
quando non sapeva cosa dire.
Il monologo mentale che stava
avendo Chris fu interrotto da una sana risata proveniente dal ragazzo accanto.
“Beh, è un piacere conoscerti Mr.
So-chi-sei” disse Darren senza smettere di ridire e facendo arrossire
ulteriormente Chris.
“Mi chiamo Chris, piacere”
rispose quest'ultimo alzando nuovamente la testa e stringendogli una mano,
ricevendo in cambio uno di quei sorrisi che ti tolgono il fiato.
“E così conosci gli Starkid, eh?” Domandò Darren compiaciuto.
“Sì” rispose Chris, sciogliendosi
un po', “ho visto il vostro musical un paio di mesi fa e me ne sono innamorato.
Per noi fanatici di Harry Potter è un gran bello spettacolo. E soprattutto è
divertente” continuò, felice che almeno per una volta non stesse balbettando.
“Mi fa piacere. Sai che adesso
stiamo scrivendo un seguito?” disse Darren, provocando nell'altro una risata
divertita.
“Non vedo l'ora di vederlo
allora! Sono curioso di sapere cosa ci infilerete dentro questa volta, anche se
dopo il poster di Zefron penso di averle viste tutte”
affermò Chris mantenendo lo sguardo fisso negli occhi dell'altro.
“Se fossi in te io aspetterei di
vedere come sarà affrontata la relazione tra Silente e la Umbridge
prima di parlare” disse Darren facendogli un occhiolino.
Chris non ringraziò mai tanto
come in quel momento il fatto di essere in grado di non lasciar trasparire le
proprie emozioni per la maggior parte del tempo, altrimenti si sarebbe sciolto
per quel semplice gesto, invece si limitò a lasciarsi andare in un sorriso
radioso.
“Lascialo giudicare a me questo”
rispose poi ridendo.
“Sei un appassionato di teatro,
Chris?” gli chiese poi Darren. “Oppure sei solo un fan sfegatato di Harry
Potter?”
“A dir la verità entrambi”
rispose ridendo il castano. “Anche se più che il teatro amo il cinema,
dopotutto sono un aspirante attore” aggiunse con un sorriso lieve.
“Seriamente?” domandò il moro
stupito, ricevendo in cambio una risposta affermativa. “Wow, anch'io! Infatti
sto tornando proprio ora da un provino per una serie televisiva, ma dubito mi
abbiano preso” commentò poi distogliendo lo sguardo leggermente imbarazzato.
“Davvero? Che coincidenza,
anch'io” commentò sbalordito Chris. “Si tratta di un telefilm che si chiama Glee” iniziò a dire Chris, ma fu subito interrotto da una
sorta di squittio proveniente dal ragazzo seduto accanto a lui.
“Chi avrebbe mai detto che sarei
finito seduto accanto a qualcuno che ha appena fatto il mio stesso provino e
con cui probabilmente potrei competere con la parte!” Esclamò esaltato. “Tu per
chi hai fatto l'audizione? Io per il protagonista” aggiunse poi guardandolo
raggiante.
“Io per quello sulla sedia a
rotelle. Sai, non penso di avere la voce abbastanza, uhm, maschile per poter
fare il protagonista” Sussurrò
lievemente in imbarazzo.
“Oh, taci” lo azzittì il riccio.
“La tua voce è meravigliosa, e suppongo lo sia ancora di più mentre canti. Sono
sicuro che abbia fatto colpo sui produttori, perciò stai tranquillo” lo
rassicurò poi con un sorriso a trentadue denti.
“Grazie, tizio sconosciuto
incontrato su un aereo” rise Chris.
“Pensavo di non essere uno sconosciuto,
visto che tu sai chi sono” lo prese ancora in giro Darren, facendo scoppiare
l'altro a ridere.
E così il loro viaggio su
quell'aereo passò in un battito di ciglia, tra mille risate - e seriamente, da
quant'era che Chris non si divertiva così tanto, soprattutto con uno
sconosciuto?- e chiacchiere di vario genere.
In men che non si dica venne il
momento di salutarsi, purtroppo. A malincuore, i due ragazzi si strinsero in un
breve abbraccio.
“E chissà, magari presto ci
troveremo davvero sul set di glee” scherzò Darren con
un occhiolino prima di salutarlo e allontanarsi nella direzione in cui i suoi
amici lo aspettavano.
Quando Chris, dopo qualche tempo,
iniziò le riprese del telefilm e non vide l’amico nel ruolo di Finn un po’ se ne dispiacque, maledicendosi mentalmente per
non avergli chiesto il numero di telefono in modo da restare in contatto, ma
ancora non sapeva che alla fine il fato li avrebbe fatti incontrare di nuovo e
che ciò sarebbe successo nuovamente grazie a Glee.
F I N E
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Salve!
Questa è una cosina piccolina che ho tirato fuori dal mio
archivio. L’avevo scritta un paio di anni fa, ma non mi aveva convinta
abbastanza da pubblicarla. Ora l’ho sistemata un attimo e ho deciso di
pubblicarla comunque. Spero che vi sia piaciuta almeno un pochino!
Luthien_
Ps: sto cercando una
beta per una os klaine che
sto scrivendo e/o per delle possibili long fic che ho
iniziato in passato e che potrei decidere di terminare. Se c’è qualche
volontario si faccia avanti! =)