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Autore: Grify    06/03/2015    0 recensioni
Piccolo racconto ambientato sei anni dopo la fine della guerra, che narra uno dei momenti più emozionanti tra Ginny ed Harry.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, James Sirius Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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              NOTTE DI NATALE

Candidi fiocchi di neve scendevano lentamente nel cielo notturno terso di stelle. Turbinavano in larghe spirali, come a rincorrersi l'un l'altro, per poi adagiarsi sul prato umido della dimora Weasley.
Era il 24 Dicembre e dalla Tana si sentivano attutite le voci allegre e festose dei membri della famiglia, tutti riuniti per celebrare il Natale. Erano passati ormai sei anni dalla caduta del Signore Oscuro. Sei anni da quando il mondo magico era stato liberato dal terrore. Le ferite aperte delle perdite bruciavano ancora dolorose, e questo loro lo sapevano, tuttavia riuscivano ancora a trovare nel loro cuore la forza di essere felici, e di trascorrere con serenità quel giorno di festa.
Eppure, seduta in una poltrona a riscaldarsi nel tepore del fuoco che danzava placido nel camino, Ginny Weasley era immobile e fissava con espressione malinconica l'orologio: mancava mezz'ora a mezzanotte, e ancora Harry non era li. Non era vicino a lei, a stringerle la mano e guardarla con quei suoi occhi verdi così unici, non era con lei a sussurrarle parole dolci all'orecchio, nè ad accarezzarle teneramente i capelli. Tuttavia non era arrabbiata con lui, perchè sapeva dov'era il marito, e immaginava tutte le emozioni che  stava provando in quel momento; ed è proprio per questo che, alzatasi dalla poltrona, uscì nell'aria fredda e pungente dell'inverno, stringendosi nel suo cappotto. Pochi secondi dopo si trovò davanti una piccola chiesa che sembrava immersa nella neve, le cui vetrate risplendevano come preziosi gioielli, dei canti corali provenivano dall'interno, che aumentavano di volume man mano che si avvicinava. Si diresse al cancello che conduceva all'entrata del cimitero annesso alla chiesa e, una volta entrata, aguzzò lo sguardo, per poi scorgere una figura slanciata, dalle grandi spalle e la neve tra i capelli, che entrava in contrasto con il nero di quest'ultimi. Gli si avvicinò piano, posandogli delicatamente una mano sul braccio. Era inginocchiato davanti due lapidi che portavano incisi i nomi Lily e James Potter. Quando Harry si voltò per vedere chi fosse, vide delle lacrime sgorgare dai suoi occhi e scivolare indisturbate sul suo volto. Si inginocchiò vicino a lui e lo trasse a se in un abbraccio, cercando di infondergli tutto il suo amore. Lui le cinse la vita in una presa quasi disperata, nascondendo il volto nell'incavo del collo. Gli passò piano le mani tra i capelli, accarezzandoli.
-Sono qui con te, Harry.
Gli sussurrò all'orecchio.
-Sono qui.
Ripetè.
-...Pensavo ai miei genitori. A Sirius, Remus e Tonks, a Malocchio, a Piton, a Fred, a Silente. Io non volevo che morissero. Non volevo che nessuno morisse per me.
Mormorò con voce rotta, le mani tremanti.
-Non è stata colpa tua Harry. Loro...hanno perso la vita combattendo per ciò che ritenevano giusto. Si sono sacrificati affinché un giorno il mondo sarebbe potuto diventare un posto migliore, affinché le persone non dovessero più vivere nella paura. Harry non è colpa tua!
Gli rispose guardandolo negli occhi.
-Ma i miei genitori hanno dato la vita per me...sono morti per difendermi.
-I tuoi genitori ti amavano Harry, ti amavano così profondamente da essere disposti a sacrificare loro stessi pur di sapere che tu saresti stato al sicuro. 
Il bambino sopravvissuto serrò gli occhi, preda di un dolore lancinante.
-Tutti quelli che amavo, tutti...quelli a cui volevo bene se ne sono andati. Ho paura...ho paura di perdere anche te
Confessó.
-Io sono qui. E non me ne andrò da nessuna parte. Rimarrò al tuo fianco sempre.
Gli rispose prima di posare le labbra sulle sue. Fu un bacio profondo, disperato, che sapeva di lacrime salate, ma anche di speranza, speranza di una vita che continua.
Din.Don.
Si separarono, volgendo la testa verso il suono di quel rintocco che segnava la mezzanotte.
-Buon Natale amore mio.
Disse Harry accarezzando la guancia della moglie.
-Buon Natale. Sai...ho portato con me il tuo regalo...tieni.
Con un sorriso la rossa porse al salvatore del mondo magico una busta bianca, che quest'ultimo prese stupito. 
-È il più bel regalo che potessi ricevere!
Esclamò non appena capì di cosa si trattava. Lo posò sulla neve per stringere la moglie tra le sue braccia, lasciandole tanti piccoli baci su tutto il viso e accarezzandole i capelli, il volto disteso in un'espressione di pura gioia.
-Ti amo Ginny. Ti amo. Ti amo.Ti amo.
La risata cristallina di quest'ultima scacciò definitivamente ogni barlume di tristezza, come un patronus con un dissennatore.
-Anch'io ti amo.
Gli rispose dolcemente.
Adagiata sulla neve, giaceva un'immagine in bianco e nero, nella quale si distingueva un minuscolo e solitario puntino.
Quel puntino era James Sirius Potter.

Note dell'autrice
Cialve a tutti! Questa è una flashfic  che racconta di come secondo me Harry sia venuto a sapere della prima gravidanza di Ginny <3 spero che il racconto vi sia piaciuto almeno un pò e che mi lasciate qualche recensione per sapere cosa ne pensate :D
Lunastorta_2000
  
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