Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Tenue    06/03/2015    3 recensioni
[akuroku]
dal testo:
Grida lontane trasformate in dolci suoni che rimbombano su infiniti muri.
Note di chitarra riprodotte e riprodotte ancora, che dilagano nel nulla.
Con i piedi per aria e la testa contro la terra, il tuo cervello collassa e ti chiedi:
Dov'è la tua mente?
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Where Is My Mind?

Grida lontane trasformate in dolci suoni che rimbombano su infiniti muri. 
Note di chitarra riprodotte e riprodotte ancora, che dilagano nel nulla.
Con i piedi per aria e la testa contro la terra, il tuo cervello collassa e ti chiedi:
Dov'è la tua mente?

Roxas era caduto dal letto, stava coi piedi per aria e la testa sul pavimento, con la schiena contro il bordo del letto e ancora le cuffiette nelle orecchie. Non accennava a volersi rialzare: non era poi così scomodo in quella posizione e poi si sentiva tuttuno con la canzone dei Pixies. 

Where is my mind?

Dov'è la mia mente? Se lo era chiesto più volte. E ogni dannata volta che si rispondeva ogni funzione del cervello collassava e si trovava sospeso tra il non capire e il non voler capire. Il suo pensiero era davvero tornato ad Axel?

La canzone si estendeva nel suo corpo e scorreva tra il sangue; il ritmo del batterista si confondeva tra i battiti cardiaci. Cercava di controllare il proprio respiro e i suoi pensieri, ma la sua mente si perdeva sempre al ricordo del viso del ragazzo dai capelli rosso fuoco.

Lo faceva tremare il pensiero delle sue dita lunghe e sottili sulla sua guancia; Axel era il suo migliore amico, eppure ogni occasione era buona per accarezzarlo, facendo imbazazzare il biondo. Un brivido gli percorse la colonna vertebrale, dal cervello, fino alla zona lombare, per poi insidiarsi prepotentemente dello stomaco, provocandogli una sensazione simile alla nausea. Il pavimento premeva sulla sua testa, come se volesse opprimerlo; poi le braccia le aveva lasciate cadere a caso, sospese nel vuoto. Era piacevole quella posizione, davvero; anche se era strano guardare le linee convergenti del pavimento, unirsi sopra di lui e trovare la luce della lampadina, sotto i suoi occhi. Roxas non aveva idea di come si sarbbe dovuto sentire in quel momento. 

La canzone pian piano finiva e Roxas si passò un braccio sul volto a coprirsi gli occhi, assaporando il silenzio.
Irruppe improvvisamente la canzone successiva, nelle sue orecchie. Partiva velocemente dalle prime note, e scivolò subito nel ritornello colorando di suoni i pensieri di Roxas. Nella sua mente pareva distingursi la cantante che riproduceva le parole con un sorrisetto arrogante sul volto, mentre la chitarra elettrica lo stordiva totalmente.
No, decisamente non si aspettava che partisse quella canzone...
E ancor meno si aspettava di sentire improvvisamente due labbra premute sulla sua fronte, dolcemente. Sobbalzò, alzando lo sguardo, incrociando degli occhi verde intenso, stretti tra le folte ciglia rosso fuoco di Axel, solo che gli parevano capovolti. Solo allora si ricordò di essere a testa in giù. Perse l'equilibrio, e la gravità lo spinse addosso al rosso, che rise. Roxas sbuffò sentendo le risa di Axel tra la musica urlatagli dagli auricolari. Si mise seduto di fronte a lui, togliendosi bruscamente una delle cuffiette.
-Come diavolo sei entrato tu?!-
-Dalla finestra.- rispose come se fosse ovvio.
Il biondo lo guardò in malo modo, perchè Axel si affrettò ad aggiungere -L'avevi lasciata socchiusa...-
-Va bene, va bene, ma perchè sei qui?-
Axel sorrise e rispose passandogli una mano tra i capelli biondi -Sono qui per chiederti se vuoi diventare il mio fidanzato!-
Roxas lo fissò totalmente stordito da quelle parole. Poi arrossì e iniziò a sentire il calore invadergli la faccia. Iniziò a scrocchiarsi le dita nervosamente, mentre le mani diventavano sudate e calde. 
-A-Axel cosa diamine dici?! Mi prendi in giro, vero?!- Gli urlò, totalmente in imbarazzo. 
Axel cercò di tattenersi dal mettersi a ridere, per risultare serio, dato che lo era. Il problema era il visino di Roxas, tutto teso per il nervosismo.
-Sono serissimo.- Poi aggiunse -Siamo amici da tanto tempo, però tu mi piaci da impazzire e... però, se non ricambi non importa.- Disse le ultime parole abbassando la voce.
-No, non hai capito!- Alzò la voce Roxas.
Axel sorrise vittorioso. -Allora ti piaccio anch'io, no?-
Fregato.
Il biondo spalancò gli occhi -Io...ma come fai a dire certe cose con tanta leggerezza?!- 
-Non cambiare discorso...- Fece Axel prendendogli l'mp3 senza che l'altro se ne accorgesse, e iniziando a scorrere le canzoni. C'era un mondo là entro; ogni canzone gli ricordava un momento passato insieme. 
Roxas sbuffò. -Non capisci mai niente tu, vero?- Surrurrò, forse più a se stesso. L'altro ridacchiò. 
-Axel...-
-Dimmi...- 
-A-Anche tu mi- volse lo sguardo verso il basso -mi...- Roxas si sentì in difficoltà. Non riusciva a parlare. Dopo tanto tempo che pensava e ripensava a come dichiararsi, ora era lì in preda alla tensione.
Poi le sentì di nuovo, quelle grida lontane. 
-With your feet on the air and your head on the ground...- Canticchiava Axel, che nel frattempo si era messo un auricolare e aveva fatto ripartire la canzone dei Pixies.
-your head'll collapse... if there's nothing in it and then you'll ask yourself...-
Where is my mind?
-Axel...-
-Ti è sempre piaciuta questa canzone, no?- Disse alzandogli il viso e guardandolo negli occhi. -dicevi sempre che ti mandava in casino il cervello...e che ti perdevi in pensieri strani-
Roxas lo fissò un attimo, poi rise e inaspettatamente si avvicinò al rosso, un po' più calmo. Axel in fondo sapeva come calmarlo. Ormai conosceva tutto di Roxas e della sua mente complicata, piena di regole assurde che si poneva da solo o maschere che si creava per la sua timidezza. Roxas era strano. Eppure era proprio questo che lo rendeva bellissimo...e unico al mondo. 
-Dunque vorresti per fidanzato un pazzo come me?- domandò timidamente ad Axel, nascondendo il viso nel suo petto.
-Certo! Che domande! Ti amo così come sei!- 
Roxas arrossì di nuovo -Non...non dire certe cose con tanta leggerezza...mi metti in imbarazzo...- Axel rise e lo baciò sulle labbra, sotto le note lente e piacevoli della canzone. Dov'era la sua mente? Tra le labbra di Axel, probabilmente, stretta tra le sue braccia e sotto hai suoi lucenti capelli rosso fuoco, senza più aver paura dei propri pensieri.










  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Tenue