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Autore: Beauty_93    06/03/2015    1 recensioni
Ana viene da una famiglia ricca ed è un genio nello studio. Odia andare a ballare e non le piacciono i Beast. Una sera quando sta per rientrare a casa, qualcuno le viene addosso e non è altro che il cantante dei Beast: Dongwoon. Cosa succederà ad Ana quando scoprirà chi è in realtà Dongwoon? E cosa succederà tra i due?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dongwoon
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 15

 

La mattina, quando mi svegliai, ero sola nel letto, probabilmente Dongwoon era in studio con gli altri; presi il cellulare per chiamarlo e si illuminò qualcosa sul comodino.

Ana: Accidenti a lui e alla sua testa.

Mi andai a lavare, finito ciò presi il suo cellulare e le chiavi della mia moto, non so del come ci è arrivata, ma un’idea l’avevo già: Hyun-Jae. Mi misi il casco e via che partì verso la Cube Entertainment a tutta velocità. Arrivata scesi dalla moto e mi diressi a gran velocità davanti all’edificio. Era la prima volta che ci andavo; entrai e all’ingresso c’era una segretaria.

Segretaria: Desidera?

Ana: Buongiorno, sono la moglie di Dongwoon, dovrei consegnarli il cellulare, lo ha dimenticato a casa.

Segretaria: Lei sarebbe la signora Son? Ho sempre desiderato conoscerla. Da questa parte, mi segua.

Mi condusse fino a una sala prove e bussò.

BEAST: Avanti

Segretaria: Scusate per l’interruzione. Dongwoon qua fuori c’è sua moglie che le deve dare una cosa.

Dongwoon: La faccia entrare.

A quelle parole entrai in studio, era davvero grande, c’erano specchi ovunque, una radio enorme e l’unica parola che dissi fu: wow

Ana: Scusa se ti ho disturbato, ma avevi lasciato a casa il cellulare.

Dongwoon: Ecco cosa mi mancava, grazie amore.

Ana: Ecco tieni, beh io vado. Ciao ragazzi.

Dongwoon: Ana aspetta. Con cosa sei venuta?

Ana: In moto che domande. Hyun-Jae l’ha fatta portare al dormitorio.

Dongwoon: Ana non voglio che guidi la moto nelle tue condizioni, se avessi un incidente potresti perdere il bambino.

Ana: Me la stai tirando? Tranquillo vado piano. Buon lavoro amore. Ciao ragazzi e fighting!!

BEAST: Fighting.

Uscita dall’edificio, mi stavo per mettere il casco quando vidi arrivare Yoseob e mi vide, a quel punto misi in moto e diedi gas. Quella mattinata era molto trafficata la strada, forse c’era stato un incidente, decisi di cambiare strada, appena il semaforo divenne verde partì, ma una macchina mi venne adesso. Caddi per terra. L’automobilista si fermò e mi soccorse.

X: Si è fatta male?

Ana: Accidenti a lei, non ha visto che il suo semaforo era rosso?

X: Scusi ero al cellulare

Mi allungò la mano e mi aiutò ad alzare, a quel punto mi tolsi il casco.

X: Signorina sta sanguinando, chiamo un ambulanza.

Ana: Lasci stare, vado da sola. 

Tirai su la moto, ma era troppo pesante per me, non so che successe ma qualcuno mi aiutò.

Ana: Grazie mille, ma potevo fare da sola

Appena mi girai vidi chi era, non era possibile che era lui, mi aveva seguita?

Yoseob: Vieni ti porto io all’ospedale e se mi dici di no, ti rapisco e ti ci porto anche contro il tuo volere

Ana: E va bene, ma la moto?

Yoseob: Ho chiamato un carro attrezzi, la sta venendo a prendere. Andiamo.

Mi teneva stretta per un braccio, aveva paura che cadessi di nuovo, in effetti non camminavo tanto bene, stavo zoppicando. Mi aprì lo sportello e mi aiutò a salire in macchina, dopodiché mise in moto e si precipitò a tutta velocità all’ospedale più vicino.

Arrivati mi fecero tantissime analisi e poi di nuovo analisi e sinceramente stavo bene a parte qualche ammaccatura che avevo. Yoseob è sempre stato accanto a me, senza lasciarmi sola un secondo. Vidi arrivare il dottore con in mano dei fogli, strinsi la mano di Yoseob più forte che potevo.

Dottore: Signorina Son abbiamo il risultato delle analisi. Lei per caso era incinta?

Ana: Sì di due settimane perchè?

Dottore: Mi dispiace, ha avuto un aborto a causa dell’incidente, del resto le analisi vanno bene. Comunque ora potete tornare a casa e mi raccomando si riposi.

Alle parole aborto mi sentì mancare, per fortuna che c’era Yoseob al mio fianco, non so che avrei fatto se fossi stata da sola. Yoseob mi aiutò ad alzarmi e mi portò in macchina, non aprì bocca per tutto il viaggio, arrivati in dormitorio mi portò in bracci su per le scale e quando fummo dentro mi porto in camera mia e di Dongwoon.

Yoseob: Io rimarrei per farti compagni ma non posso rimanere qua, se qualcuno degli altri mi vedesse sarei di nuovo menato. Vado ciao.

Non gli risposi, ero troppo scossa per poter dirgli qualcosa. La sera non tardò ad arrivare e non mi ero mossa da come mi aveva lasciata Yoseob. Sentì la porta di casa aprirsi ed erano loro che erano arrivati a casa. Ora cosa gli dovrei dire vendendomi acconciata così e piena di garze in faccia. Sentivo la sua voce che si avvicinava alla camera insieme agli altri. Ora è dietro alla porta.

Dongwoon: Amore sto per entrare

Ed entrò, ma appena mi vide corse subito verso di me.

Dongwoon: Ana che ti è successo? Amore parlami 

Jun: Dongwoon tutto bene, si sentono le tue urla fino in camera mia

E in quel momento anche Jun si affacciò nella camera.

Jun: Oddio Ana che ti è successo? 

Ana: Stavo venendo a casa, ma c’era troppo traffico, così decisi di cambiare strada, il semaforo era verde e feci per girare ma una macchina mi venne addosso, Yoseob mi ha seguita e mi ha portato all’ospedale e..

Dongwoon: E… Che è successo Ana?

Ana: Ho perso il bambino

A quelle parole mi misi a piangere, Dongwoon e Jun mi abbracciarono, è tutta colpa mia, non dovevo prendere la moto e non dovevo cambiare strada.

Dongwoon: Ana ascoltami, Ana, Ana.

Jun: Dongwoon non vedi che non ti ascolta? Vieni lasciamola sola per un po

Dongwoon: Non voglio lasciarla sola in questo momento. Chiamo sua madre è l’unica cosa che posso fare.

Prese il cellulare e chiamò mia madre.

Mamma: Yeoboseyo?

Dongwoon: Signora Sunwoo la prego di raggiungerci immediatamente al dormitorio.

Mamma: E’ successo qualcosa alla mia Ana?

Dongwoon: La prego faccia in fretta

Dopo mezz’ora mia madre arrivò al dormitorio e mi trovò nella stessa condizione in cui mi vide Dongwoon.

Mamma: Ana, figlia mia, che ti è successo?

Dongwoon: Signora Sunwoo la prego di seguirmi, le racconterò cosa le è successo. Non parla nemmeno con me.

Mamma: D’accordo.

Vidi mia madre chiudere la porta della camera e non potei sentire nemmeno che cosa si dissero, ma dopo una quindicina di minuti rividi entrare entrambe e mia madre si mise a prepararmi la valigia; solo a quel punto parlai.

Ana: Mamma che stai facendo?

Mamma: Non puoi stare qua un minuto di più, ho chiamato papà ed è d’accordo con me, te ora vai in Italia dai nonni. Tranquilla anche tuo marito è d’accordo. Devi staccare la spina.

Dongwoon: Tua madre ha ragione devi staccare la spina amore.

Ana: Ma quanto starò via?

Mamma: Un anno e non dovrai chiamare ne mandare messaggi a Dongwoon. Lo so, sarà difficile, ma ci devi riuscire tesoro mio. L’ultima volta ci siamo riuscite ricordi?

Dongwoon: Questo non vuol dire che ci lasceremo, solo che è per il tuo bene. Prima ti devi rimettere e stando di fianco a me non ci riusciresti.

Ana: Va bene. Quando ho l’aereo?

Mamma: Tra due ore. Ora vi lascio soli e salutatevi come si deve.

Mia madre uscì dalla camera ed eravamo rimasti soli. Dongwoon si avvicinò e mi abbracciò forte forte, ed io feci lo stesso. 

Dongwoon: Abbi cura di te amore mio, ti aspetterò.

Ana: Mi mancherai. Addio

Gli diedi un bacio a stampo sulla bocca e uscì dalla camera lasciandolo da solo.

 

UN ANNO DOPO

 

Finalmente si ritorna a Seul, quest’anno passato in Italia mi è davvero servito, mi sono dimenticata di tutte le disgrazie che mi sono capitate e che dire ho cambiato pure colore di capelli. Ma la cosa più bella è che dopo tanto tempo rivedrò anche mio marito. Arrivata a Seul presi un taxi e mi diressi verso il dormitorio. Quando arrivai feci un grosso respiro e misi il codice ed entrai.

Ana: Ma che strano non c’è nessuno, cos’è sta puzza e così sto casino che c’è qui in casa?

Non avevo tempo da perdere mi rimboccai le maniche, mi misi a fare i lavori e a cucinare. Alle nove in punto sentì la porta ad aprirsi, saranno arrivati e avranno fame. 

Doonjoon: Ragazzi sto morendo di fame, che prepari stasera Hyunseung?

Kikwang: E cos’è sto ordine che c’è in dormitorio, non avevamo lasciato così?!

Jun: E sto odore di pulito? ahahah

Mi ero scordata di informali che sarei tornata oggi, che dice la mia testa.

Dongwoon: Hyung guarda la cena è già pronta. Ma che sta succedendo?

A quel punto sbucai fuori nel nulla, erano di spalle per quello non mi avevano visto.

Ana: La cena si sta raffreddando e come al solito siete in ritardo netto.

Dongwoon: Ho di nuovo le allucinazioni Hyung. Sento la voce di Ana.

Yoseob si girò e mi vide, a quel punto mise una mano sulla spalla di Dongwoon e lo fece girare.

Ana: Non sono mica un fantasma eh?

Dongwoon mi corse incontro riempiendomi di baci e abbracci.

Jun: Andate pure in camera, mangiamo tutto noi.

Dongwoon non se lo fece ripetere due volte che mi portò in camera, mi iniziò à baciare ovunque, mi tolse la maglietta e la canottiera, feci altrettanto, lasciandolo a petto nudo; era dimagrito un sacco. Mi tolse i pantaloncini ed io i suoi pantaloni della tuta. Dopo di che mi fece sdraiare sul nostro letto.

Dongwoon: Mi sei mancata amore mio.

Ana: Mi sei mancato anche tu. Ogni giorno volevo tornare da te, ma non potevo.

Dongwoon: Ti amo Ana.

E facemmo l’amore dopo un anno.

Angolo dell'autrice: Ecco a voi il quindicesimo capitolo, ormai siamo giunti alla fine. Vorrei ringraziare loveinfinite per le tue magnifiche recensioni. Spero che il capitolo ti sia piaciuto :)

 
   
 
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