Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: LilyanneFlower    11/12/2008    7 recensioni
Edward mi ferma. -Menti, la tua visione parla di leoni. Spiegamelo- Lo osservo qualche secondo. -Non aveva un gran senso, ma un giorno mi spiegherai cosa significa “E così il leone si innamorò dell’agnello”- dico scossa. -Non significa assolutamente niente, Alice- mi dice Edward senza capire. *Forks, i Cullen prima di Bella. Tutto sotto l'occhio attento di Jasper e quello critico e matto di Alice* Spero vi piaccia! Lilyanne.
Genere: Generale, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Waiting and Hoping

Chapter One: Primo giorno di scuola


Okay, premesse sulla fic. Prevedo sarà una long fic. Partiamo dai Cullen prima che arrivasse Bella.
I narratori non saranno né Bella né Edward. Ma Alice e Jasper che narreranno un po’ dei Cullen prima di Bella.
Spero vi piaccia e ditemi se ne vale la pena continuare….
Un baciux***


Alice Cullen POV

Maglia rossa o gialla? Come dare meno nell’occhio? Forse è giusto optare per la blu.
Afferro un maglioncino blu e lo indosso velocemente.
Scendo rapidamente le scale quasi annoiata. Salvare le apparenze, suggerisce Carlisle. Dimostro diciotto anni, dimenticavo.
Prima ho sbirciato un po’ nella scuola. Tutti attendono i Cullen. Soprattutto quella ragazza con cui legherò. È umana, sì è strano, ma è così.
Salgo in macchina affianco al mio fratellino preferito ed insieme agli altri raggiungiamo la scuola.
Parcheggiamo e scendiamo dalla Volvo.
Oh oh. Tutti ci stanno osservando. Incurante sfodero un sorriso a Jasper, l’uomo della mia vita e lo bacio.
-Carlisle è stato chiaro, evitiamo di dare nell’occhio- borbotta Edward scivolando al mio fianco.
Entro con Jasper velocemente, ma non troppo, nella scuola. Sento gli occhi di tutti puntati addosso a me e soprattutto addosso alle mani intrecciate mie e di mio marito.
-Ehi quella è una Cullen! Lui dovrebbe essere Jasper Hale. Suo cugino, me l’ha detto mia madre. Ma è legale?- domanda una ragazza bassa sottovoce. Roteo gli occhi. Siamo alle solite: gli umani credono che io non li riesca a sentire.
-Non sono davvero cugini, sono stati adottati- spiega la ragazza al suo fianco. –Bisogna ammettere che lei, lei ha stile-  
-Grazie- bisbigliò sorridente.
Jasper mi stringe la mano e mi guarda un po’ impaurito.
-Non respirare- suggerisco strizzandogli l’occhio.
-Sì e bisogna ammettere che lui, lui è decisamente stupendo- conclude la ragazza bassa.
-Oh sì- conviene la sua amica. –E’ strafico-
Sgrano gli occhi e scocco un’occhiata a entrambe le ragazze. Inizio ad odiare quella che mi aveva dato della “stilosa”.
-Ci sta guardando un po’ storto, dici che ha sentito?- domanda impaurita l’amica di quella bassina.
-Nah, starà pensando ai fatti suoi- risponde certa la bassa.
Ghigno. I bisbigli non servono con me.
Le supero e trascino Jasper nella segreteria della scuola.
-Oh signori Cullen, giusto?- domanda la segretaria vedendoci entrare.
-Io sono Alice Cullen e lui è Jasper Hale- dico sorridente.
La segretaria annuisce rivolgendoci un sorriso gentile. Quasi mi ricorda Esme per l’ospitalità.
Ci consegna dei fogli.
-I vostri orari, signorina Cullen. La prima ora inizia fra poco. Lei, signorina Cullen ha spagnolo. Sulla mappa è indicato dove dirigersi. Lei invece, signor Hale ha storia, e per dove è sita la classe vale lo stesso per quanto riguarda la sua amica- dice sorridendoci.
Prendo i fogli ed esco dalla segreteria.
-Uffi, ci tocca stare separati! Ma con te c’è Edward. Si sta dirigendo a lezione di storia. Mi raccomando, non combinare guai-
Jasper annuisce. –Mi domando come giustificheremo il nostro non mangiare cibo a mensa-
Scrollo le spalle. –Nell’ora di spagnolo ci penso, Okay?-
Jasper annuisce e mi bacia lievemente le labbra.
Ci separiamo ed un po’ a malincuore entro nella classe di spagnolo che trovo in un attimo. La porta è ancora aperta ed il professore non c’è ancora dentro. Meno male, evitiamo di dare nell’occhio. Entro nella classe quasi speranzosa di scorgere l’umana della visione. Non c’è.
Sbuffo tristemente e mi siedo all’ultimo banco, il mio preferito. Sono circa cinquant’anni che vado a scuola ed il mio banco è sempre lo stesso. Non mi piace dovermi mostrare attenta e poi Jasper ha posto un quesito decisamente interessante, meglio risolverlo.
Una ragazza mi risveglia dai miei pensieri sedendosi accanto a me.
Mi fissa divertita e ridacchia in direzione delle amiche.
Decido semplicemente di ignorarla.
In cinquant’anni di alunna modello ho compreso come sono le tipiche compagne di banco. Maligne, invidiose e soprattutto stupide, meglio ignorarle e non sprecare il respiro per me decisamente fondamentale.
 
Jasper Hale POV.

Entro con Edward nell’aula di storia. Maledizione, la lezione è già cominciata!
-Scusateci professoressa- dice Edward con voce gentile. Lui e quegli atteggiamenti da cascamorto!
La professoressa si gira verso di noi e sorride benevola. –Voi siete i due nuovi arrivati! C’è anche vostro fratello, è in fondo alla classe-
Io ed Edward annuiamo e raggiungiamo il banco dove siede Emmett.
Edward si appropria del posto, io rimango giustamente in piedi. Cosa che succede puntualmente da cinquant’anni. Maledetto Edward, la fa sempre franca!
Mi siedo in un banco vicino al loro, fortunatamente sono solo e nell’aria riesco a percepire la scia dei miei simili che si confonde con quella umana. Per fortuna non ho mai lezione da solo, ho ancora qualche problemuccio con il sangue umano.
Poi la porta si apre ed entra una ragazza. E’ quella a cui prima Alice ha scoccato l’occhiataccia.
“Strafico” ecco come mi ha definito.
-Signorina Biel si sieda immediatamente! Le sembra questa l’ora di arrivare?- chiese acidamente la professoressa.
-Chiedo scusa- borbotta la ragazza con aria insofferente e si dirige verso di me, precisamente al mio fianco.
Prendo un lungo respiro. Sono pronto a non parlare e non respirare per un’ora intera.
Un foglietto vola sul mio banco. Lo apro. E’ la calligrafia di Edward.
Oddio, che fico da paura! Sono seduta vicino allo strafico, il ragazzo di quella che mi ha guardato storta. Ah, Jasper Hale. Questo è il giorno migliore della mia vita. Direi che hai fatto già colpo, fratellino. Il disegno è di Emmett e si scusa per la pessima interpretazione grafica dei pensieri della ragazza”
Sotto è c’è un disegno. Ci sono io, una freccia con sopra scritto il mio nome me lo fa intendere, e stesa su di me c’è una figura che capisco essere la ragazza da un’altra freccia posta sopra la testa della figura. Ridacchio. La ragazza affianco a me sta pensando che sarebbe bello portarmi a letto. Disgustoso.
Edward sorride ed Emmett si lascia scappare una risata sommessa e rivolgiamo lo sguardo alla professoressa che spiega qualcosa che sicuramente io, Edward ed Emmett già conosciamo.
-Tu sei Jasper Hale, giusto?- domanda in un sussurro la ragazza. –Io sono Greta Biel-
Annuisco.
-Se hai bisogno di qualcuno che ti aiuti ad orientarti, puoi rivolgerti a me- continua non ottenendo risposte verbali.
-No, so orientarmi benissimo. Grazie- mormoro in un secondo. Meglio evitare di aprire troppo bocca.
-Signorina Biel! La smette di infastidire il signor Hale?- urla la professoressa scorgendo Greta parlare.
-Scusatemi, cercavo di rendere l’arrivo del signor Hale meno difficile possibile! Volevo fosse a suo agio!- replica Greta insofferente. Sul volto ha stampata un’espressione di imbarazzo.
-Oddio che figurella ho fatto- sussurra Edward. Nessuno lo ha sentito. E quelli sono i pensieri di Greta Biel. Meglio che Alice non ne sappia niente o l’apparenza verrebbe tutt’altro che salvata.

Alice  Cullen POV.

Sto tentando di seguire la lezione ma è più noiosa di quanto non fosse nella vecchia scuola. Il professore è un rompi!
Sbarro gli occhi. Ok, visione in arrivo.
Lei è Bella Swan” borbotta una ragazza mai vista in tutta la mia vita. “E’ quella che è appena arrivata” . Poi la vedo, è lei. L’umana con cui avrei legato! Poi tutto scompare.
-Bella Swan- sussurro interdetta.
La mia compagna di banco si gira e mi guarda. –No, ti sbagli io sono Kimberley Robertson-
La guardo girando il capo di colpo. –Ah, no. Non parlavo con te-
Kimberley scrolla le spalle. –Credevo di sì, visto che siamo le uniche nel banco. A meno che non parlassi da sola-
-Un pensiero ad alta voce- spiego scuotendo la testa.
-Oh, capisco- ridacchia lei.
Ora devono pensare che sono anche pazza. Però questa Kimberley è della scuola, lei dovrebbe conoscere Bella.
-Scusami Kimberley posso chiederti una cosa?- domando gentilmente.
Lei annuisce quasi seccata.
-Conosci una certa Bella Swan? Dovrebbe stare a scuola qui-
Corruga la fronte come a cercare una risposta. –Uhm no, qui a Forks non ho mai sentito parlare di Bella Swan. Di Swan ce n’è solo uno, il capo della polizia, ma si chiama Charlie-
–Strano, dovrebbe essere qui a Forks- insisto.
-Forse frequenta il liceo di La Push- replica Kimberley lasciando cadere il discorso.
La Push? Impossibile! Non potrei mai essere amica di una Quileute.
-E questo Charlie Swan non ha figlie?- chiedo curiosa.
-Sì, ma non vivono mica qui! Mia madre mi ha detto che la ex moglie abita in un posto diverso da Forks. Pieno di sole, spiagge e ragazze da copertina- conclude Kimberley brusca. Non deve apprezzare la mia compagnia.
La campanella finalmente suona e mi precipito fuori dalla classe.
Prossima lezione:  biologia con Jasper.
Mi dirigo verso l’aula senza nemmeno guardare la mappa. Riconosco l’odore dell’attrezzatura.
Jasper è lì di fronte che mi aspetta impaziente ed al suo fianco una ragazza lo fissa e parla. In teoria parla con Jazz, ma in pratica sta parlando da sola.
Mi dirigo a lunghi passi verso di lui e mi fiondo avidamente sulle sue labbra.
-Quindi possiamo stare vicini anche a biologia!- conclude la ragazza sorridendo. Il suo sorriso si smorza quando vede me e Jasper tenerci per mano.
-Non sapevo avessi nuove amiche, Jasper- sorrido maligna verso la tipa.
-Io sono Greta Biel, la sua compagna di banco nell’ora di Storia- spiega la tipa, ormai classificata come “da evitare”.
-Io Alice Cullen, la sua compagna di sempre- rido sottolineando l’ultima parola.
-Oh, piacere- biascica Greta. –Dicevo a Jasper che nel caso si senta solo e senza amici può sempre chiedermi qualsiasi cosa-
-Oh che carina! Ma a quanto pare ci sono io- sorrido fintamente dolce.
Greta annuisce in fretta.
-Per caso conosci Bella Swan?- domando curiosa. Greta, anche se “da evitare” è pur sempre una studentessa di Forks, forse lei sa qualcosa.
-Bella Swan? No, mai sentita, davvero- risponde Greta entrando in classe.
-Ti lascio solo per un’ora, Jazz e già conquisti ebeti- borbotto io.
Jasper scrolla le spalle. –Eddai Al, è umana-
-Io no!- ringhio sommessamente. Non ci posso fare niente, sono gelosa di Jasper.
Entriamo nell’aula e prendemmo posto al quarto banco.

Jasper Hale POV

-E’ un peccato che l’ora di biologia di Edward sia nel pomeriggio- borbotto.
-Se la caverà alla grande, dai!- sorride Alice guardandomi con occhi incantati.
-A proposito, ma chi è Bella Swan?- domando curiosamente.
-Una ragazza umana con cui diventerò molto amica. Dovrebbe stare in questa scuola, eppure nessuno la conosce!- risponde Alice sbuffando. Sorrido, Alice odia quando le sue visioni fanno “cilecca”. –Giuro che l’ho vista! Saprei anche descrivertela!-
Annuisco fiducioso. –Forse è una ragazza riservata-
-Non ne ho idea Jazz, spero solo che conoscerò Bella presto. Nella mia prima visione io e Bella eravamo davvero amiche!-
-E lei sapeva di noi? Della nostra natura?- domando preoccupato.
-Nella visione non era specificato, sai le mie visioni non sono soap-opera! Sono squarci del futuro- risponde divertita.
-E cosa c’era nella tua prima visione?- chiedo curioso.
-Io e questa Bella che camminavamo abbracciate. Era umana Jazz ed aveva un ottimo odore, ma non la volevo uccidere. Mi era simpatica e basta. Nella mia visione la stavo abbracciando e…-
Rabbrividisco. Un contatto così ravvicinato con un’umana non giova al “salvare le apparenze”.
Le ore trascorrono in fretta, è bello guardare Alice. E’ il mio passatempo preferito.
Usciamo dalla classe di Letteratura e ci dirigiamo verso la mensa.
-Alice ci hai pensato poi?- domando curioso entrando nella mensa.
-Ops! Ero presa da Bella e non ci ho pensato affatto. Beh per oggi possiamo anche evitare, prendiamo qualcosa, ci sediamo e fingiamo di fare altro. Chi vuoi che faccia caso a noi?-
-Sei incredibile! Neanche conosci questa Bella Swan e già ti lasci distrarre!- rido cercando di non tradire la mia ansia.
-Bella Swan?- domanda Edward affiancandoci. –Comunque per rispondere al tuo quesito, Alice, tutti stanno facendo caso a noi. Ci stanno letteralmente analizzando-
-Lo davo per scontato- borbotto sedendomi al tavolo già occupato da Emmett e Rosalie.
-Ciao Jasper!- sorride Greta Biel passando affianco al mio tavolo.
Non rispondo. Meglio evitare.
-Ciao Jasper!- mi canzona Alice con voce scorbutica e dopo ringhia. Alzo gli occhi al cielo.
-Avrò anche problemi di autocontrollo in un certo senso, ma tu ne hai in un altro- mormoro esasperato.
-Okay Jasper, adesso io mi alzo e vado vicino a quello lì, si quello che sta chiacchierando con gli amici lì al tavolo vicino all’entrata e lo bacio appassionatamente, vediamo quanto autocontrollo hai, Jasper Hale-
-Lo ucciderei- dico gelidamente.
-Uhm ecco. Sì hai ragione, lo vedo-
-Allora pace fatta, Alice?- domando in direzione del mio amore.
-Pace fatta- concordo in un sorriso. –Ma promettimi che non saluterai mai più Greta Biel, okay?-
Annuisco esasperato. –Va bene-
Le prendo le mani e le bacio leggermente il dorso della mano fredda.
-Sai che amo i baciamano Jazz! Gentiluomo del sud- conclude lei baciandomi con passione.
Greta Biel ci sta fissando. Alice ha gli occhi chiusi ed è concentrata a baciarmi. Meglio distrarla ancora un po’ o potrebbe davvero scapparci il morto.
-Ehi indovina! Dopo pranzo abbiamo solo educazione fisica, ma Carlisle ci ha firmato dei permessi per non frequentare quelle lezioni- ci interrompe Edward.
Alice lo guarda. –Meraviglioso! Allora possiamo anche andarcene, direi che come primo giorno di scuola tutto è filato liscio come l’olio-
Annuisco.
-Peccato che non abbia ancora conosciuto Bella Swan- sbuffa alzandosi insieme a me.
-Un giorno mi dirai chi è Bella Swan- esclama Edward seguendo Alice fuori dalla mensa.
-Un giorno la conoscerai anche tu- replica Alice sorridendo. –Sì, te la presenterò. Ti sarà molto simpatica. E’ la mia futura migliore amica-
Alzo gli occhi al cielo. –Bella Swan qui non esiste, Alice!-
-Invece sì, forse è un po’ anonima perciò ne Biel né quella che frequenta Spagnolo con me la conoscono!- replica Alice convinta.

Alice  Cullen POV

Entriamo in macchina. Siamo solo io, Jazz ed Edward. Emmett e Rose devono frequentare ancora un’ora di lezione. Li passa a prendere Jazz fra un’ora e qualcosa.
Edward guida tranquillo ed io mi sono come al solito appropriata del posto affianco al suo.
Ci fermiamo al semaforo rosso.
Due ragazze sono nella macchina affianco alla nostra e guardano Edward rapite mentre parla con Jasper.
-E’ lui, è Edward Cullen!- ridacchiano contente.
-Hai saputo l’ultima?- dice una delle due. –Mamma oggi mi ha detto che non sono solo i Cullen ad essere nuovi in città. Ce n’è anche un’altra, una ragazza. Arriverà fra qualche mese. I genitori di Mike l’hanno detto a mia madre-
-Ah e chi sarebbe questa?- domanda l’altra mentre osserva trepidante il semaforo rosso.
-Non so il nome, è la figlia del poliziotto-
E’ verde. Edward accelera e velocemente superiamo quelle due.
Quelle parole però mi sono rimaste impresse. Figlia del poliziotto.
Mi rivengono in mente le parole di Kimberley Robertson. “Di Swan ce n’è solo uno, il capo della polizia, ma si chiama Charlie”.
Allora ecco perché nessuno conosce Bella Swan, deve ancora arrivare!
Sorrido. Qualche mese di pazienza e conoscerò la mia futura migliore amica.
-Perché sei così felice, Alice? E soprattutto perché pensi al capo della polizia?- domanda Edward curioso.
-Ho appena scoperto chi è Bella Swan-
-Ah la tua “futura migliore amica”- ride Edward parcheggiando la macchina.
Annuisco. Poi eccone arrivare un’altra.
E’ lei: Bella Swan. E poi c’è Edward. Ma io non ci sono!
-E così il leone si innamorò dell’agnello- sussurra Edward.
Poi tutto scompare.
-Hai avuto una visione, Alice?- chiede Jasper preoccupato fissandomi.
-Sì,  le nostre azioni sono in salita- sorrido mentendo.
Non capisco il perché di quella visione. Edward e Bella.
Non ha senso!
Jasper rientra in casa per dare la notizia ad Esme ma Edward mi ferma.
-Menti, la tua visione parla di leoni. Spiegamelo-
Lo osservo qualche secondo.
-Non aveva un gran senso, ma un giorno mi spiegherai cosa significa “E così il leone si innamorò dell’agnello”- dico scossa.
-Non significa assolutamente niente, Alice- mi dice Edward senza capire.
-Forse adesso no, ma nel futuro sì- borbotto entrando e badando a recitare qualche sonetto di Shakespeare. Meglio occultare i miei pensieri momentaneamente, ad Edward non piace che io abbia visioni sul suo conto.

 

Allora cosa ne pensate??? Lasciate recensioni e ditemi se vale la pena!!!
Grazie in anticipo a chi leggerà^^

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: LilyanneFlower